Il mito del Wing Chun e le origini dell’ arte
marziale
Le
Arti Marziali cinesi, Wushu, hanno una lunga storia. Questa è stata
travisata nel tempo per vari motivi, quali la mancanza di
documentazione storica attendibile o gli abbellimenti della
narrativa cavalleresca e della favolistica marziale, ma anche perché
alcune scuole di Arti Marziali hanno attribuito - erroneamente - la
propria fondazione ad alcuni personaggi della letteratura romanzesca
come mossa propagandistica. Ancor oggi esiste un impressionante
numero di scuole e di fazioni, la cui origine è accuratamente
protetta e camuffata. Tutto ciò vale anche per la scuola Wing Chun.
Quasi
ogni praticante di Wing Chun conosce alcune leggende, che hanno dato
origine a molti differenti nomi in seguito “incollati” al termine
Wing Chun, come “stile del serpente e della gru” e “stile della
scimmia e della gru”. Il più ignorante di questi “inventori” collegò
il termine Wing Chun ai propri nomi famigliari, trascurando
completamente le origini reali. Ad Hong Kong molti praticanti
credono a questa storia: durante la dinastia Qing, la corte
imperiale fece bruciare il Tempio di Shaolin (nella contea Fukien,
provincia di Fujian) e perseguitò i suoi monaci e i suoi discepoli
laici, nel tentativo di distruggerli completamente. Uno dei
discepoli, Yan Si (Yim Sei), riuscì a scappare con sua figlia Yong
Chun (Wing Chun) ed a sopravvivere come venditore di “tofu” (pasta
di soia). Ma un tiranno locale cercò di obbligare Wing Chun a
sposarlo. Wing Chun gli chiese di concederle tre mesi di tempo prima
di sposarlo. Accadde che in quei giorni passasse di lì il Grande
Maestro Madame Wu Mei (Ng Mui) che, sentito il dramma di Wing Chun,
volle trasmettere alla giovane la propria abilità di combattente.
Tre mesi più tardi, Wing Chun sconfisse il tiranno e chiamò con il
proprio nome questa scuola di Arti Marziali.
(Non si può fare a meno di pensare che quel
tiranno doveva essere un invalido, se una persona qualsiasi era
riuscita, dopo soli tre mesi, a diventare così brava nelle Arti
Marziali da vincerlo). Un’altra leggenda narra che Wing Chun,
appresa l’arte del combattimento da Ng Mui, fu spettatrice di un
combattimento tra un serpente ed una gru in montagna, combattimento
che le avrebbe ispirato questa scuola di Arti Marziali. No, non era
tra un serpente ed una gru, dice qualcuno, ma tra una volpe ed una
gru. O forse tra una gru ed una scimmia? (Ma poiché noi non
possediamo né ali né zanne né artigli, come potremmo ragionevolmente
simulare i loro movimenti?).
Nel
1987, il mio maestro Wong Shun Leung tenne una lezione al “Basement”
di Londra. Egli sottolineò che questa leggenda era stata creata da
un discepolo del Grandmaster Yip Man, che faceva il giornalista. Lo
scopo era conferire autorevolezza al Wing Chun, poiché all’inizio -
quando veniva insegnato ad Hong Kong - non era molto conosciuto
(infatti Ng Mui è un personaggio di fantasia tratto da un romanzo).
Nel Regno Unito la leggenda più diffusa riguardo
al Wing Chun è questa: un tempo un discepolo molto forte del Tempio
di Shaolin divenne un traditore, ma nessuno nel Tempio poteva
batterlo, così parecchi monaci anziani lavorarono insieme per creare
uno stile per vincerlo. Cosa accadde a costui alla fine non è dato
sapere. (Stupisce il fatto che questa leggenda abbia convinto così
tante persone). Secondo un’altra leggenda, il gruppetto di monaci
che fuggì dal Tempio di Shaolin quando fu bruciato capì che il tempo
non giocava a loro favore, se avevano intenzione di trasmettere ai
posteri tutte le tecniche e le abilità proprie del repertorio dei
combattimenti di Shaolin; così si allearono per creare il Wing Chun
Kuen. E questo stile perciò sarebbe la crema della crema del Wushu
di Shaolin. (ma se fosse così, perché ci sono così tante persone che
ancora praticano altri stili di Shaolin Wushu? Sono tutti falsi?).
