logo ilguerriero.it

akea

[ Home ] Precedente ] [ Forum ] [ La bacheca ] [ Ricerca nel portale ] [ Ricerca nel web ] [ Video ] [ Prossimi eventi ] [ Contatti ]

Stampa questa pagina Stampa la pagina

Campionati del Mondo di
Kali-Arnis-Escrima
2008

Risultati della nazionale AKEA

Di: Roberta Cerruti

Carbon Markt Cebu City PhilippinenCebu è una delle oltre 7000 isole che compongono le Filippine, collocata nel cuore di questo immenso arcipelago situato nel sud-est asiatico, a sud di Taiwan e della Cina, lambito dall’Oceano Pacifico. Con i suoi oltre 85 milioni di abitanti, che si concentrano però in massima parte nella capitale, la metropoli di Manila, una delle città più grandi del mondo, le isole possono dividersi in tre grandi gruppi, procedendo da nord verso sud. Il gruppo più settentrionale è caratterizzato dalla presenza della grande isola di Luzon e comprende Manila e le prime 6 regioni del Paese. Il secondo gruppo nella zona centrale dell'arcipelago è quello delle Visayas formato da un gran numero di isole di dimensioni medie e piccole e comprende tre regioni. Il terzo gruppo copre tutta la parte meridionale dell'arcipelago, caratterizzata dalla presenza della grande isola di Mindanao e comprende le ultime sei regioni.

Collocata nella parte centrale dell’arcipelago, Cebu è composta da 6 città, tra cui Cebu City, che ha ospitato dal 22 al 25 luglio 2008 la decima edizione dei Campionati Mondiali di Kali-Arnis-Eskrima.

Ma vediamo con l’aiuto della scheda informativa di cosa si tratta, cosa sono queste arti marziali che nascono nel sud-est asiatico.

Arnis nel nord dell'arcipelago, Eskrima nelle Visayas (al centro) e Kali a Mindanao (il sud) sono una sola e medesima cosa: l'arte del combattimento dell'arcipelago delle Filippine.Nella cultura dei Filippini, un combattimento non si svolge che con delle armi, si apprende dunque prima di tutto a difendersi con e contro delle armi (bastoni, coltelli…), il che costituisce la particolarità delle arti marziali filippine.

Studiare  l'Arnis al giorno d'oggi, è come studiare l'arte della sciabola giapponese ai tempi di Myamoto Musashi: è un'arte vivente che ci viene trasmessa da qualche maestro che ha sviluppato il suo sapere nelle situazioni reali di combattimento. Questo è tanto più vero quando lo studio avviene con dei vecchi maestri, sotto il sole delle Filippine, nei quartieri popolari di Manila e Cebu o nelle province remote.

Esiste una molteplicità di stili, di sistemi e di scuole: Kali Ilustrisimo, Doblete Rapilon, Doce Pares, Latosa Eskrima, Lameko Eskrima, Arnis Abanico, Arnis de Cordas, ecc. Infatti, esistono tanti stili quante sono le famiglie, i clans o i maestri.

Per semplificare, diciamo che gli stili di Mindanao sono più influenzati dalle arti indonesiane come il Penkchat Silat, mentre le Visayas hanno conosciuto 400 anni d'influenza ispanica (Escrima) e Luzon (l’isola a nord dove si trova la capitale Manila) è da sempre stata un crocevia commerciale, intrattenendo relazioni risalenti all' XI secolo con la cultura malese del Borneo e con i mercanti cinesi, vietnamiti o giapponesi, integrando alcune forme di combattimento, le armi e le tattiche di guerra di questi paesi. 

Tutti gli stili d'Arnis, Kali o Eskrima sono degli stili "semplici" al contrario alle arti come il Kung Fu o la scherma europea. Ciò per una ragione fondamentale: la ricerca sistematica dell'efficacia. Le basi sono facili da apprendere e l'efficacia sopraggiunge combattendo. I Guerrieri partivano molto giovani per la battaglia e ogni membro della tribù o del clan, pescatore o agricoltore,  doveva essere capace di combattere efficacemente.

