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- 7° TORNEO DE “ILGUERRIERO” -

RECENSIONE del  7° Trofeo “il guerriero”

(UN TORNEO AGONISTICO-FORMATIVO-SPERIMENTALE)

Di: Luigi Merlini

    

Scusatemi ancora, se non posso trattenermi neanche questa volta dal fare una premessa alla recensione di questo piccolo torneino ma…Ogni volta che lo vedo prender forma, mi sembra di tornare indietro nel tempo. Mi rivedo assieme al Fragale  20enne (Roberto) a svolgere le stesse mansioni, con lo stesso interesse e con la stessa passione con cui osservo Federico e Beatrice affaccendati con i soliti mille “problemini” e che oltretutto risolvono prontamente come potrebbero fare i più scaltri, esperti e scafati di noi.

    

Ormai qua si svolge tutto in normale routine, come ormai routine sembra essere divenuto il numero degli iscritti a questi tornei educativi (solitamente una cinquantina) anzi… stavolta mi dice Kiko  che ha proprio chiuso le iscrizioni al raggiungimento di questi numeri. (Ma di questo ce ne parla più approfonditamente nell’intervista che ho pensato di fargli ) Sono passati quasi trent’anni e nel frattempo siamo cresciuti tutti ed in tutti i sensi, persino Federico (che non esisteva ancora) è cresciuto e sembra abbia ereditato tutto il carisma del padre, ma sicuramente non certo i difetti. Sembra invece siano proprio gli ultimi pregi acquisiti dal padre, che siano i presupposti di partenza del figlio… e conoscendolo bene, chissà che non sia stato quest’ultimo (direttamente o indirettamente) ad averli introiettati al padre. Comunque sia… un bel risultato finale! Ma bando alle “ciance” e cominciamo la recensione…

    

L’arrivo nel piazzale della Scuola Arti Marziali Fragale è stato quanto di più bello potessi trovare in queste occasioni. Benché arrivato in netto anticipo (amiamo sempre prenderci un caffè con calma prima… per pianificare tutto lo svolgimento) c’era già una folla davanti all’entrata e molte macchine riempivano i parcheggi. Ogni successo di questi giovani, me lo godo anche come se fosse il mio… forse perché sono cosciente che questa è la generazione frutto dei nostri esempi.

    

E’ veramente un piacere (anche se scontato per chi lo conosce) vedere Federico all’opera, nella conduzione della 7° edizione del suo torneino “ilguerriero.it”, presso il centro sportivo “Scuola Arti Marziali Fragale” di Pisa, che ormai dirige a pieno titolo, con crescente e meritato successo. Come penso orami sappiate, questo è un torneo educativo, ma soprattutto “formativo” e di avviamento alla pratica agonistica di giovani allievi, rivolto a tutte quelle società che avessero bisogno di un circuito intermedio, che possa fungere da primo rassicurante scalino, per il progressivo inserimento nei più impegnativi circuiti Federali. Ma questa volta la vera novità era che assieme alla zia Marisa (un’altra Fragale? Ma quanti sono? E tutti in questi sport?) Federico aveva pensato bene di sperimentare l’apertura del torneo di kick light ai bambini… immaginate perciò una trentina di bambini (tra atleti, amici, fratelli sorelle e fans…) nell’ingresso della Scuola.. un vero caos!

    

L’idea si era dimostrata ottima… ma forse non avevano calcolato questo e ad averlo previsto… potevamo organizzarci meglio! Ma oramai eravamo in ballo e dovevamo iniziare a ballare, sicuramente avremmo iniziato subito con i bimbi, in modo da liberare i locali il più in fretta possibile. Avevamo accolto bene questa idea in Redazione, ma non immaginavamo quello che avrebbe comportato. L’apparente problema è generato dal fatto che Federico, credo abbia imparato un metodo a cui non si può mai dire di no… 

              

Ogni volta che ci presenta una sua idea in Redazione per ottenerne la sponsorizzazione e l’assistenza infatti, Federico ce la sollecita dicendoci che: <<Altrimenti sarebbe inutile scrivere tanti begli articoli sull’educazione sportiva, sulla gradualità degli interventi formativi da presentare alle “ classi” di allievi e su tante altre belle e ragionevoli cose… se poi non si fa seguire con i fatti… la pratica, alla teoria>>.  Parla poco, ma osserva e ascolta molto, quando parla però, sembra sapere cosa dire. Si, è proprio “cresciuto” e in tutti i sensi… e con le idee chiare, ma soprattutto “concise”.

