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COME VI AVEVAMO INFORMATO, QUEST’ANNO UNO DEI NOSTRI ATLETI AVREBBE PARTECIPATO AL FAMOSO TORNEO IN ONORE DEL COMPEANNO DEL RE DI THAILANDIA, IL 5 DICEMBRE A BANGKOK. ECCO CHE PUNTUALE ARRIVA L’ARTICOLO DEL SUO INSEGNATE ALESSANDRO GRIFA.

Un italiano alla King's Cup 2008

Di: Alessandro Grifa

BANGKOK 5 DICEMBRE. Il nostro porta colori nazionale Federico Pacini, si è ben comportato alla sua prima esperienza nella patria della Muay Thai, perde ai punti contro un forte fighter brasiliano tale “Eduardo”, che però vive e si allena in Thailandia da ben 10 anni, praticamente un thai adottivo. Ma partiamo con calma sin dall’inizio.

Come ben saprete il maestro Grifa, dopo varie peripezie è riuscito a stringere un accordo con One-Songchai, il promotore della King’s Cup, quella vera, dice Grifa: quella vera perché molti anno pensato che la King ‘s Cup fosse il 4 Dicembre, ma il compleanno del Re Bhumibol Adulyadej è il 5 Dicembre, senza togliere nulla agli atleti che hanno combattuto il giorno prima ed in un torneo minore, sia pur sempre in onore del Re di Thailandia.

Continua Alessandro Grifa- Di fatti la manifestazione era promossa dalla sigla più blasonata la WMC, mentre la sera precedente promossa dalla WPMF. Questa, per chi  non lo sapesse… non è altro che la sigla professionistica della WMF, federazione in cui ogni anno la FIKB partecipa con la sua nazionale ai mondiali.

Noi avremmo dovuto partire il 27 Novembre, per far si che Pacini potesse rifinire la sua preparazione a Bangkok e soprattutto per avere un po’ di tempo a disposizione per l’acclimatamento, cioè per abituarsi alla notevole differenza climatica e ad un fuso orario che con le sue ben 6 ore avanti, non avrebbe certo favorito il nostro atleta. Ma inoltre… come tutti saprete, proprio in questo periodo, in Thailandia era in corso una rivolta popolare da parte dei rappresentanti del PAD, che in migliaia hanno preso in ostaggio i due aeroporti principali di Bangkok in segno di protesta, bloccando di fatto quindi,  tutte le entrate e le uscite dalla Thailandia.

 

Quindi, anche il nostro volo è stato cancellato ed ormai vedevamo svanire pian piano il nostro sogno, fino a che, la nostra compagnia aerea, all’ultimo momento ci ha chiamato proponendoci un volo speciale il 1° Dicembre con atterraggio a Ciang Mai, ben 10 ore di macchina a nord di Bangkok, quindi con i nostri borsoni mezzi fatti in fretta e furia, prendiamo e ci imbarchiamo (tra l’altro devo chiedere umilmente scusa al comitato regionale FIKb, visto che il 1° Dicembre sarei dovuto essere docente alla terza lezione del corso aspiranti di kick boxing, scusa ancora Patrizio e ragazzi tutti). Arrivati infine a Ciang Mai, prendiamo al volo un mini bus e dopo 12 interminabili ore arriviamo a destinazione, tutti molto nervosi e stanchi.

 

Il giorno 4 Dicembre, nella sala conferenza dell’ hotel veniva presentata alle molte TV presenti, tutti i match della serata del 5 dicembre, la quale sarebbe stata basata su un super8 WMC (un torneo ad 8 atleti al limite dei 72 kg)  dove prendevano parte Camèioni di varie nazioni e due thai, il campione del Lumpini e quello del Rajadarmner, oltre ad un mini torneo femminile a 4 atlete e vari prestige fight internazionali come contorno, naturalmente noi eravamo il contorno. In tale occasione si è svolto anche il controllo peso di tutti gli atleti e il nostro Federico, dopo un po’ di corda ha fermato l’ago della bilancia al peso dichiarato ed accordato di 63,500kg, ma il suo avversario Eduardo, ormai residente in Thailandia, si presentava al peso a 67,800kg, ben 4,300kg in più del nostro! Naturalmente per il coordinatore Mr. Stefan Fox, non era un problema, ma per noi si, quindi abbiamo chiesto che in qualche modo scendesse di peso.

Dopo circa 2 ore era riuscito a perdere solo 2 kg, e Mr. Fox dice ok, ma come?.. Forse per lui, che a quanto ho capito era un suo assistito, ma nonostante la nostra richiesta di perdere almeno un altro mezzo chilo, ci disse: o così o niente match! (In un attimo mi tornarono in mente le tante parole scritte sull’argomento da Roberto Fragale, raccontate nei suoi numerosi viaggi ed esperienze circa gli usi e costumi… tutte vere!) Ah Ah Ah, quindi diciamo pure che ci siamo dovuti accontentare.

Il giorno dopo tutti nuovamente sul mini bus e via verso la location, una piazza enorme, dove già era tutto pronto. Pronto, per modo di dire, alla Tailandese… ma di spogliatoi , docce e bagni… nemmeno l’ombra! Ma come ci dice Mr. Fox,  “dis is the Thailand”! Federico avrebbe dovuto combattere prima del torneo, il 7° match sul cartellone, ma prima e stato spostato al 6°posto, poi al 9°… previsto circa per le ore 18,00, quindi noi preparati i bendaggi, effettuato il classico massaggio e riscaldamento… eravamo pronti con i guanti già indossati quando si cambia ancora! E ti pareva! Arriva un coordinatore Thai, e ci spiega che non avrebbe potuto combattere subito, ma dopo il torneo, il motivo? L’arrivo del principe, che voleva subito vedere il torneo… quindi, levagli i guanti, tranquillizza Federico, cosa non facile visto il suo carattere polemico, una lunga attesa, infinita… volete sapere la  morale della favola? Bene, siamo saliti sul ring alle 24,30 come penultimo match!