Le Filippine sono situate nel centro dell'Asia e nella zona del Pacifico. La storia guerresca del secondo maggiore arcipelago del mondo è molto ricca e complessa. Notiamo  in particolare l'importanza di tre tipi d'influenza:

  • Influenze interne: numerosi gruppi etnici o tribù;

  • Influenze esterne: partners commerciali ;

  • Ondate di migrazioni, invasioni o colonizzazioni.

Nelle province, il machete (bolo) è un utensile da lavoro quotidiano. L'eskrimadore si servirà di questo e di tutto ciò che potrà sembrare un'arma durante uno scontro: bastone, sedia, bottiglia o coltello da cucina utilizzando le stesse tecniche.

Classificazione degli stili  d'Arnis

Esistono tanti stili d'Arnis quanti sono i Guru (insegnanti), Maestri d'Arma o Gran Maestri. Un modo di classificarli  consiste nel porsi la seguente domanda: cosa vuol fare il praticante? Qual è l'obiettivo ricercato in questa scuola?

Per sapere se lo stile che si sta studiando appartiene a un tipo o un altro d'Arnis è sufficiente spesso considerare la provenienza dello stile e la storia personale del Maestro che l'ha sviluppata, ma anche la natura delle tecniche utilizzate.

Arnis Entablado

"L'Arnis d'esibizione", di dimostrazione. Con l'obiettivo d' "impressionare il pubblico", l'Arnisadore esagera i suoi movimenti ed integra spesso delle forme più acrobatiche che realistiche.

Arnis Jugado 

"L'Arnis del giocatore", l'Arnis dello Sport e dei tornei. E' una forma tardiva nelle Filippine dove l'arte del combattimento è rimasta un'arte di strada per i bisogni di strada. I combattenti utilizzano sia dei bastoni protetti da schiuma di latice sia delle leggere armature, sia dei veri bastoni con delle protezioni più pesanti  (tipo Kendo). 

I movimenti sono semplici, rapidi, ma mancano di realismo. In ragione di un sistema a punti, i bloccaggi sono meno sviluppati perché gli attacchi sono senza conseguenze.

Arnis Matador 

Letteralmente "Arnis dell' Uccisore". Questo tipo è invece più incisivo. I movimenti non sono impressionanti, ma molto realistici, economici, semplici e terribilmente efficaci.  Nell'Arnis Matador, gli errori hanno conseguenze gravi e talvolta mortali dunque i bloccaggi  e le schivate giocano un ruolo predominante. Nelle Filippine, soprattutto nelle province, queste forme di combattimento restano predominanti.

Arnis Guerrero 

L'Arnis del Guerriero. E' certamente la forma più rara. La casta dei Guerrieri del periodo pre-ispanico aveva sviluppato un'arte del combattimento raffinato ed integrato con le strutture sociali. Dopo l'abolizione della casta dei Guerrieri, a causa del potere coloniale spagnolo, l'Arnis degenera in un intrattenimento per Combattenti più che un'Arte del Guerriero.

Apprendimento delle Arti Filippine

Come in tutte le arti marziali del mondo, il miglior modo di imparare a difendersi è imparare ad attaccare. L'apprendimento dell' Arnis comincia invariabilmente con la pratica delle armi e del bastone all'occorrenza.

Il principiante apprende dapprima una serie di attacchi (generalmente dodici), poi è tempo di "danzare": bloccare gli attacchi del professore, schivare ed evitare i colpi.

La rapidità degli attacchi col bastone a 300 chilometri al secondo fa sì che il principiante sviluppi molto velocemente delle qualità di tempistica e vigilanza. La priorità è data agli angoli d'attacco e i bloccaggi sono realizzati in funzione di questi angoli perché a velocità reale, l'attacco stesso è troppo rapido per essere interpretato efficacemente. 

