Guerriero della Luce Online – # 204
Le cose come esse sono
È
chiaro che non sempre le cose accadono come vorremmo che
accadessero. Ci sono momenti in cui abbiamo la sensazione di cercare
qualcosa che non è riservato a noi, bussando a porte che non si
aprono, aspettando miracoli che non si manifestano.
E meno male che le cose vanno cosí: se tutto andasse come
vogliamo noi, ben presto non avremmo piú argomenti per scrivere
l’itinerario dei nostri giorni. Questo itinerario è fatto dei nostri
sogni come alimento, ma della nostra lotta come energia. E come
sempre accade ai guerrieri che utilizzano la loro energia nel Buon
Combattimento, ci sono momenti in cui è meglio rilassarsi e credere
che l’Universo continui a lavorare per noi segretamente, anche se
noi non siamo in grado di comprenderlo.
Lasciamo, dunque, che l’Anima del Mondo compia la sua missione, e
quando non possiamo aiutarla, il nostro modo migliore di collaborare
è prestare attenzione alle cose semplici della vita – al tramonto
del sole, alle persone che passano per la strada, alla lettura di un
libro.
In
molti casi, invece, il tempo continua a passare senza che accada
nulla di eccezionale. Ma il vero guerriero della luce crede. Proprio
come credono i bambini.
Giacché egli crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad
accadere.
Giacché ha la certezza che il suo pensiero può cambiargli la
vita, la sua vita comincia a cambiare.
Giacché è certo che troverà l’amore, quest’amore compare.
Di tanto in tanto egli si sente deluso. Talvolta si fa del male.
E allora sente i commenti: "com’è ingenuo!"
Ma il guerriero della luce sa che ne vale la pena. Per ogni
sconfitta, ha due conquiste a suo favore.
In un interessante libriccino, “Il Breviario della Cavalleria
Medievale”, c’è un testo che è bene ricordare in questi momenti di
attesa:
"L’energia
spirituale del Cammino usa la giustizia e la pazienza per preparare
il tuo spirito.”
“Questo è il Cammino del Cavaliere. Un
cammino facile e al tempo stesso difficile, perché obbliga a
tralasciare le cose inutili e le amicizie casuali. Proprio per
questo, all’inizio si prova tanta esitazione a intraprenderlo.
"Ecco il primo insegnamento della
Cavalleria: tu cancellerai quello che fino ad ora hai scritto nel
quaderno della tua vita: inquietudine, insicurezza, menzogna. E
scriverai, al posto di tutto ciò, la parola coraggio. Cominciando il
viaggio con questa parola, e proseguendo con la fede in Dio,
arriverai dove dove ti è necessario".
A volte, comunque, noi continuiamo ad aspettare – con pazienza,
rassegnazione e coraggio –, eppure le cose intorno a noi non si
muovono. Ma dato che questa è la strada che abbiamo scelto, è
impossibile che le benedizioni della vita non stiano operando a
nostro favore. È opportuna, dunque, una profonda riflessione su
quelli che definiamo “risultati”: il nostro destino si sta
manifestando in una maniera che non riusciamo a comprendere
pienamente – ma si sta manifestando! Jorge Luís Borges ha scritto un
racconto magistrale a questo riguardo.
Egli descrive la nascita di una tigre che passa gran parte della
propria vita nella selva africana, ma finisce per essere catturata e
portata in un giardino zoologico in Italia. Da quel momento,
l’animale pensa che la sua vita abbia perso ogni significato, e che
non gli resti altro che aspettare il giorno della morte.
Un
bel mattino, il poeta Dante Alighieri passa per quello zoo, guarda
la tigre, e l’animale gli ispira un verso – tra le migliaia di versi
– della "Divina Commedia".
"Tutta la lotta per la sopravvivenza intrapresa da quella
tigre serví perché essa potesse trovarsi quel mattino in quello zoo,
ed ispirare un verso immortale”, dice Borges.
Proprio come quella tigre, tutti noi abbiamo una ragione – una
ragione molto importante – per cui ci troviamo qui, in questo
momento, questa mattina.
Rilassati, dunque. E presta attenzione. |