l'
Arbitro..... Persona
e Personaggio.
Di Luigi Merlini
Pensando alla parola arbitro , di riflesso viene in
mente una tipica e volgare espressione che nel mondo dei tifosi sportivi
è d'obbligo e che il più delle volte viene addirittura gridata a gran voce....
arbitro.... (la cui compagna o moglie non è certo simbolo di fedeltà!
).....già! Un arbitro non ritenuto all'altezza, o peggio, spudoratamente
parziale e quindi venduto viene definito in tale maniera. Per cosa lo farebbe
allora? …. Denaro?…favori?…. regali etc ?. Per cui sorge spontanea la
domanda: è una categoria di corrotti? Cosa spinge un individuo a fare la scelta
di diventare un arbitro? Denaro? Si… può darsi....ma non è certo il caso
nostro, le arti marziali e gli sport da combattimento neppure adesso hanno una
vera organizzazione professionistica. Ma dieci o venti anni fà.....ancora meno
! E gli unici soldi che giravano erano miseri rimborsi spese che non bastavano
neppure per coprire le reali spese. In poche parole si arbitrava e viaggiava
gratuitamente!!! Quindi il discorso finanziario è escluso e di certo non lo si
faceva neppure per avere le prime pagine dei giornali, che giustamente andavano
sempre agli atleti campioni......allora? Allora lo stesso discorso
potremmo farlo per i giudici, quelli veri, che nei procedimenti penali e civili
sono chiamati a giudicare che tutto vada secondo le regole. Infatti un arbitro
altro non è che un giudice che invece di rappresentare lo stato rappresenta la
federazione e i suoi regolamenti tecnici e comportamentali. Un arbitro permette
di ufficializzare la regolarità e quindi il normale svolgimento dell'attività
agonistica, linfa vitale di tutti gli sport popolari e di tutti quelli che
aspirino a diventarlo. Ma per fare questo occorrono dei requisiti che a volte
purtroppo non ci sono affatto! Un esempio? Il primo che mi viene in
mente? Un requisito fondamentale è un innato senso di giustizia, si deve cioè
amare il detto “che vinca il migliore!!! “ Alcuni di voi adesso penseranno
che questa è una cosa logica se si vuole essere un buon arbitro. Io sono
pienamente d’ accordo, ma chi è che deve dire se un arbitro è bravo, o
meglio, se sa essere un buon arbitro? Chi decide se un arbitro deve , come si
dice comunemente, fare carriera nella scala gerarchica? Lo decide la
storia….semplice! Ecco un esempio di buon arbitro: Il signor FLAVIO BRIVIO,
decano degli arbitri, prima FIAM, adesso FIKeDA. Posso affermare di
conoscerlo personalmente da 15 anni e virtualmente da venti….( all’ epoca
non c’ era il web ) cioe’ da quando appariva inquadrato sulle foto negli
articoli che riguardavano dei combattimenti di un certo rilievo. Da quando
questo omone dall’ aspetto burbero, ma profondamente umano e simpaticissimo,
cominciò a trovarsi sempre più presente ad arbitrare incontri di kick boxing
tra i campionissimi dell’ epoca…..Perreca…Liberati…. Rizzoli etc. La sua
personalità di arbitro attendibile, con la sua autoirità forte
ma rispettosa verso il prossimo, e la sua grande propensione allo stacanovismo,
ne ha reso nel tempo il decano per eccellenza dei migliori arbitri di kick
boxing. Certo non è la perfezione….ma chi può dire di esserlo, quando non si
è dormito abbastanza….si è viaggiato centinaia di km ( magari sotto la
neve! ) e si arbitra ininterrottamente per delle ore…in posti a volte
disastrosi per organizzazione e per clima ambientale, creato dal pubblico e
molte volte dagli stessi atleti e coach. Ma questo per fortuna fa parte del
passato…e come emblema di quanto ho scritto vi allego due foto molto
significative: i soggetti sono gli stessi……a distanza esatta di dieci anni !
La prima si riferisce ad una fase dei campionati italiani di full contact 2°
serie FIAM WAKO e risale al 1994 a ROMA……la seconda invece è molto più
recente e risale ad appena poco tempo fa……Campionati
interregionali di semi e light contact FIKeDA a Fidenza, 18 gennaio
2004.
FINE DELLA PRIMA PARTE….ALLA PROSSIMA !!!
CON GRATIDUDINE PER AVERMI LETTO, UN CARO SALUTO A
TUTTI ………LUIGI MERLINI
.... continua
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