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ABBIAMO INVIATO ASSIEME AGLI UFFICIALI DI GARA (CONVOCATI A ROMA, PER GLI ITALIANI DI MUAY THAI) UN NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE PER RECENSIRE LA MANIFESTAZIONE. QUESTO HA SICURAMENTE RISVEGLIATO IN LORO LO SPIRITO GOLIARDICO CHE SI RESPIRA IN REDAZIONE E CHE INEVITABILMENTE SI RIFLETTE ANCHE NEGLI ARTICOLI. IN QUESTO CI PARLANO ADDIRITTURA DEL VIAGGIO… LO FANNO FORSE IN MANIERA SIMPATICAMENTE IRONICA, MA ESPRIMONO ESATTAMENTE QUELLO CHE E’ IL NOSTRO MODO DI VEDERE LE COSE E GLI ACCADIMENTI.2° fase Campionati Italiani FIKB di Muay ThaiIn Viaggio con il “Presidente..”Di: Franco Piccirilli
E’ sabato, poco prima di pranzo, quando ci troviamo al posto stabilito per andare a recensire, arbitrare e giudicare… i Campionati Italiani FIKB di Muay Thai, organizzati a Roma da Alessandro Merlotti e proprio in quel Palaosaka che sembrerebbe in questo periodo, oggetto di particolari attenzioni da parte di molti. Come al solito, io ero stato convocato “come volontario” per quella “mission” appena qualche giorno prima, durante una di quelle consuete e frequenti riunioni di Redazione, davanti ad un buon caffè. Ma non pensate che il caffè serva a tenerci svegli per la noia delle riunioni redazionali, quanto invece forse, per prevedere il futuro guardando nel fondo della tazzina…! (ahahah). Così, proprio mentre mi sorseggio il mio buon caffè mi comunicano la destinazione, forse in modo che io non possa replicare sul momento, incantato da tanta delicata attenzione, ma consapevole che quello è esattamente ciò che anch’io desidero fare. Proprio per questo siamo esattamente “il gruppo di matti” che potete continuamente evincere, leggendo queste nostre pagine elettroniche. Per questa occasione la Redazione ha pensato bene di risparmiare, infilandomi nell’auto degli Ufficiali Federali di quella gara, convocati dalla Federazione per l’evento. Si trova sempre un posto per andare dove vogliamo andare…
Sul potente veicolo ci sono Luigi Merlini (l’ormai noto e “audace” intervistatore), Marisa Fragale (l’affermata l’insegnante di kick boxing dei bimbi e non solo…) e… “u president” come simpaticamente il nostro ormai famoso collaboratore Antonino Casoria (detto anche Totò) ha da tempo soprannominato Roberto Fragale. Non ricordo come e quando sia venuto fuori questo appellativo, ma da qualche tempo ormai in Redazione… e temo non solo lì, sempre più spesso si rivolgono a Fragale in quel modo: “Presidente, la desiderano al telefono!”, “il Presidente è in rrriunione..” “Presidente, il caffè…!” Ahah! Ho provato, tempo fa, a chiedere direttamente a Casoria il motivo per cui avesse deciso che lui fosse “u president”… e Antonino mi aveva risposto con aria sbigottita: <<“Mah, perché…? Cosa gli manca? Solo che qualcuno cominciasse a chiamarlo come forse lui già è?”>> mettendosi a ridere come se fossi l’unico a non saperlo… e vivessi fuori dalla realtà. Non sempre riusciamo a cogliere il fondo di ironica verità che “sempre si cela”… nelle apparenti stupidaggini e sparate di “Totò”…
Ripensando poi alle parole di Casoria, devo dire che in effetti potrebbe proprio essere come lui dice… con tutti i Presidenti che si autoprclamano tali e di cui ultimamente si legge… una volta tanto… uno lo potremmo proclamare anche noi no? Certo che in Redazione la sua autorevolezza è fuori discussione, ma ho notato, andando spesso con lui in occasione di manifestazioni ed eventi vari, che anche fuori si pone con la stessa sua naturale autorevole personalità… Pensavo fosse normale, ma mi rendo conto che proprio questa sua normalità si stacca e si distingue in ogni contesto nel quale Fragale è chiamato ad operare. E così… scherzandoci sopra, o forse proprio sapendo che potrebbe essere, facciamo accomodare “u president” davanti con l’autista. E indovinate chi poteva essere l’autista? Già… se vi ricordate, avevamo cominciato con il fatto che io dovevo essere un loro ospite… e invece mi sono ritrovato a fare da autista per trasportare la terna arbitrale a destinazione, ma soprattutto dovevo anche esserne lusingato, per come subito mi dicevano gli altri compagni di viaggio, ad essere l’autista de “u president”. Ma certamente è anche perché si fidano di me, conoscendomi ormai da tempo, mi lasciano fare quello che comunque mi piace… anche e persino guidare! Partiamo che stiamo già ridendo e forse anche un po’ preoccupati, pensando forse di divertirci troppo… ahahah