Le Armi dell'Arnis

 Esistono nell'Arnis numerose armi: Solo Baston ( Un bastone), Doble Baston o Sinawali (due bastoni), Espada y Daga (spada e daga), Solo Daga (pugnale), Daga sa Daga (due pugnali), Balisong, bastone lungo, Arco, Dulo, Mano-mano ... 

In genere i bastoni sono in rottan (giunco indurito al fuoco), o ancora in "iron wood" (termine botanico) e misurano da 50 a 75 cm, talvolta 120 cm. 

Le spade sono dritte o curve e i pugnali di tipo Kriss indonesiano o ancora a lama dritta e doppia lama. Il balisong o "coltello a farfalla" è un'arma emblematica delle arti filippine.

Origine dell'Arnis

Esistono numerose ragioni per spiegare l'efficacia delle arti da combattimento filippino: storiche e culturali. Situate nel bel mezzo d'una zona commerciale molto attiva (Cina, Vietnam, Malesia, Indonesia e Giappone) le differenti società delle Filippine hanno integrato nel corso dei secoli certi aspetti delle arti guerresche dei loro vicini. Guerre tribali molto frequenti hanno permesso di conservare quest'arte della sopravvivenza ad un altissimo livello. 

I Filippini hanno sempre avuto bisogno di difendersi contro la frequenza degli attacchi provenienti dai loro vicini ma anche da quelli delle varie potenze coloniali, quindi da Portoghesi, Olandesi, Spagnoli, Giapponesi e Americani.

Intrepidi marinai, i Filippini (soprattutto i Luzonesi) hanno sempre cercato fortuna nel mondo e numerosi sono gli equipaggi filippini che hanno preso parte alle battaglie marittime per conto di Sultani malesi o del re del Siam; in più, l'arcipelago possiede una lunga tradizione di pirateria, soprattutto le isole del sud.

Nonostante la presenza di più di 7000 isole, le influenze storiche molto diverse a seconda delle regioni, di numerosi dialetti e culture talvolta molto lontane, si possono nondimeno notare numerosi punti comuni in ciò che riguarda l'arte del combattimento.

Storia dell'Arnis

Fino al primo millennio le tecniche di combattimento sono state una pratica tribale aperta a tutti, simile a quella del combattimento polinesiano. L'inizio del secondo millennio vede lo sviluppo delle società più arcaiche e la crescita degli scambi commerciali con i vicini asiatici.

La nascita di una casta di Guerrieri porta a raffinare le tecniche di combattimento. La maggioranza dei gruppi etnici condividono una fortissima cultura della guerra con la presenza dei cacciatori di teste e l'abitudine alle guerre tribali combattute per  conquista o per prestigio.  Durante l'episodio della battaglia di Mactan, gli Europei fanno l'amara constatazione dell'efficacia dei guerrieri delle Filippine. L'armata di Fredinando Magellano è quasi totalmente distrutta e Magellano stesso viene decapitato dal capo guerriero Lapu-Lapu. 

Con l'inizio del periodo ispanico (1493), la casta dei guerrieri sparisce e l'Arnis de Mano viene insegnato segretamente non più come un'arte della guerra ma come l'arte del combattimento individuale. A partire da questo momento, è all'interno dei clans e delle famiglie che l'arte marziale si propagherà. Diventa un'arte che non si condivide e che s'insegna col contagocce

La colonizzazione americana le guerre d'indipendenza, le rivolte contadine, l'occupazione giapponese, ma anche 30 anni di feroce dittatura fino al 1986, continuano a forgiare quest'arte marziale. La tradizione dei clans si propaga nella forma moderna delle gangs urbane, sia in USA che a Manila. Le gangs non sono associate alla mafia, ma chiamate a proteggere un quartiere in una società di cui la polizia da sola non riesce a garantire la sicurezza. Fino ad un'epoca recente, la pratica dei cacciatori di teste è restata molto viva nelle montagne e nelle jungle filippine e le guerre tribali restano attuali in certe remote province.

