La Via dell'Arte dei Maestri
Di: Giuliano Delle Monache Direttore Dipartimento Educativo WTKA International
L’
anziano Maestro Funakoshi superati gli 80 anni confidandosi con sincera
emozione disse:
“solo recentemente ho finalmente compreso il jodan ageuke”.
S. Egami: “Ciò che un Maestro trasmette è un suo segreto, nulla
può essere semplicemente insegnato, tutto va colto e compreso grazie
alle proprie facoltà”.
Sono molte le “cose” che possono suggerire la via di uno studio, a
volte sorgono spontanee, altre scaturite da eventi o semplicemente
ascoltando Maestri che hanno percorso un ideale e lasciato a noi
pensieri della loro opera , ed è anche da questi che le nostre
convinzioni, possono trovare conferma o essere motivo di riflessioni …
Prendendo in esame il Kumite
Considerando
che il” Karate-Do contiene in se tutti i fondamenti delle Arti
Marziali” alcuni Maestri hanno definito dei concetti di base,
rappresentazione del proprio livello e intenzione, linee guida di
metodi che permettono lo studio di tutti gli aspetti ricercati .
…Alcune affermano che in un combattimento sicuramente qualche colpo
arriva ,e per questo il loro studio passa attraverso un condizionamento
fisico atto a “abituare il corpo “ai colpi che eventualmente possono
ricevere, c’è da rilevare però,che ciò non aiuta a vivere ,
dimostrazione che la vita dei Maestri di questo modo di pensare non è
stata tanto lunga…
Un altro metodo è quello sportivo, con uno studio di una azione
reazione fatto anche se efficace per ottenere punti su un altro
avversario preparato allo stesso scopo ,ma il Kumite,nell’idea del
Karate-Do rappresenta la lotta per la vita…
C’è chi ritiene lo scontro reale l’unico modo di verifica- studio
assumendosi tutte le responsabilità di una “ricerca” in tal senso…
Altre si sono sviluppate in ambito dove,non esiste intenzione o la
necessità di “collaudare” l’efficacia di una tecnica a danno di un altro
,ma esiste la percezione dell’efficacia tecnica fluita dalla fusione
con lo spirito e da l’armonia nel movimento dell’azione,in
questo stato di matura cultura marziale lo studio del Karate-Do per
alcuni si è trasformato in una possibilità di approfondimento che
amplia il limite tecnico grazie alla evoluta dimensione di “lavoro”.. …
Dal libro del M° H. Aoki: “Shintaido un Arte di movimento ed
espressione della vita”. Riflessioni in cui, il Maestro Hiroyuki
Aoki si racconta durante il suo studio del Karate all’università di Chuo:
“Il Karate mi sorprese molto, gli onorabili Sempai, (gli anziani)
ci allenavano in maniera folle e inspiegabile. Il capitano leader del
gruppo di ogni generazione precedente alla mia, era un uomo dalla forte
personalità. Quasi tutti i Sempai avevano la mia età o erano più
giovani. Così volevo resistere all’allenamento e non deludere le loro
aspettative. Spesso ero coperto di lividi, avevo sangue nelle urine e di
notte dovevo andare in bagno a 4 zampe”. Oggi questo tipo di
allenamento è quasi inconcepibile nelle nostre circostanze più
democratiche e morali. Non sarebbe stato necessario neanche allora, se
avessimo avuto disposizione metodi più efficaci
Durante il 2° anno di università il Maestro H. Aoki conobbe il
Maestro Shigeru Egami, (allievo del Maestro Gichin Funakoshi) insegnante
di Karate nel corso universitario. Il M°Egami (racconta H. Aoki)
insegnava che nel Karate non ci sono titoli da conquistare e quindi
non vi è il motivo di attenersi a regole rigide.
Hiroyuki Aoki scrive: “Cambiò completamente le concezioni
tradizionali e feudali della nostra pratica, inoltre l’allenamento con
lui era armonico e morbido, non tollerava sadismo o oppressione nella
pratica.”
Spesso si chiedeva:
“Perché
il Karate è diventato duro e rigido? Un tempo era molto più morbido,
bisogna ricercare movimenti morbidi che possono essere praticati da
vecchi o malati. Grazie al suo insegnamento i movimenti del Karate
presero ad esprimere una linea di pensiero molto vicina alla visione
degli artisti e filosofi che amavo sia in Giappone che all’estero.”
In questa linea di pensiero è individuabile l’idea di una
espressività libera da tensioni che apparivano già allora superflue, in
questo caso motivo di riflessione del M° Aoki orientato nella ricerca
di una pratica percettiva, sviluppata in alcuni fondamenti anche con la
collaborazione e l’influenza del suo Maestro Shigeru Egami, ne è un
esempio la creazione del Kata Tenshingoso idea del M°Aoki, modello di
una forma che può assumere e assolvere a molteplici funzioni, di cui
alcune (nel Karate) tralasciate e perdute da molti.