Dobbiamo andare a sud verso Roma e naturalmente prendiamo l’autostrada in entrata Pisa nord. Infatti, perché avendo studiato ed essendo persone di mondo, sappiamo che tutte le strade portano a Roma e quindi anche prendendo in direzione Nord, arriveremo lo stesso dove vogliamo essere… Prima di imboccare l’autostrada (era infatti l’ora di pranzo) mi ricordo, o lo immagino soltanto, il sapore di un thè che non prendo da tempo, ma che in qualche modo sembra essere rimasto ancora in una qualche area del mio cervello che si attiva ogni volta che mi viene in mente… ma sono io che ci penso o ci penso perché mi viene in mente? Forse è meglio che gli altri che sono con me in questo viaggio non lo sappiano, altrimenti mi fanno scendere… e mi lasciano a piedi. Una giornata soleggiata, cielo terso, visibilità… oltre 5.000 entrate al giorno, ma no, cosa avete capito? Non nell’auto, ma nel portale www.ilguerriero.it!
Insieme ai miei compagni di viaggio o meglio di avventura, siamo infatti anche tutti collaboratori del portale www.ilguerriero.it, per cui l’occasione ci permette di parlare dei fatti nostri senza che nessuno si senta fuori luogo, ma anzi ognuno è coinvolto nell’esprimere le idee che prontamente Fragale, e forse non a caso “u president”, sa tirar fuori da ognuno di noi, così che anche quell’idea che apparentemente sembrava avere poco senso, ecco che può trasformarsi in un progetto interessante. <<“Ma lo sai che questa cosa che hai detto, non è mica stupida!”>> E vi dirò che di idee senza senso apparente, ne sono state tirate fuori e dette molte… e chissà che qualcuna non vada addirittura in porto! Ma proprio il clima primaverile della giornata, mette in luce quello che è comunque un gruppo affiatato, modi di pensare, seppur diversi, convergenti però verso i comuni obiettivi: infatti siamo tutti nella stessa auto per raggiungere Roma. E certamente la conquisteremo! Facciamo un breve scalo tecnico all’autogrill per addentare un panino, gustare un caffè caldo e… ogni altra cosa che potesse renderci piacevole il proseguimento del viaggio, per cui… ormai pronti, si riparte.
Luigi Merlini intanto ci fa compagnia con gli ultimi aggiornamenti in merito all’ultimo compito ed intervista che la Redazione gli ha specificatamente affidato e che lui sta portando a termine, naturalmente non senza divertirsi e far divertire anche noi, mentre lo ascoltiamo. Le sue storie non sono solo sue, ma emergono da un passato a noi noto o meglio noto a lui e a “’u president” in quanto insieme le hanno vissute. Ultimamente infatti, sembra che alcuni personaggi di quel remoto passato riguardante la nascita della kickboxing, stiano riemergendo, ma non a caso: forse proprio a causa di questo portale che, con i suoi collaboratori, li sta facendo conoscere e riconoscere ai numerosi lettori che lo seguono con sempre maggiore “appassionamento”. E vi assicuro che è veramente un piacere ascoltare queste storie raccontate come le sa raccontare il nostro Merlini e soprattutto a sentire le imbeccate di Fragale che stimolano Luigi ad andare sempre più a fondo… in ricordi ormai presenti ed attuali. Io intanto continuo a guidare, cercando di fare “due parole” con il conducente di un veicolo che vorrebbe superarmi, ma che mi rimane affiancato per diverso tempo, fintanto che decido unilateralmente di sganciarmi, dato che lui non mi rivolgeva alcuna attenzione, mostrandosi così anche maleducato. Quindi gentilmente gli faccio strada, rallentando e dandogli la sensazione di volare via. Nei miei seguenti discorsi, penso a come la strada possa riflettere la vita stessa… con persone che non sanno vedere i propri limiti, ma che, pur di non mostrare di essere quello che sanno di essere, piuttosto restano nella loro posizione, pericolosa, credendo di convincere così gli altri della loro capacità, non cedendo ciò che vorrebbero convincersi di aver conquistato meritatamente. Soprattutto quando a bordo di quel veicolo ci sono altre persone, forse o sicuramente, altrettanto capaci di chi guida.
