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VI PROPONIAMO UNA INTERESSANTE INTERVISTA CON LE OPINIONI ED ANTEPRIME SUL FUTURO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ORMAI LEADER DEI NOSTRI SPORT DA COMBATTIMENTO.INTERVISTA A ENNIO FALSONICHE SARA' DOMANI?Di: Giorgio Meloni (da: www.fikb.it)In
momenti socio-economici difficili come questi, uragani e kamikaze a parte, dove
i più navigano a vista, la domanda che ciascuno si fa è d’obbligo : come
sarà domani? E la risposta, considerati sempre i tempi, potrebbe essere la
solita : e chi lo sa? La vita è diventata incerta, niente e nessuno è più al
sicuro, vengono meno certi valori forti, la società vacilla, come le speranze
per il futuro. Nell’ambito lavorativo, c’erano una volta le
pianificazioni. Eri certo del futuro, del successo di una tal iniziativa, c’era
ottimismo in giro, circolava la “lira”. Ma è ancora possibile fare così?
Che fa Ennio Falsoni: “Ci sono
indubbiamente molti modi per affrontare il futuro. Dipende dalle risorse a
disposizione,da quanto hai messo da parte e da come hai investito i risparmi
(ammesso che uno ne abbia), se hai prospettive nel lavoro eccetera. Fuor di
metafora, una Federazione come la nostra non può navigare a vista. Deve
necessariamente avere dei programmi, delle scadenze, indipendentemente da altri
tipi di problemi. Fortunatamente Giorgio Meloni: Come ogni anno,
avrete certamente fatto i bilanci della passata stagione. Com’è il rapporto
dare e avere? Ennio Falsoni: “ Ritengo
sia superfluo dire che è stato un anno duro, proprio anche per le difficoltà
in cui tutti ci stiamo dibattendo. Alle solite difficoltà, si sono aggiunti gli
adempimenti burocratici che il Coni ci ha imposto. Non sembra, ma adattare tutte
le nostre carte federali alle leggi Coni è stata – visto che ormai siamo in
dirittura d’arrivo -, un’impresa ardua che ha richiesto un sacco di tempo e
di energie. Tuttavia Giorgio Meloni: Settembre,
andiamo...Agadir è già alle porte, ed è appena cominciato un nuovo anno
sociale.. Ennio Falsoni: “Purtroppo
sì, e in qualità di presidente Wako, la cosa mi ha anche rovinato un po’ le
vacanze perché ero costantemente in rapporto con glki organizzatori della
nostra prossima kermesse mondiale. L’ultimo collegiale è stato fatto a
Livorno dagli atleti di low-kick il 6 agosto, pensate, quando ormai tutti erano
in vacanza.Non c’è purtroppo neanche il tempo di rifiatare, perché abbiamo
un avvenimento dietro l’altro. Gli azzurri , impegnati dal 19 al 24 di
settmbre, sono pronti, carichi, penso che faranno un bel mondiale, mondiale che
si presenta fortissimo perché presenta al via atleti di ben 50 nazioni. Un
record se si pensa che ad Agadir presenteremo solo 3 specialità sulle 7 di cui
si compone la kickboxing Wako. Insieme ai soliti squadroni russi, bielorussi ,
ucraini, e serbi, avremo nuovi paesi africani che si sono avvicinati alla
kicboxing, come il Kenya, Giorgio Meloni: Com’è andata
invece sul fronte delle “new entries” provenienti da Cisco et similia? Ennio Falsoni: “Direi
piuttosto bene, nel complesso, anche se le tensioni non sono mancate e non
mancano. C’è stato qualche problema di assestamento, ci sono tensioni tra
alcuni personaggi importanti della Federazione, ma è un problema di ego
personale. Giorgio Meloni: Il più grande
dispiacere quest’anno? Ennio Falsoni: “Non essere
riuscito a far riconoscere Giorgio Meloni: La più grande
soddisfazione? Ennio Falsoni: “Ne citerei
un paio : l’aver ritrovato un amico come Geert Lemmens, ex presidente della
IAKSA, organizzazione mia concorrente a livello internazionale, che è tornato
da noi e il fatto che il presidente del CONI Giovanni Petrucci il prossimo 15
settembre mi riceverà, per la prima volta nella storia della kickboxing, nei
suoi uffici personalmente. “ |