logo ilguerriero.it

Arti Marziali

[ Home ] Precedente ] [ Forum ] [ La bacheca ] [ Ricerca nel portale ] [ Ricerca nel web ] [ Video ] [ Prossimi eventi ] [ Contatti ]

Stampa questa pagina Stampa la pagina

La Tigre di Shaolin

Di: Luca Bronzini
Studente della Scuola Arti Marziali Fragale

Gli stili Shaolin degli animali

Shaolin è il nome di un monastero buddista situato  in Cina, nella provincia di Henan, che viene considerato il luogo in cui hanno avuto origine tutte le arti marziali odierne, come narra un detto popolare cinese: Tutte le Arti Marziali sono nate a Shaolin.

Le prime testimonianze di uno stile Shaolin risalgono al VI  secolo dopo Cristo, i monaci compiendo pellegrinaggi continui necessitavano di una buona conoscenza delle arti da combattimento per difendersi dagli assalitori, ciò portò alla nascita di quello che fu considerato il primo stile Shaolin.

L'ideazione dei 5 stili degli animali è datata attorno al 1500 e avviene da parte di un monaco,  con il fine di rappresentare le 5 essenze marziali necessarie ad un buon combattente associandole a 5 animali che ben le rappresentavano. Lo studio degli stili degli animali è rimasto uno dei punti fondamentali delle scuole di arti marziali cinesi, al punto tale da far aumentare il numero degli stili degli animali, andando ad ampliare e approfondire lo studio delle caratteristiche che un guerriero deve possedere.

La tigre nella cultura cinese

La tigre era considerata il re degli animali, essendo il più temibile predatore presente nelle foreste montuose della Cina. Secondo la cultura locale la tigre unisce le movenze fluide e armoniose tipiche dei felini alla forza e alla ferocia che la rendevano il re delle foreste. La possente muscolatura unita alla presenza di zanne e artigli affilati la rendevano un avversario impossibile da sconfiggere per qualsiasi preda se trovasse dinanzi. Data la grande superiorità, la tigre non ha bisogno di ricorrere a strategie, sotterfugi o vie indirette per vincere lo scontro, è sufficiente un semplice attacco diretto scagliato con tutta la sua ferocia per giungere al risultato.

Il suo modo semplice e diretto di affrontare gli scontri rappresenta secondo il pensiero cinese lo spirito puro e sereno di coloro che sanno ciò che vogliono e puntano diretti  verso l'obiettivo. Nella natura della tigre non esiste la resa, come non ci sono avversari, tutto ciò che le si para davanti diviene vittima e come tale è considerato. Il peggior nemico di una tigre è un'altra tigre, in quanto come dicono gli anziani cinesi: Quando due tigri combattono, una rimane uccisa e l'altra ne esce gravemente ferita.

Lo zodiaco cinese

La tigre è uno degli animali che fanno parte dello zodiaco cinese, questo permette di capire quali caratteristiche deve mostrare una persona per rivedere in essa il temibile felino. Le persone nate sotto questo segno sono considerate dei leader nati. Nobili, impavidi, sono persone rispettate anche da coloro che decidono di contrastarle, caratterizzate da un carattere magnetico che rende difficile resistergli.

Sono persone molto socievoli, capaci di atti di grande generosità, ma il loro carattere imprevedibile rende poco consigliabile tentar di sfruttare la confidenza acquisita, pretendono obbedienza, non amano i sotterfugi.

Per la loro necessità di veder le cose ben fatte e in breve tempo preferiscono agire da sole, sono grandi lavoratori che affrontano i compiti con entusiasmo e efficienza. Non sono interessate nel denaro, anche se riescono a guadagnare molto. Sono persone molto passionali, capaci di provare un grande amore, ma si dimostrano altrettanto possessive. La cosa veramente difficile per una

persona appartenente al segno della tigre è l'agire in modo moderato, in quanto  è estraneo alla sua natura.

La strategia dello stile

Come il felino che rappresenta, lo stile di combattimento della tigre si concentra sugli attacchi diretti, con l'obiettivo di porre immediatamente fine al conflitto. Non usa strategie difensive o evasive, ogni tecnica è parte integrante dell'attacco stesso, in quanto l'obiettivo principe è quello di procurare all'avversario il massimo danno nel tempo più breve possibile. Come fa la tigre con le sue prede, il combattente si scaglia contro l'avversario in linea retta, in modo irruento e imprevedibile, con l'intento di colpirlo con tutta la forza esplosiva di cui è capace.

