Una personale
riflessione di un appassionato maestro di Ju-Jitsu sull'attuale mondo delle arti
marziali e delle diverse organizzazioni che raccolgono i molti suoi praticanti,
a cui questa redazione ritiene di dare spazio come ad ognuno che ritenga di dare
una sua opinione in modo educato.
MAESTRI!
diamoci una mossa!
Di: Massimo Curti Giardina
Se
ci fermassimo un attimo per riflettere e fare il punto della situazione su cosa
accade da qualche anno nel mondo delle arti marziali in Italia, non so se
dovremmo piangere o sorridere per tali eventi. Nascono federazioni ovunque, ed
altre si sdoppiano con una tale facilità che se non segui gli eventi sulle
riviste specializzate ti trovi fuori dal mondo marziale italiano.
Organizzazioni che cambiano, maestri che lo scorso mese erano
apprezzati da sigle federali, sono denigrati da queste e operano con gradi
superiori presso altre federazioni. Il salto del Dan avviene a volte anche di
due gradi, tale velocità, dicono, è giustificata dal numero di Dojo che questo
presenta a questa o quella federazione. E’ difficilissimo che agli esami per Dan
si venga bocciati! E’ molto difficile che una cintura marrone non venga
inquadrata come nera al termine di una sessione d’esame. Ai passaggi inferiori,
si consegnano le cinture di colore agli allievi in occasione di “verifiche”,
nelle quali, al 99 % non esiste bocciatura. I diplomini sono già belli e pronti
e suddivisi per i Dojo, che a volte si riuniscono per tali eventi, nei mesi
prestabiliti, (in occasione degli auguri delle festività natalizie e a fine anno
sportivo, prima di lasciare la palestra per le ferie estive). Sono delle usanze
Italiane o vengono effettuate anche in altri paesi ? Ma ! Come il panettone a
Natale, la colomba a Pasqua prendono vita le varie sessioni d’esame!
Sono
convinto che molti di voi sorrideranno nel leggere quanto ho scritto, certo,
altri si risentiranno per tali affermazioni e scuoteranno la testa per
mostrare, ad eventuali persone presenti, di non essere d’accordo con quanto è
stato detto, ma sappiamo tranquillamente, almeno il lettore e lo scrivente, che
purtroppo è tutto vero. Attualmente siamo circondati da Federazioni vere e non
vere, Con cerchi olimpici e senza, da Enti accreditati e non, da accordi
Internazionali con tante sigle straniere che danno lustro alle federazioni
Italiane, di maestri che chiedono somme esose per le loro prestazioni
occasionali, di esami per Dan che costano quasi quanto una quota mensile di un
mutuo, e, sicuramente mi saranno sfuggite tante altre piccole e grandi questioni
inerenti al caso specifico.
Diamoci
una mossa ! Fortunatamente ci sono tantissimi Maestri che credono ancora nelle
cose che gli sono state insegnate negli anni 70’, quando si andava in palestra
per amore verso la disciplina che si era scelta, con tanti sacrifici economici,
a volte,facendo chilometri per raggiungere il Dojo. Si tornava a casa
stanchissimi, spesso con parti del corpo doloranti e con diversi ematomi che si
scoprivano il giorno successivo, ma con tanta soddisfazione per aver assimilato
nuove tecniche o perfezionato posizioni e passaggi di primaria importanza
nell’esecuzione di kata. Vi ricordate che per ottenere la cintura nera, per mesi
e mesi, prima degli esami (quelli con la E maiuscola), ci preparavamo fino a
tardissima sera, a studiare i Kata, le tecniche i particolari, la didattica, il
modo di presentarsi dinanzi alla commissione esaminatrice, sapendo
perfettamente, che esisteva a tutti gli effetti la possibilità di essere
BOCCIATI !
Cerchiamo di ripristinare tutto questo! Dipende solo da noi,
credere ancora in certi ideali e nella disciplina da noi scelta qualche anno fa
! Cerchiamo di ritrovare negli occhi dei nostri allievi quella luce che si
accendeva quando il nostro maestro si rivolgeva a noi sia per complimentarsi che
per riprenderci se una tecnica o un passaggio era fatto con scarsa
determinazione.
Massimo Curti Giardina
( un cintura nera del 70’)
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