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ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica

                          

MARISA FRAGALE CI OMAGGIA DI UN ARTICOLO RELATIVO AL 20° TORNEO DEL GUERRIERO RISERVATO AI BAMBINI. DOPO LE PRIME SPERIMENTAZIONI UFFICIALI, NE E’ STATA FATTA DI STRADA... ED ANCHE QUESTA VOLTA E’ STATO UN VERO E PROPRIO SUCCESSO CON OLTRE 40 BAMBINI PARTECIPANTI A PARTIRE DAI 5 ANNI DI ETA’!. LA REDAZIONE CI PRESENTA IN UNA SCHEDA PERSONALE, L’IDEATRICE E PROMOTRICE DELLA CATEGORIA DEI BAMBINI. QUESTO PER FAR COMPRENDERE IL PERCHE’ DI TANTA ATTENZIONE E LA SUPPOSIZIONE AUGURALE (NEI CORSI E RICORSI STORICI) DI QUELLO CHE POTENZIALMENTE POTREBBE AVVENIRE IN FUTURO, MA ALTRETTANTO SICURAMENTE... CHE QUA NIENTE NASCE PER CASO O IMPROVVISAMENTE!

“I PICCOLI GUERRIERI SI RIPETONO”

Prefazione iniziale di: La Redazione

CONOSCIAMO L’IDEATRICE: Marisa Fragale è conosciuta, forse soltanto dai più informati o anziani di noi… Sorella minore di Roberto ed ora 42enne,  pratica da sempre con lui, iniziando con il karate fin dalla tenera età di 5 anni, con risultati di “enfant-prodige”. E’ insegnante di Kung Fu, Kick Boxing ed istruttrice di body building. Diplomatasi Maestra di Kick Boxing 3° grado nella allora FIAM (con una tesi sui potenziali educativi della kick boxing -nel 1989-) arbitro internazionale… più volte campionessa italiana di Kick Boxing nelle specialità del light contact e delle musical forms. Per queste due discipline è stata una atleta azzurra della nazionale FIAM ed ha partecipato ai mondiali WAKO di Londra nel 1991.

 

Esperta in diverse discipline da combattimento, ha sempre seguito e preso parte dirigenziale nell’attività di famiglia nella Scuola Arti Marziali Fragale, dove ha diretto corsi maschili,  femminili e per bambini, in cui è stata la prima insegnante “formativa” di Federico Fragale, sia nel Kung fu che nella Kick Boxing.

Anch’ella per prima ha esordito da bambina negli ultimi anno 70, sulle materassine dei campionati federali dell’epoca con delle applauditissime esibizioni di combattimento tra bambini e bambine, che rappresentano le prime in assoluto dimostrazioni del genere… e di cui vi accludiamo alcuni ritagli di riviste, tratti dalla rivista dell’epoca Samurai-Banzai- Karate Judo, che hanno scritto pagine di storia al memento della nascita dei nostri sport da combattimento ed alcune continuando fino ai giorni nostri… prima che cominciassimo anche noi a narrarne i tanti interessanti ed importanti particolari come questi.

 

 Adesso, oltre a tenere corsi rivolti ai più piccini nella scuola di famiglia, si occupa della divulgazione e promozione dell’attività sportiva di combattimento ludico per i pù piccini…

e diremmo anche, raccogliendo fin da subito ottimi primi risultati di critica per la preveggente ed oculata attenzione alla prevenzione fisica e psicologica… con un occhio di riguardo all’aspetto educativo e formativo della specialità.

 

Molte riviste dell’epoca (Samurai – Banzai) si occuparono di lei e della scuola di famiglia, con articoli sul Kung Fu Lung Chuan Pai ed anche noi ci siamo in passato già occupati gioco-forza di lei in: Kick Boxing femminile  e in:  Roberto Fragale: la somma di una vita.

Ha sempre seguito il fratello Roberto nei suoi primi viaggi in Thailandia, alla prima scoperta della Muay Thai, già a partire da una 20ina di anni fa (n.d.r.)

“I Piccoli Guerrieri si Ripetono”

 Di: Marisa Fragale

 

Sabato 6 dicembre si è svolta a Pisa, presso il palasport cittadino, la 20° edizione del Torneo ILGUERRIERO.IT riservata alLA Low/Kick Light e Light Contact dove, come al solito…  si è visto combattere tantissimi ragazzi alle prime armi. Lo spirito educativo alla convivialità e mutua collaborazione sportiva che avvolge i tornei de “ILGUERRIERO.IT” ormai, credo lo conosciamo tutti e lo potremmo definire sicuramente come sommariamente essere “puramente amichevole” e credo che questo lo si senta pervadere fin  dal primo momento che si mette piede nel luogo di gara, entrando in contatto con gli organizzatori e tutto l’encomiabile giovanissimo staff che lo supporta.

