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Mixed Martial Arts

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IN SEGUITO ALLE ULTIME LINEE DI NOVITA’ SUL COMBATTIMENTO, SEGUITE DAI NOSTRI GIOVANI E VISTO IL CRESCENTE SUCCESSO CHE RUOTA ATTORNO ALLE NUOVE SPECIALITA’ DI COMBATTIMENTO ULIMAMENTE ARRIVATE SINO A NOI… ABBIAMO INCARICATO IL NOSTRO ESPERTO REDAZIONALE DI FARCI UNA PANORAMICA SU QUESTI SPORT. TORNA A SCRIVERE PER NOI IL DOTT. MASSIMO MARRELLA, UN AMICO ED EX COMBATTENTE DI KICK BOXING, APPASSIONATOSI ADESSO ALLE NUOVE DISCIPLINE.

MMA che cosa sono?

Di: Massimo Marrella


(Josh Barnet)

MMA (Mixed Martial Arts) e o Free Fight…

Di cosa si tratta esattamente? L’MMA e’ uno sport di combattimento dove possono accedere atleti di qualunque disciplina di combattimento senza l’uso di armi. La vittoria di uno dei contendenti puo’ venire stabilita quando un determinato tempo preaccordato e’ scaduto, in caso di resa, lancio dell’asciugamano dall’angolo, indicazioni da parte del medico o da parte dell’arbitro.

Al momento non esiste nessun ente mondiale che stabilisca le regole di base, quindi… che ci dica inequivocabilmente quali colpi (come testate, gomitate ecc.) o tecniche, si possano portare nei combattimenti… queste infatti, variano a seconda dei tornei.

In USA esiste il “Mixed Martial Arts Unified Rules of Combat” che di fatto definisce alcune regole, tra cui le categorie di peso e la durata dei rounds e di fatto… viene oggi applicato in tutti i vari tornei di MMA in USA.  

L’MMA all’inizio veniva chiamato NHB (No Holds Barred), oppure Vale Tudo in Brasile, ma sono ormai termini passati un po’ di moda. Con il  NHB si cercava di mettere meno regolamenti limitanti possibili, proprio per determinare quale arte marziale potesse essere piu’ efficace in un combattimento reale e senza regole.

Con la trasformazione del NHB in MMA… c’e’ stata un’ evoluzione che si è avuta attraverso l’implementazione di alcune regole, per favorire l’immagine che davano all’esterno questi combattimenti e soprattutto per ovviare ai vari divieti che i governi locali avevano messo a tali tipi di tornei.

Bisogna dire che sicuramente, questo passaggio ha favorito la popolarità di questo sport e di conseguenza il coinvolgimento dei media.

Le vittorie dei Gracie nei vari Ultimate Fighting Championship (il primo si e’ avuto nel 1993) hanno seminato sgomento e stupore nel mondo delle arti marziali.

Nel 1994 il brasiliano Frederico Lapenda lancia in Giappone il primo torneo di Vale Tudo e nel 1997, su spinta della Kakutougi Revoultion Spririts (divenuta successivamente Dream Stage Entertainment – DSE) sempre in Giappone nasce il PRIDE.

La DSE e’ poi stata accusata di far parte della Yacuza (la Mafia Giapponese) e questo ha fatto si che nel Giugno 2006, la Fuji Television abbia fatto marcia indietro nella trasmissione di tale torneo, sulle proprie reti.

Questa però è un altra storia… torniamo a parlare dei principali tornei di Free Fight.

Ultimate Fighting Championship (UFC)

E’ la versione Usa del Vale Tudo Brasiliano. L’idea nasce in seguito ad un incontro tra Rorion Gracie nel 1991 e Art Davie noto agente pubblicitario.


da sin a dex Rogeiro Minotouro, Fabrizio Michelini, Rodrigo Minotauro, Pelezinho,Drago

Il primo torneo viene svolto a Denver, Colorado nel 1993 e vi prendono parte 8 atleti delle più svariate arti marziali, senza limiti di peso. Il torneo verrà vinto da Royce Gracie e attirò sulla televisione “pay for view” piu’ di 80.000 utenti! Per la prima volta si poterono vedere specificatamente le varie arti marziali e/o sport da combattimento, uno contro l’altro e senza esclusione di colpi.

Con il passare degli anni poi, i vari partecipanti si adattarono meglio ai tornei integrando le varie tecniche di calcio e pugno, con tecniche di lotta e viceversa.

Negli anni successivi molti stati americani bandirono tale torneo e l’UFC subì quindi varie evoluzioni, che snaturarono il realismo dei primi tornei. Furono introdotte categorie di peso, fu introdotto l’uso dei guantoni e venne limitato l’uso dei colpi ammessi…


 (Chuck Liddell)

Dall’ UFC 21… furono introdotti anche i rounds da 5 minuti. Dopo vari saliscendi di popolarità registrati negli anni, con anche problemi economici dovuti alla sopravvivenza del torneo, nel 2002 l’UFC 40 nella “pay for view” raggiunge 150.000 utenti con la massima attenzione puntata sul match infuocato da diverse sfide e battibecchi tra: Tito Ortiz e Ken Shamrock.

