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GIUNGE IN REDAZIONE LA LETTERA APERTA DI UN’ATLETA, A RINGRAZIAMENTO PUBBLICO DELLA WTKA PER AVERLE RESO POSSIBILE UN SOGNO… ALTRIMENTI DIFFICILMENTE REALIZZABILE IN ALTRI MODI PER MOLTI DEI PARTECIPANTI.I MONDIALI WTKA, ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN'ATLETADi: Tiziana CiampiEgregi Sig.ri Presidente e Vicepresidente WTKA, innanzi tutto lasciate che mi presenti. Sono Tiziana, atleta agonista della federazione FED.I.KA. Attraverso questa lettera, vorrei farvi "vivere" le stesse emozioni di noi atleti e farvi capire cosa prova un'atleta che partecipa ad un Mondiale. La mia passione per il karate ha avuto inizio nel 1990, diciamo che è sempre stato la mia passione e fino ad oggi ho avuto l'opportunità di gareggiare in competizioni di maggiore o minore importanza, e questo grazie non solo agli anni di allenamento alle spalle, ma anche al Presidente della FED.I.KA, al mio Maestro e agli Allenatori che per tutti questi anni, mi sono stati dietro e mi hanno sostenuto. Tra quelle di maggiore importanza, ricordo il Mondiale WTKA che si è svolto nel 2005 a Viareggio (Lu) che sinceramente non mi ha regalato le stesse emozioni come quello del 2007. (VEDI: Campionati Mondiali Open WTKA ; Speciale Mondiali di Kickboxing e All Style WTKA e Speciale: Torneo Mondiale Open WTKA 2007) Sicuramente dal 2005 al 2007 i Mondiali della WTKA hanno avuto una svolta impressionante. Dal 2005 siamo passati, in soli 2 anni, dai 3 Tatami, presenti all'interno di un palazzetto di modeste dimensioni, a 12 Tatami e 2 Ring (nel 2007) destinati alle competizioni, all'interno di un'area di circa 7000 mq (se mi ricordo bene). Beh.. permettetemi di dire che il Mondiale del 2007 è stato un Mondiale "SPETTACOLARE". Sicuramente dietro ai 2 mondiali WTKA, vissuti sulla mia pelle, c'è stato un lavoro che vi ha visti impegnati al massimo, avete donato il cuore e l'anima in tutto quello che avete fatto. E i risultati si sono visti!. Sotto questo punto di vista dovete perdonare noi atleti, in quanto il più delle volte non teniamo conto di tutto quel lavoro che avete fatto per noi. Per mesi e mesi ci alleniamo, duriamo fatica, sacrifichiamo i nostri hobby per essere in grado di poter partecipare ad un Mondiale. Ecco perché nel momento in cui arriviamo al fatidico giorno della gara, il nostro pensiero e il nostro obiettivo è solo ed esclusivamente uno...
Mettere in pratica tutto quello per cui ci siamo sacrificati e per il quale abbiamo durato fatica, raccogliere i frutti che per mesi abbiamo seminato e coltivato con molta cura, per questo il più delle volte non teniamo di conto della mole di lavoro di chi sta dietro all'organizzazione di tali eventi.
Tutti noi quindi lavoriamo, con fatica, impegno e dedizione
per raggiungere un unico scopo... Raggiungere IL SOGNO, questo ci riunisce tutti
dentro un grande cerchio, all'interno del quale non esistono distinzioni di
razza, sesso, età, religione, colore e classe di dirigenza: facciamo tutti parte
del "GRANDE CERCHIO DEI SOGNATORI". Per noi Atleti, lo sanno tutti, il sogno è
quello di raggiungere la vetta più alta, come per i nostri allenatori è quello
di vedere che tutto il lavoro svolto con i propri allievi, tutte le fatiche
condivise insieme a loro, in realtà sono servite allo scopo. La vittoria del
proprio atleta in fin dei conti è anche una loro vittoria.
Sig. Presidente, Le posso garantire che il Mondiale WTKA del 2007 ha fatto sognare tutti. Per noi atleti è molto importante, se non addirittura fondamentale percepire, captare nell'aria l'atmosfera di una gara a livello mondiale. L'anno passato abbiamo sentito quell'aria ancora prima di entrare "in campo", grazie al corteo di apertura per le strade di Carrara. Eravamo tutti lì, ognuno con la sua bandiera, per rappresentare la propria nazione, ognuno che cantava il proprio inno con la mano sul cuore. L'adrenalina era già alle stelle. Ovunque giravi lo sguardo vedevi eserciti di atleti, schierati ordinatamente, provenienti da ogni angolo della terra. Si scorgeva , negli sguardi che si incrociavano, le tue stesse paure, le stesse passioni e la stessa voglia di riuscire a conquistare quel podio. In quel momento capivi che quello che ci divideva era soltanto una distanza geografica, ma che in fin dei conti eravamo tutti uguali.
Tutto era perfetto. Al momento dell'entrata nell'area di
gara, gli occhi saltavano da una parte all'altra del padiglione, per ammirare le
stupende novità.
E' questa la parte più bella dei Mondiali WTKA, la cura dei dettagli, dalla scenografia al clima tali da farti sentire orgogliosa/o di essere li. Ci avete messo a disposizione una squadra di fisioterapisti, completamente gratuita, pronti ad offrirci massaggi qualora ne avessimo avuto bisogno; personale qualificato per dare spiegazioni agli atleti stranieri; navette gratuite che facevano avanti e indietro tra gli alberghi e il padiglione. Insomma tutto era a nostra completa disposizione e tutto gratuito!
Condividiamo tutti una passione, che è quella delle arti
marziali, per molti di noi è molto più di uno sport, è uno stile di vita, una
cosa in cui crediamo veramente e per
Grazie...Oss!!! |