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PER L’IMPECCABILE ORGANIZZAZIONE DEL KICKBOXING TEAM DEL CAMPIONE DEL MONDO BIAGIO TRALLI, SI E’ SVOLTA A SCANZANO JONICO UNA SERATA ALL’APERTO DELLE NOSTRE DISCIPLINE DA COMBATTIMENTO, CHE HA VISTO INCORONARSI CAMPIONE MONDIALE L’AMICO E COMPAGNO DI SQUADRA GIOVANNI LA TERZA, SCONFIGGENDO AI PUNTI ALLA FINE DI 12 DURISSIME RIPRESE, IL PORTOGHESE HUGO MATOS.

Gianni La Terza sul trono mondiale di Full Contact

Di: M° Donato Milano

    

24 LUGLIO 2008 SCANZANO JONICO ( MT ) ore 23,10 IL VERDETTO: a coronamento di una lunga e brillante carriera GIANNI LATERZA è CAMPIONE DEL MONDO professionisti di Full Conatct della categoria – 85 kg. della WAKO-PRO (World Associations Kickboxing Organitation ).

    

Giunse a marzo scorso la notizia ufficiale che la federazione mondiale aveva concesso il nulla-osta per la disputa del titolo mondiale di categoria tra lo sfidante ufficiale al titolo il nostra alfiere GIANNI LATERZA (già campione intercontinentale) ed il contender portoghese HUGO MATOS.

    

Ferventi ed impegnativi i preparativi della manifestazione che, con il patrocinio dell’amministrazione di SCANZANO JONICO ( MT ), la fattiva organizzazione della PRO LOCO nella persona del presidente Sandro Nardiello e sotto l’attenta e oculata regia del nostra Biagio Tralli (campione del mondo Wako-Pro), hanno permesso alle migliaia di persone presenti, di assistere per la prima volta  ad uno spettacolo sportivo che certamente ricorderanno a lungo.

    

Quattro mesi di pianificata preparazione curata dal M° Donato Milano con l’obiettivo finale di essere al top la sera del 24 luglio, un rigido  e serio impegno da parte di Gianni e l’enorme contributo degli amici di palestra (fra tutti Biagio Tralli e Roberto D’Avanzo campione d’Europa); questi gli ingredienti perfetti che hanno permesso la conquista dell’ambito titolo mondiale.

    

Con una  piazza   gremita di gente che partecipa attenta e coinvolta, la serata inizia con alcuni incontri di sottoclou ed esibizioni di hip hop.

    

Si arriva al momento che tutti aspettano, la disputa del TITOLO MONDIALE. Si abbassano le luci e si accendono i riflettori che puntano al cielo e con musica a palla fa il suo ingresso l’ atleta portoghese seguito da Telmo Santos (coach ), sale la tensione, con il faro-cannone puntato in alto ecco che appare a circa 20 metri di altezza, sollevato da un cestello gru, il nostro GIANNI LATERZA.

         

Scende dal cestello partono gli effetti luci e suoni e, fra le urla di incitamento dei suoi numerosi fans con le mani sulle spalle del suo maestro Donato Milano, circondato da Biagio Tralli e Roberto D’Avanzo, uomini d’angolo, sale sul ring con l’adrenalina che lo sta divorando.

    

Gli atleti al centro ring per gli inni nazionali con tutta la gente in piedi a cantare a squarciagola l’inno di Mameli. Tutto è pronto, la parola ai fatti. Parte il macth.. 12 lunghissime riprese attendono i due atleti.

    

Avevamo di contro un atleta molto solido, fortissimo di gambe e molto veloce nei blitz (pericolosi i suoi calci circolari e girati, nonché il diretto destro): Ottima la strategia tecnico-tattica preparata nello spogliatoio e ben interpretata da  Gianni. Anticipare e togliere il tempo all’avversario e piazzare i nostri colpi migliori.

    

Bravo e mai domo l’avversario, che in più di una occasione ha ben incassato e retto delle bordate pesanti. Sembrava addirittura cedere ed invece prontamente esplodeva con colpi micidiali che Gianni evitava.

    

Dodici riprese a ritmo incalzante con Gianni che macinava punti e Hugo Matos che proprio non ci stava a farsi matare e che ci ha provato fino all’ultimo secondo. Termina l’incontro con tutte le persone che hanno seguito l’incontro in piedi e partecipando a viva voce. Gli atleti al centro e la lettura del verdetto ufficiale.

     

E’  ANCORA L’APOTEOSI: GIANNI LATERZA SALE SUL TRONO PIU’ ALTO DEL MONDO. CAMPIONE DEL MONDO.

    

Scoppia in un pianto di gioia quasi liberatorio e diventa impossibile controllare il flusso di gente che lo assale per una foto, un bacio ecc.. Lo lascio al suo momento di gloria convinto che non si rende ancora conto dell’impresa appena compiuta .

    

A 36 anni e dopo tre anni di inattività, nonostante i numerosi titoli conquistati in giro per il mondo, con grande dedizione e umiltà si è rimesso in gioco  questa è , a mio avviso, la conquista più grande.

    

Auguri di cuore dal tuo maestro.


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