Guerriero della Luce Online – # 196
Il guerriero della luce e il suo temperamento
Il
guerriero della luce si permette di vivere un giorno diverso
dall’altro. Egli non ha paura di piangere antiche pene o di gioire
per nuove scoperte. Quando sente che è giunta l’ora, abbandona tutto
e parte per l’avventura tanto sognata. Quando capisce di essere al
limite della propria resistenza, esce dal combattimento, senza
sentirsi in colpa per aver fatto una o due follie inaspettate.
La storia che segue illustra ciò che voglio
dire.
Un uomo che perseguiva la santità decise di
salire sulla cima di una montagna, portando con sé solo gli abiti
che aveva indosso, e rimanere lì a meditare per il resto della
vita.
Ben presto capì che un abito non era
sufficiente, perchè si sporcava molto rapidamente. Scese dalla
montagna, si recò nel villaggio più vicino e chiese degli altri
vestiti. Poiché tutti sapevano che l’uomo era in cerca della
santità, gli consegnarono un nuovo paio di pantaloni e una camicia.
L’uomo
ringraziò e di nuovo se ne salì fino all’eremo che stava costruendo
in cima alla montagna. Passava le notti erigendo le mura, le
giornate immerso nella meditazione, mangiava i frutti degli alberi e
beveva l’acqua di una sorgente vicina.
Un mese dopo scoprì che c’era un topo che gli
rosicchiava il vestito di ricambio che lui lasciava ad asciugare.
Poiché voleva rimanere concentrato soltanto sul proprio dovere
spirituale, scese di nuovo al villaggio e chiese che gli trovassero
un gatto.
Gli abitanti, rispettosi della sua ricerca,
esaudirono la richiesta.
Sette giorni dopo, il gatto era ormai mezzo
morto di inedia, perché non riusciva ad alimentarsi di frutta e,
intorno, non c’erano più topi. L’uomo tornò al paese in cerca di
latte: giacché i contadini sapevano che non era per lui – che, in
fin dei conti, resisteva a mangiare soltanto ciò che la natura gli
offriva -, lo aiutarono ancora una volta.
Il gatto finì il latte rapidamente, così che
l’uomo chiese in prestito una mucca.
Dato che la mucca produceva più latte di
quanto fosse necessario, cominciò a berlo anche lui, perché non
andasse sprecato. In poco tempo - respirando l’aria di montagna,
mangiando frutta, meditando, bevendo latte e facendo esercizio – si
trasformò in un modello di bellezza. Una bella giovane che era
salita sulla montagna cercando un agnello finì per innamorarsi di
lui, e lo convinse che gli occorreva una sposa che si occupasse
delle faccende di casa, mentre lui meditava in pace.
L’uomo rimase tre giorni a digiuno, cercando
di scoprire quale fosse la decisione migliore da prendere. Infine,
capì che il matrimonio è una benedizione dei cieli, e accettò la
proposta.
Tre
anni dopo, l’uomo era ormai sposato, con due figli, tre mucche, un
fruttetto di alberi carichi, e dirigeva un luogo di meditazione, con
una gigantesca lista d’attesa di persone che volevano conoscere il
miracoloso “tempio dell’eterna gioventù”.
Quando qualcuno gli domandava come tutto fosse
iniziato, lui diceva:
- Due settimane dopo che ero arrivato qui,
avevo solo due capi di abbigliamento. Un topo cominciò a
rosicchiarne uno, e...
Ma nessuno era interessato alla fine della
storia: erano tutti sicuri che fosse un sagace uomo d’affari, che
tentava di inventare una leggenda per aumentare ancora di più il
prezzo del soggiorno nel tempio.
Ma come un buon guerriero della luce, a lui
non importava cosa pensavano gli altri: era contento perchè era
stato capace di trasformare i suoi sogni in realtà.
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