9° Jeux Olympiques Africaines 2007
IL QUARTO GIRO PER ALGERI
Di: Roberto Fragale
Comunque Znaor non aveva ancora comprato il telefonino per la
figlia… la quale attraverso gli sms lo marcava stretto e non gli dava un attimo
di tregua. Per questo decidiamo di organizzare un’altra uscita con i
gentilissimi ragazzi della sicurezza in hotel, che ormai erano diventati come
nostre vecchie conoscenze.
La mattina del penultimo giorno infatti, siamo pronti per
l’ultima uscita turistica in Algeri. Ci danno ancora due auto e con i ragazzi ci
dirigiamo subito verso il centro. Ancora nuove parti del centro di Algeri da
esplorare e visitare. Lasciamo le auto nella centrale piazza dove ha sede il
Parlamento algerino (quella dove fa sfoggio di se, la statua dell’emiro Saladine…
primo promotore dell’indipendenza nazionale). Anche ad Algeri il parcheggio è un
problema… chiediamo ad una guardia se possiamo lasciare le auto per un breve
periodo, parcheggiate in piazza.
Questo, con non poche titubanze acconsente, ma ci dice che è
un momento critico e non garantisce niente. Lasciamo uno dei due ragazzi di
guardia sul posto e ci incamminiamo per le vie del centro. Questa volta la
ricerca è più lunga del solito ed i prezzi non sono più così a buon mercato…
alla fine il ragazzo che era con noi dice a Znaor di dirgli quale è il modello
che gli interessa… e quale il prezzo che giudica buono. Lui penserà a trovargli
il telefonino a quel prezzo o forse anche a meno, presso un rivenditore
all’ingrosso. Torniamo quindi alle auto… ma una triste sorpresa ci aspetta.
La nostra auto sta per essere caricata sul carro-attrezzi
della municipalità! A niente valgono le nostre proteste… e non c’è traccia della
guardia che ci aveva permesso (sia pur per poco tempo) la sosta in quel luogo.
Dopo una lunga ed inefficace contrattazione, il ragazzo si vede ritirati i
documenti e consegnare la multa da andare a pagare all’ufficio postale… solo al
suo ritorno e con la ricevuta del pagamento alla mano, può riavere i documenti
dell’auto e possiamo così tornare indietro. Siamo dispiaciuti… la multa ammonta
a 1.000 dinari (circa 10 euro) e dato che avevamo saputo che lo stipendio medio
in Algeria è di circa 300 euro… realizziamo che il “danno” per il favore che
aveva gentilmente tentato di farci, ammontava circa ad una giornata del suo
lavoro. Znaor non ci pensa due volte quindi.. e rimborsa giustamente al ragazzo
l’ammontare della multa… nonostante questo non volesse permetterlo.
Torniamo al Mercure giusto in tempo per il pranzo… e subito
dopo decidiamo per una prudente uscita a piedi, appena fuori dall’hotel per
gustarci un te alla menta in uno dei tanti piccoli bar che costeggiano la
strada.
Quattro chiacchere in piena libertà, cogliendo l’occasione
per farne altre due con il ragazzo del bar e con qualche avventore locale...
quando ecco che vediamo due ragazzini in groppa ad un asino, con un dromedario a
rimorchio! Una bellissima occasione per una foto ricordo… ci avviciniamo alla
strada per immortalarci con il curioso drappello di altri tempi e subito il
ragazzino più grande ci esclama.. l’argiant.. l’argiant… l’argiant! Sta per
andarsene quando tiriamo fuori delle monetine avanzateci, che ci permettono di
portarci a casa anche questo bel ricordo.
Orami è tardi… dobbiamo partire per il palasport ed iniziare
la prima tornata delle finali. Per il telefonino, Znaor non può che affidarsi
alla particolare gentilezza del nostro amico della sicurezza. Questo al giorno
dopo si da un gran da fare… ed anche se era riuscito a mantenere la promessa
fatta, non riesce comunque ad accontentarlo (dato che non era possibile farlo
funzionare con le nostre schede europeee). Ma quando al giorno dopo ci
accompagna in aeroporto per la nostra partenza, per farsi perdonare e darci
ancora un segno della sua amicizia… consegna ad ognuno un dolcetto algerino che
sua madre aveva fatto appositamente per noi!
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