Seminario con Gran Master Richard Bustillo
Di: Marco Vincelli
Ed
ecco che mi si presenta l'occasione per parlare di un'altro grande
personaggio del panorama delle arti marziali. A Maggio 2009 Gran
Master Richard Bustillo è stato ospite in provincia di Bergamo, per
un bellissimo seminario. Richard Bustillo, è un personaggio ormai
famoso in tutto il mondo e il suo calendario né da dimostrazione con
seminari in Cina, Italia, USA, Inghilterra, Polonia, ecc....
Fondatore di una delle accademie più importanti al mondo (IMB di Los
Angeles), collabora con F.B.I ed è sceriffo per il dipartimento di
Los Angeles. Presso di lui si recano ad allenarsi e a prendere
consigli alcuni tra i più noti atleti del mondo. Allenatore
ufficiale del Team olimpico di Boxe americano, Khruu in Muay Thai e
accreditato come uno dei maggiori contribuenti per il rilancio delle
arti marziali filippine. Esperto di MMA è uno tra i principali
esperti di Jeet Kune Do essendo stato studente e compagno di
allenamento del famoso Bruce Lee, nonche presidente della ormai
sciolta Nucleos, l'associazione creata da Linda Lee (moglie di Bruce
Lee) per la buona divulgazione dell'arte e filosofia di Lee e avente
come membri studenti diretti di Lee quali: Taky Kimura, Jesse Glover,
Dan Innosanto, Ted Wong, ecc... Ho avuto l'onore e l'opportunità lo
scorso anno di essere referenziato, insieme a pochi altri, per
andare alla conferenza istruttori che si svolge annualmente in IMB a
L.A. (http://www.combattimentoreale.it/Viaggio
Usa.html).
Ed in quell'occasione ho avuto modo di conoscere l’uomo Richard
Bustillo, quello non marziale. In questo viaggio ho scoperto un
grande uomo con un grande carisma rispettato da grandi Guru delle
arti marziali. Bustillo in quei dieci giorni è stato con noi
italiani (capitanati da Sifu Luca Marinello) come un padre premuroso
sempre pronto a darci i giusti consigli per girare per L.A. e sempre
attento nei nostri confronti, basti pensare che aveva preso in
prestito un grosso camper per poterci muovere tutti insieme e per
paura che l'ultimo giorno perdessimo l'aereo si è presentato
all'alba sotto il nostro dormitorio. All'interno della accademia
diventa però una persona sempre vigile e attenta che dall'alto della
sua esperienza osserva il lavoro delle persone presenti. Per
rispetto verso il docente che tiene lezione in quel momento rimane
però in disparte, quasi abbia paura di disturbare in casa sua, ma
pur sempre attento osservatore è sempre pronto ad intervenire
durante la pratica se qualcuno avesse difficoltà. Persona molto
saggia e umile alla quale è spontaneo dare il massimo rispetto.
Possiamo trovare un ottima descrizione del personaggio Bustillo
nelle parole di uno dei miei più stretti collaboratori (Stefano
Mannis):
“Sifu Bustillo è prima di tutto un nonno. Lo si vede da come
insegna, non insegna come un maestro duro e inflessibile, insegna
come fa un nonno ai nipoti; è impressionante come riesca a
divertirsi nel fare qualcosa che ormai farà da più di settanta anni,
di quanta dedizione ci metta, dal passare in mezzo agli studenti e
dedicare del tempo a ognuno di questi per fargli capire le cose nel
modo più corretto.
Sifu Bustillo è un maestro in quello che fa è lo si vede nonostante
l'età; la qualità dei suoi movimenti e della sua coordinazione non
l'ho vista che in poche persone durante la mia vita di marzialista,
puliti precisi e senza fronzoli, dritti al punto senza fare sfoggio
di niente, ecco cosa fa lui, non fa sfoggio di alcun talento, è se
stesso, ha compreso il JEET KUNE DO in modo totale, non si mette in
mostra, fa sempre solo cosa è necessario, avrebbe tonnellate di
esperienza da mostrare per farsi ammirare eppure ogni sua azione è
finalizzata all'efficacia senza scadere mai nello spettacolare. Una
persona da ammirare. E' una persona disponibile a ogni genere di
richiesta che un marzialista assetato di sapere ha, ma nonostante
tutto, mai nessuno riesce a chiedere tutto, tanta è la vastità di
domande da porgli. Ha portato avanti uno dei seminari più grandi di
arti marziali che abbia mai visto con una professionalità estrema e
con un carisma che è riuscito a tenere nei ranghi oltre cento
persone solo con i suoi modi affabili e cordiali.”
