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FIMT
Federazione Italiana Muay Thai

FORSE ERAVAMO ANSIOSI DI ARRIVARE AL PUNTO ODIERNO, PERCHE’ UNA VOLTA OTTENUTI I RICONOSCIMENTI DAI VARI ORGANI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI CONI E GAISF… PENSAVAMO SAREBBERO FINITE LE POLEMICHE POLITICHE TRA LE FEDERAZIONI… MA NON SEMBRA ESSERE QUESTA LA TENDENZA. VEDIAMO DI CAPIRNE DI PIU’…

CONGRESSO IFMA 2006
- Per capire cosa accade-

 

(n.d.r.) Ultimamente e stranamente, dopo tutte le comprensibili polemiche di politica sportiva avute nei nostri sport, sia a livello nazionale che internazionale… precedentemente ed a causa (ci sembrava) dell’approssimarsi dei riconoscimenti del CONI e per quelli del GAIFS… si pensava forse che una volta arrivati questi,  le polemiche politiche finissero… Notiamo invece un inasprirsi delle stesse… sia a livello nazionale che internazionale. La questione, per come l’abbiamo capita noi,  è molto più complessa e delicata di come ogni parte avversa, leggiamo vorrebbe forse far comprendere… Ma riteniamo che una sana ed educata dialettica, “oltre che più precisa ed esauriente possibile” sia quanto di più auspicabile per i nostri attenti ed  informati lettori. Notiamo che i vari organi di informazione pubblicano una volta notizie favorevoli all’uno… una volta notizie favorevoli all’altro e poi all’altro ancora ed ancora all’altro… con una alternanza distruttiva veramente disarmante e che a nostro avviso, temiamo finisca per far disinteressare tutti su tutto. Esattamente il contrario di quello che auspicheremmo noi! Come fare quindi per districarci e tentare di far comprendere al casuale ed ignaro lettore quali sono stati forse i passi compiuti da ognuno? Forse rileggendo ogni cosa sia stata scritta al riguardo e confrontandole tra di loro, provando quindi a scoprire e spiegare “di cosa” si parla e “perché” se ne parla.  Per questo, unitamente a questa legittima e polemica lettera, inviataci per la sua pubblicazione da Davide Carlot… ci sentiamo in dovere di unire le nostre conoscenze sull’argomento (che poi dovrebbero essere quelle di ognuno che si è tenuto globalmente informato sulla nostra rivista web sempre aggiornata) verificabili dai nostri link appositamente appostivi. Abbiamo incaricato quindi il nostro più esperto collaboratore redazionale di politiche sportive: Roberto Fragale,  di esaminare questo comunicato, pregandolo di usarlo per fare maggiore luce su tutta la vicenda, attraverso una ricerca sul web e soprattutto nei nostri tanti articoli, per tentare di far comprendere (non dico la vera verità…) ma almeno il come e perché dei fatti, naturalmente documentando sempre le proprie deduzioni ed esprimendo le proprie opinioni personali, facendolo divenire così di maggiore interesse e soprattutto comprensione… per tutti! Il nostro collaboratore ci dice che le sue opinioni non sono certo una novità per l’interessato (con cui ha avuto un lungo colloquio telefonico proprio su questo argomento) proprio ed anche per questo allora… gli abbiamo chiesto di renderle note anche a tutti noi.   (n.d.r.)

Di: Davide Carlot
Commento esplicativo: Roberto Fragale

Grande evento per la muay thai mondiale (e italiana) nella stupenda cornice del Radison Hotel alla presenza dei membri esecutivi di IFMA nel mondo. A rappresentare l’Italia era presente il presidente della federazione Ital Muay Thai Europa Davide Carlot. All’assemblea le più alte cariche istituzionali sportive della Thailandia: il Gen. Pichitr Kullavanijaya, consigliere privato del Re di Thailandia, il Dr. Nat Indrapama, membro dello IOC (Comitato Olimpico Internazionale), il Dr. Santiparp, governatore della Sports Authority tailandese e un certo Ennio Falsoni, invitato come presidente WAKO, cioè per la Kickboxing, che cercava di sedersi al posto riservato all’Italia e a Davide Carlot, rappresentante IFMA per l’Italia. Veniva prontamente fatto alzare dal vice presidente IFMA, l’australiano Jon Cakbrun  e messo a sedere dietro, nei posti riservati alla stampa. E già lì sapevo cosa era intenzionato a fare il sig. Falsoni, visto che nei giorni precedenti si era presentato come rappresentante IFMA per l’Italia.

