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Venerdì 6 luglio Primo giorno di gara

Di: Dott. Michele Panfietti

Sono ansioso di vedere l’inizio delle gare, di verificare il livello tecnico degli atleti, l’organizzazione, l’allestimento, il settore arbitrale, l’atmosfera, insomma l’insieme delle cose che fanno la qualità di un torneo.

Durante la notte sono state poste delle piccole transenne in stoffa, per delineare le aree di gara, che sono ben 32… ma molto piccole, e con stupore vedo che non ci sono impianti stereo, mi domando subito come faranno a chiamare gli atleti, c’è una grande confusione, gente che va e viene da tutte le parti atleti praticamente a ridosso dei tatami e competitori che trasportano il materiale per la gara delle tecniche di rotture su dei carrelli, come alle compere natalizie in un grande supermercato… è qualcosa di totalmente diverso dall’austera organizzazione europea, è un vero e proprio casino!

Gli arbitri non hanno una divisa ufficiale..... chi veste la giacca , chi una T-shirt rossa, chi una nera chi una bianca, alcuni hanno i jeans, altri sono vestiti come se andassero a fare una scampagnata, sono stupito, non ci sono bandiere, addobbi floreali, palloncini, non esiste il podio, gli inni......

Le coppe sono ammassate a terra, in un angolo, non esistono spalti, aree di allenamento, docce, è davvero incredibile eppure devo dirlo c’è una bella atmosfera, la sala è stracolma di atleti, 3000 mi dicono gli organizzatori.

Si percepisce un’altra mentalità molto positiva, volta e concentrata solamente alla vittoria, la disorganizzazione, la confusione la mancanza di coreografia, sono aspetti qui che sembrano non importare più di tanto, in fondo gli americani sono da sempre molto concreti e realisti, vanno al sodo e la qualità degli atleti è straordinaria soprattutto per quanto riguarda le forme, che rappresentano il 70 per cento del torneo, i combattimenti avvengono solo nel semi e nel light, ma è nelle forme Free Style che si vede uno spettacolo incredibile....

La stragrande maggioranza degli atleti sono bambini e ragazzi, con armi, è esattamente il contrario di quanto avviene nei nostri tornei, dove queste discipline sono purtroppo ancora marginali per numero di partecipanti e livello tecnico, qui siamo nella Mecca dei funamboli è l’ università delle forme Free Style, pura espressione della mentalità americana che ha prodotto questo folle e straordinario torneo da 3000 atleti, dove il livello è davvero fantastico, ci sono bambini di 6 anni artisti e atleti già consumati, in grado non solo di produrre una grande performance, ma anche di calcare la scena come attori provetti: e che carica , che spirito agonistico.

La vittoria è anelata e cercata profondamente da tutto l’enturage. Si sente che c’è adrenalina nell’aria e questo rende il torneo interessante e piacevole.

Mi domando che cosa succederebbe se questi atleti potessero conoscere la qualità organizzativa del nostro Campionato Open WTKA e inizio a sognare ad occhi aperti Il mio giudizio alla fine è molto positivo e tocco con mano quello che sarà a breve il futuro delle arti marziali nel mondo grandi tornei open dove ogni artista marziale di qualsiasi stile o federazione possa partecipare per aggiudicarsi la vittoria, al di la delle obsolete e intransigenti note di divieto di questa o quella organizzazione.

Il futuro e già scritto si potrà forse ritardarlo per rallentarne il processo e difendere i propri interessi, ma sono in atto cambiamenti epocali e per i quali si potrà fare poco o nulla, la gente ormai è stanca di divieti, di veti a partecipare a questa o quella gara, è consapevole che le molte parole nascondono solo la salvaguardia di privilegi, il mondo si sta globalizzando, aprendo politicamente , culturalmente, socialmente, i nuovi mezzi per comunicare quali internet, il cellulare ecc... ci mettono in contatto col mondo e ci aprono la strada alla conoscenza e al desiderio di sempre maggior libertà, sono cambiamenti che coinvolgono anche le arti marziali, l’ era dei grandi tornei e dei campionati del mondo Open, che in America sono un fenomeno di successo già da molti anni, arriverà anche nel resto del mondo… è solo questione di tempo e per quanto ci riguarda lo è già anche in Italia con il nostro fantastico Campionato del Mondo Open WTKA dove parteciperanno quest’ anno più di duemila atleti provenienti da 70 nazioni, un fiume inarrestabile e destinato a crescere ancor più nel futuro e a raccogliere sempre più consensi.

