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Il movimento cresce…

Di: Beatrice Guardati

 

Quest’anno la manifestazione organizzata dalla WTKA si è ulteriormente dilatata.

Cinque giorni nei quali le discipline marziali e sport da combattimento si sono alternati sui numerosi quadrati di gara allestiti per questo evento, unico in Italia nel suo genere.

 

Il Presidente Michele Panfietti è riuscito a portare nel nostro paese e precisamente a Carrara, una manifestazione internazionale di grande richiamo per gli atleti nazionali, ma manche per le numerose presenze di team oltre confine. Un evento questo, che sta assumendo, se non addirittura ha già assunto, i connotati di una festa delle arti marziali, un tributo non tanto alle discipline quanto piuttosto a tutti praticanti di queste discipline. Per il numero dei tornei e categorie al suo interno, paesi partecipanti e atleti, giustamente il Presidente Panfietti ha ritenuto che questa manifestazione andasse oltre il semplice campionato… anche se rimane pur sempre un open mondiale.

 

Nei campionati mondiali solitamente partecipano solo una rappresentativa per ogni nazione, limitando l’incontro, lo scambio tecnico… alle poche persone rappresentanti le nazioni. Ma l’intento che crediamo di aver colto nella WTKA, va forse oltre il mero campionato. Un campionato è comunque un evento importante nell’ambito delle federazioni che sono strutturate in maniera tale da favorire le selezioni dei migliori atleti di ogni nazione.

 

Quello che la WTKA sta forse costruendo invece, è a mio avviso, qualcosa che si aggiunge all’organizzazione delle federazioni impostate come ho detto sopra. A quella che sembra essere la ricerca del successo attraverso la vittoria di un campionato, sembra si stia aggiungendo in maniera talvolta prevalente la possibilità, l’opportunità… di far parte di un ambiente che molti condividono per lo spirito di incontro che vi si respira. Al di là della gara questi ragazzi, ma non solo loro, sembrano trasportati da una disponibilità a fare della loro passione una festa di condivisione.

 

Questo modo di incontrarsi fa risaltare la persona, favorendo le relazioni, così che la gara risulta essere solo l’occasione, la vittoria non il punto di arrivo, ma piuttosto il punto di partenza… per una esperienza che altrimenti forse, questi ragazzi non avrebbero mai potuto compiere. I campionati federali infatti, avrebbero lasciato a casa gran parte di questi ragazzi, relegando la manifestazioni ai soli atleti prescelti dalla federazione a rappresentare il loro paese in quella competizione, nella quali infatti… risulta molto più importante il solo risultato agonistico. Non che un modo sia migliore di un altro, ma è indiscutibile secondo me… che entrambi si pongono in maniera diversa verso la persona. La WTKA pare infatti aver colto una voglia intrinseca nell’animo umano, quale la relazione tra persone, la socializzazione.

 

Un evento questo che favorisce la socializzazione dei vari partecipanti una festa comune, condivisa. E quando questo spirito di condivisione prevale, anche le barriere culturali sembrano dileguarsi o quantomeno attenuarsi, rendendo disponibili tutti a rinunciare a qualcosa, quello che anche senza rendersene forse conto… non esiste nella realtà, ma solo in ciò che ognuno pensa di dover mostrare di essere.

Cinque giorni comunque di intenso lavoro per gli organizzatori di questo spettacolo marziale, senza considerare quelli precedenti e necessari per allestire l’evento. Comunque, giorni per i partecipanti che si sono riuniti in questa kermesse di festa delle discipline marziali… che se non fosse stata così ben organizzata… avrebbe potuto degenerare in una… bolgia dantesca.

 

In piena continuità, l’attività si è svolta dal mattino alla sera, sia per gli addetti all’organizzazione, quali lo staff e giudici, ma anche per i vari e diversi team partecipati. Una tirata a tratti senza prendere fiato per quanti dovevano assicurare continuità all’evento. I diversi quadrati di gara e ring hanno lavorato senza sosta, macinando un confronto dopo l’altro degli atleti in gara, con ognuno degli addetti impegnato al massimo per terminare le singole categorie che erano assegnate a quel quadrato.

 

Già nelle passate edizioni dell’evento WTKA si era verificato questo metodo, e forse … in seguito a queste considerazioni la WTKA ha deciso di dare alla manifestazione anche un titolo che ne evidenziasse questo aspetto. L’apertura a chiunque volesse cimentarsi in questo tipo di competizioni ha di fatto richiamato oltre 3.000  partecipanti circa, tra atleti coaches e persone al seguito. Atleti di varia capacità e livello tecnico si sono comunque ritrovati di fronte per poter dire ancora una volta, di aver partecipato ad un grande evento come anche questo è stato. La voglia di volerci essere insieme a tanti altri, sentirsi forse “niente” dispersi in quella marea di persone, ma altrettanto sentirsi parte di qualcosa di grande. Una kermesse continua di competizioni in una vera e propria maratona di incontri, dove, senza soluzione di continuità si portava a termine il proprio programma.