Credo si possa comprendere e dedurre da articoli apparsi sulla nostra web rivista “il codino parlante” (La volpe dell'IFMA 10/04/06) che Ennio Falsoni fosse entrato in contatto con l’IFMA (ma il primo loro incontro risale all’anno prima a Berlino Il muro di gomma (29/04/05) dove entrambi furono mandati a casa con le pive nel sacco…) e si fosse incontrato a KO-Samui con il  Segretario Generale dell’IFMA Stephan Fox, in occasione dei mondiali a Bangkok, anticipatamente all’ultima assemblea del GAISF (dove si sarebbe discusso il riconoscimento WAKO per la kick boxing e IFMA per la Muay THai) proprio per organizzare assieme, l’eventuale futuro collaborativo tra le due importanti Federazioni mondiali. Dobbiamo quindi supporre che proprio per questo, era stato ufficialmente ed appositamente invitato al Congresso IFMA.

Ma procediamo per gradi.

Alle ore 10:15 viene presentato dal membro del Comitato Olimpico Internazionale il programma per portare la muay thai alle Olimpiadi, di seguito il Governatore della Sport Autorità Tailandese illustra le varie fasi che bisognerà affrontare per portare la muay thai verso le Olimpiadi e si stima un periodo di circa 15 anni, ma non credo ai miei occhi e alle mie orecchie: si parla di muay thai e Olimpiadi e il sig. Falsoni è lì ad ascoltare, ma come mai non si alza e dice quello che ha detto a me e ha scritto su varie riviste, cioè che sono “solo cazz…”?

Questo è vero, ma solamente in parte e non argomentato forse per mancanza di voglia di comunicazione o credo di comprendere le argomentazioni altrui… allora ci provo io a tentare di capire. Dagli articoli apparsi sulla rivista web  “il codino parlante” (lettera del dottor Ennio Falsoni) e dall’ultima intervista rilasciata per Telemondo TV e trascritta anche sulla rivista web “il codino parlante” (Intervista a Ennio Falsoni per Telemondo TV ) si comprende che per poter andare alle Olimpiadi, i nostri sport devono prima essere riconosciuti dallo IOC (Comitato Olimpico Internazionale) e che il riconoscimento del Gaisf è sicuramente e soltanto un primo scalino.  Stimando inoltre e quindi, che per i prossimi 20 anni, le Olimpiadi non saranno certo un obbiettivo realistico! IFMA e WAKO sono d’accordo eventualmente per iniziare gli  “world martial arts games”.. cioè i giochi mondiali delle arti marziali. Leggendo la stima di 15 anni, comprensibilmente ottimistica (per il contesto nel quale è stata fatta) che lo stesso Davide Carlot ci comunica è stata resa nota al Congresso IFMA… credo di poter evincere che: sia Carlot, sia Falsoni, sia IFMA, sia WAKO… dicono esattamente la stessa cosa… ma in maniera forse diversa!

Si parla di istituire un giorno anche per ricordare la muay thai nel mondo, cosa ben accetta da tutti, e della costruzione di un centro sportivo dedicato solo alla muay thai: il Danmakaya Center Palace. Inoltre viene presentata la nuova costituzione IFMA che viene approvata dai membri presenti. Ed ecco il colpo di scena finale e memorabile per la muay thai mondiale. Il sig. Falsoni viene chiamato sul palco e recita un breve discorso dicendo di non essere molto contento di quello che stava per fare, ma che per coerenza lo firmava. In pratica le Autorità Internazionali di IFMA, unica federazione mondiale riconosciuta dal GAISF per la muay thai e unica con i suoi membri autorizzata a gestire la muay thai nel mondo, faceva firmare al sig. Falsoni un Memorandum d’intesa per far capire al mondo la diversità tra kick boxing e muay thai, cioè che le due federazioni WAKO e IFMA sono state accettate dal GAISF:

Credo personalmente… che sicuramente non ci fosse bisogno certo di questo, per comprendere che Kick Boxing e Muay Thai sono due sport diversi… ma forse sarebbe maggiormente comprensibile se considerassimo l’eventualità che questo sia stato richiesto per il fatto che, avendo la WAKO nel suo interno un settore denominato thai/kickboxing, IFMA volesse cautelarsi affinché non nascessero future diatribe tra le due organizzazioni.. che so… al momento di chiedere il riconoscimento al Comitato Olimpico Internazionale per esempio… pur essendo solo una mia opinione, mi sembrerebbe più realistica… ma soprattutto, credo lo diventi leggendo i termini dell’accordo!