Nel
febbraio 1998, mi recai a Foshan per cercare le vere radici del Wing
Chun, comprai tre raccolte di “Yong Chun Quan” (Wing Chun Kuen),
scritte da Mr. Han Guang Jiu, alla locale società di Arti Marziali.
Nel capitolo sulle origini del Wing Chun Kuen, Mr Han scrisse: “la
leggenda dice che il fondatore del Wing Chun fu la Madre Superiora
del convento di Yijian, appartenente alla 22a generazione di
discepoli del Tempio di Shaolin nella provincia di Henan, e l’albero
genealogico del Wing Chun viene fatto cominciare con lei.” Ma chi
era questa Madre Superiora del convento di Yijian? Mr. Han non
esplorò il passato di questa persona, poichè riteneva chiaro che
fosse una leggenda. Io non sono nella posizione di discutere questa
versione, ma credo che riusciremmo più facilmente a trovare
informazioni su questa Madre Superiora del convento di Yijian che ad
arrivare ad una conclusione.
Ricordo che anni fa, Mr. Zhu Song Min, che ora
non è più tra noi, insegnava a Hong Kong uno stile Wushu detto Yong
Chun Quan. Questo stile era originario della Sala Yong Chun del
Tempio di Shaolin, da cui il nome. (L’ epoca d’oro del Tempio di
Shaolin durò dal 581 al 907 d.c., e in questo periodo il Tempio
aveva più di 5.000 sale e stanze). Lo stile Yong Chun Quan di Mr Zhu
includeva tre esercizi base, “uomo di legno”, “sei movimenti e mezzo
con il bastone”, “mani appiccicose” e così via. Molto simile al Wing
Chun. Forse che Yong Chun e Wing Chun hanno la stessa origine? Se
così fosse, il Wing Chun deve essere sempre stato uno stile del
repertorio delle Arti Marziali del Tempio di Shaolin e qualsiasi
altra leggenda verrebbe ad avere scarsa attendibilità.
La
mia opinione personale è che il Wushu facesse realmente parte della
vita quotidiana dei nostri vecchi antenati. (La storia umana
probabilmente iniziò 1 milione di anni fa, a giudicare dai fossili
di denti dell’uomo-scimmia ritrovato nella Contea di Yuanmou,
provincia di Yunnan, nel 1965). Per sopravvivere, cacciare o
combattere con altre tribù, essi lottavano a mani nude e, più tardi,
con qualche arma. I movimenti utilizzati vennero accumulati ad
ottimizzati in un sistema di Arti Marziali. La Cina ha una storia
documentata di più di 4.000 anni (a partire dal 21° secolo a.c.), ma
il Tempio di Shaolin esiste da poco più di 1.500 anni (dal 495
d.c.), e quindi possiamo con sicurezza affermare che il Wushu non fu
inventato nel Tempio di Shaolin. Il principale merito che può essere
attribuito al Tempio di Shaolin è lo sforzo di aver distillato
l’esperienza dei primi praticanti di Arti Marziali, di averla
raccolta in schemi completi e sistematici e di averla classificata
in categorie, ripulendola dal superfluo e conservando il necessario.
Come risultato, persone di differenti origini e caratteri possono
ciascuna trovare qualcosa di buono per se stessi, rendendo così più
facile la diffusione del Wushu.
La gloria delle Arti Marziali Cinesi oggi è il
risultato dell’incessante sforzo dei nostri predecessori di
migliorare e perfezionare questa arte. Questo processo è destinato a
continuare generazione dopo generazione. Ancora alcuni decenni in
questa direzione ed il Wusu assumerà un aspetto più nuovo, non
credete?
|