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INTERVISTA A MAURO SAMPERI

IN UN PRIMO MOMENTO DOVEVA VENIRE AL PEDH RUNG RANG, MA SUCCESSIVAMENTE HA OPTATO PER IL SITYODTONG. SPESSO LO ANDIAMO A TROVARE VOLENTIERI, PER VIVERE ASSIEME A LUI L’ENTUSIASMANTE BREVE PERIODO DI PERMANENZA IN THAILANDIA, CON I SUOI BRAVISSIMI RAGAZZI AL SEGUITO.

Di: Roberto Fragale

Prima volta in Thailandia?

No

A Pattaya?

Si

Come ti è sembrata?

So già a cosa alludi… ma io già sapevo… ho avuto occasione di girare la Thailandia dal nord al sud in varie occasioni e sapevo che non era proprio come gli altri posti… certo che non avrei mai immaginato una cosa così! Credo che per i ragazzi sia molto dura allenarsi… ma i miei sono ben inquadrati ed inoltre ben controllati, anche se il posto dove è situato l’hotel (in second road) non è dei migliori per i nostri scopi sportivi.

Come ti sei trovato al Sityodtong?

Come a casa mia… sono soddisfattissimo del trattamento riservatoci. Ogni ragazzo ha il proprio istruttore personale… e questi sono tutti  istruttori eccezionali. Anch’io ho il mio, uno dei migliori ed esperti (Thia) Amo sempre acculturarmi e ne approfitto per allenarmi. Voglio sempre continuare ad apprendere per dare sempre di più ai miei allievi, Federazione e gruppo della Muay Thai in Italia.

Hai registrato molte cose interessanti?

Si… ho visto molte  novità nelle tecniche di Muay Thai… ne farò tesoro!

Credi che per l’apprendimento sia meglio venire in Thailandia o imparare con un thai in Italia?

Con un thai in Italia si impara molto… ma sicuramente è meglio farlo in Thailandia. Anche se per ben comprendere devi sforzarti maggiormente… Qua, loro fanno con disinvoltura cose che per noi sono difficilissime e dobbiamo saperle cogliere e “rubarle” al volo! Il contesto è diverso e decisivo a mio avviso, ma penso che, se si riesce a venire due volte all’anno, cambi veramente la tua situazione atletica, tecnica e professionale. Qua anche attraverso l’osservazione in allenamento degli atleti thai, vedi la loro metodologia, anche se loro non parlano l’inglese e tu il tailandese… Impari a livello empatico, questo ti carica psicologicamente. Mi vedi no? Sono distrutto ma felice!

Certo, anche per questo, vengo spesso e volentieri a trovarti. Che cosa hai intenzione di fare adesso, alla luce di questa nuova esperienza?

Ho intenzione di portare gruppi di atleti in Thailandia per creare questo tipo di rapporto. Credo che l’idea, che proprio tu per primo avesti… quella di portare la gente in Thailandia e tailandesi in Italia per far si che spontaneamente si potesse abbattere l’ignoranza (terreno dei millantatori) mi sembra sia proprio quella vincente … I ragazzi in questo modo hanno la possibilità di vedere la realtà e non potranno essere mai più facile preda di “inventori”… l’unica cosa per loro.. è vedere! Ma credo sia soprattutto importante, quello che diranno una volta tornati in Italia e che si dirà  in seguito, attraverso il passaparola! Affinché tutti i praticanti possano avere il desiderio di vedere la realtà una volta nella vita. Bisognerebbe però… riuscire poi a trasformare la curiosità di vedere la realtà tailandese,  da almeno una volta nella vita… a 2 volte periodiche all’anno.

   

Bè… questo non sarà semplice credo! Comunque adesso che intenzione hai? Vuoi fermarti qua o vuoi procedere e vedere anche altre realtà tailandesi della Muay Thai?

Sicuramente vedere anche altre realtà in giro per altri camps… Personalmente sono felice che tu vada proprio per questo a Chang Mai e non vedo l’ora tu possa tornare per ragguagliarmi anche su quella realtà. Eventualmente potremmo anche prendere in esame altre mete, sicuramente molto istruttive ed al pari di tutte le altre. Mi piace il tuo nuovo progetto della WAKO Thailand e credo che sarà un successo!
Almeno io, lo sai… te lo auguro con tutto il cuore…

Grazie, ma ne sono già sicuro… Ma dimmi piuttosto, adesso secondo te, che cosa cambia o potrebbe cambiare nei ragazzi che hai portato in Thailandia?

Cambia tutto per i ragazzi, siano essi miei atleti che miei istruttori, adesso potranno veramente dire: grazie, ci hai dato delle giuste dritte! Questo perché verificano personalmente la veridicità di quanto dettogli precedentemente… ci crederanno ancora maggiormente e non solo per fede come fino adesso, ma ora anche per propria coscienza!

Qual è la differenza sostanziale che hai potuto notare tra gli atleti italiani e quelli tailandesi?

In Thailandia chi vince o perde, sono contenti… un guerriero è colui che combatte… non solo quello che vince.

Grazie Mauro, ci vediamo stasera a cena!

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