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QUESTA VOLTA I NOSTRI INVIATI NON SONO PARTITI TUTTI ASSIEME… MA SI SONO RITROVATI PUNTALMENTE A TRIESTE, IN SEGUITO AD UN PRECISO “APPUNTAMENTO” DATOSI IN REDAZIONE. IL NOSTRO FRANCO PICCIRILLI CI RACCONTA IRONICAMENTE LE SUCCESSIONI DI QUESTA PARTICOLARITA’

APPUNTAMENTO A TRIESTE

(Ci vediamo a Trieste il 6 APRILE 2007…)

Di: Franco Piccirilli

Quella sera, dopo la consueta “grrriunione”, avevo salutato tutti in Redazione… Mi sarei preso qualche giorno di festa, dopo un periodo di intensissimo lavoro a cui comunque stiamo riuscendo a far fronte direi, in maniera assolutamente egregia. I continui speciali che in questo periodo stiamo realizzando credo testimonino questo, ma soprattutto l’apprezzamento che i lettori mostrano per questi eventi raccontati come sembra solo noi sappiamo fare…

Ormai sempre da più parti, dove si organizzano manifestazioni di sport da ring (e talora non solo) veniamo chiamati ed invitati per raccontare l’evento, la gara, lo stage, la riunione, la promozione ecc. Infatti… a che servirebbe organizzare una grande manifestazione, con tutto il lavoro che ciò comporta durante le fasi di progettazione e preparazione, quando poi nessuno, oltre i presenti, conoscerà cosa… e soprattutto “come”… è accaduto?

Così crediamo che il lavoro che sostenuto per la preparazione dell’evento, le emozioni che tale preparazione inevitabilmente comporta, la sua promozione, la recensione, le interviste ai vari personaggi di quella manifestazione… ecc, possono contribuire e forse, sono addirittura da considerarsi come “necessarie”, per il completamento di un lavoro che altrimenti… potrebbe andare perso se non lo si facesse conoscere, non solo entro i limiti locali, ma anche in un contesto molto più ampio… quale quello dei numerosi appassionati di queste discipline e non solo, come sono i lettori delle nostre web-riviste, ospitate su ilguerriero.it.

    

Quindi, quale miglior promozione per il promoter e quanti parteciperanno in prima persona alla manifestazione? E proprio di questo, sembrerebbe si stiano rendendo conto i maggiori promoters, che fino a poco fa si limitavano a promuovere la propria manifestazione solo sul territorio locale, mentre con la nostra web-rivista, possono adesso… promuoversi anche attraverso un pubblico molto più vasto, quale quello delle diverse migliaia di lettori che ogni giorno aprono le pagine di questo portale e riviste contenutevi.

Queste… e tante altre considerazioni, erano stati infatti… alcuni dei temi discussi quella volta in Redazione. Una specie di “facciamo il punto”, prima della pausa pasquale.

    

Sentivo che non li avrei lasciati per molto, perchè ovunque noi siamo… quando si ha bisogno di noi, si è sempre disponibili… (proprio come i carabinieri?) E così non c’è stato certo bisogno di dire a tutti, che io sarei stato… disponibile! (ma tanto quelli… neanche lo chiedono)

E si che non avevo certo fatto mistero, che in quei giorni sarei andato fuori città, mentre sapevo che proprio negli stessi giorni, alcuni altri miei “colleghi” sarebbero dovuti andare a Trieste, invitati per l’evento che Alessandro Gotti aveva in programma. E forse per una sorta di “coincidenza casuale” (o causale?)  mi sarei spinto o forse mi avrebbero spinto, a passare in prossimità di quei luoghi…. Così in Redazione mi sono e ci siamo salutati con una frugale cerimonia, i soliti pasticcini, spumante, torta… e sorpresa! Già anche la sorpresa… Sembra stia diventando sempre più spesso consuetudine, forse sinonimo dell’attenzione che la Redazione riserva ai suoi collaboratori? Mah!

    

Così, tutti già d’accordo… mi fanno capire che sarebbe gradita la mia presenza anche a Trieste, per supportare l’altro collega per le riprese video, durante la manifestazione di Alessandro Gotti. Anche il Fragale sarebbe andato a Trieste,  non come inviato della Redazione ma come arbitro, insieme a Francesco Pellegrino.