Il 23 e 24 maggio in uno dei week end più caldi di maggio nella
città risultata poi la più calda in assoluto (domenica pomeriggio
37°) si è svolto l'appuntamento annuale con questo grande esperto di
arti marziali grazie all'organizzazione della jkditaly. Nella
mattinata di sabato Gran Master Bustillo si è reso disponibile per
un'ora di intervista (aperta ad una decina di persone) che sperò
presto avrete modo di vedere sugli schermi televisivi o sulla rete.
Durante l'intervista Bustillo ha risposto a domande sulla sua
visione delle arti marziali in generale, sulla sua amicizia con
Bruce Lee e sul personaggio, sul Jeet Kune Do e sulla difesa
personale. Gli è stato ad esempio chiesto:
quale riteneva il metodo migliore per la difesa personale dato
che oggi in molti ritengono di avere in mano l'arte perfetta; cosa
ne pensa dell'immagine che esce dai film su Bruce Lee riguardo al
personaggio Lee; cosa è il Jeet Kune Do e a chi è giusto dare retta
dato che in troppi si dichiarano possessori della verità. E cosa né
pensa appunto della confusione che esiste intorno a questa
arte/filosofia di combattimento ecc. Nelle sue risposte GranMaster
Bustillo è stato molto esaustivo tirando fuori concetti e frasi che
trasudavano dalla sua esperienza, era evidente la sua conoscenza
della materia arte marziale e della filosofia che vi gravita
attorno. Non è allo stesso tempo mai stato polemico in maniera
diretta verso qualcuno o qualcosa in particolare ma ha saputo
trovare l'argomentazione giusta a qualunque domanda. Durante
l'intervista è spesso intervenuto anche Sifu Luca Marinello che
tanto deve a Gran Master Bustillo e che oggi lo considera quasi come
un padre. Marinello ha voluto sopratutto dare ulteriori spiegazioni
sull'argomento Jeet Kune Do e difesa personale dove ha maturato
ormai una decina di anni di esperienza grazie anche alla
collaborazione con forze dell'ordine e i City Angels.
Tengo a riportare quanto risposto da Gran Master Bustillo ad una
domanda sul Jeet Kune Do:
“Il Jeet Kune Do non è uno stile, non è un metodo, non è una
forma. Il Jeet Kune Do rappresenta la via e lo strumento che ogni
persona adotta per poter combattere. Combattiamo senza combattere.
Non diamo pugni, non diamo calci ma fai a pugni con te stesso e tiri
calcio a te stesso. Il Jeet Kune Do è come la firma e ognuno ha il
suo modo personale di firmare e quindi anche nel combattimento
ognuno ha il suo modo di combattere. Questa è la vera essenza del
Jeet Kune Do individuale. Quindi io ho la mia via di combattere cosi
come altri hanno la loro via, bisogna trovare la propria strada per
combattere. Questo è Jeet Kune Do”
Dopo l'intervista ci siamo dedicati a caricarci di energia (il
pranzo) in attesa di iniziare alle 14:30 le nostre prime calde ore
di seminario. Il pomeriggio di sabato è stato dedicato
esclusivamente al Jeet Kune Do – la via di intercettare il pugno (in
seguito nell'articolo abbreviato in JKD)
Il JKD è nota per essere l'arte e la filosofia di combattimento
creata dal famoso Si Jo Bruce Lee. Sul JKD dopo la morte di Lee è
nata molta confusione dovuta principalmente a puri motivi
commerciali; molte sono oggi le persone che si dichiarano detentori
della verità su questa grande materia e spesso sono persone che non
hanno avuto esperienza diretta con l'artista Lee o con i suoi
discepoli diretti (studenti di prima generazione). Negli anni si è
addirittura scissa la materia in due creando due filoni, quello
denominato “original” e quello denominato “concept” portando ad
ulteriore confusione. La distinzioni in due filoni nacque a causa
del continuo profilarsi di scuole che usavano il nome di Bruce Lee e
della sua arte per attirare a se clienti e quindi nacque il JKD
original, o Jun Fan JKD, per distinguere il lavoro originale di Lee
da quello insegnato da altri con adattamenti liberi. Purtroppo anche
qui oggi le due fazioni sono diventate talmente estreme che portano
ulteriori confusione a chi vuole avvicinarsi alla materia in quanto
spesso ciò che la maggior parte della gente pensa quando sente
parlare di "Original JKD" è che questo sia ciò che Bruce Lee
praticava tra il 1967 e l’anno della sua morte, il 1973.