 “Punto 1: La WAKO e la IFMA sono state separatamente accettate tra i membri dell’ASSEMBLEA GENERALE delle FEDERAZIONI SPORTIVE INTERNAZIONALI. (WAKO and IFMA heve been seperately accepted into membership of the GENERAL ASSEMBLY of INTERNATIONAL SPORTS FEDERATIONS)” e che promuoveranno questi sport in maniera separata.

Pertanto il sig. Falsoni e la FIKB non possono far parte di IFMA.

Questo non lo so… ma mi sembra invece che l’accordo riguardasse la WAKO e la IFMA… che c’entra FIKB? Credo pertanto si faccia un po’ di confusione, non dico voluta… ma come al solito,  e forse per il solo fatto che Falsoni è il Presidente di entrambe.

Solo la federazione che fa solo uno sport, e cioè la muay thai, e non muay thai, kick boxing e shoot boxe o altri sport possono far parte della IFMA. Ed è per questo che è la Ital Muay Thai Europa a essere rappresentante per la IFMA in Italia dal momento che pratica solo la muay thai. Ed è solo la nazionale IMTE a poter partecipare ai campionati mondiali ufficiali e riconosciuti internazionalmente. Volevo anche precisare che per rendere ufficiale la cosa al dinner gala del 4 Giugno al tavolo con il presidente Davide Carlot sedeva l’ambasciatore italiano a Bangkok Ignazio Di Pace, che ha preso accordi per uno scambio di collaborazione con IMTE. Adesso vedremo cosa succederà. Per ora sembra un gran bel risultato per la muay thai mondiale e italiana. Con questo volevamo far capire a tutti che il sig. Falsoni ha cercato di allungare le mani anche sulla muaythai, ma è stato prontamente rimandato a casa a fare kick boxing, sport a lui più congeniale. One World One Muay Thai.

A parte il fatto (a mio avviso) gravissimo,  che mi sembra si voglia offendere la kick boxing e forse fomentare oltretutto l’avversione verso questo sport per tanti versi simile e sicuramente diverso… (diciamo… cugino?) ma certamente con eguale dignità…(ma non voglio neanche pensare che la cosa fosse stata scritta in questi termini, perchè non gli farebbe certo onore…) ma vogliamo dirla tutta allora?

Forse Falsoni, sapendo per esperienza personale (come Presidente WAKO) che ogni Federazione riconosciuta dal GAISF, deve contenere nel suo statuto al suo primo articolo e per volere del GAISF mi sembra addirittura… che deve favorire e riconoscere per ogni nazione rappresentata e che eventualmente avesse ottenuto il riconoscimento del proprio Comitato Olimpico Nazionale… la Federazione che lo avesse ottenuto appunto… ed essendo questa per l’Italia la FIKB (come ben sappiamo anche per la Muay Thai)… forse la IFMA, credo dovrebbe tentare di favorire ed indurre un eventuale accordo tra la IMTE e la FIKB. (cioè tra Carlot e Falsoni) Ma questo è solo quello che ne posso personalmente dedurre io… e mi sembra che anche già in altri articoli ho espresso questa mia opinione (Intervista a Fragale, dopo i tanti “Giringiro per Pattaya” 24/04/06 )

POTRAI TROVARE I TESTI DEL MEMORANDUM SIA IN INGLESE SIA IN ITALIANO CLICCANDO SU QUESTO LINK : (li abbiamo aggiunti noi in coda…)

SEMPRE SULLO STESSO LINK LA LETTERA DI IFMA, FIRMATA DAL SUO PRESIDENTE TAPSUWAN, SPEDITA AL CONI NELLA QUALE AFFERMA CHE IFMA RICONOSCE SOLO E SOLTANTO IMTE E NON LA FIKB.

