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GLI ALTRI SITI DI INFORMAZIONE SCRIVONODi: La RedazioneUna manifestazione come questa merita sicuramente un nostro “speciale”… ma per esautorare completamente l’argomento, vi alleghiamo anche tutte le notizie apparse sugli altri organi di informazione specializzati nel web ed un sondaggio fatto da uno di questi… le uniche informazioni che si trovano sul web. Da una nostra ricerca in rete, non ci risulta che altri organi informativi italiani abbiano pubblicato altro, ma in caso contrario siamo pronti ad includere le ulteriori notizie che eventualmente ci perverranno. Da: FIGHTORDIE.ITPurtroppo Daniele Petroni non ha avuto fortuna. Al primo turno contro il franco/olandese Brice Guidon (alterna la francia e l’olanda dove si allena al Mejiro Gym), alto 196 cm x 106 kg, si è probabilmente rotto un legamento del ginocchio destro. Quasi al termine di una prima ripresa dove il francese aveva lavorato di più, pur andando poco a segno e Daniele stava prendendo le misure, succedeva il fattaccio. Su un diretto sinistro di Pedro il francese incrociava incassando con un low kick sinistro sul mancino Pedro. La tibia colpiva il ginocchio un attimo prima che appoggiasse, il che ha fatto scaricare il peso quando la gamba era piegata all’interno. Daniele rimaneva terra rendendosi subito lucidamente conto che il ginocchio non avrebbe più potuto fare il suo lavoro. Finiva così l’avventura oktagon per Pedro che tra 5 settimnane dovrebbe affrontare l’olandese Enzewa in Slovenia. Dico dovrebbe perché ancora non cammina e solo la risonanza ci darà il responso. Questi gli esiti dei match:
Da: KICKBOXINGITALIA.COMSi è concluso sabato 14 aprile, OKTAGON K1 con la strepitosa vittoria di Giorgio Petrosian contro Arslan Magomedov e l’affermazione prima del limite di “Cobra” Cumani contro il Thailandese Dao. Sul sito www.oktagon.it la cronaca del torneo a breve, mentre la sintesi registrata di OKTAGON andrà in onda sabato 21 Aprile su Italia Uno, a mezzanotte. Ma, l’atmosfera di questo Gala non è facilmente riproducibile in TV; andava visto direttamente al Pala Sharp. Per questo vi invito a leggere sul sito www.oktagon.it, l'articlo uscito ieri sul Corriere, che illustra bene cosa ha vissuto chi ha visto OKTAGON dal bordo ring. Da: KICKBOXINGITALIA.COMSi è conclusa la dodicesima edizione di Oktagon, con la vittoria del Ceco Tomas Hron. Di fronte a 9000 spettatori il Ceco batte il bielorusso Gur, campione uscente del torneo, e prosegue per le selezioni europee del torneo dei supermassimi di K1. Gli italiani sfortunati, con il livornese Petroni che si infortuna al ginocchio nel primo match. Il romano Sabatini perde in semifinale con Gur. Nei prestige fight vittorie di Petrosian e del bolognese Cumani, che batte il thailandese Dao per Ko. Tra le donne vittoria della Valicelli sulla tedesca Graf Da: BOXINGBAR.COMIL SONDAGGIO DI BOXINGBAR.COM Con 26,21% dei voti ,l'edizione 2006 di Janus Fight Night si aggiudica il sondaggio del nostro sito della migliore promozione da sport da ring in Italia seguita a ruota dalla serata di Pordenone organizzata dall'attivissimo Boer ,25,27% dei voti. Al terzo posto il consueto appuntamento di Bologna con i "Gladiatori" al 16,5% seguito dalle promozioni di Trieste targate Gotti al 15,53%.Decisamente al di sotto delle aspettative il gradimento di King of The Kings e di Oktagon che chiude la classifica ultimo con solo 4,85%. Da: 2OUT.ITSi è conclusa la dodicesima edizione, trionfo di Tomas Hron. Di fronte ad oltre 9.000 spettatori giunti da ogni parte d’Italia, Tomas Hron in finale con il bielorusso Serguei Gur, campione uscente, si è aggiudicato l’edizione 2007 di Oktagon k1. L’atleta ceco, dopo match durissimi e senza esclusione di colpi che hanno entusiasmato il pubblico e i numerosi vip presenti a bordo ring, si è aggiudicato la palma del migliore e il diritto di proseguire la corsa nel circuito K1 per giungere alla finale di Tokyo a novembre, quando affronterà i vincitori delle altre tappe mondiali, con in palio una borsa da 1 milione di dollari e diversi contratti di sponsorizzazione. Per una sera Milano è stata la capitale della kick boxing e della thaiboxe, considerato l’ormai enorme seguito di appassionati che da dodici anni non perde un incontro di “Oktagon”, che con il passare delle varie edizioni ha fatto da traino a questo sport, creando un vero fenomeno di massa. Bene i nostri atleti che hanno dovuto vedersela anche con la sfortuna, il livornese Petroni, infatti avrebbe potuto puntare alla vittoria finale, ma un infortunio al ginocchio lo ha bloccato nel primo incontro ponendo la parola fine al torneo del campione toscano. Il romano Luca Sabatini, arrivava in semifinale dove veniva sconfitto da Gur. Nel prestige fight gli italiani dominano la scena con l’entusiasmante vittoria ai punti di Giorgio Petrosian nell’incontro con Arslan Magomedov e soprattutto il trionfo con il clamoroso ko al primo round del campione thailandese Dao ad opera del bolognese Cumani, sostenuto sul ring anche dall’arrivo nel parterre dell’amico Biagio Antonacci. Il cantante infatti pratica thai boxe nella stessa palestra bolognese del fighter. Gli incontri femminili hanno