A questo punto della cerimonia,
passato il vero “cuore centrale” rappresentato dall’annuncio
ufficiale di apertura dei giochi da parte del Presidente Federale,
la scaletta prevedeva varie spettacolari esibizioni di
festeggiamento, con alcune associazioni sportive collaboranti e
presenti sul territorio, per salutare l’edizione dei campionati
nella loro città. La prima delle quali, ci dice Roberto, era ad
opera di Vittorio Caselli. Ma a questo punto e per voi lettori,
occorre una sommaria presentazione del personaggio.
Vittorio Caselli è stato a suo tempo
uno dei “tre moschettieri” o “trio Descano”, come l’ho più volte
definito io. (VEDI:
Roberto Fragale: la somma di una vita,
La storia italiana della Thai Boxe ,
Conferenza storica sulla kickboxing a Pisa ecc. ecc.) Questo era
costituito dalla sua presenza, assieme a Stefano Gannessi e Roberto
Fragale, che sono state le prime cinture nere di kickboxing in
Italia, insignite dalla prima associazione italiana di settore
esistente nel 1974: l’AIKAM.
Sono tante le cose che in tempi
lontani ed oltretutto avveniristiche per quegli anni, che tutti loro
hanno fatto assieme su vari fronti e settori e nonostante la giovane
età, in varie arti marziali. Dal karate al kung fu, dalla kickboxing
alla muay thai, dalle competizioni alle spettacolari dimostrazioni.
Fragale creò persino una sua prima federazione (la PCA) in cui
lavorarono tutti i primordiali pionieri. Poi e per varie ragioni, si
sono divisi e Roberto ha avuto sicuramente più fortuna nel sapere
raggiungere il successo e rimanere alla ribalta in tutti questi anni
e soprattutto adesso… ma proprio lui ora, ridava forza incoraggiante
ed occasione di rifarsi, al vecchio compagno di tante passate
avventure Vittorio…
Coglieva quindi l’occasione, per
presentarlo degnamente ai praticanti odierni, frutto del loro
primordiale ed appassionato impegno (come del resto aveva già fatto
in passato anche con Stefano) ridandogli notevole visibilità e
grandi onori. Il gruppo che si esibiva era formato da tre persone,
Vittorio e due suoi assistenti, una ragazza ed un ragazzo di colore,
che Roberto, per ragioni coreografiche, aveva pensato bene di
vestire tutti uguali, con una speciale divisa rosso e nera della sua
Scuola, fattagli appositamente confezionare per questo evento. Lo
spettacolo di Vittorio si componeva di due esercizi di “Chi”
(energia interiore) e tutto l’occorrente era stato allestito dai
ragazzi dello staff in un angolo del parterre, appositamente a loro
riservato. Roberto fa una prima presentazione di Vittorio come suo
primordiale compagno di avventure ed esperienze marziali… e poi
inizia la spiegazione del primo esercizio.
Il Chi è l’energia interiore o energia
vitale che ognuno di noi possiede al suo interno, niente di
eccezionale quindi, se non l’abilità a rendere consciamente fruibile
nel momento opportuno, tutto quello che normalmente definiremmo come
possibile solo in determinate occasioni, appunto. Utilizzando
proprio questa energia, Vittorio opporrà la gola nuda alla punta di
due lance. Provate a mettere un dito sulla vostra gola, la dove
finisce lo sterno… in quel punto dove nessun muscolo o osso, possa
riparare, proteggere e difendere, l’esofago e trachea. L’esercizio
non è privo di rischi e richiede molta concentrazione, vi preghiamo
pertanto di osservare il massimo silenzio…grazie!
