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DOPO AVERVI PARLATO DI TUTTA L’ORGANIZZAZIONE LOGISTICA DELLA COPPA DEL MONDO WAKO 2006 A SALSOMAGGIORE… DIAMO UN’OCCHIATA ANCHE DIETRO LE QUINTE, AL SETTORE CHE GUIDA OGNI VOLTA LA PARTE “PRATICA” E AGONISTICA, GIOCANDO UN RUOLO IMPORTANTISSIMO, ANCHE SE NASCOSTO,  NEI SUCCESSI DELL’INTERA MANIFESTAZIONE.

L’importantissimo settore arbitrale

Di: Roberto Fragale

  

Come diciamo sempre, gli arbitri sono una componente importantissima in una qualsiasi manifestazione agonistica, specialmente nei tornei… ma soprattutto in uno come questo, che prevede solitamente un loro lavoro “non stop” per oltre le 10 ore giornaliere! Purtroppo non tutti gli organizzatori sembrano arrivare a comprenderne l’estrema importanza da sempre avuta e ricoperta… quando riscontrano il successo della propria gara. La funzione dell’arbitro infatti, ritengo sia proprio quella di non farsi notare nell’esercizio delle proprie funzioni. Personalmente credo che quando nessuno nota la presenza dell’arbitro… significa che questo ha lavorato bene. Quando è che si notano gli arbitri infatti…? Io credo sia  solo quando forse, non hanno svolto bene il loro lavoro… o forse perché per mania di protagonismo hanno contravvenuto a delle proprie regole deontologiche. Che nessuno degli altri conosce… che nessuno ha mai scritto… ma che sono ben presenti ad ogni buon arbitro che le introietta automaticamente e le fa proprie, mettendole costantemente in pratica durante l’esercizio delle proprie funzioni. Comunque la mancanza di considerazione, non mi è sembrato affatto sia stato assolutamente il caso di Gianfranco Rizzi.

  

Ogni organizzatore professionale di successo… e che organizza regolarmente prefiggendosi il continuo miglioramento del proprio evento… non può fare  a meno di calcolare nel computo delle cose più importanti da considerare e da non far mai mancare alla propria manifestazione, l’utilizzo di arbitri professionali e anzi, dedicare a questi molte piccole attenzioni. Ora intendiamoci, io non penso che ci siano arbitri professionali e arbitri non professionali… credo invece solamente, che ci siano arbitri motivati.. ed arbitri non motivati forse. Ma da dove potrebbe derivare questa loro motivazione o presunta mancanza della stessa? Forse dalla considerazione che si ha nei loro riguardi? Forse dalla conoscenza e non sottovalutazione dei loro problemi e compiti? Questo non potrei dirlo con sicurezza… ma a me sembrerebbe sia proprio così. Non esistono infatti competizioni arbitrali per definire i migliori… non esistono premi speciali ai migliori di loro o riconoscimenti Federali, se non quello delle categorie regionali, nazionali ed internazionali.

  

Questi loro valori non sono conosciuti e riconosciuti da nessuno che non possa essere in grado di riconoscerli… e solo un altro arbitro potrebbe forse riconoscerli… quindi ognuno di loro gode più o meno della considerazione di tutti gli altri. Credo quindi sia giusto che proprio io faccia questa doverosa considerazione. Ma quando accade come a Salsomaggiore… ecco che la “categoria” si sente rinfrancata ed il “settore” risulta molto più coeso… capace quindi di prestazioni esaltanti e direi quasi al limite dello stoicismo… vi assicuro che non esagero… ma passiamo ai fatti e forse capirete:

  

- Dopo un primo deprecabile errore nella convocazione per il loro contratto di ingaggio… (un po’ di costruttiva autocritica fa sempre bene  a mio avviso) che ha rischiato di veder saltare la presenza di molti di essi a causa forse di stupide incomprensioni tra l’organizzatore ed il Coordinatore della Commissione Arbitrale… la pronta “genuina” e sincera richiesta di aiuto del loro Presidente di Commissione, che vedeva ed ha illustrato una grave situazione di emergenza Federale, li ha visti tutti rispondere indistintamente… “presente”. Prima di tutto quindi a tutti loro, un sincero: GRAZIE! Da parte mia e sicuramente da tutta la Federazione.

