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Alessio Sergio ci invia questa sua descrizione di un posto diventato noto per i suoi trascorsi nell'ultimo conflitto mondiale. Ma non solo per quello, anche per gli splendidi paesaggi che la natura offre in questi luoghi ancora incontaminati. Facciamo questo breve viaggio insieme al nostro collaboratoreKanchanaburiDi: Alessio sergioDue ore di pullman separano la voracità di Bangkok dalla quiete di Kanchanaburi, il paese si sviluppa su due strade parallele, una delle quali asseconda la sponda del fiume Kwai. Per chi fosse troppo giovane o per chi l'avesse gia sentito ma non ne ricorda il contesto, il Kwai e famoso per il famigerato ponte costruito durante la seconda guerra mondiale che costo la vita a migliaia di prigionieri catturati dall'esercito giapponese, anche holliwood ha dato la sua con un film sulla storia del ponte girato pero in Sry Lanka. Con un preventivo, da parte degli ingegneri giapponesi, di cinque o sei anni il ponte doveva essere finito in un solo anno per dar via all'invasione nipponica dell'india inglese. Prigionieri americani, inglesi,a ustraliani e olandesi, con arnesi rudimentali,senza sosta lavorarono per dar vita (a spese della loro) a questa costruzione di cemento e acciaio con il paradosso che mentre loro la costruivano i loro stessi compagni tentavano di bombardarla con raid aerei aumentando la frequenza col passare del tempo.
Prima del conflitto e della costruzione del ponte era il fiume a dare la vita al paese con pesce e acqua potabile, ora e il ponte a svolgere questa funzione chiamando visitatori da tutto il mondo. Decine di locali sono nati e tuttora nascono, hotel e guest house accolgono turisti che per qualche giorno si godono la pace e il quieto scorrere delle acque del fiume. L'afflusso dei visitatori non e tuttavia proporzionato ai locali, percorrendo la strada di giorno o di sera si vedono locali vuoti molto simili tra loro, con ragazze che chiamano, a volte urlando, i possibili clienti. Per chi avesse fortuna di andare a Kanchanaburi gli ultimi giorni di novembre, c'è una gradita sorpresa ad attenderlo. In questo periodo la comunità ricorda con un festival la resa dell'esercito giapponese, tra mercati, concerti, esibizioni tra cui un avvincente spettacolo di luci e suoni che fa rivivere i terribili momenti della guerra.
Per chi non conoscesse la lingua Thai sono a disposizione delle radio con auricolari da cui e possibile sentire una voce in inglese che narra la storia del ponte in contemporanea col susseguirsi di fuochi d artificio,giochi di luci che simulano i bombardamenti,gli spari dei mitra e delle barche, il picchettio dei prigionieri... Lo show dura un ora, poi c'è la possibilità di mescolarsi tra i Thai che passano la serata a vedere gli articoli sulle bancarelle o negli stand. Si trova di tutto con la possibilità di mangiare o assaggiare i prodotti e la cucina locale a prezzi irrisori. Un'altra cosa bella da fare in questa regione , e non si limita al periodo del festival, è un escursione in moto o macchina nei dintorni della cittadina. In meno di mezzora si e' avvolti dal profumo e dai colori della campagna thailandese con cascate, grotte, attorniate dalla tipica vegetazione della zona subtropicale che si alterna a piantagioni di banane o di cotone.
Ci si dimentica subito dei clacson e dei palazzi quando si sta' facendo il bagno in una vasca naturale ai piedi di una cascata in cui vicino a voi dei bimbi saltano e nuotano esternando pura felicità. In queste zone si ha la possibilità di respirare una thailandia lontana dai go-go bar e dal turismo martellante rifocillando il cervello di sana pace e tranquillità,una tappa che merita e che meritate se vi volete bene! |