Lo stupore di fronte a un mito ….. sono 23 anni che questo torneo esiste e rappresenta uno dei tornei di arti marziali più grandi al mondo è sottolineato dal mio totale rispetto.

Se lo guardo con gli occhi di un organizzatore però, non si finirebbe più di sottolineare le cose mancanti : troppe le falle per lo standard qualitativo a cui noi siamo abituati e al quale abbiamo abituato i nostri atleti.

Per la nostra mentalità l’organizzazione è fondamentale e tutto è fonte di polemica, qui invece è qualcosa di inesistente, non ho visto un solo accenno di protesta, di chiacchericcio, da questo punto di vista noi italiani dobbiamo imparare molto, da un punto di vista generale, invece per una manifestazione che voglia chiamarsi Campionato del Mondo come questa abbiamo (lo dico con rispetto) da insegnare molto, la tanto vituperata disorganizzazione italiana è solo un mito, in realtà siamo anni luce più avanti.

I nostri campionati non sono nemmeno paragonabili per organizzazione e qualità.

La differenza è nella mentalità, qui la cultura non è avvezza alle diatribe e al chiacchiericcio da bar dello sport.

Qui sono più concreti, realisti, pragmatici e concentrati al risultato finale, che fa degli Stati Uniti una macchina da formula uno delle vittorie sportive, tutto l’entourage partecipa, incoraggia, strepita, urla, accompagna le prestazioni degli atleti che partecipano per vincere.

La giornata ormai volge al termine sono esausto mi accingo a tornare nella mia stanza con la testa avvolta da mille considerazioni e pensieri, ripercorro la strada che mi separa dalla mia camera e rientrando getto uno sguardo nella sala attigua, le emozioni sono uguali , esattamente le stesse del torneo marziale, screpitii, applausi grida è un altro tipo di manifestazione , ma l’atmosfera è la stessa, una selezione di artisti per Broadway per ragazzi, la fabbrica dei sogni della Grande Mela ha fatto convergere nello stesso weekend del torneo, centinaia di ragazzi da tutti gli Stati Uniti che calcano il palcoscenico nella speranza di un sogno.

E’ questo, io credo, il motore di questo grande immenso paese, è questa l’architrave di questa nazione, siamo a Walt Disney dove il sogno e l’immaginazione regnano sovrani, location migliore non poteva esistere.

In Italia manca qualcosa di analogo sia come luogo materiale che come posto dell’immaginario, noi abbiamo però altre carte da giocare .

L’italianità la portiamo nel cuore tutti con il suo calore , la sua umanità, la sua creatività.

Qui siamo su un altro pianeta, a 6 anni i bambini sono già macchine indirizzate al successo.

Non si lamentano, sono composti , non fanno capricci, la vera Walt Disney, per i bambini è da noi.  L’Italia montessoriana e pedagogicamente permissivista è il vero giardino dei balocchi per tutti i bambini italiani, non c’è bisogno di un luogo per accendere la fantasia.

Per fortuna dei nostri bambini la loro Walt Disney è la famiglia stessa, dove vengono coccolati e gli viene concesso praticamente di tutto -VIVA L’ITALIA-

E’ ora davvero di andare a riposare, l’indomani mi aspettano le finali e lo show.

Voglio proprio vedere se in questo caso, il senso dello spettacolo degli americani verrà fuori e potrò prendere spunti interessanti per le mie future organizzazioni.


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