Oggi siamo arrivati all’UFC numero 66 che si terra’ a Las Vegas, incentrato sulla rivincita tra Chuck Liddell e Tito Ortiz.

Nell’UFC di oggi sono presenti 5 categorie di peso:

  • Pesi Massimi,

  • Pesi Massimi Leggeri,

  • Pesi Medi,

  • Pesi Welter

  • Pesi Leggeri.

Nell’UFC non sono ammesse testate, dita negli occhi, morsi, tirate di capelli, calci o ginocchiate sull’avversario a terra, calci con il tallone sui reni ecc ecc..

I campioni attuali sono:

  • Tim Sylvia (USA) nei Pesi Massimi,

  • Chuck Liddell (USA) nei Massimi Leggeri,

  • Anderson Silva (BRA) nei Medi,

  • Georges St. Pierre (CAN) nei Welter

  • Sean Sherk (USA) nei Leggeri.


(Baroni)

Pride / Pride Shockwave

E’ l’evoluzione Giapponese del Vale Tudo. Nasce in Giappone nel 1997 grazie alla DSE con l’idea di fare scontrare l’allora campione di Ju Jitsu Brasiliano: Rickson Gracie, con la leggenda della Lotta Pro Giapponese: Nobuhiko Takada.

L’evento avviene al Tokyo Dome della capitale giapponese e si risolve con una vittoria di Gracie davanti a 47.000 spettatori. In seguito a tale successo, il Pride compete direttamente con un altro maxi torneo, sempre organizzato in Giappone: il K1!

Nel 2000 nasce il Pride Grand Prix…  un torneo con vere e proprie eliminatorie e svolto in 2 parti : la prima parte con Ottavi e Quarti di Finale e la seconda parte con Semifinali e Finali.

Per la prima volta la seconda parte del torneo viene trasmessa in USA, con la vittoria del lottatore olimpionico americano: Mark Coleman, sul russo: Igor Vovhanchyn. 

Nel 2002, sempre a Tokyo, il Pride viene presentato assieme al K1 e sotto il nome di Pride Shockwave e attira piu’ di 90.000 spettatori.

Nel 2003 viene poi introdotto il Bushido, con lo scopo di far combattere i pesi piu’ leggeri.

Il Bushido non riesce ad ottenere la stessa popolarità ed oggi non si sa ancora se vi saranno delle edizioni nel 2007.


(Fedor)

Il Pride invece, continua senza soste e lo scorso Ottobre 2006… il Pride 32 si è tenuto per la prima volta in Usa, a Las Vegas. In questo torneo le regole dei combattimenti si sono dovute adattare alle leggi dello Stato del Nevada, leggermente diverse e meno permissive rispetto a quelle del Pride originale.

I colpi non ammessi nel Pride sono: testate, attacchi agli occhi, tirata dei capelli, colpi nelle parti intime, gomitate in faccia e sulla testa, colpi dietro la nuca e calci o ginocchiate contro la faccia dell’avversario mentre questo sta a terra, in posizione supina a faccia in giu’.

Quest’ultima regola è la caratteristica del Pride, che non nega la possibilita di colpire con calci e ginocchiate l’avversario a terra che sta combattendo.

Le categorie di peso sono 4 :

  • pesi massimi,

  • pesi medi,

  • pesi welter

  • pesi leggeri.

I campioni attuali sono:

  • Fedor Emelianenko (RUS) nei pesi massimi,

  • Wanderlei Silva (BRA) nei pesi medi,

  • Dan Henderson (USA) nei pesi welter

  • Takanori Gomi (JAP) nei pesi leggeri.

I prossimi eventi sono il Pride 33 a fine Febbraio 2007, che si terrà probabilmente a Las Vegas… e il Pride Shockwave 2006 che si terrà il 31 Dicembre a Saitama in Giappone.

MMA: Pride Shockwave 2006

Continuano i preparativi per il Pride Shockwave 2006 che si terra’ a Tokio in data 31 dicembre 2006.

Gia’ annunciato il cartellone che salvo eventuali cancellazioni finali sara’ cosi’ ripartito:

  • Fedor Emelianenko (RUS) vs Mark Hunt (NZD)

  • Antonio Rodrigo Nogueira (BRA) vs Josh Barnett (USA)

  • Tatsuya Kawajiri (JAP) vs Gilbert Melendez (USA)

  • Shinya Aoki (JAP) vs. Joachim Hansen (DEN)

  • Mauricio Rua (BRA) vs. Kazuhiro Nakamura (JAP)

  • Takanori Gomi (JAP) vs. Mitsuhiro Ishida (JAP)

  • Kiyoshi Tamura (JAP) vs. Ikuhisha Minowa (JAP)

Attesissimo il match tra il campione dei campioni, lo “Zar di Russia” Fedor e il fortissimo Mark Hunt, capace di chiudere i matches con un solo colpo. Delusione per il forfait di Mirko “Cro-Cop” Filipovic in recupero da un’operazione al piede.


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