FEDERAZIONE ITALIANA KICKBOXING
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LORO SEDI
Oggetto: scontri al Palalido
Comunicato Stampa
AGGUATO AGLI APPASSIONATI DI KICKBOXING
In merito ai fatti avvenuti sabato sera al Palalido di
Milano, la Federazione Italiana di Kickboxing tiene a precisare quanto segue:
gli scontri tra livornesi e milanesi sono avvenuti
all’esterno del Palalido, a manifestazione abbondantemente finita, per motivi
assolutamente estranei alla natura delle discipline sportive di cui si occupa la
scrivente Federazione.
In particolare, la presunta contrapposizione tra tifoserie
opposte è inesistente. Sul ring del Palalido non vi erano livornesi contro
milanesi, ma incontri internazionali di nostre discipline a cui Daniele Petroni,
lcampione mondiale in carica , partecipava (va segnalato che proprio lui si è
battuto contro Sergey Ghur, atleta bielorusso).
Negli sport del ring non esistono tifoserie organizzate.
Questo è suffragato dal reale andamento dei fatti che, fatte le debite indagini
interne , si sono svolti nel seguente modo.
Durante la manifestazione, che si è svolta tranquillamente
senza che vi siano stati disordini o sfide verbali tra opposte fazioni (lo
testimonia il fatto che due noti assessori milanesi sono rimasti a bordo ring
sino alla fine della nostra manifestazione), uno spettatore appartenente ad una
non precisata tifoseria calcistica milanese ha creduto di riconoscere fra gli
spettatori toscani un noto appartenente ad opposta tifoseria calcistica (il
Livorno). Costui avrebbe avvertito altri teppisti non presenti al Palalido ,che
sono poi accorsi, armati di spranghe e coltelli, fuori del Palalido e hanno
aspettato i toscani all’uscita.
Il gruppo di livornesi, per la maggior parte iscritti ad una
locale palestra e formato da ragazzi e ragazze ovviamente disarmati, è stato
aggredito senza pietà dai teppisti milanesi, che cercavano il tifoso livornese
da picchiare. La riprova dell’accadimento consta nella testimonianza di più
spettatori che all’uscita del Palalido venivano bloccati dai teppisti che
chiedevano loro la città di provenienza. Ciò detto, va chiarito che mai nelle
nostre manifestazioni vi sono stati scontri fra opposte tifoserie organizzate
che, lo ribadiamo, non esistono. Va però lanciato un allarme qualora il
fenomeno del tifo calcistico, arginato negli stadi con le nuove misure, si
travasi in altri sport o manifestazioni, dove né i normali spettatori, né gli
organizzatori si aspettano di essere coinvolti.
Ci spiace pertanto che le nostre discipline siano balzate
all’onore delle cronache per questi motivi, mentre motivi per scrivere dei
reali valori dei nostri atleti, che il confronto fisico lo accettano con regole
precise sul ring e mai al di fuori questo, ce ne sarebbero molti.
Presidente
Dr. Ennio Falsoni
Monza, 19 Marzo 2007
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