Guerriero della
Luce Online – # 222
Il problema degli altri
C’era
una volta un saggio molto conosciuto, che viveva su una montagna
dell’Himalaya. Stanco della convivenza con gli uomini, aveva scelto
una vita semplice, e passava la maggior parte del tempo meditando.
La sua fama, però, era così
grande che la gente era pronta pronta ad affrontare strade anguste,
ad arrampicarsi su colline ripide, a oltrepassare fiumi copiosi solo
per conoscere quel sant’uomo, che tutti credevano fosse capace di
risolvere qualsiasi angoscia del cuore umano.
Il saggio, essendo un uomo
molto compassionevole, elargiva un consiglio qui, un altro lì, ma
cercava di liberarsi subito dei visitatori indesiderati. Essi,
comunque, si presentavano a gruppi sempre più numerosi, e un giorno
una folla bussò alla sua porta, dicendo che sul giornale locale
erano state pubblicate delle storie bellissime su di lui, e tutti
erano sicuri che lui sapesse come superare le difficoltà della vita.
Il
saggio non fece commenti e chiese loro di sedersi e aspettare.
Trascorsero tre giorni, e arrivò altra gente. Quando non ci fu più
posto per nessun altro, egli si rivolse alla popolazione che si
trovava davanti alla sua porta.
- Oggi vi darò la
risposta che tutti desiderate. Ma voi dovete promettere che, non
appena i vostri problemi saranno risolti, direte ai nuovi pellegrini
che mi sono trasferito altrove – così che io possa continuare a
vivere nella solitudine cui tanto anelo. Gli uomini e le donne
fecero un giuramento solenne: se il saggio avesse compiuto quanto
promesso, essi non avrebbero permesso a nessun altro pellegrino di
salire sulla montagna.
- Raccontatemi i vostri
problemi – disse il saggio.
Qualcuno cominciò a parlare,
ma fu subito interrotto da altre persone – poiché tutti sapevano che
quella era l’ultima udienza pubblica che il sant’uomo avrebbe
concesso, temevano che non avrebbe avuto il tempo di ascoltarli.
Qualche minuto dopo, si era creata una grande confusione, con tante
voci che urlavano nello stesso tempo, gente che piangeva, uomini e
donne che si strappavano i capelli per la disperazione, perché era
impossibile farsi sentire.
Il saggio lasciò che la
situazione si prolungasse per un po’, finché urlò:
- Silenzio!
La folla si azzittì
immediatamente.
-
Scrivete i vostri problemi e posate i fogli di carta davanti a
me.
Quando tutti ebbero
terminato, il saggio mescolò tutti i fogli in una cesta, chiedendo
poi:
- Fate passare tra voi
questa cesta, e che ciascuno prenda il foglio che si trova sopra e
legga ciò che vi è scritto. Potrete scegliere se cominciare ad avere
il problema che vi troverete scritto oppure potrete richiedere
indietro il vostro problema a chi gli è capitato nel sorteggio.
Ciascuno dei presenti prese
uno dei fogli, lesse e rimase terrificato. Ne conclusero che ciò che
avevano scritto, per peggiore che fosse, non era tanto serio come il
problema che affliggeva il vicino. Due ore dopo, si scambiarono i
fogli e ciascuno si rimise in tasca il proprio problema personale,
sollevato nel sapere che il proprio problema non era poi tanto grave
quanto immaginava.
Tutti
furono grati per la lezione, scesero giù dalla montagna con la
certezza di essere più felici degli altri e, rispettando il
giuramento fatto, non permisero più a nessuno di turbare la pace del
sant’uomo.
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