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MARISA FRAGALE, IDEATRICE E PROMOTRICE ASSIEME A FEDERICO DEL TORNEO SPERIMENTALE DI LOW KICK PER BAMBINI… CI PARLA DI QUESTA 12° EDIZIONE A LORO RISERVATA.I BAMBINI E LA LOW KICKDi: Marisa Fragale
SABATO 17 NOVEMBRE si è svolta a Pisa, presso i locali della “Scuola Arti Marziali Fragale” la dodicesima edizione del torneo “ILGUERRIERO.IT” dove, come al solito… si è visto combattere ragazzi alle prime armi e altri gia con un po’ più (ma mica tanta…) di esperienza.
Lo spirito che avvolge i tornei del “GUERRIERO:IT” ormai lo conosciamo e lo potremmo definire sicuramente come essere “puramente amichevole” e credo che questo lo si senta pervadere fin dal primo momento che si entra dentro al suo consueto luogo di gara: la Scuola Arti Marziali Fragale.
Non è semplice da spiegare, ma soprattutto in queste occasioni c’è secondo me, una certa e particolare sensazione di fratellanza ed amicizia tale… che dal momento in cui entri, non fai altro che salutare tutti con sincera gioia e ti intrattieni piacevolmente a parlare di tutto… non certo solo di gare.
Anche questa volta in questo torneo, abbiamo voluto far divertire pure i bambini… organizzando come sempre ed anche per loro, un piccolo torneino-test, se cosi si può chiamare.
Sono passati ormai parecchie edizioni da quando, parlando con mio nipote Federico (Kiko- l’ideatore ed organizzatore di questi tornei educativi) durante la pianificazione preventiva di uno dei primi tornei, siamo giunti alla conclusione che in ogni palestra di Kick Boxing, solitamente c’è almeno un bambino che pratica questo sport nella peculiarità della low kick.
Sia questo anche solo il fratellino o il figlio dell’istruttore o altro parente… comunque quasi sempre, uno c’è! Allora -ci chiedemmo- perchè non farli divertire e tentare di dargli uno scopo, una specie di test, una motivazione ed un obbiettivo un po’ più preciso per continuare ad allenarsi?
Iniziammo quindi pian piano ad inserire i bambini in questo tornei e le nostre supposizioni si dimostrarono giuste… tutti infatti, avevano qualche bambino che praticava nelle loro sedi. La cosa ebbe successo e sempre da quella volta, abbiamo poi inserito anche i bambini in questo torneo.
Non esistono infatti e per ovvi motivi, tornei di kick light per bambini… hanno quindi solo modo di esibirsi a volte in qualche serata… ma abbiamo compreso che il loro scopo e desiderio è quello di emulare i grandi, i campioni della loro palestra.
Il regolamento Federale non prevede gare per bambini di light e tantomeno di kick light per ovvi motivi derivanti dalla difficoltà e pericoli legati ad eventuali incidenti… ma noi siamo sempre stati dell’avviso che con le opportune attenzioni, precauzioni ed accorgimenti tecnici… è possibile fare quasi tutto! Prima di tutto le protezioni, che oltre a quelle normalmente usate prevedevano: casco con grata e guanti da 18 once!
A seguire poi, arbitri competenti, coscienti della difficoltà ed importanza del proprio ruolo ed attentissimi a tutelare l’integrità fisica e l’amichevole sportività… ma soprattutto con un polso ben fermo per sanzionare immediatamente e controllare eventuali coach troppo intraprendenti ed assetati di successo.
In ultimo poi… nessun verdetto, per ridurre oltremodo l’eccessivo agonismo antagonistico a cui potrebbe portare la competitività estremizzata! Ma soprattutto in premio… coppa ed attestato per tutti!
Il loro scopo è vincere e portarsi a casa quella preziosissima coppa (ai loro occhi) che metteranno nella loro cameretta per sentirsene orgogliosi, forse addirittura importanti e ... vincenti ... come del resto facciamo o hanno fatto in molti tra noi, forse per sentirvisi anche nella vita!
