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4° Giorno di GaraDi: La RedazioneÈ ancora la sveglia di Calzolari alle 7,00 che fa alzare Gabriella e Fabio Fanti per accompagnarla al peso e visita medica. Non ha problemi sulla bilancia, ma il ginocchio le fa ancora un po’ male, ma è tranquilla.. dice che al momento di combattere non lo sentirà! Intanto, per disposizione di Diego Calzolari, anche gli altri si sono alzati e tutti assieme fanno colazione, prima di andare (Gabriella e fabio esclusi) a fare una corsetta nel parco che hanno scoperto esistere proprio in riva al mare.
Il combattimento di Rutigliano è previsto per le ore 17,00 e quindi tutta la squadra assieme al “cinese” per il consueto pasto a base di riso e pollo. Fragale intanto si avvia al palasport per le sue consuete mansioni di Chief Referèe e supervisor… avviserà lui telefonicamente, in caso eventualmente si cambi la disposizione dei matches.
Tutto procede come previsto ed alle 17,00 in punto Gabriella è pronta per salire sul ring. Di fronte a lei la rappresentante marocchina dei -48 kg, l’altissima Ruini Chamaa. Sicuramente i marocchini, avendo visto il combattimento del giorno prima avrebbero preso delle contromisure strategiche nel combattimento, ma -dice Calzolai- la Gabriella è ancora troppo acerba tecnicamente e non si può certo cambiargli l’impostazione di combattimento da un giorno all’altro.
Infatti e come temevano, la marocchina si guarda bene di ingaggiare il clinch con la nostra rappresentante e si tiene a distanza. Gabriella la insegue per tutto il ring, ma Chamaa è molto più esperta e non si lascia facilmente chiudere.
Eccetto per qualche rara occasione in cui Gabriella riesce ad afferrarla e sferrare belle ginocchiate… ma la brava marocchina conosce tutte malizie che gli occorrono per evitare la sua prosecuzione. Chamaa arretra continuamente, ma colpisce e mette punti al suo angolo, e quando la nostra eroina è ormai abituata alle sue ritirate, questa invece si ferma e sferra lunghissimi diretti dx, che la centrano in pieno viso.
Gabriella Rutigliano quindi, sbaglia completamente strategia e facendo il gioco dell’avversaria, porta al suo tecnico un argento un po’ amaro, ma che è graditissimo ugualmente. Gabriella è giovanissima ed avrà sicuramente tempo ed occasioni per migliorare.
Tocca adesso a Fabio Fanti, che è opposto all’atleta locale Dimiter Iliev. Fabio , proprio per questo forse, appare molto teso. Oggi i matches, sono tutti di semifinali e qualche finale contro la Bulgaria ed il palazzetto è gremito di pubblico locale che riempie di fischi gli stranieri e fa volare su una nuvola di tifo i propri connazionali.
Fabio è forte ed è sicuramente più efficace dell’avversario, ma la realtà in cui si svolge il match gli da un’impostazione meno incisiva nelle azioni, seppur l’avversario in estrema difficoltà sui suoi attacchi di pugno, mostra di temerlo parecchio, ma la realtà locale in cui si trova lo fa avanzare d’orgoglio anche sotto colpi di Fabio.
Fabio non insiste come avrebbe dovuto con la boxe (il ragazzo ha le mani veramente di pietra) ed il match quindi giustamente aggiudicato alla Bulgaria. Il suo avversario poi… sarà premiato come il miglior atleta del torneo. Il bronzo di Fabio è confermato e conquistato di cuore, facendosi scappare almeno l’argento per un soffio di autostima!
Ormai ci sono da disputare soltanto le finalissime delle categorie rimaste… ed il giorno seguente è lasciato per il riposo degli atleti. Tuttavia a cena, i due dirigenti chiedono agli azzurri di non lasciarsi andare, neanche quelli ormai già fuoriusciti dal torneo, per non demotivare o distrarre i due azzurri ancora in gioco. (Marceddu e Biagioli).
Con grande piacere dei due dirigenti nazionali, gli azzurri si mostrano compatti ed uniti, finalmente sono riusciti a comporre una vera squadra con uno spirito unico… anche se non otterranno il massimo risultato da questa trasferta, sono sicuramente ottimisti per il proseguo della loro attività federale. Ed in effetti, anche la relazione serale di Fragale ci sembra pervenirci in maniera alquanto entusiasta ed euforica, malgrado la sconfitta subita nel pomeriggio. |