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ULTIMAMENTE… SEMPRE PIU’ STIAMO PRENDENDO COSCIENZA DELL’ESISTENZA DI UNA ULTERIORE SIGLA MONDIALE NEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO ED ARTI MARZIALI… LA WTKA. NATA ANCHE QUESTA DALL’IDEA ENERGETICA DEL GENIO ITALIANO, SI ESPANDE ORMAI A MACCHIA D’OLIO IN TUTTO IL MONDO E GIUNGONO COPIOSE LE NOTIZIE DEI SUOI SUCCESSI IN VARIE PARTI DEL GLOBO. DOPO I VARI TORNEI MONDIALI OPEN, ECCO CHE ADESSO SI INIZIANO A SVOLGERE ANCHE QUELLI CONTINENTALI O PORZIONI DI ESSI. E’ IL CASO DI QUESTO CAMPIONATO INTERNAZIONALE, CHE HA RACCOLTO TUTTI I PAESI LATINO AMERICANI.CAMPIONATO LATINO AMERICANO WTKA“il vero tesoro delle Arti marziali”Di: Michele Panfietti (Presidente WTKA international)Già l’anno passato, il Dott. Michele Panfietti si prestò molto gentilmente a fungere da nostro inviato del tutto speciale, per recensirci uno dei più conosciuti tornei mondiali di arti marziali e sport da combattimento… gli U.S. Open . Questa volta invece, ci recensisce uno dei suoi tornei OPEN in giro per il Mondo… il Campionato Latino Americano della WTKA. Proprio così… la WTKA sull’onda dei suoi grandi successi italiani, si sta strutturando come una grande organizzazione mondiale ed inizia a mettere in scena i propri campionati continentali e subcontinentali, naturalmente e rigorosamente OPEN… filosofia che pare sia divenuta un elemento imprescindibile e forse proprio il maggior motivo di tutto il successo, di quella che è ormai divenuta la sua grande organizzazione, che fa capo alla WTKA international.
Eccomi dunque qui a raccontare un altro viaggio in giro per il mondo ed un altro grande Torneo di arti marziali a cui mi reco sovente, per apprendere e valutare le varie realtà marziali che esistono nei vari paesi e soprattutto i grandi tornei Open... che come si sa… sono la mia fede assoluta. Per questa ragione, ma anche per presenziarvi come Presidente mondiale, stavolta sono andato davvero all' altro capo del mondo… in Argentina; per valutarne il livello tecnico e la capacità organizzativa di questo importantissimo evento internazionale WTKA, che si teneva nella città di Buenos Aires. Lo scorso anno si tenne in Messico con oltre 2300 partecipanti,
ma quest'anno il nostro responsabile argentino Carlos Lopez organizzava dopo due anni di dura preparazione questo torneo e devo dire che è stato un grande e fantastico successo, un elemento questo… che fortunatamente accompagna da un po’ di tempo tutta l'attività internazionale della nostra federazione, ovunque essa si realizzi.... La curiosità per vedere e toccare con mano la realtà marziale argentina dove, a dire il vero, mancavo da solo un anno era tanta e volevo salutare nuovi e vecchi amici provenienti dagli altri paesi dell'america del sud, che li si sarebbero dati convegno.
In effetti, quando parliamo di America Latina, solitamente facciamo di tutta un erba un fascio… ma in realtà i paesi che esistono sono totalmente differenti l'uno dall'altro e solo la lingua insieme alla religione, si può dire che rappresenti un elemento di comunione; certo non è poca cosa… però ogni paese ha le sue peculiarità e le distanze sono talmente enormi che per andare dal Messico all'Argentina per esempio… il prezzo del biglietto e la distanza da percorrere sono maggiori che non per raggiungere, che so… Madrid. E questa la dice tutta.... L'Argentina è molto lontana dal resto dell'America latina, per non parlare dell'Europa o degli Stati Uniti, è difficile da raggiungere per la distanza enorme appunto che la separa dagli altri paesi, ma è di una bellezza struggente e coinvolgente come il tango che ben la rappresenta.
E per noi italiani è quasi come essere a casa: la cucina praticamente è la stessa, il modo di gesticolare, di esprimersi, di parlare, di muoversi ed anche la struttura mentale non cambia molto. Buenos Aires dove si svolgeva il torneo, è davvero una bellissima città di stile europeo, una mescola di Italia e Spagna. D'altronde non potrebbe essere diversamente: il 50 per cento degli abitanti hanno sangue italiano e tutti sono sempre molto curiosi di sapere da che regione o città si provenga, alla ricerca delle proprie radici.
