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BEATRICE GUARDATI, UNA DELLE
DIRETTRICI DI QUESTE EDIZIONI, CI COMPONE UN ARTICOLO RECENSIVO DEI
DUE TORNEI A CONTATO MORBIDO… QUELLO DI LOW KICK LIGHT E QUELLO DI
LIGHT CONTACT.
IL TORNEO DI KICK LIGHT E DI LIGHT CONTACT
Di: Beatrice Guardati
Per questa 20° edizione e non certo
per la prima volta, abbiamo potuto dare al torneo de
“ILGUERRIERO.IT” una sede ben più autorevole e gratificante della
solita nostra sode, quella della
Scuola Arti Marziali Fragale. Approfittando infatti della
concessione ricevuta per il palazzetto dello sport di Pisa (grazie
al Patrocinio Comunale) per l’edizione dei Campionati Italiani di
Muay Thai
FIKB spalmati in ben tre giornate consecutive…!
Nella mattinata abbiamo pensato bene
di poter utilizzare la stessa struttura, anche per lo svolgimento di
questa 20° edizione del nostro torneo educativo-formativo, per
avviare gli allievi alla pratica agonistica federale in maniera
graduale e facendogli stavolta persino provare l’ebbrezza della
gara, in un vero e proprio palasport. Inoltre, il suo svolgimento
era reso ancora più emozionante per i nostri esordienti, a causa dei
due ring già montati all’interno del palazzetto… e addirittura per
l’uso del grande palco con il podio per le premiazioni. Se poi
consideriamo che è inoltre intervenuto l’Assessore allo Sport del
Comune di Pisa Federico Eligi per controllare non mancasse
niente al suo regolare svolgimento… capirete l’emozionante
gratificazione che ne deve essere derivata per noi ed i nostri
giovani atleti.
Ma riguardo le premiazioni… non
possiamo innanzitutto dimenticare che queste sono state offerte dal
Comitato Provinciale dell’AICS, nella persona del suo Presidente
sig. Piero Colombini, in collaborazione con il consigliere nazionale
AICS Franco Batini e sotto la cui egida stavolta, si è svolto tutto
l’intero torneo. Inoltre, li dobbiamo ringraziare anche per la loro
presenza durante la cerimonia di apertura e la serata dell’8 e per
le incoraggianti parole che ha avuto nei riguardi della nostra
organizzazione. Ma passando a descrivere le varie fasi del torneo,
possiamo dire che questo è partito in leggero ritardo con la
categoria dei bambini sul ring centrale e quella degli esordienti
sulle materassine… e fortunatamente o per merito delle due
materassine e naturalmente anche a causa dei tanti arbitri che
avevamo a disposizione… avevamo circa 25 arbitri provenienti dal
Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e
Puglie!
(convocati per gli Italiani di Muay
Thai e la Coppa del Presidente di Low Kick Light che si sarebbe
svolta al giorno seguente) questo torneo non ha inciso per niente
sui tempi di svolgimento e poco dopo le ore 13,00 circa… avevamo già
archiviato l’intero evento, e ci avviavamo al rituale delle
premiazioni sul podio, approfittando ed utilizzando quello
approntato per gli italiani, sul grande e sgargiante palco
perfettamente addobbato con piante ornamentali.
Abbiamo preferito addirittura far
svolgere il torneo dei bambini sul ring centrale per dargli ancora
maggiore gratificazione… questi hanno fatto un vero e proprio
spettacolo che ha coinvolto fin da subito il pubblico. Ma abbiamo
avuto anche una dimostrazione di free fight ( o Kick Jitsu) tra due
piccolissimi guerrieri del Budo Club di Venturina, allenati da
Giovanni Micalizzi e Giacomo Di Pietro… questi sono stati veramente
stupendi!!! E Pisa si conferma ancora una volta come la prima città
in cui fanno apparizione primordiale, le sperimentali prove per
eventuali nuove discipline promozionali da inserire.
Le telecamere di telegranducato e
Canale 10 infatti, ci si sono buttate a pesce! Appena finite le
categorie dei bambini e degli esordienti, con i loro incontri-test
infatti… su entrambe le materassine sono partiti in contemporanea i
tornei di Light Contact e di Low Kick Light. Dobbiamo dire a questo
proposito che ad ogni edizione la Kick Light fa registrare un numero
di iscritti sempre maggiore e naturalmente a discapito di quello del
Light Contact, in cui registriamo una perdita progressiva di terreno
sulla base delle iscrizioni.
Devo dire anche che, il fatto di
essere stati appositamente svolti nella stessa sede e poco prima
dell’inizio degli italiani FIKB, ha dato i frutti sperati e si sono
avute iscrizioni anche da altre regioni. Ma la cosa che più ci fa
ben sperare è che anche chi non sapeva o per il momento non ha
partecipato… si è fermato ad osservare e sono state tante le
benevoli critiche avute per le sue usanze e consuetudini cautelative
da noi sempre usatevi.
Confidiamo quindi che in altre
edizioni la cerchia dei suoi conoscitori ed iscritti sia destinata
ad aumentare ancora di più. Nonostante infatti, l’iscrizione e
partecipazione di nuove società (ignare o incredule della rigidità
usata dagli arbitri nel sanzionare il mancato uso nel controllo dei
colpi) e sicuramente complice forse, anche il luogo e l’ambiente
particolare, che portava anch’esso credo sicuramente ad una maggior
tensione emotiva… si è mantenuto intatto il genere di controllo,
tassativamente richiesto in questo torneo. Sicuramente c’è stato
qualcuno che era impreparato a queste regole… e qualche altro che ha
provato a fare il furbo come si dice…
Ma gli arbitri sono stati
inflessibili fin dall’inizio nel sanzionare le prime avvisaglie di
eccesso di contatto. E dopo le prime squalifiche, il tutto ha
continuato a svolgersi nella normale routine e correttezza
auspicata, voluta e da noi sempre tanto decantata… per questo nostro
torneo promozionale. Ma a parte questi pochi disdicevoli e subito
ricomposti episodi… in cui anche i coaches hanno fortunatamente
mostrato di possedere quel buon senso che ci auguravamo avessero…
non possiamo che essere pienamente soddisfatti dell’andamento di
tutto il torneo.
Questo sia dal punto di vista
logistico che naturalmente e soprattutto dal punto di vista tecnico
e tattico. Il fatto di non premiare, anzi sanzionare sempre
prontamente l’eccesso di contatto, ha portato tutti i nostri coaches
a impostare la preparazione dei loro protetti proprio dal punto di
vista tecnico e sempre più frequentemente si notano ottimi e
pregevoli automatismi tecnici negli atleti. Da parte nostra
confidavamo proprio in questo accadimento, sulla base di queste
stesse motivazioni e vedendo che tutto quanto preventivato
astrattamente sta avvenendo anche nella realtà.. siamo sempre più
convinti della bontà circa il nostro lavoro promozionale e su questi
parametri siamo sempre più motivati a continuare.
Siamo sempre più convinti infatti, di
quello che possiamo dare nel nostro piccolo ai nostri sport da
combattimento… è proprio questo modo di concepirli… come educativi e
come ottima promozione per la loro presentazione ad un bacino di
utenza sempre più vasto e variegato, ma soprattutto con tanta
dignità e compostezza di intenti.
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