E' nelle comunità emigrate in USA che l'Arnis ora si sta sviluppando, soprattutto grazie a degli Americani d'origini filippine come Dan Innosanto. Fino agli anni '70,  l’Arnis è stata considerata come un' "Arte Bandita", riservata ai combattimenti in arena, alla polizia, ai delinquenti. Con lo sviluppo della pratica sportiva delle arti marziali, comincia una nuova era, senza che tuttavia ciò comporti la sparizione  delle forme antiche in una cultura dove il combattimento resta un valore sociale e l'arte marziale una caratteristica della propria identità sociale ma anche il simbolo di coesione nazionale.

Vogliamo qui comunicarvi gli ottimi risultati ottenuti nelle competizioni da parte della nazionale italiana rappresentativa della Federazione WEKAF, sostenuta da sempre dall’associazione AKEA, rimandando alla scheda per chi volesse approfondire il ruolo svolto da quest’associazione che riunisce le arti marziali del sud-est asiatico e ne diffonde la conoscenza e l’insegnamento.

L’Akea è prima Associazione italiana ad aver promosso la diffusione e l’insegnamento dell’arte e filosofia del Jeet-kune-do e delle arti marziali del Sud-est asiatico note come Kali , Arnis o Escrima , e Pencak-silat .  Era il 1991 quando un gruppo di appassionati artisti marziali lombardi decisero di dar vita all’Akea, acronimo di Arnis-Kali-Escrima Association. I fondatori dell’Associazione erano allora già diplomati istruttori di arti marziali filippine. Ma fu un seminario storico, quello del novembre 1991 a Sesto San Giovanni, nella provincia milanese, a far esplodere la sete di conoscenza. A tenere lezione, davanti ad appassionati da tutta Italia, fu invitato il maestro Bob Breen, pioniere inglese del Jeet-kune-do e del Kali.

 Mentre in Gran Bretagna, Germania e Spagna, il seme della “Via del pugno che intercetta” era già stato piantato negli anni Ottanta, in Italia gli appassionati della filosofia del leggendario Bruce Lee dovettero accontentarsi di libri e di pubblicazioni su riviste americane di settore fino agli inizi dei Novanta. Fu così che, con il primo stage firmato Akea, al pubblico italiano si presentò un nuovo mondo identificato con la sigla Jkd.  Fu uno shock rispetto all’immaginario consolidato delle arti marziali. Il commento di uno dei partecipanti di allora riassume perfettamente questo stato d’animo: “Davvero eccezionale, ma non ha tirato nemmeno un calcio”.  Fu solo l’inizio di una serie di cambiamenti che diedero origine a una nuovo modo di concepire la “Via” del combattimento.

L’impatto che hanno avuto queste discipline, sulla comunità marziale del nostro Paese, è stato profondo. Centinaia sono stati gli esperti di arti marziali tradizionali, dal Kung-fu al Karate, dal Ju-jitsu al Taekwondo, ma anche di sport da combattimento, che hanno cambiato il loro modo di praticare dopo aver frequentato un corso Akea o partecipato a uno dei molti seminari tenuti dai suoi qualificati docenti.

ImageDa allora la neonata Direzione Tecnica Akea si dedicò intensamente allo studio di Jkd/Kali fino al conseguimento del diploma di istruttore a Londra nel 1993. Ma non solo, furono organizzati stages , dimostrazioni (e corsi formazione istruttori su tutto il territorio nazionale. Il Jeet-kune-do e le arti marziali filippine si guadagnarono uno spazio sui media specializzati grazie ai numerosi articoli e ai libri firmati dalla Direzione Tecnica. Finalmente il Jkd non poté più essere considerato qualcosa di indefinito. Bruce Lee non fu più identificato esclusivamente come la star del cinema di Kung-fu.