registrato un’altra vittoria italiana con Silvia Valicelli , bolognese, contro la tedesca Daniela Graf. Presenti tra gli atri anche diversi personaggi famosi appassionati di sport del ring, da Susanna Messaggio ad Emanuela Folliero, e poi la voce ufficiale della Moto GP Guido Meda e il collega Davide De Zan, Elena del Grande Fratello 5, il dee jay Marco Mazzoli, Barbara Snellenburg, la campionessa mondiale di kick boxing Chantal Menard, che per un infortunio in allenamento non ha avuto la possibilità di combattere, ma che ha generato un boato del pubblico quando gli speaker hanno pronunciato il suo nome. Una vera e propria festa , con vip e gente comune gomito a gomito a tifare per i propri beniamini in un clima di forte passione, grande divertimento e assoluto rispetto per atleti e tifosi. Da: 2OUT.ITManuale di sopravvivenza per amanti degli “altri sport” Di: Fabio De Belvis Alle volte penso di essere affetto da patologie psichiatriche. Beh, forse qualche problemino l’avrò pure, ma non credo di averlo nel caso che vado a raccontare.Ormai tento di convincermi da tempo che il problema non è mio, ma della stampa sportiva. Parlo di un evento organizzato al PalaSharp di Milano sabato 14 Aprile: 10mila spettatori, atleti provenienti da Croazia, Francia, Italia, Grecia, Polonia, Thailandia e chi più ne ha più ne metta. Ne avete sentito parlare? Io no, e questo mi ha fatto sorgere il dubbio di essermi totalmente inventato di esser partito per Milano con gli amici della AS Gladiators e di essermi divertito come un bigattino in macelleria. Forse a voi è capitato di leggere l’interessante articolo di Carlo Di Blasi su una delle poche testate (proprio quella che state leggendo - ndr) che hanno avuto il piacere di parlarne: ebbene si, mi riferisco all’ Oktagon. Si, si, quello che daranno in TV, su Italia1. Quando? Domenica 22 Aprile. Precisamente OTTO giorni (dico OTTO) dopo il suo termine. Peraltro si parla delle finali italiane del torneo più famoso nell’ambiente; è come se dessero in televisione la finale della coppa Italia di calcio una settimana dopo il suo svolgimento. Eppure, quando ne parlo con la gente, tutti sono interessati, attratti dal vedere questi omoni di 100 e passa chilogrammi picchiarsi fino allo sfinimento con pugni, calci e ginocchiate. Attratti si, ma non aiutati dalla stampa italiana che ignora e maltratta deliberatamente questi sport. Il solo fatto che i direttori di giornale ci riservino la categoria “ALTRI SPORT”, è una cosa che detesto. In Italia esistono il calcio, forse il basket e gli “altri sport”, come se l’allenamento di 8 ore al giorno di un Mark Hunt fosse meno interessante e meno intenso di quello di un Gilardino. Mi snerva il dover sfogliare le pagine della Gazzetta al CONTRARIO, cominciando dall’ultimo foglio per sperare di trovare un articolo su Boxe, Kick & affini per poi, spesso, rimanere deluso. Nel mio piccolo cerco sempre di fare opera di propaganda, tentando di far avvicinare qualcuno di nuovo all’ambiente delle arti marziali. Infatti quest’anno sono riuscito a coinvolgere quattro vecchi amici. Fin dal primo incontro sono rimasti affascinati dalle tecniche degli atleti, soprattutto quelle di gambe. Poi sono rimasti stregati dalle ballerine che scandivano l’inizio di un nuovo round (come dargli torto…).Io speravo in qualche bel colpo di scena, e così è stato: il naso rotto di Vitor Matos dopo il backfist di Luca Sabatini, il KO subito dal thailandese Dao ad opera di Riccardo Cumani, il bellissimo incontro di Silvia Vallicelli e la perfezione tecnica di Petrosian nel Superprestige. Ma non è stato solo questo a rimanere impresso nella mente dei miei amici. Il giorno dopo mi hanno chiesto informazioni più dettagliate sui regolamenti, sulle modalità di gara e sulle tecniche; erano finalmente INTERESSATI a questo sport, e non semplicemente incuriositi. La cosa che li ha colpiti maggiormente è stato fair play che si respirava in sala. Venivano applauditi TUTTI gli atleti (italiani e non) e i fighter si scambiavano segni di amicizia anche a fine incontro, nonostante i nasi rotti, le braccia fratturate e i KO. Ma se non ci fossi stato io a spiegargli qualcosa in più, sarebbero rimasti totalmente disinformati, perché se avessero voluto cavarsela da soli, cercando informazioni sui giornali sportivi nazionali, sarebbero rimasti delusi, senza risposte. Il problema è l’ignoranza. Se nessuno comincia a parlare di Tae Boxe, Kick Boxing, Vale Tudo, Brazilian Ju Jitsu, nessuno si appassionerà mai. Se non si dà la possibilità alla gente di capire CHI è un campione e PERCHE’ è un campione, non si potrà mai ottenere la visibilità che meritiamo. E 2OUT rappresenta la più grande e lodevole iniziativa in questo processo di “evangelizzazione”. Cercheremo quindi di far avvicinare chi è un po’ più lontano da questo mondo, presentandogli i campioni ormai consolidati, i “Maradona” delle arti marziali. Si leggerà di Ramon Dekkers, Ernesto Hoost, Jerome Le Banner, Peter Aerst, Mirko Cro Cop, Remi Bonjasky… ed attraverso loro analizzeremo le tecniche, i regolamenti, e cercheremo di entrare, per quanto possibile, nella personalità degli atleti, per capire perché tra di loro si celano dei veri campioni. |