Così “u president”, con questa scusa, se ne lavava le mani: “mica come solitamente sembra facciano taluni presidenti che si mettono invece le mani in pasta là dove forse non dovrebbero, pulendosele quando poi al contrario… avrebbero dovuto mettercele”…

Si, quella volta c’era anche lui… Antonino Casoria, (“Totò” come affettuosamente chiamiamo il nostro caro “ispettore”) che si avvicina e mi dà una pacca sulla spalla, forse vedendo la mia espressione turbata, dicendomi… <<“uagliò, l’hai voluta a bbiciclett, e mò... obblitera!”>> Ma… ma non si diceva “pedala”? Ma si sa, Casoria sembra strano, ma solo se lo si vuole prendere come tutti gli altri, mentre lui sembra invece essere qualcosa di diverso da come gli altri lo vorrebbero inquadrare, riuscendo ogni volta a stupirci con le cose ovvie… ma  forse solo perché queste persone amano le cose complicate? C’è chi dice che complicare la vita gli serve per gustarsela meglio, ma Casoria in questi casi è solito ribattere.. <<“o forse per guastarsela meglio?”>>.

    

L’atmosfera è talmente serena  e tranquilla, che subito tutti esplodono in una fragorosa risata, per la sorpresa che mi avevano appena comunicato e che penso stessero forse preparandomi da giorni… Ma quanto sono simpatici questi colleghi, eh? Credo però di non poterne fare a meno di loro, così come loro non saprebbero fare a meno di me e sappiamo dall’algebra che “meno con meno”… fa più! E’ Casoria che mi ha contagiato o sono proprio io così… e quindi gli assomiglio? Non so quale delle due sia peggio… o meglio, dipende da dove lo si vuole… guardare.

Ci diamo allora appuntamento a Trieste per il 6 aprile 2007… sincronizziamo gli orologi e… ognuno per la sua strada!

Quel giorno ero salito sul maestoso faro di Trieste, detto Faro della Vittoria, non certo in onore di Vittoria, in quanto mi sembrerebbe oltremodo eccessivo, anche se forse lo avrebbe meritato, considerato anche la nobiltà del nome. Credo invece che quella vittoria si riferisca a ben altro e molto probabilmente non come molti forse credono sia. Infatti quel maestoso monumento è stato eretto verso il cielo, perché dovrebbe ricordare i marinai ed in generale tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale. Quella grande guerra che ha ridato all’Italia Trieste e zone limitrofe…

    

Personalmente ritengo che un monumento nazionale come quello, dovrebbe forse sollecitare in noi una autentica riflessione su quella che è la guerra, lo scontro di ideologie, l’imposizione dell’ideologia del vincitore. Ma l’ideologia del vincitore è sempre anche l’ideologia vincente? Sembra la stessa cosa, ma è forse invece talvolta diverso…

Il faro infatti, oltre ad espletare la sua funzione propria, quale quella di un faro… appunto, è anche un monumento nazionale. Ed io ero lì, sia per far visita a questo imponente monumento (è alto 67,85 metri e posto a 116 metri dal mare), sia per vedere se scorgevo l’arrivo dell’auto presidenziale. Si, stavo appunto aspettando l’arrivo de “u president” con cui ci eravamo lasciati qualche giorno prima, dandoci appuntamento per quel giorno… nel solito posto.

Un panorama davvero suggestivo e forse anche intrigante, da cui si domina la città di Trieste ed il suo golfo. Dava la sensazione di essere all’altezza giusta, forse perché ero io nel posto giusto? Forse, ma non credo… perché non ero però riuscito a avvistare l’auto presidenziale su cui, oltre al nostro “u president”, viaggiavano anche il Dott. Francesco Pellegrino (altro arbitro convocato per l’occasione) e Michele Baschieri, l’operatore video a cui avrei dovuto appoggiare la mia opera… o se preferite, dare il mio appoggio.

