VI PROPONIAMO UNA INTERESSANTE INTERVISTA CON LE OPINIONI ED
ANTEPRIME SUL FUTURO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ORMAI LEADER DEI NOSTRI SPORT DA
COMBATTIMENTO.
INTERVISTA A ENNIO FALSONI
CHE SARA' DOMANI?
Di: Giorgio
Meloni (da: www.fikb.it)
In
momenti socio-economici difficili come questi, uragani e kamikaze a parte, dove
i più navigano a vista, la domanda che ciascuno si fa è d’obbligo : come
sarà domani? E la risposta, considerati sempre i tempi, potrebbe essere la
solita : e chi lo sa? La vita è diventata incerta, niente e nessuno è più al
sicuro, vengono meno certi valori forti, la società vacilla, come le speranze
per il futuro. Nell’ambito lavorativo, c’erano una volta le
pianificazioni. Eri certo del futuro, del successo di una tal iniziativa, c’era
ottimismo in giro, circolava la “lira”. Ma è ancora possibile fare così?
Che fa
la Fikb
? La domanda la pongo al presidentissimo Ennio Falsoni, appena rientrato dalle
vacanze.
Ennio Falsoni: “Ci sono
indubbiamente molti modi per affrontare il futuro. Dipende dalle risorse a
disposizione,da quanto hai messo da parte e da come hai investito i risparmi
(ammesso che uno ne abbia), se hai prospettive nel lavoro eccetera. Fuor di
metafora, una Federazione come la nostra non può navigare a vista. Deve
necessariamente avere dei programmi, delle scadenze, indipendentemente da altri
tipi di problemi. Fortunatamente
la Federazione
ha investito , nel corso degli anni, in uomini e risorse. Ha creato un ottimo
nucleo di professionisti - nel senso di uomini con forte professionalità- che
oggi sono il centro motore della Federazione. Li abbiamo in ogni regione e
disseminati bene sul territorio che ha ottimi collegamenti.Quindi, nonostante le
facce in giro siano piuttosto preoccupate, io resto fondamentalmente ottimista
per il nostro futuro, tanto più che gli sport da combattimento di cui ci
occupiamo, kickboxing, muay thai e shoot boxe, tirano ancora e vi è interesse
attorno a loro.Non c’è giorno che non sfogli un giornale e non trovi che
qualche bella figliola come Debora Salvalaggio, valletta nel “Processo” di
Biscardi, confessi di divertirsi praticando “kickboxing” ( dal “Magazine”
del Corriere Della Sera di sabato scorso). Questo mi fa molto piacere,
ovviamente...”.
Giorgio Meloni: Come ogni anno,
avrete certamente fatto i bilanci della passata stagione. Com’è il rapporto
dare e avere?
Ennio Falsoni: “ Ritengo
sia superfluo dire che è stato un anno duro, proprio anche per le difficoltà
in cui tutti ci stiamo dibattendo. Alle solite difficoltà, si sono aggiunti gli
adempimenti burocratici che il Coni ci ha imposto. Non sembra, ma adattare tutte
le nostre carte federali alle leggi Coni è stata – visto che ormai siamo in
dirittura d’arrivo -, un’impresa ardua che ha richiesto un sacco di tempo e
di energie. Tuttavia
la Federazione
è cresciuta ancora. Certo, non nella maniera impetuosa di qualche anno fa, ma
anche se di alcune centinaia soltanto, i tesserati sfiorano adesso le 15.000
unità. Siamo tra le migliori Federazioni – a livello qualititativo e
quantitativo – delle Discipline Associate e veleggiamo a metà plotone delle
Federazioni Nazionali del Coni tutte. Detto dei numeri, non vorrei dimenticare
della qualità dei risultati, sia a livello europeo che mondiale. La nazionale
di semi contact è al vertice del medagliere mondiale da oltre dieci anni,
quella di light, tra le prime sei nazioni al mondo. Negli altri sport da ring,
siamo tra i primi dieci paesi, così come nella Muay Thai o nella Shoot boxe,
insomma, direi che, pur avendo una federazione enormemente articolata, abbiamo
in generale straordinari successi.”
Giorgio Meloni: Settembre,
andiamo...Agadir è già alle porte, ed è appena cominciato un nuovo anno
sociale..
Ennio Falsoni: “Purtroppo
sì, e in qualità di presidente Wako, la cosa mi ha anche rovinato un po’ le
vacanze perché ero costantemente in rapporto con glki organizzatori della
nostra prossima kermesse mondiale. L’ultimo collegiale è stato fatto a
Livorno dagli atleti di low-kick il 6 agosto, pensate, quando ormai tutti erano
in vacanza.Non c’è purtroppo neanche il tempo di rifiatare, perché abbiamo
un avvenimento dietro l’altro. Gli azzurri , impegnati dal 19 al 24 di
settmbre, sono pronti, carichi, penso che faranno un bel mondiale, mondiale che
si presenta fortissimo perché presenta al via atleti di ben 50 nazioni. Un
record se si pensa che ad Agadir presenteremo solo 3 specialità sulle 7 di cui
si compone la kickboxing Wako. Insieme ai soliti squadroni russi, bielorussi ,
ucraini, e serbi, avremo nuovi paesi africani che si sono avvicinati alla
kicboxing, come il Kenya,
la Nigeria
,
la Sierra Leone
, il Cameroon. Sono curioso di vedere il loro livello. Appena rientrati dal
Marocco,dovremo poi concentrarci sui Mondiali di semi, light, full contact e
aero-kickboxing che si svolgeranno a Szeged in Ungheria la finedi Novembre e ai
primissimi di dicembre saremo a Bangkok, alla King’s Cup di Muay Thai. Insomma
mi vedo già a Natale , a mangiare il panettone.”
Giorgio Meloni: Com’è andata
invece sul fronte delle “new entries” provenienti da Cisco et similia?
Ennio Falsoni: “Direi
piuttosto bene, nel complesso, anche se le tensioni non sono mancate e non
mancano. C’è stato qualche problema di assestamento, ci sono tensioni tra
alcuni personaggi importanti della Federazione, ma è un problema di ego
personale.
La Federazione
o Ennio Falsoni non c’entrano. Penso che qualcuno debba sempre ricordare che
in una Federazione CONI ci sono delle regole ben precise, e che queste regole
devono essere rispettate da tutti, nessuno escluso. Rispettare le regole e
rispettare il lavoro e il ruolo degli altri è infine altrettanto fondamentale.
Altrimenti, poiché tutti sono sempre molto sensibili, si creano reazioni
spropositate e a volte irrazionali. Questione di tempo. Digeriranno e faranno
loro anche questo.”
Giorgio Meloni: Il più grande
dispiacere quest’anno?
Ennio Falsoni: “Non essere
riuscito a far riconoscere
la WAKO
dal GAISF nel corso dell’Assemblea di Berlino. Ma ci riproverò a Seoul, in
Corea, l’anno prossimo”.
Giorgio Meloni: La più grande
soddisfazione?
Ennio Falsoni: “Ne citerei
un paio : l’aver ritrovato un amico come Geert Lemmens, ex presidente della
IAKSA, organizzazione mia concorrente a livello internazionale, che è tornato
da noi e il fatto che il presidente del CONI Giovanni Petrucci il prossimo 15
settembre mi riceverà, per la prima volta nella storia della kickboxing, nei
suoi uffici personalmente. “
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