Sifu-guro Attilio Acquistapace è uno dei pionieri italiani del Kali, disciplina che ha introdotto con successo anche negli ambienti delle arti marziali giapponesi Quella sete di apprendimento, tipica dell’epoca pionieristica, non si è ancora spenta nella Scuola. Come insegnano i suoi maestri, la cosiddetta “White Belt Mentality” è l’unico segreto per continuare a crescere. Sifu-guro Roberto Bonomelli e sifu-guro Attilio Acquistapace , i Direttori tecnici nazionali Akea, per primi hanno dato l’esempio di questa instancabile volontà di migliorarsi attraverso la ricerca , la sperimentazione, la pratica. Solo innumerevoli seminari, allenamenti, soggiorni di studio all’estero e lezioni private, con un numero sorprendente di esperti internazionali, hanno potuto dare come risultato la definizione di Association of Quality Martial Arts.  

Per diffondere l’arte marziale filippina, l’Akea scelse di offrire agli escrimador italiani anche il confronto agonistico. Ecco perché, fin dalla sua nascita, l’ Associazione decise di rappresentare la federazione mondiale WEKAF (World Eskrima Kali Arnis Federation). Nel 1994 si tenne il 1° Campionato italiano di Full-contact Stick-fighting . Due anni dopo, la prima rappresentativa nazionale partecipò ai Mondiali di Kali-Escrima-Arnis a Los Angeles..  

Sotto l'attenta guida del Coach e Istruttore Akea Claudio Campanini e dell'Italy Wekaf Director e Istruttore Akea Andrea Citarelli, numerose sono state le medaglie ottenute dai nostri atleti che hanno saputo distinguersi a livello internazionale.

Vediamo i risultati conseguiti:

  • Sara Parente - Karatekai - Casorate Primo (PV), Oro nella Categoria Bastone singolo; Argento nella Categoria doppi Bastoni.  CAMPIONESSA DEL MONDO

  • Alessia Dell'Aquila - Jkd/Kali  Gaggiano (MI), Argento nella Categoria doppi Bastoni. 

  • Andre' Adriano Colazingari - Scudo Frosinone, Argento nella Categoria Bastone singolo; Bronzo nella Categoria doppi Bastoni.

  • Antonio Malizia - Scudo Frosinone, Argento nella Categoria doppi Bastoni

  • Claudio Campanini - Il Nostro Coach, Bronzo nella Categoria Bastone singolo

  • Walter Carlo Tintinaglia - Jkd/Kali  Gaggiano (MI), Bronzo nella Categoria Bastone singolo. 

  • Davide Cesarotti - Scudo Frosinone, Bronzo nella Categoria Bastone singolo.

  • Francesco Galasso - Tiger Club Viadana (MN) - Bronzo nella Categoria Bastone singolo; Bronzo nella Categoria doppi Bastoni

IN TOTALE LA NAZIONALE HA CONQUISTATO IL RAGGUARDEVOLE NUMERO DI 11 MEDAGLIE: 1 ORO, 4 ARGENTI E 6 BRONZI!

Tratte dal sito dell’Akea vi proponiamo infine le schede degli istruttori Claudio Campanili e Andrea Citarelli.

 Biografia del Sifu Claudio Campanini

  •  Nel 1987 comincia a praticare Arti marziali con un gruppo di amici provenienti da svariate discipline

  • Nel 1994 conosce l'associazione Akea e comincia lo studio del JKD e del Kali

  • Nel 1995 partecipa ai Campionati italiani Akea di Arti marziali filippine (Full-Contact Stick-Fighting) ottenendo il 2° posto nella categoria -76 kg della specialità bastone singolo

  • Nel 1997 si diploma Istruttore di Jun-Fan Gung-Fu/Jeet-Kune-Do secondo i programmi Akea e comincia ad insegnare in una palestra in provincia di Mantova

  • Ha contribuito alla formazione dei più famosi stick-fighter italiani degli ultimi anni (tra cui Andrea Solimei, il primo italiano Campione del Mondo di Kali della storia delle Arti marziali, citato anche sulla prestigiosa enciclopedia Treccani)