Il pubblico si ammutolisce… un faro
rosso illumina i protagonisti dell’esercizio e le due punte delle
lance sono appoggiate alla gola di Vittorio… una musica di souspance
contribuisce a rendere l’atmosfera magica… e Vittorio inizia a
premere sulle lance. Prima con piccoli passi e queste iniziano a
piegarsi debolmente, poi sempre di più, fino a piegarsi
incomprensibilmente sotto l’avanzare continuo di Vittorio. Ormai le
lance sono completamente piegate e Vittorio torna lentamente
indietro…
La luce del faro si riaccende di
colore bianco ed il pubblico applaude fortemente la riuscita
dell’esercizio. Ma Roberto riprende il pubblico per mano e continua
nella spiegazione del suo secondo esercizio in programma.
VIDEO ESERCIZIO LANCE
Durante gli ultimi 30 anni, ognuno di
noi ha lavorato per proprio conto e su fronti diversi, ma sempre
ogni volta che ci vedevamo, Vittorio mi relazionava sulle sue ultime
performance e risultati sul fronte degli spettacoli. Un volta mi
disse orgoglioso che era riuscito persino a farsi inserire sul
libro dei guiness dei primati, attraverso un esercizio di
“tameshiwari”… riuscendo a rompere 27 lastre di marmo con colpo
solo. Ma in una seguente occasione mi raccontò sconsolatamente, che
gli era stato tolto il primato ad opera di un tedesco, che invece
era riuscito a romperne 28!
Bene… dietro sua richiesta, diamo
adesso la possibilità di riconquistare ancora il suo primato e
portarlo nuovamente a Pisa. Signori… Vittorio Caselli tenterà adesso
la riconquista del guiness dei primati per questa specialità…
provando a rompere ben 30 lastre di marmo, appositamente impilate
per questa prova.
La luce del faro torna nuovamente
rossa ed illumina la pila di marmi già preparata in un apposita area
a questa prova riservata e Vittorio sale sulla pedana messa dietro
all’alta catasta di lastre e proprio per dargli la possibilità di
raggiungere meglio la sommità del marmo… Una musica di souspance
rende nuovamente ottimale l’atmosfera… Vittorio prova il caricamento
del colpo con il taglio della mano e poi finalmente sferra il colpo
decisivo…
Le lastre cominciano a rompersi
spettacolarmente una dietro l’altra con un effetto domino, il taglio
scorre sempre più giù… il pubblico applaude ancora prima della fine
della prova… le lastre più alte gli stanno franando addosso e
fortunatamente Vittorio, con un balzo felino si toglie d’impaccio…
ma le ultime quattro lastre rimangono intatte… il pubblico continua
ad applaudire! Roberto li riprende per mano…
Purtroppo la prova ed il tentativo di
riconquista del primato non è riuscito. Un grande applauso di
incoraggiamento a Vittorio quindi ed un invito a ripetere
l’esperimento in altra occasione.
Sicuramente l’esercizio non ha avuto
l’effetto desiderato sino in fondo, ma altrettanto certamente
l’inconveniente è servito a farvi comprendere che l’esercizio non è
affatto semplice, come forse alcuni avrebbero potuto pensare.
Ringraziamo Vittorio Caselli ed i suoi assistenti per questo bel
momento di spettacolo.. sapendo benissimo che non si arrenderà tanto
facilmente e per questo quindi, gli facciamo i nostri anticipati e
migliori auguri di una prossima imminente riuscita…
VIDEO ESERCIZIO MARMI
La luce del faro torna di nuovo bianca
e gli spettatori applaudono i tre personaggi che salutano
marzialmente il pubblico e scompaiono dietro le quinte, mentre
intanto i ragazzi dello staff sono già pronti a far scomparire tute
le macerie prodotte, sotto ad un enorme telone che un attimo prima
fungeva invece da tappeto limitante a tutto l’esercizio e siamo già
pronti per la continuazione dei festeggiamenti con gli interventi
degli altri gruppi di spettacolo. Entra in scena un numerosissimo
corpo di ballo della Fly Squad. Un’organizzazione impeccabile anche
quest’anno quella pisana ed ancora con tempi televisivi dal vivo!