    

Mentre sono lassù, “… nel cielo dipinto di blu…” quasi fin dove comincia il cielo, come appeso tra terra e volta celeste, una vibrazione mi percorre il corpo, mi sorprendo pensando che fosse la scarica emozionale di quel posto e invece… era il mio cellulare che mi vibrava addosso, al cui capo c’era evidentemente un altro apparecchio: era il suo o non era il suo? Ma certo che era il suo! Si, proprio il suo cellulare… Anche fin sopra il cielo.. certo che “u president” sembra non avere quei limiti che solitamente alcuni definiscono anche pregi… forse proprio perchè anch’essi sono limitati come vorrebbero che anche gli altri fossero? Non avremo mai una risposta!

    

Scendo… e finalmente con i piedi per terra, mi avvio al luogo dell’appuntamento. Quel posto che entrambi conoscevamo per esserci già stati l’estate scorsa, in occasione di una serata di Muay Thai, sempre organizzata da Alessandro Gotti su uno dei moli di Trieste.

Ci troviamo in un simpatico e piacevole localino sul molo (il solito posto… appunto) dove “u president” insieme a Michele Banchieri, stavano già sorseggiando uno “splitz”, un aperitivo a base di vino e chissà cos’altro… E’ una splendida giornata di sole più che primaverile. Mi siedo con loro e lascio che la luce mi inondi il viso e il corpo, godendomi il suo calore sulla pelle.

Questa volta come autista dell’auto “presidenziale” era stato ingaggiato il Dott. Francesco Pellegrino, anche lui convocato insieme a Fragale per l’arbitraggio della manifestazione della “Alessandro Gotti Promotion”. Anche lui, tra l’altro, è uno dei nostri autorevoli collaboratori, anche se sporadico... Ma in quel momento si era assentato per concedersi una solitaria pausa di riposo. Mentre noi ce ne stavamo seduti al tavolino a goderci il sole pomeridiano, dinnanzi al porticciolo turistico, sorseggiando il nostro “splitz” che nel frattempo Baschieri si era premurosamente adoperato di farcene avere il “bis”…

Mancavo solo da qualche giorno dalla Redazione e già diverse cose erano successe, come mi stava dicendo Baschieri e Fragale… Cose che non ci facevano certo preoccupare, ma anzi sembra che ogni cosa ci stimoli a fare meglio quello che già stiamo facendo bene.

Era ancora presto per andare la palazzetto, che tra l’altro… Fragale mi diceva sia stato all’ultimo momento cambiato, non più quello di Chiarbola quindi, ma il Palatrieste, quello vicino allo stadio Nereo Rocco.

Per timore di trovare traffico per il periodo di festa, in Redazione li avevano fatti partire prestino, ma non trovando poi quello che temevano di trovare… sono anche arrivati prestino. Ma non è stato poi tanto male, trovarsi tra 4 amici al bar… rilassati e senza dover correre per fare, preparare, sbrigare… ma potendo parlare di tutto e forse anche di più, liberamente… Anche se il telefono di Fragale squillava spesso, interrompendo le nostre conversazioni, e riprendendole poi da dove eravamo rimasti… nel senso che ogni volta, dopo la telefonata, ognuno chiedeva all’altro: <<“dove eravamo rimasti?”>> ma altrettanto regolarmente nessuno se ne ricordava, non riuscendo a trattenere niente di quello che avevamo detto, forse causa di un congenito “drenaggio”… per cui tutto scivolava senza essere trattenuto, così che la mente libera avrebbe potuto essere sempre nuova, cioè libera… per poter riprendere la conversazione in ogni direzione, per come volevamo e soprattutto “sentivamo” di voler andare…

Così, pur stando fermi in quel posto, abbiamo visitato molti di quei luoghi, comuni a tanti, ma forse senza che se ne possano rendere bene conto di quanto quei luoghi sono forse una ricerca di conformismo per non sentirsi soli, ma proprio perché credono di esserlo cercano di fuggire da ciò che sanno, anche attraverso il conformismo.

