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QUANDO L’AGONISMO ESASPERATO…
CEDE IL PASSO A QUELLO FORMATIVO-EDUCATIVO
Di: Beatrice Guardati
L’agonismo finalizzato alla massima
prestazione, è uno degli aspetti più importanti di ogni disciplina
sportiva (e sicuramente la motivazione che con maggiore forza ne
determina i continui progressi) ma non possiamo certo dire che sia
il primo gradino della faticosa scalata di un potenziale campione…
ma neanche credo, del semplice atleta. Generalmente in tutti gli
sport, ma specialmente in quelli da contatto, la prima esperienza
di gara porta con se un altissimo tasso di stress emotivo (molte
volte con effetti sicuramente demotivanti e quasi sempre addirittura
inibitori della prova stessa) Ma i dirigenti e promotori consapevoli
dei loro doveri e da sempre attenti a questa annosa problematica,
sono quelli che tendono ad eliminare il più possibile lo “stacco
inibitore” attraverso pianificati gradi progressivi di difficoltà,
ma non per questo di minore importanza rispetto agli altri. Proprio
con questa finalità formativa (oserei dire addirittura educativa) si
svolgono presso la Scuola Arti Marziali Fragale di Pisa, le prove
di combattimento nella Kick Boxing per la categoria degli
esordienti.
Gli incontri esordienti (atleti che
esordiscono e quindi alle loro primissime prove di combattimento per
verificare il grado di apprendimento tecnico acquisito) servono
principalmente per facilitare il successivo inserimento alla vera e
propria gara agonistica attraverso un esordio privo di pericolo e
paure. Considerando quindi come il vero obbiettivo da raggiungere,
la presa di coscienza, sopportazione e superamento dello stress
prodotto dalla condizione e situazione emotiva di gara. In questo
tipo di incontri infatti, non vi è alcun vincitore (anche e
soprattutto forse, per evitare appunto l’esasperazione agonistica)
per dare modo ad ogni allievo di combattere più volte con persone
diverse. Potendo così mettere alla prova e verificare, le tecniche
studiate e messe a punto con l’esercitazione continua, con tattiche
e strategie differenti a seconda del diverso tipo di avversario.
Cosa che in un vero torneo non avverrebbe se non passassimo il primo
turno (visto che questi sono sempre e giustamente, ad eliminazione
diretta!) Infatti dalle esperienze TRENTENNALI della Scuola Fragale,
si è potuto osservare e riscontrare che il problema più grande da
affrontare alle prime competizioni, è proprio il fattore
emozionale.
Ogni atleta che si cimenta per le
prime volte in prove di combattimento, risente ovviamente dello
stress pre-gara, influenzando così il fragile equilibrio psicofisico
e compromettendo spesso quindi, il risultato finale della prova
stessa. Occorrono solitamente molte prove, per poter iniziare ad
apprendere come contrastare ed eliminare (fin dove risulta
possibile) la naturale emozione “inibente” e derivante dallo stress
da prestazione. Paura del risultato, timore della sconfitta, di non
essere all’altezza delle aspettative che si ritiene si abbiano su
loro… queste le cause del disturbo psicologico che interferisce con
la prova, sia dal punto di vista atletico, che tecnico e
tattico-strategico. Ecco forse, perchè il nuovo metodo di
apprendimento e avviamento progressivo, ideato e promosso dalla
Scuola Fragale di Pisa (con esperienze ultra-trentennali nel
settore) ha avuto addirittura l’assenso del comitato regionale nella
Federazione di appartenenza, che finalmente è stato presente con il
suo Presidente Patrizio Rizzoli, che ha avuto parole di elogio e
mostrato piena soddisfazione per lo svolgimento della gara con un
numero così alto di partecipanti.
La Scuola Fragale ha ritenuto giusto
offrire così, una ulteriore opportunità ai nuovi atleti che si sono
aggiunti negli ultimi mesi alla schiera dei praticanti nelle società
di chiunque aderisca al nostro progetto educativo-formativo di
avviamento alle competizioni agonistiche federali.
Con l’ausilio di ulteriori
esordienti di altre scuole cittadine e provinciali, si sono potuti
così tenere questi combattimenti intersociali… ma ci sono state
anche due nuove società provenienti da Genova… dove evidentemente è
giunta l’eco delle nostre promozioni educative. Questo tipo di
combattimento (riservato agli esordienti) di basa su un contatto
molto leggero e controllato dei colpi, sotto l’occhio vigile di un
esperto arbitro federale garante e supervisore. Inoltre sono stati
fatti indossare (oltre alle consuete protezioni di: caschetto,
paradenti, conchiglia, paratibia e calzari) guanti morbidissimi da
24 once , per prevenire eventuali errori di valutazione energetica
da parte degli atleti in erba… Un ringraziamento doveroso agli
arbitri internazionali che hanno diretto tutti gli incontri della
giornata, assistiti dai nuovi aspiranti arbitri regionali federali,
che hanno potuto così con l’occasione, ultimare il loro percorso
didattico con una prova pratica sul campo.
Un ringraziamento inoltre, và alle
altre palestre e relativi istruttori, che hanno portato i propri
allievi, che hanno potuto testare così i propri nuovi allievi con
velleità agonistiche, in una prova sportiva formativa e altamente
educativa. Un ringraziamento quindi alla Scuola Fragale che ha messo
a disposizione gli ampi locali e le attrezzature necessarie, oltre
al bellissimo e funzionale ring rialzato in sua dotazione, che ha
fatto assaporare ai novizi combattenti, l’emozione di una vera gara
senza i rischi che il loro momentaneo livello comporterebbe.
Un grande complimento a Federico
Fragale che ha saputo organizzare e dirigere l’impegno affidatogli
dell’intero svolgimento logistico e organizzativo. Doverosi gli
auguri a tutti i partecipanti per i prossimi progressivi impegni ed
i complimenti a loro ed ai preparatori per le prove tecniche
ottenute e riscontrate. Un riconoscimento alla maturità tecnica ed
umana, soprattutto dei direttori tecnici delle scuole invitate che,
anziché ricercare la veemenza del combattimento, hanno impostato e
diretto i propri protetti verso la corretta esecuzione tecnica del
gesto atletico. E proprio per questo motivo, non solo non si sono
avuti deprecabili incidenti di sorta, ma addirittura si sono potuti
vedere combattimenti densi di bei contenuti tattici. (seppur ancora
acerbi). Insomma, soprattutto un bel pomeriggio vissuto con
entusiasmo e coinvolgimento, ma soprattutto in amicizia e
solidarietà sportiva da tutti i partecipanti, seppur opposti nel
confronto tra loro.
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