Quando a volte invece si “sbottona oltremodo” (raramente)  ci dice che vuole tentare di realizzare pian piano tutte le tante “alternative e strane idee” che ha in testa.

    

Questi tornei “educativo-formativi” da lui ideati, non sono altro che una serie di edizioni senza grandi pretese, se non quella di costruire una sua personale credibilità e mostrare professionalità e serietà organizzativa, oltre che compostezza di intenti. Ma principalmente vorrebbe servissero per educare ed avviare le sue personali e giovani leve all’agonismo e soprattutto alla sportività, ma perché no… offrire la stessa possibilità anche agli istruttori di altre società, che potessero ravvisarne il bisogno per i propri studenti. Adesso si è unita a lui anche la zia Marisa ed assieme hanno progettato di fare la stessa cosa per i bambini ed offrirla a tutti gli altri istruttori che hanno corsi simili.

         

Nessuna pretesa quindi da parte sua, se non quella di continuare a fare la “gavetta” di esperienze, che ancora sicuramente occorrono alla sua finora soddisfacente, formazione professionale. Ma del resto ci sembra che svolga molto bene, serenamente e con piacere… ogni impegno si prenda prudentemente l’ardire di portare avanti, anche e soprattutto perché (diciamolo pure…) può contare costantemente sull’aiuto di tutto uno staff organizzativo, messogli in piedi precedentemente dal più conosciuto padre Roberto.

         

E’ questo un torneo infatti, dove al primo posto c’è la cautelativa attenzione estrema, all’integrità fisica dell’atleta neofita ed ai suoi primi bisogni formativi ed educativi. Nelle sue promozioni ha riscosso sinora un largo consenso partecipativo, per la credibilità e fiducia che si è infine conquistato e anche puntuale argomento di benevole critiche degli intervenuti.

              

Si direbbe sia infatti soprattutto questo, il segreto dei suoi continui e piccoli successi, ma io credo sia da ricercare anche nel suo continuo interesse a dare gratificazione agli atleti partecipanti, pur essendo questi alle prime armi ed esperienze.

         

VEDI: LE SOCIETA’ PARTECIPANTI

Le gare erano previste con la suddivisione degli atleti in tre principali categorie: i bambini, gli esordienti ed i partecipanti ai tornei del “7°trofeo ilguerriero.it”. Direi in ultimo che tutti ed in entrambe le categorie, hanno svolto i loro incontri con particolare dovizia. Alcuni, specialmente i bambini, visibilmente emozionati di calcare per la prima volta un ring (montato all’interno degli ampi locali della Scuola Arti Marziali Fragale di Pisa) ed altri per la seconda o terza volta. Gli esordienti e gli atleti di light contact invece, hanno svolto le loro prime “performance” sul quadrato, in un altro lato della scuola.

         

Bambini: Divisi per categorie di età dai 6 anni ai 12… ma poi e dal vivo anche di peso e corporatura… Fanno uno, due o tre combattimenti con avversari diversi a seconda del numero in categoria… sono forniti di paradenti, caschetto con grata, conchiglia, parastinchi e calzari e… guanti da 18 oz, fornitigli dagli aorganizzatori (dei veri e pripri cuscini per loro!) ma la cosa “essenziale e particolare” è che non viene dato il giudizio per la vittoria a nessuno dei due. Ogni istruttore quindi, non spinge il proprio bambino nella “foga” del combattimento, ma gli chiede di ripetere gli schemi tecnici insegnatigli, nella direzione dell’incontro… Questo deve riuscire a fare in un combattimento con un “avversario” sconosciuto, in un luogo sconosciuto, su di un ring, con tante persone che lo guardano, tutto quello che ha imparato a fare in palestra. Una situazione leggermente stressante per l’emotività a cui è sottoposto, ma   attentamente controllata da arbitri esperti ed attentissimi alla loro integrità e comportamento. VEDI l’articolo apposito: PICCOLI GUERRIERI

