La WTKA Raddoppia
Di: Franco Piccirilli
L’esperienza dell’edizione
del 2007 di questo raduno internazionale della WTKA ha fatto
emergere tra le altre cose anche la necessità di dover trovare ben
altri spazi per consentire un agevole svolgimento delle giornate di
gara. Le migliaia di persone che sono convenute l’anno passato al
Carrarafiere, hanno infatti evidenziato alcune limitazioni del pur
grande padiglione dove si era svolta la manifestazione.
Nonostante le dimensioni
dell’edificio infatti, sembrava non ci fosse abbastanza spazio per
tutti, facendo forse apparire in alcuni momenti ed ai meno attenti,
una situazione… come di disorganizzazione. Ma lo sembrava soltanto,
in quanto anche in passato, l’efficiente servizio d’ordine ha sempre
svolto un ruolo fondamentale nella conduzione delle giornate di
gara, garantendo che ognuno si comportasse in maniera educata e
rispettosa per il luogo che li ospitava, per gli altri e quindi in
ultimo anche e soprattutto per se stessi. Ma devo dire anche che in
questo controllo lo staff, assieme al servizio d’ordine, era
certamente agevolato dai comportamenti educati dei partecipanti. Il
risultato nel passato è stato quello di una manifestazione che,
seppur congestionata dalle numerose presenze, si è comunque svolta
come vi abbiamo raccontato nello
speciale del
2007.
Quest’anno i dirigenti della WTKA,
hanno voluto dare un segno anche tangibile della loro attenzione al
completo benessere di tutti i partecipanti, atleti, coaches,
giudici, staff, accompagnatori, cercando di limitare ciò che l’anno
passato poteva aver contribuito ad un certo disagio. Ecco quindi che
una importante novità quest’anno è stata la distribuzione delle
competizioni su due padiglioni del Carrarafiere anziché uno.
Le due strutture erano comunque collegate da alcuni passaggi e
corridoi che permettevano in ogni momento di poter passare dall’uno
all’altro agevolmente, così che eventuali team che avessero avuto
competizioni in entrambi i capannoni si sarebbero potuti spostare
facilmente.
Le diverse centinaia di competizioni
sono state quindi spalmante su 11 quadrati nel padiglione D e 6
quadrati nel padiglione C del Carrarafiere, a cui si aggiungevano
due ring per il contatto pieno. Inoltre in quest’ultimo padiglione
era stato montato anche un grande palco di 8x12 metri per il
concorso di Miss Arti Marziali WTKA 2008
e per la cerimonia di consegna degli
Oscar delle Arti Marziali –
ilguerriero.it.
L’organizzazione aveva anche
allestito in entrambi i padiglioni alcune tribune per il pubblico,
mentre erano stati aperti in ciascuna struttura le relative aree di
ristoro. A queste si erano poi aggiunti altri punti di ristoro
nell’area esterna tra i due padiglioni.
Questa dislocazione ha permesso di
decongestionare l’area del padiglione D dove l’anno passato si era
svolta la manifestazione, ridistribuendo le competizioni previste
nell’edizione del 2008 tra i due padiglioni.
Considerato quindi l’ampio spazio a
disposizione i dirigenti della WTKA hanno ritenuto di accorpare le
competizioni di alcune delle discipline in programma in particolari
giornate, evitando la contemporaneità dello svolgimento delle gare
delle diverse discipline, almeno nelle fasi eliminatorie, per una
più snella conduzione dell’intera manifestazione. Infatti i quadrati
di gara sono stati utilizzati di volta in volta secondo il numero
delle categorie previste per quella particolare disciplina.
Se forse l’anno passato i quadrati
sembravano insufficienti per le competizioni in programma,
quest’anno, proprio per evitare che sopravvenissero tali situazioni,
le aree di gara sono risultati talvolta anche superiori alle
necessità. Questo intervento ha permesso all’organizzazione di poter
operare e svolgere i diversi compiti necessari per il funzionamento
della manifestazione in maniera più tranquilla e rilassata, senza
dover completare le categorie velocemente per lasciare posto a
quella successiva, con tutte le problematiche che una eventuale tale
conduzione avrebbe comportato.
Il maggior spazio a disposizione ha
quindi reso possibile una maggiore fruibilità e flessibilità delle
strutture, modulando l’utilizzo delle aree di gara per come in quel
momento era più opportuno. La superficiale impressione di coloro che
hanno visto alcuni quadrati vuoti, che non stavano lavorando, li
potrebbe aver portato a pensare ad una inefficienza
dell’organizzazione oltre che alla scarsa partecipazione di atleti,
senza peraltro domandarsi o domandare perché, ma arrivando a tali
conclusioni solo per dimostrare quello che queste persone pensano
sia la WTKA.
Evidentemente hanno poca conoscenza
della WTKA, così come di cosa voglia dire organizzare un evento come
la Maratona delle Arti
Marziali. Se quindi non conoscono come possono pensare? Cosa mai
potrebbero credere se non quello che pensano e quindi che queste
persone sono? Queste persone avrebbero forse preferito partecipare
ad una bolgia solo per poter dire che c'era talmente tanta gente che
non c’era spazio per muoversi? Una efficiente organizzazione ritengo
debba tenere in attenta considerazione le diverse e svariate
problematiche che un evento di tali dimensioni comporta, teso al
benessere di ognuno dei partecipanti a vario titolo, dagli atleti,
ai giudici, agli accompagnatori…
Per poter far questo c’è bisogno di
avere forse una visione più lontana di quello che forse talune
persone riescono a vedere e per tale motivo la manifestazione è lo
specchio di chi la dirige. L’ampia partecipazione di atleti
provenienti da svariati paesi testimonia l’affezione a questo evento
anche per il modo con cui la WTKA ha dato attenzione ad ognuno, se
non altro per quello che riesce a mettere loro a disposizione,
coinvolgendoli oltre che nella competizione in se stessa, anche per
l’ambiente socievole della Maratona delle Arti Marziali.
L’accoglienza che l’organizzazione WTKA ha riservato ad ognuno, è la
riconoscenza ad ognuno dell’importanza che merita di avere per cui
molti si sono sentiti e si sentono di appartenere non a qualcosa ma
di essere ciò a cui appartengono.
Così anche l’affezione non si compra,
ma semplicemente si raccoglie se si è in grado di aver ben seminato.
Auguriamo alla WTKA e ai suoi aderenti di continuare con questo modo
di operare per valorizzare l’uomo attraverso… l’arte marziale.
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