I loro primi ingressi nella sala ring, notammo che fu per molti di loro un po’ “titubante” ma con il passare delle edizioni, si sono notevolmente sciolti e adesso fanno i loro ingressi sul ring come delle vere e proprie star!
Ogni volta che si è disputato il torneo dei bambini, tutti hanno riportato sensazioni positive (soprattutto genitori compresi) per la particolare attenzione e gratificazione che sempre gli riserviamo e chi ha continuato a seguirci in questa sperimentale avventura ha visto il proprio corso dei bambini in palestra, crescere notevolmente… è il caso di Cristiano Lenzi che, dalla sua Fight & Fitness di Lucca ne ha portati una decina… altrettanti ne avevamo noi ed un'altra decina provenienti da altre varie società che hanno iniziato adesso anch’essi questa sperimentazione e che sicuramente hanno detto che ripeteranno in futuro.
Ma siamo altrettanto sicuri che l’esperienza fatta registrare ai propri bambini ed attraverso il passaparola, supportato dalle impressione positive dei genitori farà il resto… affinché i corsi dei bambini anche nelle loro palestre possa ingrandirsi numericamente… adesso che hanno uno scopo particolarmente gratificante da perseguire e raggiungere.
Questa 12° edizione non è stata di semplice effettuazione, perché il numero degli atleti iscritti ha rischiato di far saltare tutta l’organizzazione… inoltre i bambini non è certo cosa semplice tenerli a bada… ma proprio per questo particolare non trascurabile, abbiamo ritenuto opportuno iniziare le competizioni proprio con le loro prove di combattimento.
Nel frattempo che i bambini aspettavano iniziasse il tutto, abbiamo osservato che si sono addirittura messi a giocare sul ring... ma quel divertimento sta per finire, ma solo perché ne sta per iniziare un altro. Sono entrati gli arbitri in divisa federale (l’autorità!) ed è stato con questo, ufficialmente sancito l’inizio del loro torneo.
E’ veramente un piacere vedere atleti così piccoli e già così esperti nella routine del torneo… Tutti di corsa a prepararsi: conchiglia, paratibia, calzari, paradenti, caschetto con griglia e guanti da 18 once! (dei veri e propri cuscini sulle loro braccina… per non farsi male). Pronti...? Iniziamo!
I primi a salire sul ring sono i bambini più piccoli, ma in alcuni casi anche i più esperti di tutti (5-6 anni) provenienti dalle scuole di Lucca e Pisa. Contavamo sul fatto che in questo modo si sarebbero sentiti più sicuri quelli nuovi e più grandi, dopo aver visto i più piccoli svolgere le loro mansioni senza alcun problema.
E l’inizio non poteva essere migliore… perchè gli esperti mini-pulcini hanno fatto da apripista per tutti gli altri… mostrando l’esatto modo comportamentale a quelli che poi sono seguiti.
Ed anche i loro coaches hanno fatto da esemplare dimostrazione agli altri, per mostrare quale doveva essere l’atteggiamento e lo spirito competitivo che deve animare questa sperimentale categoria, per dimostrare palesemente le vere e reali intenzioni del torneo.
Gli allenatori dei bambini, devono comprendere che il tentativo sperimentale di farli combattere in questa specialità (low kick) è molto delicato per vari ed ovvi motivi di carattere educativo e formativo… ma anche per tutelarne soprattutto l’integrità e sicurezza fisica! Inoltre è molto fastidioso per la gente che guarda e oltremodo deleterio per la presentazione dei nostri sport, far vedere un incontro di bambini dove i due mostrano l’apparente intenzione di farsi del male o dove sembra che vogliano annientare irrispettosamente l’altro. (fosse anche, sia pur solo dal punto di vista tecnico).
Inoltre ancora… dovremmo imparare anche e soprattutto, a metterci nei panni dei genitori… visto che sono loro a portarceli in palestra e sempre gli stessi genitori sono quelli che parlano con i genitori degli altri… consigliandoli o sconsigliandoli a seconda della propria esperienza avuta e conseguente opinione ricavatane!