Il sole si sta portando sempre più verso ovest, restando dietro l’intreccio di alberi delle barche ormeggiate poco distanti da noi, facendo un gioco di ombre e luci in movimento armonico con le onde del mare, producendo in noi una piacevole sensazione di serena allegria, come se anche noi fossimo parte di quel movimento… no forse non era così, ma quel gioco di ombre e luci appariva tale perché era arrivato il Dott. Francesco Pellegrino e si era messo proprio davanti a noi, in controluce, e il suo naturale movimento di avvicinamento ci aveva forse fatto pensare di essere su di una barca…

Anche lui si unisce con noi al tavolo, ma solo per poco… in quanto era l’ora del bagno di sole, non che andassimo a prendere il sole, sarebbe un viaggio ancora troppo lungo, per adesso, ma perché il sole stava calando in mare e da lì a poco anche la luce si sarebbe affievolita, fino a far posto all’oscurità o forse ad una diversa luce? Dipende dagli occhi e come questi percepiscono ciò che accade. Ma la luce… è assenza di oscurità o è l’oscurità che è assenza di luce?

Pagata la consumazione (offre Michele!) prendiamo l’auto e ce ne andiamo verso il Palatrieste, percorrendo il lungomare di Trieste, particolarmente affascinante con i suoi palazzi lucidati per l’occasionale passaggio del nostro “u president”? Forse non lo sanno, ma lui è passato anche da lì!

Nonostante eravamo già stati al Palatrieste, quasi per abitudine abbiamo sbagliato strada, non trovando subito la svolta giusta, ma cercandola, infine l’abbiamo… svoltata.

Ed eccoci nuovamente dentro al palazzetto, già allestito per l’occasione, ring al centro, tunnel per l’entrata degli atleti, impianto fonico e audio notevole, americana sopra il ring per creare suggestivi giochi di luci e suoni… come sempre, ma notiamo che tutto è potenziato rispetto alle altre volte… Ormai ci conoscono tutti e non è più indispensabile dare spiegazioni su cosa dobbiamo fare. Così ci lasciano il campo libero per poterci muovere come meglio crediamo per poter fare il nostro lavoro.

Per l’occasione avremmo ripreso l’intera manifestazione per farne un DVD completo, per testimoniare la serata di Muay Thai organizzata dal maestro Alessandro Gotti.

Lasciato il nostro striscione appeso sopra le tribune, sistemiamo l’attrezzatura per le riprese, prendendo le misure per poterci muovere durante la serata. Mentre Roberto Fragale e Francesco Pellegrino si occuperanno dell’arbitraggio.

    

Fragale intanto è stato fermato, come ormai accade di frequente, da promoters, coaches ed atleti, per salutarsi, ma anche sempre più spesso per parlare di quelli che potrebbero sembrare problemi di relazione, mentre forse sono solo buone occasioni per mostrare che spesso si hanno proprio le stesse idee su come si muove il mondo degli sport da combattimento.

Una volta dentro il palazzetto, il Fragale sembra attirare a se l’attenzione di coloro che sono presenti, in quanto noto che ognuno ha sempre da dirgli un qualcosa…

Mentre i tecnici finiscono di mettere a punto gli impianti, Fragale termina il giro dei saluti. Deve ancora arrivare l’ambulanza, prima di poter iniziare la serata, per cui “u president” ci invita a prenderci un caffè al bar sovrastante l’area del palazzetto.

    

Ma anche qui incontra altre persone che lo salutano e con cui scambia qualche parola. Tra questi anche il padre dei fratelli Petrosian, che pare conoscere Fragale da tempo e che mostra di avere molta stima de “u president”.

Scendiamo nuovamente nell’arena e vediamo che è arrivato il personale sanitario e anche lo speaker della serata. Poche parole per mettersi d’accordo su cosa dire ed enfatizzare durante la serata… e forse per essere il presentatore stesso tranquillizzato (serio professionista, ma digiuno dei nostri sport…)  fa sedere Fragale accanto a se per eventuali suggerimenti e spiegazioni tecniche.

    

Il palazzetto è ormai gremito di gente che sta aspettando l’inizio degli scontri e così il presentatore annuncia il classico “signori e signore…. benvenuti alla serata offerta da…”. Ragazzi, ci siamo! Si parte con la serata e le recensioni che potete gustarvi di seguito…


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