Il combattimento avviene a breve distanza, un vero e proprio assalto al nemico, facendo totale uso della forza posseduta dall'assalitore. Non è uno stile particolarmente veloce, ma sfrutta la fluidità dei movimenti per unire i colpi in un unico micidiale attacco. Questo modo di agire lo rende inadatto a combattimenti di lunga durata a causa dell'enorme dispendio di energie che richiede, anche perchè ciò andrebbe contro l'obiettivo di vincere lo scontro in un unico assalto.

Le tecniche dello stile

La postura di combattimento è stabile ma sbilanciata verso l'avversario, pronta a proiettarsi verso di lui. Durante il combattimento l'uso delle braccia è predominante, i piedi sono generalmente ben piantati a terra, con lo scopo di fornire la stabilità necessaria a portare i colpi col massimo della forza.

    

Le movenze delle mani, soprattutto nelle forme, vanno ad emulare la tigre nei suoi attacchi, non si limitano solo a graffiare, ma colpiscono anche col palmo della mano per poi chiudere le dita prima di richiamare l'arto, come con l'intenzione di strappare brandelli di carne dell'avversario.

I colpi vengono concatenati unendo difesa e offesa in un unico movimento, facendo si che ogni movimento di parata apra la strada ad un nuovo attacco, per  non dare tregua all'avversario. Vengono spesso usati gli avambracci per eseguire le parate, in modo da lasciar le mani libere di colpire mentre la parata è ancora in corso.

Sono presenti anche colpi di gomito e ginocchio, tipici degli stili da corta distanza, mentre i calci si concentrano sui bersagli bassi, colpendo al massimo  all'altezza dell'inguine. Non vi è ricerca di colpi acrobatici, in quanto essi mal sia adattano alle finalità della tigre.

Le caratteristiche necessarie al guerriero

Una persona intenta a combattere utilizzando i movimenti la tigre per ottenere uno stile efficiente deve possedere le caratteristiche del felino, altrimenti i principi dello stile finiscono per ritorcersi contro colui che cerca di usarli.

Occorre possedere una notevole stazza corporea unita a molta forza fisica per poter sopraffare l'avversario con un attacco diretto, non avrebbe senso tentare un attacco del genere su di un avversario che pesa il doppio. A causa di ciò lo stile richiede allenamenti mirati a rafforzare ossa, muscoli e tendini, in modo da trasformare gli arti in armi micidiali quanto quelle a disposizione dell'animale a cui si ispira.

La mente al pari del corpo deve possedere le caratteristiche di fierezza e aggressività del felino, poichè per effettuare un attacco diretto che risulti devastante occorre non aver alcun timore dell'avversario e di eventuali danni subiti nello scontro. Nel momento in cui l'utilizzatore dello stile della tigre distogliesse la mente dalla fase di attacco per paura, insicurezza o altre cause mentali finirebbe per ridurre la ferocia dell'attacco e nel far ciò lasciar spazio alla preda, dandole la possibilità di contrattaccare, temporeggiare o crearsi una via di fuga, finendo per render incerto l'esito dello scontro.

Conclusioni

In conclusione possiamo dire che lo studio dello stile della tigre ha lo scopo di far comprendere all'allievo che aggressività e forza sono una possibile via per affrontare uno scontro, di qualunque genere di scontro si tratti.

L'allenamento del corpo tramite l'uso di esercizi e forme specifiche hanno l'evidente scopo di rafforzare il fisico e di automatizzare gli schemi motori. Il tentativo di immedesimarsi nella tigre rappresenta un fine più profondo, ovvero  acquisire consapevolezza dell'esistenza di uno stato mentale aggressivo.

La consapevolezza di ciò durante un combattimento può risultare ancora più importante della conoscenza delle tecniche, in quanto ha effetto su ogni tipo di scontro, trasmettendo all'avversario la sensazione percepita dalla preda, ponendolo in una condizione di inferiorità psicologica.

Essendo gli stili degli animali definiti da caratteristiche ben precise, le conoscenze acquisite col loro studio permettono al guerriero di cucirsi addosso uno stile di combattimento che tenga conto sia delle proprie caratteristiche, sia della situazione in cui si trova. Per fare un paragone sono come una tavolozza di colori mischiando i quali il pittore cerca di ottenere la tonalità più adatta al caso. Tanto maggiore è il numero di colori disponibili e la conoscenza che possiede di ognuno di loro, tanto più facile risulterà per il pittore avvicinarsi alla tonalità desiderata, e quindi tenere sotto controllo la situazione.

Bibliografia

Stili Shaolin:

Zodiaco cinese:

  Condividi


www.ilguerriero.it
Le riviste elettroniche


mailContatti

note

note

Inizio pagina

stella www.ilguerriero.it