Tiziana Tanja Finocchio
nata a Bülach (Svizzera) il 23/12/1980
Nata da papà italiano e mamma tedesca, vive e si forma
atleticamente in terra natia senza mai perdere i contatti con la Patria di
“origine”. Attratta fin da bambina dalla pratica sportiva di confronto
individuale, prova lo studio del Wing Tsun nel 1985 ( a soli 5 anni)
a Zurigo, con il ramo tedesco di Kernspecht. Forse troppo piccola per questo
genere di pratica… L’anno seguente frequenta corsi di Judo con il
pluricampione svizzero Naegeli.
Due anni dopo (nel 1988) l’incontro con una delle sue grandi passioni
che la preparerà atleticamente e psicologicamente ad affrontare traguardi
sempre più duri e difficili, inizia infatti a 8 anni, la pratica della
Ginnastica Artistica a Zurigo. In questa durissima e competitiva disciplina
ottiene subito fantastici e lusinghieri risultati, tali da richiedere il suo
trasferimento “stabile” al “Centro di ginnastica artistica femminile
di Rüti”, dove ha la possibilità di svolgere allenamenti sotto la guida dei
migliori preparatori elvetici e nel contempo continuare la formazione
scolastica. Il suo curriculum atletico la vede protagonista in più di 100 gare
fra nazionali ed internazionali, che la portano sul podio come campionessa
cantonale di Zurigo, finalista ai “campionati svizzeri elite” e
vincitrice del “festival di ginnastica elvetica”. Raggiunta la “vetusta”
età di 15 anni (per la ginnastica artistica) incontra il suo secondo amore : la
Muay Thai. Inizia infatti la sua pratica nel 1995 a Zurigo
con il M° Claude Winkler, insegnante di Boxe e Muay Thai, allenatore
della squadra nazionale svizzera di Muay Thai. Questa disciplina sportiva la
affascina sempre più ed ha modo di mettere a frutto le qualità
atletiche costruite con la pratica agonistica della ginnastica artistica.
Queste, assieme alla grinta ed alle tecniche di buoni preparatori, formano un
coktail “esplosivo”! Partecipa con lusinghieri piazzamenti a molte gare
nazionali tra Basilea e Zurigo, dove si impone per 3 volte consecutive
come campionessa svizzera dil.1999-2000-2001 IAMTF. Finalista ad un torneo
internazionale a Monaco e vince i campionati int. tedeschi a Duraci. Le sue
“origini” e le conseguenti frequentazioni italiane, le permettono inoltre di
partecipare e vincere il camp. italiano a Osimo nel 2000. E’ campionessa
tedesca dil.2001 battendo nella finale 54kg la fortissima e
maggiormente quotata Jakimova. E’ campionessa svizzera professionisti
MTBS nel 2001, vincendo contro Carole Flury in un incontro prof. al
galà internazionale "night of sensation" (sottoclou di Deflorin e
Balicha) a Basilea. Partecipa ai campionati mondiali IAMTF di BangKok con un
ottima prestazione, pur non raggiungendo il podio a causa di un infortunio
occorsole durante l’incontro di semifinale con la russa. (campionessa europea
54kg.) La sua “doppia cittadinanza”, la sua residenza in Svizzera nel
cantone tedesco e la sua permanenza di tre anni in nazionale elvetica, gli
permettono di combattere ed allenarsi in Italia, Svizzera e Germania, oltre che
“frequentare” appuntamenti internazionali un po’ ovunque…. E qui
incontra il suo più grande amore…:
Giuseppe D’alessio (campione del mondo
WAKO pro. di Muay Thai) Dall’aprile 2002 infatti si è trasferita
definitivamente nel nostro paese, precisamente a Foggia. Qui si allena nella
palestra di “Beppe” D’alessio, che è diventato anche il suo preparatore
nella Muay Thai. Per la stessa società combatte anche nel pugilato, allenata
dal camp. it. prof. M° Gino La Grasta, di Foggia. E’ ora tesserata per la
FIKeDA e WAKO dove ha già disputato 10 incontri (tra boxe, full, kick e thai)
da dilettante e professionista, registrando una sola sconfitta (nel full
contact). Tesserata F.P.I. ed aspirante nazionale in squadra femminile… in
preparazione per i camp. italiani di maggio 2003. Contemporaneamente frequenta
il corso da asp. Insegnante FPI di boxe. Naturalmente continua anche gli studi
presso la Facoltà di scienze Motorie e Sportive (ex isef) di Foggia.