 

Il Match: 

Primo round, un leggero vantaggio di Pacini, che parte molto forte, con un ritmo altissimo, piazzando ottime combinazioni di pugno, pubblico in delirio.

Secondo round, il brasiliano anticipa le azioni di Federico con dei potentissimi calci, e si riporta in parità. 

Terzo round, a mio parere pari, ma visto il diverso metodo di giudizio, a favore del BrasilianoThai, per un clinch un po’ più lavorato, nonostante non sia mai andato a segno con i gomiti, cosa che Federico a fatto più volte colpendo sopra la testa con ottimi ascendenti, ma che qui non hanno nessun valore.

Quarto round netta parità, uno scambio di colpi dietro l’altro.

Quinto round Pacini ingrana la marcia e si butta all’assalto, ma incassa qualche calcio che nonostante non vada a segno, procura 2 conteggi assurdi al nostro Fede, hanno addirittura provato a interrompere l’incontro, ma il pubblico non era d’accordo e quindi avanti, fino alla fine. E menomale, perché mi sarebbe veramente dispiaciuto non fare terminare il match a Federico, anche perché, non aveva assolutamente dimostrato problemi dovuti dai colpi dell’avversario. Verdetto lento, nonostante  che i thai siano molto veloci a dichiarare i vincitori. Vince Eduardo ai punti.

 

Ma vi giuro che il vero vincitore è stato Federico Pacini, acclamato e portato in trionfo dai tanti spettatori thai. Premiato direttamente da Song Chai. Torniamo nel tendone che ospitava gli atleti, consapevoli di avere subito qualche calcio in più, nonostante avendo messo molti pugni, ma sapevamo benissimo che il lavoro pugilistico non decreta punteggio, unico rammarico, l’orario ed il continuo cambio di programma che forse, se non ci fosse stato, saremmo stati un po’ più freschi e forse allora… magari uno di quei pugni andati a segno avrebbe procurato qualche danno in più al nostro avversario.

 

Comunque un ottima esperienza, non capita tutti i giorni di combattere davanti a 200.000 (duecentomila!) spettatori, in una serata del genere, fra parate militari e fuochi d’artificio, una emozione unica. Ah dimenticavo, il torneo è stato vinto dal thai, campione del Rajadamner Khem Sith Song Peenong.

 

 Ok, il più e fatto, adesso che si fa? Un giorno di riposo e poi (tramite un succulento contatto datomi prima della partenza, proprio da ilguerriero.it) via verso Pattaya, per andare a trovare l’amico compatriota Christian Daghio, che ormai risiede in Thailandia e che è il proprietario di un ottimo Camp il Pattaya Kombat Village, dove oltre alla thai potete trovare Boxe e Free Fight. Io sono stato per ben 4 volte in Thailandia prima di questa e vi garantisco che da Christian ci si allena molto bene, molto meglio di altri camp, forse più conosciuti e  molto più blasonati. Ma andiamo per ordine.

 

Arriviamo al camp di sorpresa, senza avvertire (non fatelo mai) Christian sapeva che eravamo in Thailandia, ma non ci aspettava, quindi non era al camp, ma dopo che la sua dolce metà lo ha avvertito, subito si è precipitato ad accoglierci e dopo due chiacchere, abbiamo deciso, anzi ho deciso, che ci saremmo allenati li, il nostro gruppo era composto da cinque persone, Io, Federico Pacini e altri tre miei allievi, Luciano Piccioli, Daniele Agostini  e Andrea Arcidiacono.

 

Dopo essersi sistemati nell’ottimo alloggio del camp, abbiamo subito cominciato ad allenarci, naturalmente il giorno dopo. Oltre a noi nel camp vi erano molti atleti, italiani, inglesi, australiani, svizzeri, russi, vietnamiti e naturalmente thai, tutti davvero molto amichevoli e simpatici.

  

Gli allenamenti sono stati molto curati, al contrario di ciò che abitualmente ho sempre visto che solitamente accade in Thailandia con i farang. In occasione della nostra permanenza da Cristian Daghio, ho potuto svolgere uno stage intensivo di una settimana su l’uso della boxe nella Muay Thai, ed ho allenato i pugili che facevano parte della rappresentativa vietnamita, che regolarmente si recano ogni anno da Christian per allenarsi, naturalmente spesati dal loro governo, come in Italia no????

 

Ottimi pugili, ma privi di schivate, spostamenti e cambi di intensità. Quando hanno compreso ciò che volevo trasmettergli, non mi hanno più lasciato ed ogni giorno lo passavo con loro, mentre il resto del gruppo continuava il lavoro nella Muay Thai, cercando, dietro mia richiesta, di ottimizzare il lavoro del clinch, visto che negli ultimi anni la nostra scuola si è specializzata nella pratica del K-1 rules, disciplina che in questo momento in Europa và per la maggiore. Gli ultimi due giorni, Christian mi ha chiesto se potevo insegnare ad un suo abituale allenatore “thai”, il mio sistema di lavoro con le passate e con molto piacere ho accettato, cercando di dare il mio contributo al camp dell’amico Christian.

Pian piano è arrivato purtroppo il momento di ripartire, dopo una settimana al camp ci dispiaceva quasi, visto l’ottimo rapporto che si era fin da subito instaurato con Christian Daghio e con tutti gli allenatori ed atleti del suo fantastico camp.

 

Vi do un consiglio, se andate in thailandia, andate a trovarlo! Li ci si allena davvero bene… e soprattutto ci si mangia da dio! Hahahahaha...

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