Stage di WuShu con la prof.ssa Li Yanjun

CHANGQUAN (=pugilato lungo) è un termine legato alle arti marziali cinesi che, comunemente, sta a designare uno stile codificato da gare del Wushu moderno. Tuttavia questo termine ha una storia ben più antica ed è stato variamente usato (e viene usato a tutt'oggi) anche per indicare un'intera categoria di stili o anche (più raramente) come sinonimo di Taijiquan.

L’utilizzo del termine Changquan come insieme di stili avviene già all’epoca della dinastia Ming ad opera del generale Qi Jiguang e del maestro di Wushu Cheng Chongdou i quali individuarono e proposero la differenziazione tra il Changquan ed il Danda (il combattimento corto a corta distanza). Oggi la classificazione degli stili di wushu si è ampliata ed arricchita, perciò il Changquan si è andato ad identificare con gli stili del nord della Cina, in contrapposizione al Nanquan, in un sistema in cui Changquan e Nanquan rientrano negli stili Waijia. Questa contrapposizione è un po’ fittizia; essa segue infatti un mero criterio geografico, dovuto al fatto, come si dice sopra, che gli stili Changquan sono praticati nel nord della Cina, inoltre questa distinzione poggia anche sul famoso aforisma “Nanquan Beitui”, cioè “Pugni al sud, calci al nord”, in cui , attuando una estrema semplificazione, si è voluto individuare due grandi famiglie, una a nord e l’altra a sud del fiume Changjiang, il grande spartiacque che divide appunto la Cina.

Le principali caratteristiche dello stile sono l'estensione e l'eleganza dei movimenti. I praticanti si muovono veloci con l'energia generata in maniera potente. I movimenti sono molto ritmici e manifestati nitidamente. Il Changquan contiene tanti movimenti come alzarsi, piegarsi, girarsi, ritornarsi, ecc...

Le tecniche delle mani vengono effettuate in modo molto veloce. Il corpo deve essere molto agile con lo sguardo molto spiritoso e lucido e  il "Qi" scende a basso. Le posizioni sono stabili. L'energia e' molto interna e piena. La forza viene coordinata.

Il Changquan mette in risalto queste tecniche nel combattimento: i colpi sono lunghi e veloci; la forza è rigida.

Oggi il Changquan include tre formalita': i fondamentali "Ji Ben Gong", il Taolu singolo (che a sua volta si divide in obbligatorio e libero) e i combattimenti prestabiliti.

Dopo 1949, il Changquan e' classificato come un elemento chiave nella competizione del wushu. I contenuti includono: le forme codificate per livello esperto, le forme codificate per livello intermedio, le forme libere, le forme di Changquan per il livello base, le armi, le forme per Junior "Qi Nian Quan", la forma per bambini "Shao Nian Quan".

Le armi sono la spada, la sciabola, la lancia, il bastone, ecc..

NANQUAN (=pugilato del sud) è una classificazione geografica delle arti marziali cinesi e si riferisce a tutti gli stili che hanno avuto origine o che sono praticati a sud del Changjiang (cioè lo Yangtze). Inoltre questo nome si riferisce ad un Taolu (forza, sequenza) di Wushu moderno o sportivo codificato per riunire le tecniche dei più importanti stili del sud della Cina. Qualcuno ha voluto trovare delle caratteristiche comuni agli stili provenienti dal Sud in opposizione a quelli provenienti dal Nord. Naturalmente, trattandosi di una generalizzazione, le caratteristiche generali non si adattano sempre a tutti gli stili di una determinata categoria. In particolare, riguardo al Nanquan, si dice che per gli stili del sud è essenziale tenere una posizione solida e rimanere sempre in equilibrio. Ciò probabilmente deriva dall'abitudine a combattere sulle barche e sul terreno fangoso e scivoloso delle zone paludose della Cina meridionale, fatto che ha condotto a uno sviluppo eccezionale dell'uso delle mani e delle braccia. Questa è un'ottima sintesi di un ragionamento che spesso ritroviamo a giustificazione delle peculiarità degli Stili del Sud nei confronti di quelli del Nord. A livello linguistico segnaliamo che questa categoria geografica può essere anche definita Nanpai (Scuola del Sud).

Le principali caratteristiche del Nanquan sono:

1. Mabu stabile e "Qiao" (avambraccio) duro;

2. tecniche di mano numerose e molto varie, che includono Quanfa (tecnica di pugno), Zhangfa (tecnica di palmo), Goufa (tecnica di gancio), Zhaofa (tecnica dell'artiglio), Jiaofa (tecnica di braccio). Le tecniche dell'artiglio, delle dita e del braccio sono caratteristiche importanti che distinguono il Nanquan dagli altri stili;

3. tecniche dell'artiglio: artiglio della tigre, aquila e drago, ecc.;

4. tecniche delle dita: dito singolo, dito doppio.;

5. tecniche di braccio: sono quelle per effettuare attacco e difesa con l'avambraccio e comprendono scendere, intercettare, forare, rotolare, spaccare. Nel nanquan, generalmente, il praticante applica continuamente alcuni movimenti del braccio sulla stessa posizione. Perciò si dice dello stile: "una singola posizione con molti colpi di braccio ";

6. forza del nanquan che si sviluppa dalla vita e si divide in: "Duan-Jing" (forza corta), "Chang-Jing" (forza lunga), "Piao-Da-Jing", "Lian-Mian-Jing" e "Zhang-Dong-Jing" (la forza dell'urto vibrante);

7. alcuni movimenti eseguiti emettendo un urlo. Le urle generalmente sono "Xi(ci), He, Hua, Hai, Yi (ii), Yi (i)", e le urla imitative degli animali.

Dal 1960 il Nanquan è diventato un evento chiave nelle competizioni e nel 1989 è stata creata "la forma codificata da gara internazionale". Nel 1992 sono state codificate anche le forme di "Nandao" (sciabola del sud) e "Nangun" (bastone del sud), rispettando le caratteristiche degli stili del sud e rendendole adatte ad una competizione di livello mondiale.