LA RESPIRAZIONE
di: Franco Piccirilli
Un aspetto da sempre rilevante dello studio della maggior
parte degli stili di Kung Fu è la
respirazione, la più importante funzione del nostro corpo, in quanto senza
di essa non potremmo vivere.
Il sangue e l'intero organismo sono composti da milioni e
milioni di cellule, ed è proprio respirando che l'ossigeno, attraverso il
sistema circolatorio raggiunge ogni distretto del nostro corpo.
Infatti non una cellula può sopravvivere senza globuli
rossi e che, a sua volta, non un globulo rosso può sopravvivere senza ossigeno.
Dunque l'ossigeno domina l'attività del nostro organismo e
ne costituisce l'elemento essenziale nella composizione dei minerali, nel
controllo dei normali potenziali elettrici e nell'eliminazione dei residui
inutilizzati dell'alimentazione.
L'ossigeno riveste una importanza fondamentale anche nel
funzionamento di tutti gli organi interni, il più esigente dei quali è il cervello
che ne pretende i 3/4 della quantità totale richiesta dal corpo.
Noi stessi non ci rendiamo conto di questi complessi
processi che avvengono nel nostro corpo; sappiamo comunque che tutto si
arresterebbe se il nostro corpo non ricevesse una sufficiente e regolare
quantità di ossigeno. Pertanto è nostro dovere assistere l'organismo in questo
suo difficile compito, imparando ad espandere le nostre capacità respiratorie.
I cinesi hanno rivolto fin dai tempi antichi un'attenzione
particolare alla respirazione. Già in un opera taoista del IV secolo a.C. si fa
riferimento a metodi di respirazione [3].
Attualmente questi esercizi prendono il nome di Chi-Kung,
con cui si indica "l'uso della
respirazione allo scopo di sviluppare il Chi, per un proposito particolare,
quale la salute e il combattimento" [1].
Le tecniche respiratorie del Kung Fu sono determinanti per
il rilassamento psicofisico; una quantità sufficiente di ossigeno è necessaria
per prevenire il deperimento fisico e mentale, per prevenire quel genere di
vecchiaia che non solo è dovuta agli anni trascorsi, ma al decadimento delle
funzioni dell'organismo e della mente.
"Come un albero
tre nutrimento dalle sue radici, così l'uomo trae forza dalla terra"
(Libro dei Canti).
Spiritualità, forza, stabilità derivano dal senso
della terra, intendendo con questa espressione fare riferimento sia ad un
solido contatto con la terra, sia ad una buona conoscenza della propria
fisicità.
Anche in senso più tecnico la forza, in ultima analisi,
proviene dalla terra: senza un solido terreno sotto i piedi, anche i muscoli
più forti non trovano presa per l'azione.
Secondo la terminologia cinese la parte centrale del corpo,
che corrisponde alla terra, è nota come Tan
T'ien.
Secondo i principi proclamati da alcune scuole di Kung Fu
ed in particolare dallo stile Tai-Chi Chuan, bisogna "concentrare il respiro nel campo del cinabro", altrimenti
chiamato anche "Tan-Tien".
Sull’ubicazione di questo punto esistono varie versioni, la maggior parte
delle quali lo localizzano nel basso addome: una di queste definizioni porta a
localizzare il Tan-Tien tre dita sotto l'ombelico. È comunque in questa zona
che dobbiamo concentrarci durante la respirazione, attraverso una distensione
totale della vita e dell'addome.
Nelle pratiche spirituali questo punto è considerato il
centro di vitalità e dell'unificazione tra la mente e il corpo. Le pratiche
meditative nel Kung Fu erano e sono un requisito base per gli orientali per
giungere all'abilità nella pratica delle arti marziali.
La mente deve essere completamente libera e aperta a
recepire ogni cosa senza distorsione o affanno. Non c'è alcun pensiero di se o
di altro, non c'è stato emotivo di paura o di desiderio. La mente e il corpo, interno ed esterno, sono in armonia così completa,
da includere la lotta e la morte.
Abbiamo detto che la respirazione è essenzialmente addominale.
Andiamo a vedere ora come si effettuano i corretti movimenti respiratori.
La respirazione non si effettua con la dilatazione del
torace durante l'inspirazione e il suo rilassamento durante l'espirazione
(respirazione toracica), ma tramite il lavoro del diaframma. Durante la fase di inspirazione
deve esserci decontrazione del basso addome, mentre durante la fase di espirazione deve esserci una leggera contrazione (2).
La respirazione avviene generalmente con il naso, mentre
soltanto in alcuni esercizi l'espirazione avviene dalla bocca.
I
cinesi considerano l'inspirazione Yin e l'espirazione Yang; questa seconda fase
è quella più importante, su cui va accentrata la nostra attenzione;
nell'espirazione l'allievo emetterà l'energia per colpire il proprio
avversario. È stato dimostrato che l'espirazione è effettivamente la fase più
importante, durante la quale hanno luogo gli scambi cellulari (2).
Con questo tipo di respirazione il diaframma si abbassa
durante l'inspirazione e ritorna al suo posto nella fase di espirazione. La fase
dell'inspirazione comporta il gonfiarsi dell'addome. In questa maniera si
ottengono delle inspirazioni ed espirazioni sempre più prolungate e profonde,
mentre il movimento della cassa toracica diventa quasi impercettibile.
Dal punto di vista meccanico questo metodo di respirazione
presenta, fra l'altro, il vantaggio di facilitare il lavoro della digestione e
di accelerare le secrezioni interne grazie alla pressione esercitata sugli
organi interni dal diaframma.
Possiamo fare delle ipotesi a proposito del perchè deve
essere portata la nostra concentrazione nel Tan-Tien (basso addome).
In effetti concentrandoci su questa regione del corpo siamo
in grado di poter stimolare la circolazione e l'afflusso del sangue in questa
particolare area (tecniche di visualizzazione), e con esso anche un maggior
apporto di ossigeno, necessario per la sintesi descritta sopra. La combinazione
del lavoro di assimilazione dei cibi con la respirazione ha come effetto il
miglioramento del funzionamento dell'apparato digerente - assimilativo.
Nel basso addome sono presenti gli organi deputati alla
assimilazione dei cibi, quindi a fornire carburante per il sostentamento del
corpo intero. Questa non è altro che una forma di energia.
Per ottenere questa assimilazione è necessaria anche la
presenza dell'ossigeno che alimenta le varie cellule adibite alla trasformazione
del cibo in energia, e che attraverso la respirazione, giunge agli organi
preposti alla funzione di assimilazione. Anche la respirazione, o soffio come
dicono i cinesi, è una forma di energia.
Ecco quindi che in questo punto si combinano queste due
forme di energie: quella proveniente dal cibo e quella proveniente dall’aria.
Tutto questo si ripercuote sullo stato di salute del corpo
e quindi della mente. A questa conclusione erano comunque giunti anche i nostri
padri con il detto "mens sana in
corpore sano". In ultima analisi noi siamo il risultato della nostra
alimentazione.
BIBLIOGRAFIA
-
Il Tao del
Tai-Chi Chuan - Jou Tsung Hwa, Ubaldini Editore - Roma, 1986
-
Taiji Quan - Arte
marziale tecnica di lunga vita - Catherine Despeux, Edizioni Mediterranee,
1987.
-
Tai Ch'i Chuan e
Meditazione - Da Liu, Ubaldini Editore (Roma), 1988
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