    

Esordienti di Light Contact : è questa una categoria ideata anni fa, dal padre Roberto e che ha registrato subito un buon successo partecipativo e di critica. Gli atleti sono tutti ai primi o primissimi combattimenti, o comunque non in grado per tecnica, atleticità o velleità agonistiche, di sostenere un torneo federale. Fanno due o tre combattimenti con avversari diversi… ma la cosa “essenziale e particolare” è che non viene dato il giudizio per la vittoria di uno dei due. Ogni coach quindi, non spinge il proprio atleta nella “foga” combattiva, ma lo “incanala” solo nella direzione tecnica dell’incontro… sul riuscire  a fare in un combattimento con “avversari” sconosciuti, quello che ha imparato a fare in palestra con i propri compagni di allenamento e senza l’emotività a cui è sottoposto in quella situazione “esterna” pur attentamente controllata da arbitri esperti ed attentissimi.

         

Sotto questo aspetto quindi, è possibile fare le prime esperienze di combattimento per chiunque e riducendo al minimo i rischi di infortuni, non solo fisici, ma soprattutto psicologici, dovuti al fatto di poter incontrare (negli abituali tornei Federali) un avversario di molto più preparato di lui e che spesso potrebbe generare forse, anche un abbandono prematuro della pratica non solo dell’agonismo, ma anche e persino in palestra. Inoltre, a scanso di eventuali equivoci, è previsto che gli esordienti combattano (forniti dall’organizzatore) con dei guantoni da 24 oz (dei veri e propri, morbidi cuscini).

          

Il contatto ammesso è esattamente quello che si immagina, quando si pronuncia la parola “morbido”! Ad ulteriore scanso di equivoci poi, degli attentissimi ed esperti arbitri Federali dirigono l’incontro, non senza esitare a squalificare l’atleta al primo accenno di volontà aggressiva (tanto poi ne farebbero comunque altri due) come di richiamare autorevolmente gli eventuali coaches che iniziassero a “spingere” un po’ troppo esasperatamente, i propri assistiti.

         

Ma niente di tutto questo si è finora verificato in questa categoria e tutto si è svolto come sempre, all’insegna della più alta, educativa e  “serena” sportività.

Arbitri e giudici convocati e presenti:

  • Francesco Pellegrino (arbitro internazionale FIKB)

  • Marisa Fragale (arbitro internazionale FIKB)

  • Merlini Luigi (arbitro internazionale FIKB)

  • Roberto Fragale (arbitro internazionale FIKB)

  • Antonio Fonto (arbitro regionale FIKB Liguria)

  • Matteo Manganello (arbitro regionale FIKB Toscana)

                            

Gli atleti  partecipanti, iscrittisi al settimo trofeo “ILGUERRIERO.IT” erano poi suddivisi nelle specialità del Light Contact e della Low Kick Light.

Torneo di Light Contact: è questa una categoria di atleti di cinture “colorate” (da gialla a vedre) che hanno già partecipato per  due o tre volte alla categoria esordienti, o comunque atleti che già partecipano ai tornei Federali, anche se non con eccellenti risultati… non è certo questo, un torneo per soli campioni… ma sicuramente per cercare di incoraggiarne potenzialmente dei nuovi!