Dopo quello che si è letto… sembrerebbe che la lettera della IFMA al CONI sia stata scritta dopo il Congresso e proprio per dire al CONI ed oltretutto in seguito al riconoscimento del GAISF, di disconoscere la FIKB per riconoscere la IFMA…

Ma  leggendo la data riportata in calce invece, noto che questa è datata:

 17 gennaio 2005

Posso dedurre quindi, che questa è una lettera del cui caso ed aspetti ci siamo già occupati di chiarirne i risvolti (perché la si tira in ballo un’altra volta?) per i nostri più attenti lettori in passati nostri altri articoli… ed abbiamo anche pubblicato sulla web rivista “il codino parlante” il fax che il CONI ha inviato in data 17 febbraio 2005 al sig. Davide Carlot in risposta alla sua richiesta:

 http://www.ilguerriero.it/codino/opinioni/gaisf/faxconi.htm

MA ALLORA PERCHE' IL CONI HA DATO IL RICONOSCIMENTO ALLA FIKB PER LA MUAY THAI ?

Forse perché nel 2004… il Dott. Marco De Cesaris faceva parte di FIKB portando il riconoscimento IMTF, il sig. Davide Carlot Faceva parte di FIKB portando il riconoscimento IFMA e FIKB ha ottenuto poi il riconoscimento WMF?

PERCHE' NELLO STATUTO FIKB APPARE CHE ESSA E' DETENTRICE DEL RICONOSCIMENTO IFMA QUANDO E' SEMPRE STATA LA IMTE A POSSEDERLO?

Forse perché glielo ha consegnato il sig. Davide Carlot (da sempre Presidente IMTE) al tempo in cui faceva parte dell’ organico dirigenziale FIKB come Coordinatore Nazionale del settore Muay Thai FIKB?

MA PERCHE' IL CONI NON HA MAI INTERPELLATO NESSUN ORGANO DELLA IMTE A RIGUARDO DI QUESTA GRAVE IMPRECISIONE CHE E' COSTATA IL RICONOSCIMENTO PER LA MUAY THAI?

Forse perché quando è avvenuto il riconoscimento nel 2004, il Presidente della IMTE Davide Carlot, faceva parte dell’organico dirigenziale FIKB come Coordinatore Nazionale del settore Muay Thai FIKB?

to be continued...

Personalmente sono sicuro ci sarà un seguito… ma ritengo che il gioco a questo punto sia in mano non certo a noi… ma al GAISF ed alle grandi organizzazioni sportive.

Io ritengo che forse, sarebbe più costruttivo, anziché battersi tra Federazioni in una guerra tra diverse posizioni rigidamente prese a priori…  e di cui forse non se ne conoscono neanche esaurientemente i tanti risvolti politici internazionali ed i grandi interessi economici che vi gravitano attorno in tutto il mondo, con forse anche grandi “lobby” di potere sportivo e non, interessate…

Sarebbe molto meglio “lavorare” (tutti assieme od ognuno per proprio conto… come si preferisce) per tentare di creare un buon movimento in Italia che si occupi di Muay Thai e che unisca sotto l’egida del vincitore futuro, tutte le forze create nel frattempo.

Dimentichiamo per un attimo i piccoli e “futili” interessi dei propri “orticelli” e concentriamoci un po’ più sugli interessi “generali e globali” di tutto il nostro grande movimento sportivo. 

Non per altro.. ma almeno per rispetto dei tanti appassionati che finalmente ed in ritardo assoluto, rispetto agli altri Paesi europei (e pensare che siamo stati tra i primi negli anni 80 a cominciare con la Thai Boxe) siamo stati in grado di far finalmente nascere…(anche se in estremo ritardo) e permettergli quindi di crescere ulteriormente!

Credo infatti che le polemiche, ma specialmente quelle  così indirizzate a tentare ognuno di togliere credibilità a tutti gli altri… non siano per niente costruttive.

Dovremmo secondo me invece… “lavorare” per tentare ognuno di conquistare ed accrescere la propria… di credibilità!

(n.d.r.) Sempre disponibili per pubblicizzare Vostri eventi (come quelli di chiunque altro) che abbiano come scopo principale quelli appena enunciati. Ma del resto (come appena dimostrato) anche a rendere noto tutto quello che ogni organizzazione o parte che si ritenga avversa, ritenga giusto portare a conoscenza degli appassionati, per far conoscere trasparentemente la propria linea politico-sportiva. (n.d.r.)

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