 

Diciamo pure quindi, che la competizione diventa una scusa… un espediente… un motivo come un altro, ma ben più bello ed interessante del solito… per ritrovarci e stare assieme in quello che assume le sembianze di un vero e proprio “giorno di festa”. Quel particolare e piacevole clima di festa che indubbiamente ogni volta si respira infatti… credo sia la cosa che caratterizza gli animi di chi fin’ora ha partecipato a queste competizioni ludico-sportive… e sinceramente spero che continui a caratterizzarlo a lungo anche in futuro.

 

Anche questa volta… ed anche in questo torneo un po’ più impegnativo del solito e dalla forma di ufficialità ancora un po’ più pronunciata, abbiamo voluto dare l’opportunità di far divertire anche i nostri bambini… organizzando per loro un ennesimo e piccolo torneino-test, se cosi si può chiamare.  

 

La cosa è nata circa 2 anni e mezzo fa, nel tentare di trovare una formula di pseudo gara per farli divertire ed oltretutto tentare di educarli indirizzandoli in un certo modo all’attività sportiva… dandogli quindi uno scopo più preciso, non certo una eventualmente pericolosa competizione, ma chiamandoli ad una specie di test, che rappresenti per loro comunque una motivazione ed un obbiettivo un po’ più preciso… per continuare ad allenarsi. Quindi più di due anni fa ci abbiamo provato  e già nelle sue prime edizioni (fanno la loro apparizione nella 7° edizione) abbiamo potuto constatare che le nostre supposizioni si erano dimostrate giuste… e le società contattate anche stavolta, hanno subito accolto favorevolmente la nostra idea e ci hanno dato quindi l’ok per il proprio contributo partecipativo, accogliendo favorevolmente il nostro invito anche per questa nostra grande 20° edizione.

 

Tutti loro hanno quindi portato i propri bambini al torneo… chi uno, chi due e chi molti di più… i nostri fantastici bambini sono arrivati anche stavolta... e sono stati circa una 40ina! Sappiamo però con certezza, che ce ne sono ancora molti nelle nostre palestre e che normalmente, non hanno modo di gareggiare se non nel semi contact. Non esistono infatti e per ovvi motivi, tornei di kick per bambini… hanno quindi solo modo di esibirsi a volte in qualche serata… ma il loro scopo è  emulare i grandi, i campioni della loro palestra durante le gare... mi sembrava giusto quindi dargli questa possibilità, anche se in maniera ovviamente del tutto ludica e oltremodo sicura per la loro incolumità fisica ed anche soprattutto... psicologica.

 

La cosa inoltre, se organizzata con coscienza… li educa anche dal punto di vista della sportività fin dalla loro tenera età… oltre che contribuire notevolmente a migliorare le loro capacità motorie e potenziare quelle psicologiche caratteriali… e chissà che un domani, qualcuno di loro non possa diventare un vero campione.  Inoltre, non si può certo negare che questa esperienza non sia anche un contributo a formare in loro un maggiore senso della convivialità sociale con un nuovo gruppo dei pari.

 

Purtroppo e giustamente, come dicevo, il regolamento Federale non prevede gare per bambini di LOW/KICK, per ovvi motivi derivanti dalla difficoltà e pericoli legati ad eventuali incidenti… ma noi siamo dell’avviso che con le opportune attenzioni, precauzioni  ed oltretutto aiutati da recenti accorgimenti tecnici protettivi… (la ditta LEONE SPORT ci ha sponsorizzato l’evento con gli speciali suoi caschetti per bambini di ultima generazione) è possibile fare quasi tutto, ma tutto questo... deve essere fatto bene! Prima di tutto le protezioni quindi, che oltre a quelle normalmente usate prevedono: casco con grata e guanti da 18 once!

 

A seguire poi, arbitri competenti, coscienti della difficoltà ed importanza del proprio ruolo ed attentissimi a tutelare l’integrità fisica e l’amichevole sportività… ma soprattutto con un polso ben fermo per sanzionare immediatamente e controllare eventuali coaches troppo intraprendenti ed assetati di effimero successo. In ultimo poi… nessun verdetto, per ridurre oltremodo l’eccessivo agonismo antagonistico a cui potrebbe portare la competitività estremizzata! Ma soprattutto in premio… coppa ed attestato per tutti! E questo a mio avviso è la cosa più importante...

