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Arti Marziali

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Le spade uncinate

Di: Luca Bronzini
Studente della Scuola Arti Marziali Fragale

Introduzione

La spada uncinata (Shuang gou) è una arma tradizionale cinese, storicamente associata agli stili di Kung Fu del Nord. Il suo periodo di ideazione non è chiaro, secondo alcuni è addirittura precedente al periodo degli Stati Combattenti (453 a.C. - 221 a.C.), altri la collocano molto più tardi, durante la dinastia Song (960 - 1279). Per la sua particolare forma è anche conosciuta come “spada a testa di tigre”, probabilmente per le molteplici punte affilate presenti che ricordano zanne e artigli del felino. L'uso del plurale per indicarle è molto frequente in quanto durante le esibizione vengono solitamente utilizzate in coppia.

Origine storica

Storicamente non è catalogabile tra le armi usate in battaglia, in quanto non risulta menzionata in alcun archivio storico militare, oltre a non possederne le caratteristiche tipiche di facilità d'uso. Inoltre, data la particolare forma, non è classificabile neppure come uno degli utensili od oggetti di uso comune (nunchaku, bastoni, kama, ecc.) che venivano utilizzati dalle classi povere per l'autodifesa, a causa dell'impossibilità (economica o legislativa) di possedere armi proprie.

Si può quindi dedurre che fosse un'arma a scopo prevalentemente artistico ed estetico, che veniva  esposta in collezioni di armi o utilizzata durante esibizioni di arti marziali, come accade tutt'oggi, specialmente nelle competizioni di Wu-Shu.

Casella di testo:  Caratteristiche

La spada uncinata  è classificabile come arma da taglio corta, in quanto viene utilizzata con una sola mano. La sua anomala forma sembra ottenuta andando ad aggiungere ad una spada classica  elementi presenti in altre armi dell'epoca aventi scopi specifici. La struttura di base  della lama sembra derivare dalla spada Jian, una leggera spada cinese dritta a doppio filo, appartenente alle armi nobili delle arti marziali cinesi. Differisce da questa per la punta a forma di uncino che da il nome all'arma, questo elemento sembra ripreso da armi ad uncino che venivano usate sui campi di battaglia per disarcionare i cavalieri. La guardia a protezione dell'impugnatura sembra derivata da quella delle spade a farfalla, ma nella spada Shuang gou assume una struttura simile a quella della lama, avente due punte agli estremi e la superficie esterna affilata. A differenza delle spade tradizionali la lama prosegue per almeno una decina di centimetri al di sotto dell'impugnatura presentando una seconda punta, questo elemento sembra pensato per incrementare l'efficacia dei colpi portati col pugno a martello, che, anche nel caso in cui la lama uncinata venga spezzata, la rendono un micidiale tirapugni.

I modelli odierni da esibizione sono generalmente fabbricati in un unica fusione di metallo, o in alcuni casi in due parti unite tra loro, con l'impugnatura ottenuta ricoprendo il metallo sottostante con materiale morbido, generalmente corda, plastica o gomma. Vengono in genere anche muniti di un nastro di stoffa colorata legato all'impugnatura per renderne più appariscente la traiettoria durante l'utilizzo.

Utilizzo

Casella di testo:  Spade uncinate agganciate tra loroLa spada uncinata è un'arma pensata per il solo uso a mano singola, non sono infatti presenti superfici idonee alla presa con la seconda mano essendo tutte le superfici dell'arma affilate, se si esclude la piccola impugnatura. L'enorme superficie tagliente dell'arma la rende estremamente pericolosa e di difficile utilizzo, infatti occorre una notevole abilità per maneggiarne un modello ben affilato senza rischiare di tagliarsi per un piccolo errore, motivo che probabilmente la rendeva inadatta all'uso nella confusione tipica dei campi di battaglia. Non essendo inoltre un'arma dalla struttura molto robusta, come la spada jian da cui deriva, risulta inadatta a contrastare armi pesanti o avversari molto corazzati, ma porta l'utilizzatore a preferire un maneggio incentrato sulla rapidità di azione.

La varietà di tecniche che possono essere utilizzate con questa arma è molto grande, infatti ogni lato della spada è capace di provocare ferite da taglio. In particolare la presenza dell'uncino e delle punte sulla guardia dell'impugnatura la rendono adatta tecniche di intrappolamento dell'arma avversaria, contando anche sul suo tipico utilizzo in coppia.

La presenza dell'uncino rende invece impossibili i colpi in affondo tipici delle spade tradizionali, mancando una punta all'estremità lunga, ma fornisce oltre alla possibilità di arpionare gli avversari, anche quella di unire due spade per formare un'arma snodabile di notevole lunghezza, ampliando repentinamente il raggio d'azione del combattente.

Le punte situate nei pressi dell'impugnatura e la punta sull'estremo corto dell'arma consentono un uso dell'arma anche alla corta distanza tipica del corpo a corpo, situazione in cui le spade tradizionali sono poco efficaci al confronto, non presentando in genere punte o superfici affilate in quella zona.

Bibliografia

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