Questi quindi, devono mostrare palesemente di essere incontri di apprendimento e soprattutto di formazione, dei test di tecnica ed anche psicologici forse, ma comunque… soltanto puro divertimento ed è proprio per questo, che per arbitrare i bambini occorrono bravi ed esperti arbitri... solo i migliori! E non ceto per riuscire a frenare gli atleti in erba… ma soprattutto i loro coaches! E’ comunque una battaglia soltanto psicologica e non certo fisica… per questo occorrono arbitri maturi ed autorevoli.
Gli incontri che si sono via via succeduti sul ring infatti, sono stati tutti estremamente puri e divertenti… senza alcun richiamo arbitrale. Evidentemente i nostri esempi in questi tornei e relativi articoli esplicativi su ilguerriero.it… sono diventati una lezione per tutti. I bambini infatti, si divertono soprattutto anche solo per il fatto di aver avuto modo di far vedere cosa sapevano fare, cosa avevano imparato in palestra… e ricevendo gratificazione dai propri allenatori.
Vedere questi “pulcini” di 6 anni è un vero e proprio spettacolo. Sono fantastici… dei veri e propri piccoli atleti, ma nel vero senso della parola. Per un attimo ho una specie di “deja vu”… mi sembra di essere tornata in Thailandia con mio fratello Roberto, quando più di 20 anni fa, andammo ad iscriverci in un Camp di Puket. La infatti, c’erano alcuni bambini proprio di quella età, forse anche più piccoli e ricordo che mi incantai su di loro. Tutte le volte che andavamo, li osservavo a lungo… erano strepitosi, proprio come vi assicuro che sono stati questi nostri pulcini!
Soprattutto loro hanno fatto un bel combattimento, non solo dal lato spettacolare (perché sappiamo benissimo che i più piccoli prendono facilmente molti più consensi dal pubblico e quindi molti più applausi) ma anche per la bravura nell’eseguire fedelmente ed in maniera semplice, tutto ciò che gli veniva detto dal proprio angolo.
A seguire i bambini di 9 – 10 anni, da Lucca, Empoli, Stiava e Pisa. Anche loro molto tecnici, anche se forse un po’ impacciati inizialmente, ma molto bravi nel proseguo, sono stati molto attenti a non farsi male e soprattutto a non fare del male all’avversario.
Ma ognuno voleva fare meglio del compagno! Ho visto fare a qualcuno di loro, dei perfetti bloccaggi e difficili spostamenti, per poi rientrare… degni di un adulto esperto… pugni a pendolo… calci saltati e girati… complimenti agli istruttori!
La categoria dagli 11 ai 13 anni poi… è stata veramente eccezionale! Si sono messi in mostra atleti già dalle tecniche sopraffini e precise… un vero spettacolo vederle eseguire da questi mini-atleti che siamo convinti tra qualche anno faranno già parlare di loro nei tornei federali.
E siamo giunti alla fine, per quanto riguarda le prove tecnico-atletiche dei bambini. Chiamati adesso tutti sul ring per la premiazione finale! Una grande soddisfazione anche solo vedere il felice stupore che appariva nei loro occhi (specialmente nei più piccoli) quando veniva consegnata loro, la mitica coppa! Tutti premiati quindi, nessun perdente e tutti vincitori, come era giusto che fosse. Ora foto di gruppo… e via tutti assieme sul ring per essere immortalati e passare alla storia.
Con piacere ed enorme soddisfazione, ma ormai non più con stupore, ci siamo sentiti dire più volte dai nuovi arrivati: “ci voleva proprio, qualcosa per i più piccoli”, “bravi bella idea”, “almeno ora hanno uno scopo anche loro”, “la prossima volta ne porto altri due eh?”. “a proposito…. Quando è la prossima volta?” Insomma, non sono rimasti contenti solo i bambini, ma anche i loro preparatori e soprattutto…i genitori!
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