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ANCORA UNA VOLTA I NOSTRI INVIATI VIVONO LA TRASFERTA COME UNA “ZINGARATA” ED IL NOSTRO IRONICO INCARICATO, OLTRE ALLA SERATA, CI RACCONTA ANCHE I RETROSCENA E PARTE DELL’ALLEGRO VIAGGIO CHE LO HA PORTATO A VISIONARE QUELLA CHE CI DICE E’ SENZ’ALTRO STATA LA PIU’ GRANDE SERATA DI KICKBOXING DEL 2006.King of Kings
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Notiamo che forse gli unici che sono in grado di
dare il meritato risalto a manifestazioni di questo genere siamo noi de
ilguerriero.it, e che gli organizzatori più attenti stanno adesso prendendo
sempre più in considerazione l’opportunità di promuovere l’evento prima ed
ottenere poi la recensione, invitandoci ufficialmente alla manifestazione per
poter realizzare quegli ormai famosi “speciali” che potete leggere su “Il Codino
Parlante”. |
Nel frattempo il caffè si stava freddando, quindi decidiamo finalmente di fermarci. Anche qui le auto parcheggiate sono molte, ma contiamo sul fatto che forse non tutti sono al bar. Entriamo e notiamo invece subito una lunga coda alla cassa che ci fa immediatamente desistere dall’idea di un caffè. Così assolti i nostri bisogni fisiologici ripartiamo in cerca della prossima area di sosta.
Devo dire che il traffico verso Milano è abbastanza sostenuto. Nonostante sia domenica c’è molta gente sulle strade. Stanno forse andando tutti al King of Kings? Ma certo!! Hanno saputo che sarà presente ilguerriero.it.
Continuiamo quindi la nostra conversazioni che ci porta ad
argomentare filosoficamente su usi e costumi, sui comportamenti umani,
sviscerando alcuni di quelli che riteniamo possano essere solo luoghi comuni,
unanimemente accettati senza alcuna consapevolezza né senso critico e quindi adeguandosi a quei modelli come i soli ritenuti
validi per il raggiungimento di un obiettivo a cui si crede sia legata la
felicità per come è stata indicata da altri, quello che forse potrei dire sia
l’ideale. Ma la felicità è qualcosa che si può avere? Se così fosse allora è
solo questione di prezzo e chi può permetterselo può averla. O forse la felicità
è qualcosa che non si può avere perché non è ciò che pensiamo, in quanto il
pensiero stesso per sua natura è il condizionamento e quindi limitato, mentre la
felicità forse è ciò che non può avere limite e quindi non è pensabile. Ciò che
limita separa, ciò che non ha limiti comprende tutto. Questa separazione produce
conflitto interiore e il conflitto genera confusione ed è proprio questa
confusione interiore che produce il mondo così come ognuno sembra lo viva. |
Intanto continuiamo viaggiare insieme ad un gran numero di auto. Ci sorge quindi spontanea la domanda: - Perché non se ne stanno a casa loro, visto che ci sono di intralcio per andare dove stiamo andando? -. Ma Fragale ci illumina dicendo che si tratta del famoso rientro intelligente, per cui più auto ci sono in giro maggiore è il quoziente intellettivo dei viaggiatori. Gli rispondo che allora possiamo solo essere contenti che ci siano in giro così tanti intelligentoni che assieme noi si incolonnano sull’autostrada….
Siamo quasi arrivati a Milano, il caffè è ormai freddo, ma entriamo comunque nell’area di servizio, l’ultima prima di uscire dall’autostrada. Ci avviamo verso il bar decisi a prenderci quello per cui ormai ci sembra abbiamo intrapreso questo viaggio: tre caffè! In verità sembrano tre ciofeche, ma a quell’ora non possiamo pretendere di meglio. Qualche minuto per sgranchirsi le gambe e riflettere sulle umane miserie di chi non sa di essere così misero.
Ripartiamo con la nostra misera miseria per la destinazione che ci attende, finestrini chiusi, condizionatore “a palla” e via.
Già prima di arrivare a Milano ci stavamo chiedendo se dovessimo prendere la tangenziale ovest o est. Già… fa la sua differenza, ma non, come si potrebbe pensare, in relazione alla destinazione, ma per il fatto che a est si paga.