 

Ma l’organizzatore non si è certo tirato indietro.. neanche potremmo dire, abbia badato a spese per far risultare loro… più comodo ed agevole il soggiorno, per assicurarsi e gratificarli del loro sicuro impegno professionale che gli sarebbe stato altrettanto certamente richiesto nelle tre lunghe giornate di lavoro che li aspettavano. Prima di tutto gli alloggi. Questi erano tutti presso hotel 4 stelle e di categoria persino superiore. Addirittura si è fatto in modo che potessero scegliere il compagno con cui dividere la stanza, o facendo in modo che potessero essere alloggiati per gruppi regionali nello stesso hotel… o assieme al loro team. Insomma tutte quelle cose che per ogni organizzatore sono futili… ma non certo per i diretti interessati. La Beatrice Guardati, arbitro a sua volta ed incaricata della cosa, non ha speso poco tempo ed energie, per accontentare tutti in ogni loro piccola necessità, come una vera esperta addetta alla reception… addirittura organizzando e considerando le macchine disponibili per il loro trasporto… sia per gli arbitri italiani, che per alcuni degli stranieri! Tutto è cominciato quindi sotto i migliori auspici e magari… potesse essere fatto ogni volta in questi termini e condizioni.

  

La mole di lavoro richiestagli è stata all’altezza di quanto prospettatogli durante il meeting infatti, ma nessuno di loro si è tirato indietro… anzi, quando un quadrato o un gruppo finiva il proprio lavoro su un tatami…  rifocillatisi e rinfrescatisi un giusto momento… ecco che si rendeva disponibile presentandosi ai Coordinatori Arbitrali di Gara, per essere utilizzato sugli altri quadrati e dare il cambio ai meno esperti o più stanchi. Una cosa difficilmente vista e che ha contagiato fin da subito tutti… qualche nome  a caso? Panizzi, Cinti, Di Bernardo, Garavelli, Rossi, Pedersoli, Bertolotti, Manca, Fonto, Manganello, Traina,   Romanelli, Creazzo, Monti, Russo, De Luca, Ominelli… ed ancora tutti quelli di cui non ricordo il nome e con cui mi scuso… ma anche altrettanti arbitri stranieri (circa 60 ufficiali di Gara in tutto). Ho notato che non si sono fermati un solo attimo, arbitrando quindi indefessamente… anche per 12 ore di fila al giorno! Anche questi, io ritengo siano i veri campioni della competizione “salsina”… e addirittura, anche i veri artefici di tutto il suo successo!

  

Ma non solo… nessuno di loro e dopo tre giorni di duro lavoro… se ne è andato prima della fine del tutto… tanto che durante le finali del torneo Open.. erano ancora li… come critici spettatori e seduti in prima fila, nei posti riservatigli appositamente dall’attento e grato organizzatore del tutto: Gianfranco Rizzi. Sicuramente stanchi si… ma altrettanto certamente soddisfatti del proprio lavoro! Con questo credo che ancora una volta (ove ce ne sia stato bisogno) Gianfranco Rizzi si sia confermato come il più attento degli organizzatori nazionali… e questo credo possa in parte spiegare anche il continuo crescente successo della sua grande manifestazione mondiale.

  

Ancora una volta, credo quindi che  la FIKB si confermi come la Federazione leader indiscussa nell’ambiente dei nostri sport anche a livello arbitrale, sia dal punto di vista organizzativo che qualitativo. Con simili elementi possiamo dire di dover non temere il confronto con nessun tipo di grande organizzazione straniera. Ma come sempre dico.. niente avviene per caso. Credo infatti che il segreto del successo ottenuto particolarmente in questa edizione della Coppa del Mondo WAKO, risieda soprattutto dalla giusta considerazione riscontrata ai loro preziosi servigi. Bravo Gianfranco, ancora una volta hai fatto centro… COMPLIMENTI!

  

Possiamo augurarci solo che tutto l’accaduto funzioni come esempio da imitare per tutti gli altri e… I NOSTRI ARBITRI CONTINUERANNO AD ESSERE SEMPRE I MIGLIORI!

  

GRAZIE A TUTTI… SIAMO STATI FANTASTICI!


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