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ANCORA UNA TAPPA ITALIANA NEL TOUR DI KONKANLEK, PRIMA DI TORNARE IN THAILANDIA. QUESTA VOLTA LO HA OSPITATO UNO DEI NOSTRI LETTORI: NICOLO’ CAVALLUCCI, CHE GIA’ UNA VOLTA CI AVEVA INVIATO UN ARTICOLO DALLA THAILANDIA.KONKANLEK SITHPOLEK A FIRENZEDi: Nicolò Cavallucci
Quando ho ricevuto l'e-mail di Simone Falcini, al quale mi ero già affidato per la mia prima e indimenticabile esperienza in Thailandia, che mi comunicava la disponibilità di un atleta thai per stages qui in Italia, chiedendomi se per caso la palestra dove mi alleno qui a Firenze fosse interessata, il ricordo è andato subito ai rumori dei colpi sui pao,alle sessioni di clinch, all'acqua versata in testa tra una ripresa e l'altra...ma soprattutto alla gentilezza, ai sorrisi e all'estrema naturalezza con cui i thai boxer thailandesi mi mostravano come eseguire correttamente le tecniche rendendomi partecipe dell'esperienza di condividere l'arte della muay thai. Se era possibile che i miei compagni di allenamento potessero anche solo avere un assaggio di ciò che significa allenarsi con un thai,non potevo certo farmi sfuggire l'occasione! Pertanto ho comunicato subito la notizia di quest'opportunità al mio coach,il M° Fabio Bonciani, mettendolo in contatto con Simone stesso (con cui aveva avuto già rapporti qualche anno fa in occasione del corso per insegnanti di pugilato) in modo da poter organizzare al meglio lo stage.
Dopo alterne vicende dovute soprattutto al fatto che l'atleta thai era stato protagonista di un incidente in motorino dove aveva riportato non gravi ma comunque 'fastidiose' ferite si è deciso per la data del 22-04-2005 presso la palestra dove attualmente il M°Fabio Bonciani insegna nel complesso sportivo SanCat situato a Firenze Sud. Dopo un breve riscaldamento, Konkan Lek si è esibito in una ripresa ai pao,tenutigli da Simone Falcini, che con la sua lunga esperienza a contatto coi thaiboxers sapeva benissimo come far lavorare al meglio il thai che dal canto suo ha cercato (anche se inconsciamente...per lui era 'soltanto' fare i pao!) di mostrare tutte le tecniche della muay thai che è possibile lavorare ai colpitori nonostante le ferite riportate nell'incidente avuto in Tailandia.
E' stata per me una gran gioia poter vedere di nuovo un vero thaiboxer allenarsi, e desideravo particolarmente che potessero vederlo anche i miei compagni di allenamento, che tanto avevo 'martoriato' coi miei racconti post-estivi di quanto fosse impressionante ma allo stesso tempo istruttivo vedere coi propri occhi queste 'macchinette da colpi' in azione - era quindi con una certa soddisfazione che sbirciavo i loro sguardi sempre più meravigliati mentre Konkan Lek, con la naturalezza che solo i thai hanno, calciava a ripetizione sui pao. Lo stage è proseguito con tecniche a coppia da eseguirsi dopo che Konkan Lek aveva spiegato la corretta esecuzione e le possibili variazioni, con l'aiuto di Simone Falcini e dell'atleta Yaziz Ramadhani,la cui presenza allo stage è stata una piacevole sorpresa per me che l'avevo più volte visto in azione e conoscevo pertanto il suo altissimo valore tecnico e agonistico. Yaziz Ramadhani è un allievo di Simone Falcini e quest’anno ha partecipato come titolare ai mondiali WMF in Tailandia nella nazionale FIKB.
Le tecniche mostrate sono state improntate, su specifica richiesta del mio maestro, sul clinch e sulle entrate ed uscite da tale distanza, sapendo bene quanto tale approccio sia estremamente peculiare dello 'stile thai' e, anche se richiede una pratica costante e fluida e non è certo possibile carpirne i 'segreti' in una lezione (anche se con un thai), è risultato estremamente interessante averne comunque un piccolo assaggio, soprattutto per chi come noi si è avvicinato alla thai boxe imparandone le basi della 'scuola olandese', che predilige la distanza pugni-calci. Non potevo fare a meno di notare, essendo già stato anche se per breve tempo a contatto con atleti thailandesi, quanto Konkan Lek sembrasse a tratti 'imbarazzato' dal modo estremamente reverenziale con cui ci rivolgevamo a lui, ringraziandolo per ogni sua spiegazione o applaudendo alla fine della sessione di pao...chissà che effetto deve fare a persone estremamente umili come i thai ricevere un'applauso dopo aver fatto una cosa che compiono ogni giorno, più volte al giorno, dall'età di 6 anni o prima!
E' stata quindi un'ottima occasione quella offertaci da Simone Falcini, apprezzabile ad ogni livello di esperienza e non posso quindi fare a meno di ringraziare sia lui che il mio maestro Fabio Bonciani per averci permesso di coglierla.
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