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RIGUARDO ALLA PRATICA FEMMINILE DEI NOSTRI SPORT DA COMBATTIMENTO ED AL RELATIVO ED ANCRONISTICO PRECONCETTO CHE LI VEDE PENSATI COME UNA PRATICA INDIRIZZATA AD UNA PLATEA MASCHILE … CI SCRIVE UN ARTICOLO MARIA SCARELLI, ATLETA DI UN RECENTE PASSATO E ADESSO DIVENUTA TECNICO DI PUGILATO.LE DONNE E GLI SPORT DA COMBATTIMENTODi: Maria ScarelliGli sport da combattimento come il pugilato e la Thai Boxe sono da sempre ed a torto, stati considerati una prerogativa degli uomini, forse per la violenza che può sembrare esservi contenuta nei combattimenti, agli occhi di inesperti osservatori. Gli sport da combattimento quindi a mio avviso, sono da sempre stati banditi e considerati dai più, come non adatti per donne e bambini. Purtroppo ancora oggi si dice che il pugilato, quando è praticato dalle donne, le rende meno femminili ! Un concetto apparentemente comune e come tanti altri, radicato in una logica ormai superata, retrograda e anacronistica, non al passo con i tempi e con le leggi sulle pari opportunità, che rappresenta quindi soltanto un insulto al buon senso delle attuali, per fortuna, emancipate generazioni moderne. La realtà invece, è che a mio avviso, le tante boxeures sparse nel mondo, di femminilità ne hanno da vendere, al pari della grinta, determinazione e coraggio, ma soprattutto unite ad una versatile intelligenza. Come negli uomini del resto… ma mio avviso nelle donne ce n'è di più, di sana e ostinata determinazione. La donna, non si ferma al concetto della vita privata o familiare, con coraggio passa sotto le corde del tanto temuto ring e sfida oltre l'avversaria, qualsiasi pregiudizio del pubblico. Ecco allora che la femminilità con i guantoni infilati, acquista una veste nuova, più aggressiva sicuramente… ma non per questo meno nobile, lo spirito della donna assume mille forme diverse, spirito sportivo compreso! Una femminilità poliedrica come quella delle affascinanti campionesse nel mondo pugilistico, campionesse di bellezza e sensualità a ritmo di sport; incontro dopo incontro, secondo una personale e intima definizione del pugilato, con un’ inguaribile passione e commistione tra grinta e voglia di vincere… per dimostrare che il pugilato non è riservato ai soli maschi, ma bensì è uno sport per tutti coloro che hanno coraggio. Ma ancora oggi ci sono Maestri, un po’ restii nell' accettare le donne nelle palestre di pugilato, un po’ per mentalità, un po’ a causa di strutture inadeguate… alcune ragazze vengono rifiutate. Oggi di boxeures ce ne sono a sufficienza, ma sono ancora rare i tecnici donna, e per tali motivi sarebbe opportuno che altre donne, pugili, affermate campionesse… a fine carriera agonistica intraprendano la carriera di tecnico… e comincino esse stesse ad insegnare pugilato alle donne. L’accademia Nazionale muay thai, è sempre stata contraria alle discriminazioni, dimostrando con i fatti e non con le sole parole che, sia il settore sportivo agonistico che l'amatoriale… possono essere tranquillamente essere frequentati nella pratica anche dalle donne.
I fatti hanno dimostrato nel settore agonistico, che ben tre donne della nostra associazione sportiva hanno conquistato ambiti titoli; Maria Scarelli, Carmela Liccardo e Di Pietro Marianna, senza mai riportare alcun danno fisico rilevante. La provincia di Caserta, in campo femminile stenta ancora ad emergere per una tradizionale questione di mentalità ed è per questo motivo, che da Maria Scarelli parte la scintilla per incentivare il territorio su cui opera da tempo, per tingere il pugilato in rosa. L'accademia muay thai a S. Maria C.V. (Caserta) è la prima palestra di pugilato femminile gestita da una donna. a mio avviso una garanzia in più, per tutte le donne che vogliono avvicinarsi al pugilato femminile dilettantistico. Per ulteriori informazioni è attivo il sito www.boxemariascarelli.it |