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Sembra che ormai
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Viaggiare è sempre
stata la mia passione, ma fare un viaggio in Thailandia... dopo avere conosciuto
Certo, i loro modi di allenarsi possono sembrare "spartani" al neofita, come ad esempio saltare sopra uno pneumatico di un tir, riscaldarsi correndo per strada in mezzo a polli e baracche, bere tutti insieme nello stesso contenitore, dare calci su sacchi che non hanno niente a che vedere con quelli delle nostre palestre occidentali… (soprattutto perchè sembra che all’interno ci sia il cemento) Ma proprio questa e ่ stata la cosa che mi ha affascinato: la totale assenza di tutto quello che è superfluo e la gioiosa spensieratezza che accompagna le giornate e gli allenamenti. Credo sia inutile aggiungere che non ho mai trovato un thai che si desse delle arie... nonostante la loro bravura. Sono bastati pochi giorni per cominciare ad abituarsi al ritmo dei tailandesi e riuscire ad entrare nella loro mentalità... forse! L' unico problema riscontrato, è stato il rapido svolgersi delle giornate. Ma come si sa,quando c'e ่ il divertimento e ti senti come a casa tua... il tempo vola sempre. Il giorno prima di lasciare il posto, ho deciso di chiedere a Simone di farmi combattere al * Best Friend Bar * (un famoso bar sulla costa della città dove tutte le sere si svolgono diversi incontri di muay thai) Ad essere sinceri, ci avevo ripensato piu’ volte... se non fosse stato troppo azzardato per me, fare un passo del genere... ma la voglia di provare l'emozione di dare una degna conclusione alla vacanza è stata piu’ forte dei miei timori. E quando mi si sarebbe riproposta un' opportunità del genere? Quando avrei mai potuto combattere realmente con un thai? (magari sognando il Lumpini…) E inoltre: si poteva forse ripartire senza aver tentato di mettere in pratica e “testare” cio’ che si era appreso nel frattempo? NO! assolutamente NO ! Dopo aver fatto un paio di telefonate (incredibile per la rapidità organizzativa) Simone mi porta al * Best Friend Bar * per prepararmi all' incontro. Nel retro, conosco il ragazzo con il quale dovrò combattere... dove entrambi veniamo massaggiati con cura, con gli olii locali da altri ragazzi, prima di salire sul ring... come da rituale mi dicono. Poco dopo sono già a bordo ring …. sembra che il tempo sia volato. Nell’attesa che inizi il match qualcuno si avvicina per chiedermi da dove venivo e come mi chiamavo. Un altro, mi offre cordialmente da bere!? Ho pensato: "probabilemente sara’ un pratico modo tailandese per smorzare la tensione…" I minuti scorrono in fretta... e dopo aver ascoltato gli ultimi consigli di Simone... in breve mi ritrovo sul ring ad osservare l' avversario, intento nella sua Ram Muay... io mi limito a fare solo velocemente il “giro del ring”.
Suona il gong. Caspita… ci siamo! Cominciamo a scambiarci i primi colpi per studiarci... partono i primi calci... e qualche pugno… fortunatamente riesco ad anticipare qualche calcio del thai, colpendolo nell'interno coscia. I colpi si susseguono veloci, il ragazzo e ่ molto combattivo anche se non troppo bravo, ma non mi lascia mai prendere fiato. Nel frattempo però, riesco a sferrargli forti low kick e middlekick soprattutto nei punti dove mi sembrava più scoperto... Colpo di scena: il thailandese casca per terra. Inutile dire il mio stato di eccitazione... Ma bastano pochi attimi per ritrovarmelo di nuovo in avanzamento. Continuo a mirare alle gambe perchè noto un certo barcollamento da parte sua. Incoscientemente mi distraggo un attimo (per via delle urla che venivano dal bordo) e subito mi ritrovo il thailandese che parte con una ginocchiata... lancio subito l'ennesimo calcio e casca per la seconda volta. La terza dopo un diretto sinistro al volto. Finisce il primo round. L’adrenalina è alle stelle, ma il “fiato” si fa sentire. Simone mi da qualche dritta su come concludere il match e nel frattempo la gente del posto si avvicina per chiedermi in inglese di fargli vincere le loro scommesse. Ma la testa ormai e ่ altrove (e poi per me… è come se fosse il match della mia vita) … il recupero vola in un attimo. Inizia il secondo round e l' avversario mi salta letteralmente addosso... riesco a dargli una ginocchiata e a sbilanciarlo a terra... il combattimento prosegue con un' altro corpo a corpo, ma anche stavolta ho la meglio proiettandolo ... la foga del momento mi fa continuare con un calcio nonostante la sua caduta e subito l' arbitro interviene per fermarmi.
Ormai mi rendo conto che il “tipo” ha poca forza nelle gambe, infatti cade un' altra volta dopo un leggero scambio di pugni. Ma come se niente fosse lo vedo rialzarsi ancora... Questa è stata una cosa che mi ha stupito molto. Ma soprattutto ha cominciato a diventare “frustrante” psicologicamente. Lo colpisco ancora alle gambe e si rialza.... diretto al volto ed e ่ di nuovo a terra per poi rimettersi immediatamente in piedi. Ha una forza di volontà di ferro e nonostante stia palesemente zoppicando, porta qualche altro attacco... tenta di colpirmi di pugno, ma ormai sono colpi privi del vigore iniziale. Dopo l'ennesima caduta, l'arbitro termina l'incontro per ko tecnico e mi alza il braccio. Sento gli applausi della gente sotto di me... una sensazione bellissima! A raccontarlo si potrebbe non crederci... ma vi assicuro che finche non ho chiesto a Simone: "ma ho vinto veramente?"... ancora mi sembrava impossibile! Jacopo Pace (de’ Roma) |
Sicuramente l’avversario di Jacopo non sarà stato di certo un campionissimo… ma lui ci ha raccontato la sua esperienza così bene, che ho creduto giusto riproporvela e credo che anche per mezzo di questo articolo… un viaggio cosi non lo dimenticherà certo facilmente. Grazie Jacopo per essere venuto al Sityodtong boxing Camp, vi aspetto qua, come sempre a Pattaya e numerosi….
Contattate pure la Redazione de ilguerriero.it, che vi fornirà gentilmente tutte le indicazioni del caso….