 

Ebbene tutto ciò è stata l’edizione 2008 di questa manifestazione, una ininterrotta maratona di incontri nelle diverse discipline di Arti Marziali e sport da combattimento, in cui gli atleti dei vari team internazionali hanno dato vita a questo evento unico, almeno nel nostro paese. I numeri hanno enfatizzato oltremodo questa maratona, alla quale ognuno che volesse cimentarsi in un confronto al di là delle sigle di appartenenza, nello spirito di quei valori da sempre intrinseci nella definizione di sport, ha avuto l’occasione di incontrarsi con altri atleti, accomunati dalla voglia, dalla passione di fare festa. Un tributo alla disciplina che ognuno pratica, rispettando quelle regole imposte da un regolamento, unicamente allo scopo di poter mettere tutti in grado di competere onestamente, per come si è preparati al confronto.

 

Quest’anno erano ben due i capannoni utilizzati per questa maratona marziale.

Questo ha consentito di distribuire gli atleti in ambienti più aperti, meno sovraffollati, oltre che consentire ai giudici di poter lavorare con meno ammasso di persone, con una maggior concentrazione per poter giudicare meglio le prestazioni degli atleti in gara. Anche la distribuzione delle varie discipline nei due capannoni ha consentito di decongestionare quella che fino all’anno passato era una unica (sebbene grandissima) area di competizione. Dunque due capannoni, due strutture per ospitare le migliaia di atleti che hanno voluto e potuto partecipare a questa esordiente Maratona delle Arti Marziali.

 

Nel capannone principale erano stati sistemati ben 11 quadrati, limitanti da un cordone di transenne il cui accesso (attentamente e continuamente controllato dallo staff) era consentito ai soli atleti chiamati in quel momento nell’area di gara. Lungo i lati della grande struttura fieristica avevano trovato posto i vari stand di abbigliamento sportivo, tra cui Oriente Sport con il marchio Top Ten che vedremo anche in occasione dei prossimi Campionati FIKB di Muay Thai a Pisa a Dicembre, come unico sponsor tecnico.

 

Anche quest’anno era stata liberta un’apposita area per il riscaldamento degli atleti prima delle competizioni, mentre un’altra ancora era stata attrezzata con vari sacconi.

Alcuni stand erano poi stati sistemati anche nell’altro capannone. Conseguentemente all’ampliamento delle aree di gara, anche i punti di ristoro e servizi, erano naturalmente aumentati rispetto a quelli della passata edizione. All’interno di ogni padiglione erano stati aperti i rispettivi bar, uno dei quali attrezzato anche con tavolini, dove potersi ricaricare, se non altro staccando per qualche minuto dall’attività che ognuno faceva.

 

Naturalmente anche noi ne abbiamo approfittato per un caffè, ma non solo….

Il capannone che si è aggiunto quest’anno era stato invece adibito prevalentemente per gli sport da ring, mentre una consistente area di questa struttura ospitava il palco, per la presentazione del concorso di Miss Arti Marziali WTKA 2008 e per la successiva cerimonia di consegna degli Oscar delle Arti Marziali – ilguerriero.it.

 

La presenza de ilguerriero.it a questa Maratona era come al solito testimoniata, oltre che dall’ormai onnipresente suo rappresentante Roberto Fragale, anche con i consueti striscioni che erano stati spiegati in alcune aree dei due padiglioni, a testimoniare l’importanza della manifestazione nel panorama marziale e quindi l’attenzione per una loro efficace promozione attraverso le pagine di questa rivista, che può raggiungere ogni luogo della grande rete internet.

 

Un processo del nostro mondo sembra essere in atto, di cui la WTKA è parte certamente importante nel panorama marziale e degli sport da combattimento. Questa evoluzione in svolgimento… è forse ciò che alcuni personaggi, fra cui l’autorevole e sempre presente Roberto Fragale, già in tempi non sospetti… avevano saputo coglierne l’essenza… dando vita ad un ampio progetto, che potrei dire è l’esistenza stessa de ilguerriero.it: il movimento globale!

 

In cui la buona promozione di ognuno… fa bene a tutti gli altri, ma che se veramente tutti fossero capaci di comprenderne il concetto… faremmo sicuramente tutti, meno fatica a sostenerlo!

 


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