 

Il loro scopo infatti, è vincere... e portarsi a casa quella (ai loro occhi)  preziosissima coppa che metteranno nella loro cameretta per sentirsene orgogliosi, forse addirittura importanti e ...   vincenti ... come  del resto facciamo o hanno fatto in molti tra noi, forse o sicuramente per sentirvisi anche nella vita!

 

L’ingresso sul ring, ma oserei dire persino in quel contesto così ufficiale (questa era la quarta volta che si svolgeva in un palazzetto così organizzato)  e con tantissime persone… ho notato che è stato per molti di loro un po’ “titubante” ma con  il passare dei minuti, si sono sciolti e rasserenati.

 

Nel frattempo che i bambini aspettavano iniziasse il loro torneo, abbiamo osservato che i più piccoli si sono addirittura messi a giocare negli angoli del palazzetto. Tutto procedeva quindi, secondo quanto da noi pianificato in precedenza.  Sono entrati sul ring gli arbitri in divisa federale (l’autorità!) ed è stato con questo, ufficialmente sancito l’inizio del loro torneo-test. Tutti di corsa a prepararsi: conchiglia, paratibia, calzari, paradenti, caschetto con griglia e guanti da 18 once! (dei veri e propri cuscini sulle loro braccina… per non farsi male). Pronti...? Iniziamo!

 

Questa volta le aree di gara erano ben tre ed avendo a disposizione ben 25 arbitri… provenienti dal Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglie… gli incontri si svolgevano in contemporanea su tutti e tre e non abbiamo utilizzato la quarta area disponibile, solo perché non ce ne era bisogno… tutto era simile in tutto e per tutto, con uno di quei tanti tornei federali in cui vedevano gareggiare i grandi della loro palestra… ma questa volta gli attori principali… quelli per cui tutti i compagni facevano il tifo.. erano loro! Chissà se l’avevano già sognato... C’era da commuoversi per l’emozione solo a guardarli ed immaginare le sensazioni che potevano provare quei loro piccoli cuoricini! Ma devo dire che anche i genitori non erano da meno…

 

E così… mentre i più grandi iniziavano le prove per la categoria esordienti su una materassina.. e sull’altra iniziavano i tornei di light contact e kick Light, sul ring si svolgevano le prove dei piccoli guerrieri in formato “mignon”… che catalizzavano fin da subito l’attenzione di tutti i presenti.

 

Contavamo sul fatto che in questo modo… con i grandi che impegnavano l’area di gara a fianco… e loro invece combattevano sul ring centrale, si sarebbero sentiti ancora più gratificati d’importanza, ed in effetti tutti loro sembra che abbiano mostrato di prendere la cosa con molta serietà ed impegno.

 

Anche questa volta non ci sono stati rischi di inizio “disastroso”, perchè i coaches che già conoscevano il torneo de “ILGUERRIERO.IT”, hanno mostrato di aver compreso perfettamente lo spirito e la direzione agonistica che avrebbero dovuto impartire ai propri pulcini… i nuovi non hanno potuto che uniformarsi al comportamento di tutti gli altri… chi aveva già partecipato e non era d’accordo con lo spirito che abbiamo deciso di dare alla cosa per il settore bambini… ha creduto giustamente di non partecipare a questa edizione con soddisfazione di tutti, loro compresi.

 

Non c’è stato quindi assolutamente bisogno che gli esperti arbitri coinvolti come ogni volta appositamente in questi tornei, richiamassero alcuno di loro… per dimostrare palesemente le vere e reali intenzioni del torneo. Tutto è proceduto per il meglio quindi, esattamente come ci aspettavamo che avvenisse.

 

Possiamo dire che gli allenatori dei bambini quindi, hanno sicuramente compreso che il tentativo di farli combattere in questa specialità è molto delicato per vari ed ovvi motivi di carattere educativo e formativo… Inoltre, se riflettiamo un attimo in maniera forse anche più distaccata… è molto fastidioso per la gente che guarda e oltremodo deleterio per la presentazione dei nostri sport, far vedere un incontro di bambini dove i due mostrano l’intenzione di farsi del male o di annientare sia pur tecnicamente, ma irrispettosamente l’altro.

 

Questi quindi, devono mostrare palesemente di essere incontri di apprendimento e formazione, dei test di tecnica ed anche formativi dal punto di vista della loro formazione psicologica forse, ma comunque… soltanto e soprattutto puro divertimento ed è proprio per questi motivi, che per arbitrare i bambini occorrono bravi ed esperti arbitri... solo i migliori! E non tanto per riuscire a frenare gli atleti in erba… quanto invece i loro coaches! E’ comunque una battaglia soltanto psicologica e non certo fisica… per questo occorrono arbitri maturi ed autorevoli. Ma posso affermare senza tema di smentita… che non ce n’è stato mai assolutamente bisogno! Un plauso quindi, soprattutto alla maturità mostrata dai nostri tecnici intervenuti.

