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arti marziali

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Un’arte ricercata

Movimento Ki No Nagare

Di: Giuliano Delle Monache

La storia delle arti marziali è anche composta di  ricerche da gli innumerevoli risultati, alcuni dei quali,  quando considerati particolarmente rilevanti, secondo una tradizione budo sono stati tenuti segreti, nel tempo non avendone avuto trasmissione , con la scomparsa dei possessori di  questo sapere, alcune  di queste “rivelazioni” sono andate perdute … Il maestro Funakoshi  lo scorso secolo, proveniente da queste tradizioni di ricerca e di conseguente sperimentazione  selezionò studi provenienti da varie interpretazioni dell’arte formando secondo una propria coscienza un opera in linea con le esigenze del proprio tempo, questa operazione fu ripercorsa con lo stesso spirito ma con delle sfumature diverse da un suo allievo Egami sensei il quale grazie a le sue ampie doti di intuizione riuscì a suo tempo a creare un’originale opera… Il maestro Aoki pervenuto da questa diretta tradizione di ricerca nello spirito budo, ha condotto sin da quando allievo di Egami ampie indagini “molto particolari” seguite  anche dal suo maestro, i risultati di alcune di queste indagini secondo alcuni fautori di un senso dell’arte, dovevano rimanere racchiusi nella “tradizione delle tecniche segrete, di alcune di queste ricerche ho cercato di ricostruire se pur brevemente una parte del percorso di un senso che ha animato una scuola di budo sino a i nostri giorni , in questo passaggio si evince come da una approfondita coscienza in una tradizione , di un senso dell’arte , con una motivazione spirituale  e  con indagini basate dall’osservazione dei “fenomeni naturali” vagliati anche in maniera scientifica può essere sviluppato, grazie anche a doti personali, un impegno dalla continua  evoluzione… …Dopo la seconda guerra mondiale , le arti marziali furono particolarmente vulnerabili alla corruzione dovuta alla commercializzazione tramite i mezzi di comunicazione di massa . Più le arti marziali divenivano popolari nel mondo, più superficiale diveniva la comprensione del budo, anche da parte degli stessi giapponesi… H.F.Ito 1983 In Giappone , afferma  il maestro Haruyoshi Fugaru Ito, l’aspetto tecnologico iniziò il suo sviluppo moderno durante il periodo delle guerre civili con le innovazioni del clan Oda Nobunaga , nel tempo questa evoluzione ha portato un dislivello tra lo sviluppo dell’aspetto spirituale che è stato trascurato e quello tecnologico. In base anche all’evoluzione di queste riflessioni  nacque una volontà costruita su varie motivazioni  che porteranno a intraprendere una ricerca molto elaborata .

Sempre con le parole di Ito sensei :