Se si chiede ad un membro della comunità delle arti marziali di
definire la differenza tra "Original JKD" e "JKD Concepts", la
risposta è con ogni probabilità simile alla seguente: "L’Original
JKD è il metodo sviluppato da Bruce Lee prima di morire, mentre il
JKD Concepts è ciò a cui Dan Inosanto ed i suoi allievi si dedicano
attualmente." La problematica relativa al termine "Original JKD"
risiede nel fatto che, dal momento che Bruce Lee continuava ad
evolvere ed a sviluppare le proprie conoscenze nelle arti marziali,
è molto difficile stabilire cosa si possa realmente definire come
"Originale". Stiamo parlando delle tecniche, degli aspetti
filosofici o delle attitudini mentali? Purtroppo tutta questa
confusione è legata ad una diversa interpretazione degli appunti di
Lee che in certi passaggi parla di un suo stile ed in altri parla di
un non stile. Il concetto sarebbe quindi capire cosa intendeva Bruce
Lee con Jeet Kune Do, uno stile o una filosofia di combattimento
dove ognuno trova il suo JKD. Personalmente penso sia sbagliato
parlare di “original” o di “concept” in quanto esiste solo il JKD
quindi la verità è nel mezzo e solo lavorando con le persone più
vicine agli esperti di entrambe le fazioni si possa giungere alla
verità-
Non è mia intenzione annoiare però i lettori con questa
confusione marziale e quindi meglio tornare al seminario con Gran
Master Richard Bustillo. Come dicevo il sabato pomeriggio ha avuto
inizio il seminario all'interno del palazzetto di Sarnico con il
patrocinio del comune. Subito ci siamo resi conto che ci aspettavano
ore di sudore dato l'elevata temperatura a cui occorreva aggiungere
gli oltre 100 atleti arrivati da tutta Italia per l'occasione, io
che ero all'ingresso, a segnalare l'arrivo del Gran Master, sono
rimasto colpito nel vedere l'emozione negli occhi della moglie di
Bustillo al suo ingresso accolto da un fragoroso applauso di oltre
200 mani.
Il sabato è stato dedicato al JKD puro, questa arte/filosofia di
combattimento è caratterizzata da colpi diretti e dall'usare la
difesa come attacco. Dopo un veloce riscaldamento delle
articolazioni abbiamo lavorato in coppie sulle schivate ed il
contrattacco stimolando il tempismo. In seguito a questo abbiamo
fatto simulazioni di contrattacco su schivata interna ed esterna.
Sono state eseguite sequenze di contrattacco su deviazione di jab e
cross con braccio arretrato e contrattacco con braccio avanzato,
ganci e calci. Inoltre parata e reazione su calcio circolare alto.
