KUNG FU ARTE DI VITA... QUINDI?
Testo a due mani
di: Black & White
Fin dalla nascita, in qualsiasi società… dalla più
evoluta a quella più tribale… veniamo “educati” ad una disciplina che
sostanzialmente è un adeguarsi a regole di vita della società in cui nasciamo!
E forse siamo d'accordo anche sul fatto che possa generarci insofferenza e
conflitto interiore… per cui molti alla ricerca della propria “essenza”…
arrivano forse anche nelle scuole di “arti orientali” in genere. Anche il
Kung Fu non sfugge a questa logica per cui molti di noi vi si sono avvicinati.
Siamo tutti concordi sul fatto che il Kung Fu possa essere la metafora della
vita? Ma quale vita? Quella “sociale”… o la Vita… quella “naturale”?
Penserete sia quella naturale, vero? Perché, la vita sociale non è la vita
naturale… Non sono la stessa cosa?Allora domandiamoci se la vita che facciamo,
che conduciamo è quella legata a ciò che noi siamo… o è quella che
“coercitati” viviamo? Nel Kung Fu noi dovremmo, o quantomeno vorremmo…
esprimere ciò che siamo. E’ così, vero? Lo avete sempre sentito dire è
pensate sia così. Questo presuppone di dover essere in grado di “vedere” ciò
che siamo, attraverso lo studio del Kung Fu comunemente inteso. Ma cosa pensiamo
di vedere se continuamente, riproducendo schemi sociali, ci limitiamo ad imitare
qualcun altro, ad essere qualcun altro? Come pensiamo di poter esprimere ciò
che siamo se dentro ci mettiamo ciò che vorremmo essere? Ci siamo iscritti ad
un corso di Kung Fu per migliorare qualcosa, vero? Non certo per continuare ad
essere ciò che siamo. Ma ciò che siamo, o meglio che pensiamo di essere, è
solo il frutto di ciò che l’educazione, la disciplina, la cultura, insomma la
società in cui viviamo, ci ha messo nella zucca. Noi forse, non conosciamo ciò
che siamo, ma sembrerebbe che sappiamo benissimo ciò che vorremmo
diventare. In pratica questo porta a rifiutare ciò che siamo. Rifiutandoci
continuamente, come pensiamo di poter riuscire ad esprimere se stessi?
All’inizio di questa riflessione eravamo tutti d’accordo sul fatto che la
pratica del Kung Fu esprima ciò che siamo. Ma abbiamo visto come quello che
succede poi non è quello che abbiamo detto all’inizio. Allora cosa esprimiamo
nel Kung Fu? Si, nel Kung Fu esprimiamo noi stessi, e cos altro?
Ma come, mi direte… poc’anzi è stato detto che non
siamo noi stessi e adesso invece…. Esprimiamo ciò che siamo in quel momento,
con tutto la nostra zavorra di condizionamenti sociali. Se in quel momento siamo
forti di questi condizionamenti e pregiudizi, ciò che esprimeremo sarà appunto
quella condizione mentale. Non potrà essere altrimenti se ci pensate bene…
Inevitabilmente porteremo nel Kung Fu… nella pratica del Kung Fu, tutto quello
che abbiamo appreso fuori, compresi i metodi di apprendimento. Ma allora, vi
domanderete… a cosa ci serve la pratica del Kung Fu? Se rispondete… per
poterci difendere, vi prego di terminare qui questa lettura e andare a farvi un
giro da un’altra parte. E non sto a spiegarvi neanche il perché vi dico
questo, per il solo fatto che, se avete risposto in quel modo, non capireste
quello che vi direi… non me ne vogliate, ma credetemi è così, non sareste
recettivi per quello che dovrei dirvi, ma alzereste solo una barriera, un muro
per proteggervi da ciò che non volete e potete vedere. A cosa ci serve la
pratica del Kung Fu in relazione all’espressione di ciò che siamo? Abbiamo
compreso che con la pratica del Kung Fu esprimiamo ciò che pensiamo di essere,
ciò che siamo in quel momento. Ma forse cominciamo anche a comprendere che noi
siamo ben altra cosa da quello che pensiamo di essere e che in quel momento
siamo. Se dunque abbiamo compreso questo, possiamo allora anche comprendere come
il Kung Fu ci permetta di poter vedere ciò che siamo in quel momento, ciò che
siamo diventati, mettendo in evidenza tutti quei conflitti interiori che
inevitabilmente ci portiamo dietro e dentro di noi, proprio per il fatto di non
sentirci di essere ciò che siamo, ma solo ciò che siamo diventati. ….E
quindi…? Non mi sento di rispondere per tutti in assoluto. Naturalmente ognuno
ha la sua propria risposta… giusta e vera, soggettivamente e con miriadi di
sfaccettature diverse. Forse è questo il kung fu? Anche questo… e non “solo
questo”. Ma dovremmo comprendere anche che… sopratutto l’interrogarsi e la
“ricerca” delle conseguenti risposte… forse è più importante e
costruttivo che non assumere più facilmente, risposte già confezionate in
buona fede da altri, anche se sicuramente credo, tutte “vere”
soggettivamente. Inoltre… terrei a precisare che questa non vuole affatto
essere una sterile critica al Kung Fu… o agli insegnanti e loro varie
metodologie di insegnamento. Come non ritengo che, vagliare criticamente quelli
che reputiamo “assiomi” e come tali introiettiamo… non debba significare
rifiutarli o cambiarli. Anzi, mi auguro che il personale vaglio critico di
ognuno di noi, ne dia un risultato positivo e li conservi, ma questa volta…
con cognizione di causa! Non siamo forse tutti d’accordo che, anziché
“trovare” risposte a tutti i costi… sia molto più importante
“cercare” infinite domande da porsi? Forse per la gioia di ricercarne le
risposte…. |