…Coloro che praticavano con Aoki si impegnarono a ripristinare le arti marziali giapponesi. Ognuno di noi scrisse una nota di addio alla famiglia e lasciò la casa . Affidammo la nostra vita ad Aoki con l’intesa che il nostro talento sarebbe stato usato per sviluppare un arte marziale per la nostra epoca … Quindi, “ vivere nello spirito delle vecchie Arti Marziali “,un affermazione del maestro Aoki ,sarà  il concetto  di un senso della sua  ricerca ,forse per alcuni di difficile comprensione  ma di sicuro ,indagine che ha  vagliato un sapere proveniente da un ampia tradizione marziale, basta pensare per citare un esempio, ai contatti che il maestro ha intrapreso durante lo studio sui kata delle varie correnti condotto in “giro” per il Giappone per circa 10 anni, indagine nello spirito del budo, molto laboriosa ,iniziata  in base a quanto scritto in recensioni varie, durante i suoi studi universitari… Alcune Università intorno alla metà del secolo scorso ,pur continuando sotto la direzione di Egami sensei praticheranno un karate diverso , nella Waseda University  la pratica verteva verso un karate più vicino all’idea di Yoshitaka Funakoshi, mentre, il Club di Chuo University tendeva a essere più sperimentale … Hiroyuki Aoki, V Dan di karate shotokai ottenuto nel 1963 da Egami sensei e Capo istruttore di karate del club della Chuo University, dopo l’evoluzione delle ricerche, alcune  intraprese  prima del 1963 ,ricevette  da Egami nel 1965 l’incarico di formare e dirigere un gruppo di ricerca  composto da i migliori studenti dell’Università di Chou, tra cui il maestro Haruyoshi Fugaku Ito, V Dan Shotokai insignito da Egami sensei a 21 anni ,  ottenuto in meno di quattro anni di pratica (risultato notevole in un’ arte conosciuta per il suo rigoroso sistema di esami),da questo studio per volontà dei maestri H. Aoki e H.F.Ito (oggi Master Instructor della Fed. Internaz. di Shintaido) nacque la Sogo Budo Renmei (Federazione delle arti marziali olistiche ,oggi Federazione Shintaido)  di cui Aoki sensei ne  assunse la direzione come Capo Istruttore . La ricerca  fu svolta anche per trasportare l’arte in una “dimensione olistica” , dunque per  amplificarne la percezione ,sviluppata negli anni su un concetto  marziale in base al quale si afferma che la forma segue sempre lo spirito e per questo ne  può essere ricercata l’unità e con essa la “funzione” di collegamento con il budo e dato che questa è un omogeneità tra le arti marziali come il karate, aikido, kendo ecc. che si fonda su una base spirituale comune , può essere un mezzo su  cui formare la tecnica.

 

Questo collegamento fra le tecniche, sarà  uno degli stimoli con cui si esprimerà lo shintaido  nell’applicazione  delle sue discipline studiate, (karate,jo,bo,ken-jiutsu) le quali “rivisitate” anche in base a una consapevolezza con la quale si deduce che un’ arte marziale più è vicina allo “spirito del combattimento” e più ha problemi di aggressività durante la pratica (dato che specialmente i giovani sono tentati  dal provare l’efficacia delle tecniche apprese) determinando anche da questo, la creazione di un raffinato studio privo di inutili tensioni, in grado di ampliare  l’intenzione comunicativa con un’ insieme di movimenti marziali, volti ad esprimere una filosofia  in linea con i nostri tempi, comunque fusa a concetti pratici di attacco e difesa ,formando un’ opera  da i contenuti tecnici che affrontano in profondità anche temi quali la percezione, l’energia, la meditazione, producendo in questa direzione  kata e  intense indagini,capaci di far aprire le “porte” di queste dimensioni presenti nell’arte, alcune di queste osservazioni che hanno contribuito alla formazione di questo” sistema” sono descritte anche con parole tratte da un intervista rilasciata dal maestro Aoki di cui mi sono limitato a trarne un sunto di una parte. ( la testimonianza di alcune di queste ricerche è visibile in brevi filmati su  youtube.)   In questa intervista si  evidenzia come  le conoscenze provenienti anche da una formazione marziale possono risultare un  mezzo per esplorazioni in differenti ambiti come quello su la percezione, del quale si è occupato anche il Ministero giapponese dell’Istruzione e  della Scienza  investendo 300 milioni di Yen  con un progetto  dove ha preso parte anche Aoki sensei con esiti positivi, una parte della ricerca (in sintesi) si è svolta in questi termini: i partecipanti sono stati distribuiti su più piani e in più stanze, il compito era di percepire quando l’altra persona e in un'altra stanza avrebbe “inviato” l’attacco… Un’ altro esempio di studio a cui è stato invitato Aoki è  quello condotto con dei bambini  di 3,4,5 anni di una scuola materna. Questa indagine (in sintesi e con un semplice esempio) è stata condotta anche su una capacità del bambino di percepire e schivare un attacco portato dall’alto verso il basso con un giornale arrotolato,il risultato è stato valutato con i bambini di 3 anni del 100% ,  di 4 anni dell’  80%, di 5 anni dell’ 60% , quindi  circa un 20% in meno ogni anno. In età adulta questa capacità praticamente diviene dello 0%... Sempre da  questo è stato rilevato che i bambini che vivono in un ambiente familiare tranquillo e di amore posseggono una  migliore capacità  intuitiva, rispetto a quanti provengono da un ambiente familiare, frazionato e di tensione… Questo significa anche, come il senso della percezione presente in natura in ognuno di noi , con la crescita venga gradatamente sostituito da “altro”, comunque questa facoltà intuitiva  applicabile anche nelle arti marziali  è una dote che alcuni riescono a ritrovare   o mantenere anche in età adulta…. Un’ altra ricerca nelle parole del maestro H.Aoki tratte da un articolo sul toate del Febbraio 1996 : La prima volta che ho sentito parlare della antica tradizione del “toate”è dal mio maestro Shigeru Egami. Attraverso il toate l’artista marziale è in grado di percepire lo stato spirituale,fisico e mentale , intuire i tempi di una persona che è distante e proiettare la persona senza toccarla,”semplicemente” vocalizzando un forte kiai. In quel momento non c’era nessuno  che poteva farlo  e il toate fu considerata un’ arte perduta. Ero deciso a riportarlo e dopo un bel  po’ di ricerca e pratica ci sono riuscito... Questo è stato 32 anni fa… Quanto espresso in breve , rappresenta solo l’applicazione marziale di questa antica arte ritrovata, ma non ne descrive il sentimento globale, i suoi  contorni filosofici   e le altre possibili applicazioni (del toate), di cui ci parla il maestro Aoki nel proseguo di questo articolo… Di questa arte ritrovata ne è a conoscenza anche il  maestro Masashi Minagawa con il quale ho avuto modo di parlare  recentemente, quando mi sono recato a Bristol per una pratica privata di Shintaido karate. Il maestro durante una pausa, parlando del toate , ha raccontato di essere stato proiettato da Aoki ,descrivendone la “ grande” capacità nell’applicazione  di questa arte  … Un altro esempio di indagini condotte ad ampio “raggio” che includono anche aspetti presenti nella quotidianità visti attraverso un ottica marziale suggerita a suo tempo anche dal maestro Funakoshi “vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza.”