Su richiesta di Sifu Luca Marinello un particolare “regalo” è stato
fatto a noi pochi eletti che l'anno scorso ci siamo recati a Los
Angeles consistente in una sequenza avanzata di attacco con l'uso di
pugni, calci e trapping. (uaohhh!!!) Nel lavoro sul JKD non può
infine mancare il lavoro del trapping con combinazioni di pak sao e
lap sao. Il trapping, letteralmente intrappolare, trae origine dal
Wing Chung e viene usato nella corta distanza. Lo scopo del trapping
e l'avvicinamento all'avversario tramite tecniche di percussione,
trazione e bloccaggio fino ad arrivare al completo bloccaggio degli
arti dell'avversario. Ore 18:30, con un ora di lavoro in più non
prevista siamo arrivati alla fine della prima giornata soddisfatti
ma fradici. Lo stesso Bustillo, abituato al caldo della California,
ha dichiarato di non aver mai sudato cosi tanto durante un
seminario.
Dopo la tempesta segue la calma e sopratutto... la cena. L'organizazione
ci ha portato in un simpatico agriturismo che si è visto riempire la
sala in pochi minuti. La cena, a base di prodotti tipici, è stata
ottima, da sottolineare il secondo a base di maialino cotto alla
brace (mhhh !!!). Anche a cena Richard Bustillo a dimostrato la sua
semplicità spostandosi tra i tavoli e sedendosi tra di noi. Stanchi
ci rechiamo in albergo (anche perchè qualcuno ha esagerato con il
limoncello) nella speranza di dormire dato che davanti alle finestre
avevamo il campanile della chiesa e l'indomani ci sarebbero state le
comunioni. E' domenica, sveglia alle 07:30 ed è già caldo, la doccia
e d'obbligo. Abbondante colazione e pronti ad affrontare una
giornata di fuoco, ed il programma non era dei più leggeri.
Sono le 10:00 quando, dopo l'arrivo di Gran Master Bustillo,
veniamo fatti disporre tutti sul tatami e dietro le direttive di
Luca DiGirolamo (direttore della Marinello Academy) iniziamo il
riscaldamento a base di stratching. Al riscaldamento sono eseguiti
alcuni esercizi di potenziamento specifici per il grappling dato che
la mattinata sarebbe stata dedicata a MMA, nello specifico lotta a
terra. Gran Master Bustillo ha voluto fare una breve prefazione
spiegando che Bruce Lee è considerato oggi uno dei padri del MMA in
quanto è stato il primo a vedere il combattimento attraverso più
arti marziali (e qui il lettore del JKD “original” potrebbe
sollevare qualche obbiezione ma... non si discute davanti ad una
leggenda come Bustillo) ecco quindi il legame tra le due cose ed il
motivo per cui in un seminario di JKD si studia anche MMA.
Chiaramente occorre specificare che essendo il JKD un' arte per la
difesa personale, a differenza del MMA, non presuppone che ci debba
essere lotta a terra, ma si sa il combattimento è imprevedibile. MMA
(Mixed Martial Arts) è diventata oggi famosa grazie in particolar
modo al circuito americano UFC. Nella MMA l'atleta ha conoscenze
tecniche di varie arti marziali (Boxe, Lotta, Brazialian Ju Jitsu,
Judo, Thai Boxe) e si esprime in base alle proprie caratteristiche.
Come disse Alessio Sakara aka “Legionarius” al seminario di
Novembre a Pisa la cui recensione è stata pubblicata su questa
rivista elettronica (VEDI:
Seminario MMA con Sakara e Marinello) il bello delle MMA è che
posso combattere dove mi sento più a mio agio, se sono un buon
pugile mi limito a boxare, se sono un buon lottatore cerco di
portare il mio avversario a terra. Chiaramente questo presuppone che
mi sia allenato nelle varie discipline in modo di potermi adattare
nel combattimento (principio che troviamo più volte anche nella
filosofia di combattimento di Bruce Lee). Ma torniamo al seminario
dove per “scaldarci” meglio abbiamo cominciato con esercizi di
mobilità a terra sopra il compagno (ottimo per scaldare la
temperatura !!) In seguito G.M. Bustillo ha voluto mostrarci alcune
tecniche di sottomissione dalla posizione di montata e di croce. In
queste posizione abbiamo provato più tecniche di uscita con chiusura
attraverso strangolamento o chiavi articolari alle braccia. E per
chi non fosse del “mestiere” posso assicurarvi che il grappling è
molto più impegnativo del combattimento in piedi in quanto i muscoli
che lavorano sono tutti, nessuno escluso, specie se ti ritrovi un
compagno come il mio che supera i 100 Kg.