         

Sono divisi in diverse categorie di peso come le cinture “colorate”  Federali o come la situazione richiede più opportunamente di volta in volta. Le regole sono le stesse dei tornei Federali naturalmente, ma il contatto concesso dagli arbitri è morbido.. non proprio come quello rigidamente tassativo degli esordienti… ma nemmeno certo, come quello dei tornei Federali per intenderci. Ma va detto anche che la discrezionalità è riservata solo ad espertissimi e professionali arbitri internazionali, la cui disinteressata professionalità è certamente fuori ogni discussione e al disopra  di ogni eventuale partigianeria o campanilismo… mancandone direi, persino l’eventuale supposta ragione! Inoltre, questa categoria di atleti combatte con guantoni da 18 oz (forniti dall’organizzatore) per evitare ulteriori ed eventuali, quanto spiacevoli e deplorevoli equivoci.

              

Si procede al decretamento ed all’assegnazione della vittoria per ogni incontro, tramite regolari cartellini Federali, compilati dai tre giudici e naturalmente… si viene eliminati o si prosegue nelle eliminatorie. Ottima e sportivissima la conduzione di gara di tutti gli iscritti e dei loro coaches ed istruttori, nessuna contestazione nei verdetti e sportivissimo contegno di gara  da parte di tutti gli atleti.

Torneo di Low Kick Light: è anche questa una categoria di atleti di cinture “colorate”, che hanno già partecipato per  due o tre volte alla categoria esordienti, o a quella del Light Contact, o comunque atleti che già partecipano ai tornei Federali, anche se non con eccellenti risultati… (la FIKB che aveva finora promosso solo nei tornei regionali la disciplina della Low Kick Light in via del tutto sperimentale, ha adesso aperto un vero e proprio settore di kick Light e si è iniziato ad indire veri e propri campionati nazionali) non è certo questo un torneo per i soli campioni di questa nuovissima specialità, anzi!

              

Sono divisi in diverse categorie di peso come le cinture “colorate” Federali o come la situazione oggettiva richiede più opportunamente di volta in volta. Le regole sono le stesse dei tornei Federali naturalmente, ma il contatto (non solo sui pugni, ma anche nei Low Kick) concesso dagli arbitri, è morbido.. non proprio come quello tassativo degli esordienti… ma nemmeno certo come quello dei tornei Federali per intenderci. Ma anche qua, va detto che la discrezionalità è riservata come al solito, solo ad espertissimi arbitri internazionali e al disopra di ogni campanilismo o interesse, se non legati unicamente a quello sportivo generale, nella serena riuscita dell’intera manifestazione.

         

Inoltre, anche questa categoria di atleti combatte con guantoni da 18 oz (forniti dall’organizzatore) per evitare ulteriori ed eventuali equivoci. Anche qua si procede al decretamento e all’assegnazione della vittoria per ogni incontro, tramite regolari cartellini Federali e naturalmente si viene eliminati o si prosegue nelle eliminatorie. Ottima e sportivissima la conduzione di gara di tutti gli iscritti e dei loro coach ed istruttori, anche in questa specialità, che hanno condiviso tutti i verdetti in piena fiducia, persino quelli, forse più incerti. Ci sono stati solo alcuni sparuti episodi in cui si è registrata un certo inizio nella pesantezza nei colpi… ma non si è temuto di richiamarli e penalizzare immediatamente l’atleta di turno (che forse non era abituato e non immaginava un contatto così leggero) che prontamente si è rimesso in linea con lo spirito del torneo. Si dice sempre che questo torneo serve per educare i ragazzi… ma credo che serva molto anche ai coaches….!

         

Forse, se lo stress ha cominciato a farsi sentire, credo personalmente più da parte dei giovani coaches che da parte degli atleti, sono bastati pochi richiami… perché tutti ritornassero comprensibilmente alle primordiali e più “sane” abitudini comportamentali.

         

E’ questo un torneo per “unire” non certo per “dividere”… e la cosa è servita a far comprendere ancora meglio (laddove ce ne fosse stato bisogno) quali sono le reali intenzioni ed assoluta buona fede dell’organizzazione.

         

Questo, credo che provi anche la giusta ed aspettata, quanto richiesta,  maturità degli istruttori intervenuti… bravi ragazzi, sinceri complimenti anche a tutti voi!

         


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