 

Nelle parole del maestro Aoki,  alcune osservazioni  e sensibilità  utilizzate per comporre la sua opera : un bambino molto piccolo non contrae mai una parte specifica del suo corpo. Anche se sprovvisti di allenamento fisico , l’espressione della potenza nei bambini è così forte e automatica che è difficile per noi imitare. Da bambini avevamo tutti una respirazione profonda , muscoli distesi ed un innocenza naturale che poteva disarmare le più forti opposizioni : cosa è avvenuto di queste capacità? …l’energia olistica  si esprime con forme e movimenti naturali che si differenziano sostanzialmente dai cosiddetti movimenti naturali delle discipline tradizionali. Mentre facevo queste ricerche studiavo in ogni occasione i movimenti e le tecniche dell’operaio specializzato,del calzolaio, del contadino,del pescatore o dell’artigiano. Osservando con cura scoprivo che i movimenti dell’artigiano lenti in apparenza , erano armoniosi e non comportavano nessuna tensione alle spalle . Forse questo spiega perché un artigiano può produrre rapidamente con una tecnica che sembra sublime in confronto a quella di un amatore… Seguendo questo filo conduttore e dopo lunghe ricerche  furono scoperti ad esempio alcuni  movimenti particolari  per entrare in comunicazione, utilizzabili anche nelle pratiche con i bambini e applicabili con altre intenzioni, nelle tecniche marziali con un effetto infinitamente più forte del pugno chiuso , con  queste tecniche viene espressa nella difesa e nell’attacco tutta la potenza della nostra energia vitale … Questi  studi, per concludere , compongono essenzialmente una via di comunicazione  attraverso un opera, il cui risultato, diviene una  formula per eliminare l’energia violenta presente nelle arti marziali, trasformandola in positivo , un “nuovo kata”  per esprimere creatività e un intelligenza priva di inutili complicazioni, una via in cui le forme , l’armonia, l’energia, in equilibrio con le necessità della nostra epoca, riflettendo lo “spirito” più profondo del budo divengono un mezzo per migliorare le relazioni umane, un ideale di un’ arte per vivere  in essa un sentimento di positiva unione, una evoluzione di un antica memoria …

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