 

Gli incontri che si sono succeduti sul ring centrale infatti, sono stati tutti estremamente educativi, rispettosi e soprattutto divertenti… senza alcun richiamo arbitrale o incidenti di sorta. I bambini infatti, si divertivano solo per il fatto di aver avuto modo di far vedere cosa sapevano fare in quella situazione, di quello che avevano imparato in palestra… insomma, molto “sciolti” e gratificati da tutti gli accompagnatori, oltre addirittura che dall’angolo opposto.

 

A seguire i bambini di 9 – 10 anni. Anche loro molto tecnici, anche se forse un po’ impacciati inizialmente, ma molto bravi nel proseguo, sono stati molto attenti a non farsi male e soprattutto a non fare del male all’avversario. Come del resto hanno fatto molto attentamente  quelli più grandi di 11- 13 anni… anche se comunque si notava che ognuno voleva fare meglio del compagno!  Ho visto fare a qualcuno di loro, dei perfetti bloccaggi e difficili spostamenti, per poi rientrare sull’avversario di gioco del momento… degni di un adulto particolarmente esperto… vivissimi complimenti quindi, agli istruttori!

 

Ma quelli che hanno dato maggiore soddisfazione agli osservatori, avrete sicuramente intuito che sono stati i “pulcini” di 5 anni. Questi sono stati veramente fantastici… dei veri e propri piccoli atleti, ma nel vero senso della parola! Per un attimo è sembrato quasi di essere in Thailandia.. dove i bambini sono tecnicamente strepitosi,  proprio come vi assicuro che sono stati questi nostri pulcini! E non a caso persino Nonthachai Kiatwanlop…  ospite nelle tre giornate di combattimenti... si è fermato divertito ad osservare curiosamente. Ovviamente sono stati molti i bambini (o per meglio dire i genitori e gli istruttori) che hanno voluto una foto con i loro piccoli guerrieri.

 

Come dicevamo, i bambini più piccoli hanno eseguito e dato vita a degli applauditissimi combattimenti,  non solo dal lato spettacolare (perché sappiamo benissimo che i più piccoli prendono facilmente molti più consensi dal pubblico  e quindi molti più applausi) ma anche per la bravura nell’eseguire fedelmente ed in maniera semplice, tutto ciò che gli veniva impartito e consigliato dal proprio angolo… “spostati quando attacca”… “rientra subito dopo”… “aspettalo e bloccalo”… “non di pugno”… “sei troppo lontano”… “mettici il calcio”… insomma è stata una cosa meravigliosa per me, e credo sicuramente non solo per me… vederli all’opera in questo preciso modo!

 

Tutto è scorso liscio come dicevamo quindi e velocemente siamo giunti alla fine, per quanto riguarda le prove tecnico-atletiche riservati ai bambini della 20° edizione del torneo “ILGUERRIERO.IT”. Chiamati quindi i ultimo, tutti assieme  sull’enorme palco approntato nel palazzetto, per la premiazione finale! Una grande soddisfazione anche solo vedere il felice stupore che appariva nei loro occhi

 

(specialmente nei più piccoli) quando veniva consegnata loro, la mitica coppa e persino un vero e proprio diploma di partecipazione!  Naturalmente poi, la televisione ha voluto anche che ognuno di essi fosse intervistato seppur brevemente da Roberto Fragale. Tutti premiati quindi, nessun perdente e tutti vincitori, come era giusto che fosse. Ora, a completamento dell’esperienza, foto di gruppo… per essere così immortalati e passare alla storia.

 

Ma un grazie mio personale lo devo a Kiko, Roberto e Bea, che mi hanno aiutato fin dall’inizio a mettere in piedi questo mio progetto e supportato tecnicamente nell’idea. Spero quindi, anzi diciamo pure che ho sufficienti margini di sicurezza, per poter affermare che ci saranno tanti altri bei momenti… in cui i nostri bambini saranno i protagonisti principali...

 

Sono questi i nostri eredi e futuri potenziali campioni, organizatori e dirigenti federali del domani... proprio a loro sarà affidato il messaggio sportivo delle nostre discipline... così come tramite loro, trasmettiamo oggi il nostro... e se questo potrà continuare a riperpetuarsi, dipenderà soprattutto dai valori che oggi noi saremo in grado di trasmettergli. Per adesso possiamo solo dire loro un grande GRAZIE!

GRAZIE DI ESSERE VENUTI A GIOCARE CON NOI!

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