Alla barriera Fragale domanda per San Siro e l’addetto gli risponde che non è del posto, con un accento tipicamente milanese, al che Fragale prontamente non può trattenersi dal riconoscere che siamo fortunati a trovare un casellante a Milano che dice di non essere di Milano con accento milanese. Forse gli girano un po’ per il fatto di essere al lavoro la domenica pomeriggio, invece di essere dove crede di aver meritato. Ma perché lamentarsi se gli piace guadagnare quei soldi che gli permettono poi di avere quelle cose con cui vive? Cosa dovremmo dire noi che di domenica pomeriggio siamo a Milano per… divertirci?
Al momento di darci il resto del pedaggio il casellante, forse rendentosi nel frattempo, ci illumina indicandoci la strada per andare dove eravamo diretti: tangenziale ovest! Ripartiamo esultando per la fortuna, il destino, l’attributo fisico o come ognuno lo voglia chiamare, per il fatto di non dover prendere la tangenziale est.
Lasciamo quindi la tangenziale e ci inoltriamo dentro la città con un certo timore non conoscendo la strada, cercando un segno che possa darci la speranza di essere sulla retta via. Ci sentiamo meno preoccupati quando vendiamo l’indicazione per San Siro, e poi quando passiamo di fianco all’imponente stadio Meazza. Notiamo che l’importanza delle varie discipline sportive è data anche dagli impianti per lo svolgimento delle loro attività… Ma chi decide l’importanza di uno sport rispetto ad un altro?
Non abbiamo tempo di rispondere - lascio che i nostri lettori diano una propria risposta - perché nel frattempo Fragale è come fulminato da una visione: “Forse mi ricordo la strada”. E vai, siamo a cavallo. Ne abbiamo 90 nel motore!
Infatti poco dopo passiamo davanti al Palalido. “Questo posto non mi è nuovo” dico, pensando a voce alta, e Fragale mi conferma la mia impressione dicendomi che certo il Palalido è lì da molti anni e può darsi che io ci sia già stato.
Ma non volevo dire questo. La mia era una sensazione di qualcosa che era accaduta in questo posto. Ecco ci sono… Forse due o tre anni fa per un qualche campionato… Mi ricordo che insieme al nostro gruppetto di collaboratori di allora, durante la pausa pranzo, andammo in un locale un po’ particolare, arredato come un saloon del Far West, dove ci servirono dei panini fantasticamente decorati che noi accompagnammo con un boccale di birra. Non ricordo come partì la cosa, ma decidemmo di fare uno dei soliti nostri scherzi ad un collaboratore rimasto quel giorno in sede, facendogli credere quello che lui immaginava potesse essere accaduto, ma che invece non era. Ma era solo uno dei nostri modi per stare insieme con chi in quel momento non era fisicamente con noi, ma che, proprio perché lo sentivamo amico, lo avevamo coinvolto scherzosamente nelle nostre zingarate.
Forse vi domanderete “Ma in redazione siete tutti così?”. Potrei rispondere che siamo anche peggio, ma dipende da cosa si intende per peggio e per meglio.
All’ingresso lo staff ci blocca, ma dicendogli che siamo de ilguerriero.it ci apre il cancello e ci lascia entrare, raccomandandoci di farci dare i pass.
Una volta entrati siamo subito salutati con soddisfazione da alcuni di quelli che saranno i protagonisti diretti o indiretti della serata. Poi ci dirigiamo verso gli addetti e dopo qualche tempo ci danno i pass, una specie di braccialetto colorato, per poter accedere a tutte le aree del palazzetto così da poterci muovere liberamente e fare al meglio il lavoro di recensione della serata.
Entriamo nel palazzetto ed osserviamo come l’organizzazione abbia sistemato le attrezzature, dal ring alle luci, ai posti a bordo ring. L’ispezione ha anche lo scopo di trovare la migliore sistemazione agli striscioni de ilguerriero.it, e che puntualmente collochiamo adeguatamente in vista, per indicare la presenza alla manifestazione degli operatori de ilguerriero.it. il portale di informazioni sugli sport da combattimento e non solo.
Anche le nostre postazioni sono tra le migliori che avremmo potuto desiderare, io farò le riprese da bordo ring (sopra e dall’angolo neutro) e Michele Baschieri monta la sua attrezzatura professionale in alto, nella sala regia dell’impianto sportivo. Avremo quindi, delle riprese fantastiche!
Un breve briefing arbitrale con i coaches degli atleti e siamo pronti…
Vi lascio quindi adesso, alla completa ed accurata descrizione di quella che ritengo sia stata una delle migliori serate di sport da combattimento cui io abbia mai assistito.