DIREMMO CHE QUESTO NOSTRO ESCLUSIVO MODO DI ORGANIZZARE DICIAMO… SUI GENERIS,
COMINCIA A TROVARE CONSENSI ANCHE TRA I NON ADDETTI AI LAVORI, OPPURE… CHE ALCUNI NOSTRI PERSONAGGI
FISSI E DIVENUTI ORMAI FAMOSI, COMINCIANO AD AVERE PROPRIE FANS! ECCO QUELLO CHE CI HA INVIATO UNA
LETTRICE IN RELAZIONE AD UNO DEI TANTI SPETTACOLI DI CONTORNO CHE ABBIAMO PRESENTATO. CREDO CHE
QUESTO POSSA ESSERE CONSIDERATO COME IL PIU’ BEL RICONOSCIMENTO CHE POTESSIMO SPERARE UN GIORNO, CI
VENISSE CONCESSO…
Coppa Italia FIKB di K-1 Rules a PISA
Il Nastro e la Spada
Di: Roberta Cerruti
Le luci si abbassano, cala il silenzio e sul tappeto salgono due figure,
perfettamente parallele; prendono posizione; si voltano quindi verso il pubblico in attesa; nella
penombra si possono sentire gli sguardi e intravedere i brevi movimenti dei corpi. Tradiscono una
leggera emozione… per la presenza del pubblico ma ancor più probabilmente per il desiderio di
eseguire l’esercizio in modo impeccabile.
Accade spesso, a chi si dedica con passione a ciò che fa, che l’ambizione della
perfezione sia tale… da provocare un fremito poco prima dell’inizio di un’esibizione, indipendente
ma probabilmente rafforzato dalla presenza di un pubblico numeroso, forse anche esigente, dato il
valore e il significato della manifestazione.
Ora le luci si alzano, aumentano la loro intensità, illuminano i due corpi, con i
loro inseparabili strumenti, un nastro e una spada. Ed è possibile vederli perfettamente, nei loro
costumi, che forse vogliono significare con i loro colori, la purezza e la passione… purezza del
movimento, passione nell’eseguire ciò che sta per iniziare. Una passione che ripaga della fatica, le
lunghe ore di preparazione che precedono i pochi minuti dell’esercizio.
Un lieve cenno del capo del maestro di arti marziali è il segnale che ogni cosa è
al suo posto; che ora si può cominciare…
Il suono del gong segna l’inizio dell’esibizione: i due esseri eseguono movimenti
lenti, quasi un saluto per il pubblico e un invito a guardarli, mentre volteggiano sul tappeto
eseguendo ciascuno le figure della propria arte: la ginnastica artistica e il kung fu, che siamo
abituati a vedere come mondi distanti e che invece qui, nello spazio di pochi metri quadrati, si
combinano così armoniosamente. E’ dunque questa la vera sfida che stanno affrontando? Dimostrare che
anche ciò che appare inconciliabile, in realtà, lo è solo in apparenza?
L’esibizione entra nel vivo, ai primi lenti movimenti preparatori seguono quelli
più concitati di una danza armoniosa. La colonna sonora del film “I pirati dei Carabi”
evidenzia e dà enfasi al vortice di energia sprigionato dai due esseri, che lentamente sembrano
scomparire, identificarsi, immedesimarsi totalmente con i veri protagonisti della danza… e così gli
oggetti si animano, prendono vita propria: un nastro di raso leggero e flessuoso… e una spada virile
e possente.
Si dibattono, sbattono qua e là, si cercano e infine si trovano, nel momento in
cui la spada entra nel vortice del nastro, metafora dei molteplici cerchi della vita… e affonda giù,
attraversandolo, ne colpisce il cuore, lo trafigge con precisione assoluta.
La danza della spada con il nastro è intrigante, quando hanno istanti di contatto
è come il percorso di due esseri che si incontrano per un po’ nel corso della vita, percorrendo
strade affiancate e inseparabili, dopo aver a lungo camminato attraverso percorsi distinti, tornano
per un attimo ad allontanarsi, poi di nuovo insieme. Il percorso della vita di ciascuno di noi…
E come nella vita è talvolta difficile comprendere chi ci sta a fianco, quando si
allontana per un po’, così diventa difficile seguire contemporaneamente i movimenti dei due oggetti
animati quando si allontanano ciascuno eseguendo le proprie evoluzioni, seguendo ciò che più gli è
congeniale, naturale. Ma quando si muovono insieme, come sincronizzati, allora diventa semplice ed
essi appaiono come un unico elemento che danza armonioso…
L’esibizione continua, tra gli applausi entusiasti del pubblico, rapito dalla
limpidezza dei movimenti. Ora nastro e spada tornano a seguire il loro percorso individuale, anche
se una forza li attira e sanno che si incontreranno ancora... La spada rotea intorno al polso come
se ne fosse un prolungamento, compiendo un movimento leggiadro, circolare come un’onda.
L’onda di un mare calmo… e subito dopo si dirige verso il nastro, invitandolo
ancora ad avvolgersi intorno a lei, un movimento preciso e diretto, mentre il nastro si concede, poi
sfuggendo nuovamente, roteando su se stesso finché, finalmente, si concede alla spada.
Sono gli ultimi istanti della danza, la spada si blocca, all’improvviso, tesa
verso il pubblico e verso il proprio destino, come in attesa, e il nastro, dopo la sua ultima
splendida evoluzione, gli si attorciglia, come imprigionandola. Fermi immobili, segno che il
combattimento è terminato e ora seguirà un dolce riposo.. e il meritato applauso del pubblico
entusiasta.
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