L' italianità all'esterno è davvero qualcosa di meraviglioso, siamo molto più benvoluti di quello che si pensi ed in tutti i miei viaggi in giro per il mondo, ne ho sempre la conferma: tutti ci riconoscono doti di creatività, generosità, intelligenza ed è qualcosa che non andrebbe sprecato ma valorizzato, come la lingua italiana che è diventata, pensate… la quarta lingua più studiata al mondo! Una testimonianza di interesse ed attenzione per la nostra cultura ed il nostro stile di vita. Poi ahimè… ci pensano come sempre i politici a rovinare tutto, ma questa è un altra storia...
Dicevamo appunto dell'Argentina, una terra immensa e sconfinata… pensate che è quasi 30 volte l'Italia e da alcune province periferiche raggiungere Buenos Aires è come per noi andare in Inghilterra, insomma un territorio immenso che esporta derrate alimentari per oltre 300 milioni di persone. Un vero paradiso, un viaggio da non perdere e che alla fine risulta abbastanza economico, visto l'incredibile valore dell'euro sul pesos di 4 a uno...
Per tornare al nostro Torneo, ero curioso di vedere quanti paesi avrebbero partecipato e quanti competitori vi avrebbero preso parte: alla fine saranno 11 nazioni (niente male se si considera gli enormi sacrifici che devono fare queste persone per acquistare il biglietto che risulta per loro carissimo, quasi 4 volte più che per un europeo, e questo dice tutto) per un totale di 2100 partecipanti suddivisi in 15 aree di gara per 3 giorni ininterrotti di competizioni!
Un vero e proprio Tour de Force al quale sono stato invitato per aprire ufficialmente il Campionato ed al quale non mi sono sottratto per testimoniare la vicinanza fisica, oltre che affettiva, di una Federazione che ormai è forte in tutti i continenti. Quest'anno avremo i nostri primi campionati asiatici ed africani… e a quel punto il cerchio sarà da considerarsi chiuso definitivamente, alla faccia di tanti denigratori invidiosi ed indispettiti, oltre che spaventati, da tanto successo ed ai quali non rimane altro che leccarsi le ferite.
Noi andiamo avanti per la nostra strada, una strada indissolubilmente open..... e lastricata da grandi trionfi in tutti gli angoli del mondo ormai. Non so quante Organizzazioni possono dire di fare altrettanto in campionati intercontinentali… con 2100 competitori! Diciamocelo: nessuno, e allora ci facciamo i complimenti da soli perchè tanto gli altri sono invidiosi e non lo riconoscerebbero mai.
I tre giorni di gara sono filati via lisci senza intoppi, con grande entusiasmo e con una cerimonia inaugurale da grandi applausi come da tradizione WTKA, con fuochi d'artificio, balli, canti ed esibizioni di gran livello: una vera gioia per il cuore, una grande emozione toccare con mano quanto le arti marziali siano diffuse in ogni angolo del mondo e lo siano a prescindere dalla politica, da aspetti religiosi, culturali, socio economici.
Ovunque albergano le stesse emozioni, gli stessi sogni, le stesse trepidazioni, gli stessi gesti di affetto, di scaramanzia, di augurio. E' davvero un mondo privilegiato e meraviglioso il nostro, abbiamo l'opportunità di praticare e amare qualcosa che va molto al di la dello sport, che già di per se stesso è qualcosa di bellissimo e coinvolgente, ma nelle arti marziali ci sono valori, è una filosofia, che non si incontrano da nessuna altra parte.
Per certi versi è quasi una religione umanistica, una poesia e una fonte di ispirazione vitale e continua, una vera fonte di energia pulita e rinnovabile per l'anima. Si, siamo fortunati, li ai confini con la Patagonia lontano migliaia di chilometri dalla mia casa… mi sono sentito in realtà vicino e in comunione con questa grande comunità umana e marziale fatta di sogni, speranze ed emozioni… che ci accomunano gli uni con gli altri.
Ed ho avuto la conferma ulteriore che le arti marziali non hanno confini come i sentimenti dell'uomo: siamo tutti fratelli, siamo tutti figli delle stesse speranze e paure, siamo tutti accomunati dallo stesso destino. Le arti marziali rappresentano un grande sogno, una grande speranza, una via per molti giovani che cercano faticosamente come tutti del resto, il significato della propria esistenza.
Abbiamo una grande responsabilità ed i maestri sono il nodo cruciale di questo percorso e vanno assolutamente valorizzati ed aiutati nella loro missione didattico-educativa. Il campionato Latino Americano WTKA ha espresso un alto livello tecnico, molto più di quanto mi sarei immaginato e mi piace sottolineare ancora l'entusiasmo, la passione e l'incredibile energia che accomuna ormai tutte le gare WTKA.
E' stato un grande, vero e strepitoso successo ma il vero successo è stato, e sempre sarà per noi WTKA… il sorriso e la felicita che si leggeva nel volto dei partecipanti.. è proprio questo il vero tesoro delle arti marziali, un tesoro che fortunatamente appartiene a tutti.......
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