  •  Nel 2002 viene nominato Coach della Nazionale Italiana Akea di Full-Contact Stick-Fighting, carica che attualmente detiene

  • Nell'ottobre del 2003 si diploma Istruttore di Antiaggressione femminile metodo Difesa Donna (Livello Base) con il Maestro Roberto Bonomelli

  • Nel maggio del 2005 si diploma Istruttore di Antiaggressione femminile metodo Difesa Donna (Livello Avanzato) con il Maestro Roberto Bonomelli 

Biografia del Sifu-Guru Andrea Citarelli

  •  Insegnante professionista di Arti marziali dal 1995

  • Apparso in pubblicazioni periodiche e trasmissioni televisive a diffusione nazionale e locale

  • Ha tenuto corsi specifici e lezioni private per operatori di sicurezza pubblica e privata

  • A 15 anni inizia la pratica del Karate Shotokan con Sensei Giovanni Bartoloni, con il quale prosegue tutt'oggi i suoi studi e approfondisce la metodologia d'insegnamento

  • Nel 1993 si qualifica 1° classificato ai Campionati internazionali di Karate (Unib-Csen-Coni)

  • Nel 1994 si diploma Cintura nera 1° dan di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 1995 si diploma Allenatore di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 1995 si classifica 1° nel kumite e 3° nel kata al Campionato nazionale di Karate (Libertas-Coni)

  • Nel 1995 si classifica 3° nel kata ai Campionati internazionali di Karate (Unib-Csen-Coni)

  • Nel 1996 si diploma Cintura nera 2° dan di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 1997 si diploma Istruttore di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 1999 entra a far parte del Corso di formazione Istruttori Akea

  • Nel 1999 si diploma Cintura nera 3° dan di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 1999 è stato nominato Delegato Provinciale di Frosinone per la Fijlkam-Coni settore Karate

  • Nel 2000 apre il primo corso di Kali e Jeet-Kune-Do nella provincia di Frosinone

  • Nel 2001 si diploma Arbitro federale nel Full-Contact Stick-Fighting

  • Nel 2005 si diploma Cintura nera 4° dan di Karate (Fijlkam-Coni)

  • Nel 2005 organizza a Ceccano (Fr) il primo Campionato Italiano di Kali nel Centro-Sud Italia

  • Ai Campionati Italiani di Kali 2005 a Ceccano, i suoi allievi conquistano 2 Ori e 2 Bronzi

  • Ai Campionati Europei 2005 WEKAF di Kali a Berlino, i suoi allievi conquistano 1 Oro e 2 quarti posti

  • Nel 2005 ottiene la Medaglia d’Oro al Trofeo di Kali (Icka)

  • Ai Campionati Italiani 2006 di Kali a Roma, i suoi allievi conquistano 1 Oro, 3 Argenti e 3 Bronzi

  • Nel maggio del 2006 si diploma Istruttore di Antiaggressione femminile metodo Difesa Donna (Livello Base) con il Maestro Roberto Bonomelli

  • ImageA Luglio del 2006 ottiene il titolo di Campione del Mondo di Kali WEKAF ad Orlando (USA), mentre la sua scuola conquista  2 Ori, 3 Argenti e 4 Bronzi

  • Attualmente partecipa ai seminari di studio di Pentjak-Silat dell'Akea

  • Ha partecipato a numerosi seminari di JKD, Kali e Silat con Docenti di livello Mondiale, sia in Italia che all’Estero

  • Tiene inoltre seminari nel Lazio e nel Centro-Sud Italia     

La redazione de ilguerriero.it si complimenta per i risultati ottenuti con tutti gli atleti che hanno conseguito gli ottimi risultati sopra riportati… e con tutti i partecipanti che non hanno riportato vittorie ma sicuramente hanno combattuto con il giusto spirito del guerriero!


Fonte:


www.ilguerriero.it
Le riviste elettroniche


mailContatti

note

note

Inizio pagina

stella www.ilguerriero.it