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Cara Tiziana… o dovrei chiamarti Tanja… come preferisci? Come mai
due nomi?
Preferisco Tiziana, anzi, Tizi come mi chiamano tutti.
Ho due nomi perché i miei (mamma tedesca e papà italiano) non si mettevano
d’accordo sulla nazionalità del nome.
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Nonostante la giovane età… un curriculum di tutto rispetto, risultati
scolastici eccellenti e su entrambi i fronti… ancora in “crescita”,
nella vita sentimentale tutto bene…. Qual è il segreto? Come fai a
conciliare il tutto… oppure qualcosa viene, tuo malgrado trascurato?
Sicuramente lo devo ai miei genitori che hanno basato
l’educazione sull’indipendenza e la fiducia in me stessa. Infatti non mi
hanno mai detto che facevo troppe cose o che trascuravo la scuola (considerando
che mi allenavo 20 ore a settimana già quando facevo ginnastica)…
Segreti non ne ho…cerco di fare il mio meglio, ma
sicuramente non ho molto tempo libero.
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Visto che conosci molto bene le realtà della Muay Thai e degli sport da
combattimento in genere, della Svizzera, Germania e Italia… quali secondo
te, le differenze più sostanziali?
In Germania e in Svizzera ho notato che questo sport è
molto più seguito, la televisione e gli sponsor dedicano più attenzione agli
eventi. Penso che la maggiore partecipazione del pubblico è solo una
conseguenza.
In Italia trovo difficoltà ad allenarmi e a combattere
di Thai perché ci sono poche ragazze che tirano ginocchiate e gomitate.
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Parlando in particolare della realtà italiana… cosa secondo te, si
potrebbe fare per migliorare… ove ne ravvisassi il bisogno, la sua
diffusione e conoscenza?
In Italia la cosa scandalosa è che lo sport si
identifica solo con il calcio. Infatti quando sono stata ospite di trasmissioni
televisive la prima cosa che mi chiedevano era per quale squadra facevo il tifo.
E questo fa ben capire come i calciatori siano visti su un livello di
considerazione incredibilmente più alto rispetto agli esponenti di altri sport
dove si fatica di più e si guadagna di meno.
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Già da tempo abiti in Italia (in Puglia, una regione che da sola
conta almeno 4 federazioni per gli sport da combattimento…) quali sono le
differenze maggiori che noti nella la gestione e propaganda di questi
sport… nelle diverse organizzazioni italiane?
Purtroppo in Italia ho notato molta frammentazione.
Sebbene gli atleti in percentuale, rispetto alla popolazione sono meno che in
Svizzera, c’è un eccessivo dilagare di piccole federazioni. Questo non è a
vantaggio dei combattenti; perché si creano tanti microcircoli che non
dialogano fra loro. Ogni federazione ha il suo campioncino, ma alla fine il
livello delle stesse rimane basso perché non si confrontano.
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C’è qualche atleta italiana… in mancanza anche straniera… che
vorresti incontrare più di altre?
Mi piacerebbe rincontrare la russa che non mi ha
permesso di vincere il titolo mondiale di Bangkok.
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Hai un atleta di riferimento a cui ti ispiri o che ammiri in modo
particolare e vorresti emulare?
…beh…direi che uno è Beppe che fra lavoro, studio
ed insegnamento, trova sempre la volontà di allenarsi e di avere ottimi
risultati.
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Prossimi incontri?
Sicuramente gli italiani di boxe, e poi spero di fare
qualche incontro di preparazione prima della primavera quando combatterò con
un’atleta coreana.
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Progetti futuri o sogni nel cassetto?
Ho voglia di accrescere l’esperienza e bagaglio
tecnico facendo ancora incontri a buon livello… per poi poter insegnare quanto
imparato nel camp che stiamo realizzando qui a Foggia.
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Cosa ti sentiresti di dire alle sempre più numerose ragazze che
frequentano corsi di Muay Thai, con velleità agonistiche e magari di
divenire campionesse di questa specialita?
Non penso che la cosa cambi molto rispetto ai colleghi
uomini, per emergere ci vuole volontà e tanta tanta determinazione.
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