Ore 12:30 pausa pranzo e ognuno si dedica al proprio piacere (ma
senza esagerare la giornata non è finita); il caldo si fa sentire
anche fuori dal palazzetto ed il termometro segna quasi 37° (ma è
Maggio !!!) Ore 14:30 siamo pronti al round finale. Prima di partire
G.M. Bustillo ha voluto rispondere ad alcune domande sul lavoro
svolto la mattina e a dare maggiori delucidazioni pratiche qualora
ne fosse necessario. La parte tecnica del pomeriggio è iniziata con
una prefazione sulla difesa da coltello: non c'è difesa da coltello
che non comporti almeno un taglio. Quindi alcune tecniche di difesa
personale da corpo a corpo.
Come scritto inizialmente Richard Bustillo collabora con FBI ed è
sceriffo nel distretto di Los Angeles, una cittadina purtroppo
famosa anche per la sua violenza. Sono stati lavorati alcuni metodi
di uscita da cravatta al collo sia da seduto che da in piedi, con
presa da davanti e da dietro. Il concetto principale che ha voluto
spiegare è che non è con l'utilizzo della sola forza che possiamo
uscire da certe delicati situazioni. Gran Master Bustillo ha poi
chiesto a noi cosa volessimo che ci insegnasse data la sua grande
esperienza e per far questo ha usato una semplice metafora: la mia
esperienza va da una parete a l'altra del palazzetto, durante un
seminario posso trasmettervi una piccolissima parte di questo
spazio. Si è fatto avanti il collega istruttore Mario Furlan, più
conosciuto in Italia per essere il fondatore dei City Angels (http://www.cityangels.it)
organizzazione no profit di volontari che girano per la citta a dare
sostegno alle persone più bisognose: “Siamo volontari di strada
d'emergenza che aiutano i cittadini e lottano contro la criminalità.”
Mario girando con i suoi “angeli” rischia sempre di imbattersi in
qualche malintenzionato e non hanno a disposizione armi e manette;
ha chiesto quindi a Bustillo qualche consiglio per come poter capire
se una persona può essere pericolosa o meno. Il Gran Master ha
consigliato di avvicinarsi con il dialogo, parlando con lo
sconosciuto, ma mantenendo l'attenzione alta, nel caso lo
sconosciuto risponda alle domande è possibile che la situazione non
sia pericolosa e quindi posso provare ad avvicinarmi lentamente.
La parte finale della giornata è stata dedicata al Kali, Bustillo
è riconosciuto da parte del Consiglio dei Grandmasters delle
Filippine come nono grado Black Belt (Grandmaster) in Doce Pares
Eskrima, ebbi personalmente l'onore in IMB di lavorare con Grand
Master Cacoy Canete un arzillo vecchietto dall'impressionante
tecnica. Qui abbiamo dedicato circa mezza ora provando alcuni angoli
di attacco e poi in coppia una sequenza di 10 movimenti poi visti
anche a mani nude.
Sono le 16:00 quando il seminario giunge al termine e l'ultima
mezza ora è per i riconoscimenti, consegna dei diplomi e foto di
rito.
Il seminario è stata occasione per Gran master Richard Bustillo
per promuovere Sifu Luca Marinello a Master Instructor IMB e
confermare Luca DiGirolamo Instructor IMB con grande soddisfazione
dei presenti, è stato inoltre certificato apprentice Instructor
Franco Bellini, istruttore della JKDItaly e assistente diretto di
Sifu Marinello.
Finalmente la tanto desiderata doccia (10 minuti di puro relax) e
poi in macchina per quasi 4 ore di viaggio. Occorre ringraziare,
Sifu Luca Marinello, Franco Bellini e il suo team per l'ottima
organizzazione dell'evento e il comune di Sarnico per la sua
ospitalità (anche se mi sono beccato una multa ah! ah! ah!)
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