ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica
IL CAMPIONE MONDIALE IN CARICA,
SEBBENE NON PIU’ GIOVANISSIMO, CONTINUA A MANTENERE BEN SALDA ALLA
VITA LA SUA CINTURA IRIDATA E SEMBRA NON VOLERNE SAPERE DI SMETTERE
DI COMBATTERE. I RISULTATI SONO DALLA SUA E GLI AUGURIAMO DI AVERNE
ANCORA MOLTI.
Dino Orso che campione!
Tratto da:
www.fikb.it
Foto da archivio de ilguerriero.it
Come ormai sappiamo, sabato 22
novembre, si è svolta a Buenos Aires (Argentina) la difesa del
titolo mondiale Wako-Pro (categ. 66,800 Kg) detenuta dal torinese
Dino Orso.
Il noto campione piemontese,
accompagnato in questa difficile trasferta dal coach Luca Caserta,
nonostante i suoi 42 anni suonati, non solo ha dimostrato un grande
coraggio accettando la sfida che gli veniva portata da un altro
veterano del ring, l'argentino Juan Corrales, già pluricampione
panamericano di full contact, ma un eccezionale temperamento e una
grande condizione fisica. Cominciamo innanzitutto col dire che in
Argentina erano ben 28 anni che non si svolgeva un avvenimento di
tale spessore e il campione locale Juan Corrales ha
organizzato il tutto in maniera perfetta. L'evento era, dunque,
molto sentito e a tal proposito i nostri ragazzi immaginavano di
trovare un ambiente ostile, ma così non è stato. L'accoglienza, sin
dal primo momento, è stata ottima. Gli organizzatori locali e lo
stesso Corrales si sono dimostrati molto disponibili. Ma veniamo al
match.
In conferenza stampa, Corrales, aveva
dichiarato che avrebbe fatto il possibile per chiudere il
combattimento entro la terza ripresa. E in effetti ci ha provato.
L'atleta argentino è partito subito
all'attacco, in modo molto aggressivo e con colpi (principalmente di
boxe) molto pesanti. Il nostro Orso, però, non si è scomposto, si
chiudeva molto bene rientrando al momento giusto con precisi low
kick.
Ovviamente il pubblico, tutto dalla
parte dell'idolo locale, era in visibilio. A partire dalla quarta
ripresa, però, il match ha iniziato a prendere un'altra strada .
Orso continuava il suo lavoro sulle
gambe dell'avversario con dei colpi che si facevano sempre più
insistenti e precisi (specie sulla gamba dietro).
Nella quinta ripresa Corrales
mostrava i primi segni di cedimento con grosse difficoltà motorie.
Nelle riprese successive il copione era sempre lo stesso: Orso
all'attacco con low kick sempre più devastanti e Corrales che, con
grandissimo orgoglio, continuava a lottare senza mai tirarsi
indietro. L'epilogo del match era però alle porte. Alla fine della
nona ripresa, infatti, Corrales abbandonava la sfida a causa dei
danni subiti alle gambe e Orso, tra gli applausi del pubblico,
portava a casa la sua meritatissima vittoria.
Abbiamo avuto modo di parlare con il
nostro Campione, il quale felicissimo per il risultato, tiene
soprattutto a fare dei ringraziamenti. Questi vanno in primo luogo
al valoroso avversario Corrales ed al suo team per l'ottima
accoglienza. Ringraziamenti anche a Ennio Falsoni, presidente
della WAKO; a Marco Franza e Tony Ligorio che nel 2005
hanno dato l'opportunità al nostro maestro di conquistare il titolo
mondiale; agli atleti Alessio Palma, Franco Masotino,
Matteo Trevisan ed Alessandro Conca, che hanno preparato
il nostro campione con svariate sessioni di guanti; a Giorgio
Iannelli ed infine a Luca Caserta, che ha seguito Orso in
Argentina, dimostrando all'angolo, una grandissima professionalità. |