E poi dicono che uno si butta a destra, come potrebbe dire Casoria… e certo, se sulla corsia di sinistra ci sono tipi come quello che ho incontrato, dove altro dovremmo andare per evitare di deteriorare i rapporti interpersonali che solitamente si costruiscono in autostrada? Sembra che molti vogliano arrivare prima, ma prima di cosa? Forse prima di chi sta davanti. Non accorgendosi che probabilmente ci sarà sempre qualcuno davanti che gli impedirà comunque di essere al primo posto. Ma come si dice… l’importante è esserne convinti ed allora sarà come se fosse vero. Forse per questo guidano in quel modo… e la loro vita forse, non potrà poi essere molto diversa da come guidano. Ed ecco che ridendo e scherzando come solitamente sappiamo fare, arriviamo al G.R.A. di Roma e di quale altra città sennò? E adesso dove saremmo andati? Una veloce telefonata di Fragale a Merletti, per avere in esclusiva la notizia: uscita 32! Bene, ci mettiamo quindi alla ricerca dell’uscita 32. Come ci è stato suggerito, prendiamo la direzione in cui la numerazione decresce e cominciamo a contare le uscite… come se il primo che vede la 32 dovesse vincere qualcosa… Contiamo uscita 8, 7, 6… 1. Poi diversi km senza vedere alcun numero ma comunque uscite laterali e forse anche preoccupati di non vedere da tempo alcun numero, eccoci alla 33…. Ci siamo… ci tranquillizziamo, quando poco dopo vediamo l’uscita n… 31. ma come? E la 32 dove l’hanno messa? Eravamo in 4 e nessuno si era accorto della 32? Decidiamo così di uscire cmq alla 31 e tornare indietro. Riprendiamo il GRA e… sorpresa troviamo la 32. Non riuscendo a capire il motivo per cui da una parte c’era l’uscita 32 e dall’altra invece no, al solito “’u President” ci illumina d’immenso, dicendo che forse qui funziona come per i numeri civici… da una parte i dispari e dall’altra i pari… ahahah! Sembra che la motivazione non faccia una piega, per cui non ci resta che piegarci a quello che è evidente e che a noi comunque conviene: prendere… l’uscita 32. Arrivati a quel punto, non ci mettiamo molto a chiedere a chiunque incontravamo la strada per il Palaosaka ma sembrava che i romani si siano trasferiti altrove, perché quelli che incontriamo sono per lo più immigrati, o comunque stranieri e non conoscono il posto… Finalmente qualcuno del posto ci indica la strada e facciamo il nostro ingresso trionfale nel parcheggio sterrato, in perfetto orario con quanto avevamo previsto.
Scendiamo e ci dirigiamo verso l’ingresso del palazzetto. E già prima di entrare alcuni personaggi si avvicinano a Fragale per salutarlo… ogni volta mi stupisco di come sia conosciuto e apprezzato per il lavoro che fa in federazione, non solo nella sua veste di ufficiale di gara, ma sembra quasi sempre di più in quella di rappresentate. Eccolo quindi muoversi con la sua solita autorevolezza per verificare che ogni cosa sia fatta secondo le regole che la federazione si è data, mostrando di conoscere certamente queste regole, ma soprattutto le persone e le loro intenzioni, in modo da agevolarle nei loro intenti e sempre nei limiti consentiti dal regolamento. Addirittura forse, riuscendo ad appassionare anche chi sembrerebbe non avere questa passione.
E mi tornano in mente le parole di Casoria, che simpaticamente lo va appellando come “u president”, “gli manca solo che lo chiamino così, ma per il resto forse lo è già” Così come quando Roberto gli risponde che lui non è il presidente… e Antonino gli replica: <<“Ah no? Ma la faranno… la farannooo.. caro lei… la faranno… ehhh se la farannoooo!”>> Ma sono certo non diceva sul serio, anche se mi dico che forse… un fondo di verità e come al solito… potrebbe pure esserci.
Ed io… davvero oggi avrei fatto da autista a “u president”? Che c..lo! |