Tenshingoso Kata (5 espressioni della vita cosmica) Una
sintesi,come racconta lo stesso Aoki Sensei: “volevo che questo Kata
riunisse tutte le tecniche tradizionali sino allora segrete, volevo
includere tutto ciò che avevo studiato nello shiatsu , le tecniche del
massaggio, gli esercizi della salute, la meditazione … …Volevo che
questo Kata fosse un catalogo facilmente accessibile, un libro di
riferimento sempre disponibile per tutte le tecniche segrete che avevo
imparato sino allora”.
In risposta a queste semplici esigenze, prese forma un Kata
consistente di otto o dieci movimenti potenziali di attacco e di difesa
. ...Sebbene questo Kata fosse una sintesi delle tecniche delle arti
marziali e sia stato creato per ragioni largamente pragmatiche, come
incarnazione e espressione del Tao comune a numerose discipline emula il
ciclo della vita umana ed il ritmo del cosmo… Prima di essere presentato
questo Kata fu esaminato e soppesato alla luce di tutti i movimenti
classici compresi quelli delle arti marziali,per essere poi riconosciuto
come tesoro a lungo ricercato.
“Tenshingoso
non avrebbe visto giorno, senza le esigenze e gli abili suggerimenti del
Maestro Shigeru Egami, mio vecchio professore e moderno architetto del
Karate-Do contemporaneo in Giappone”…
Tenshingoso Kata idea di una ampia esperienza comune, rappresenta una
sintesi da l’interpretazione infinita della creatività di un Arte capace
di manifestare tutta la sua grande potenzialità anche nell’ armonia del
gesto, un ampio dialogo percettivo in stretto rapporto con l’azione
tecnica espressa.
Analisi di una trasmissione
Se osserviamo con attenzione per un attimo quale siano stati alcuni
dei passaggi di una identità culturale iniziata con Sensei Funakoshi,considerando
il grande rispetto e l’onore di continuare una sua opera è evidente come
i valori appartenenti a questa “storia” siano nelle azioni dei Maestri
Egami e Aoki raccolti, mantenuti , sviluppati e trasmessi .
Partendo da l’ analisi (rilevata dal libro Storia del Karate
di K.Tokitsu) di un allievo di Sensei Funakoshi, Haruo Kudò, direttore
del club di Karate dell’ università di Gakushuin :
“il Maestro Egami è stato il primo allievo del Maestro Funakoshi…
ritengo che il Karate del M° Egami sia dello stile Funakoschi-Egami, che
ispira la Scuola di Shotokan superiore”.
…”Negli anni 30 il M° Egami sognava di costruire il Karate con il
M° Yoshitaka Funakoschi, partendo dall’insegnamento del M° G. Funakoshi”.
“Il
M° Yoshitaka è morto giovane , per questo Egami ha dovuto continuare da
solo, con il cuore pieno di lacrime , il loro lavoro di costruzione
della Scuola dello Shotokan superiore”….
Analizziamo ora alcuni punti fondamentali dell’opera di Egami Sensei:
-1) L’opera di Funakoshi Sensei rimane precisa sia nella identità
tecnica e nello spirito, ma nonostante i cambiamenti tecnici apportati
da Egami Sensei nella sua Arte molte linee fondamentali dell’opera del
Maestro sono state mantenute ;
-2) Ad esempio i 15 Kata selezionati da G.Funakoshi con motivata
coscienza e conoscenza sono gli stessi con cui lavora Egami Sensei.
-3) Le competizioni e il Kumite agonistico non contemplato dal
Maestro Funakoshi nel suo Karate-Do non fanno parte dello studio
nell’opera di Egami Sensei .
-4)
I gradi Dan, sono stati conservati in numero di 5, come è stato in un
primo tempo nello Shotokan del M° Funakoshi.
-5) La ricerca di una dimensione “morbida” di lavoro è dettata ,
anche, da una continuità di studio che, come afferma il M° H.Kudo,
apparteneva al M° G.Funakoshi.
Le parole del M° Egami :
“Il Karate del M° Funakoshi , nella sua giovinezza, ha dovuto
essere morbido e senza eccesso di forza. Bisogna che il nostro Karate
divenga simile , ispirandosi a questo modello”.
Naturalmente questa non facile ricerca è proseguita con un
evoluzione di intenti e eventi che hanno profondamente cambiato il M°
Egami proiettando il suo spirito in una dimensione più matura e come
lui stesso afferma :
…”Io sono arrivato sino a qui camminando saldamente e
volontariamente sulla strada che ci ha indicato Il M°G. Funakoshi”.
Egami Sensei scrive nel libro Kata for professionales:
<<“Il Karate quando lo si considera come Arte Marziale diventa una
questione di vita o di morte perché non si tratta di una gara tecnica…”>>
Quale condotta si deve assumere trovandosi con le spalle al muro?
Come ci si comporta con l avversario?Ci si elimina a vicenda ? No al
contrario, dobbiamo chiederci se non esiste una via d’uscita che
consenta a entrambi di progredire al meglio e di vivere dignitosamente.
Ancora una volta proporrei di andare oltre “l’arte marziale” alla
ricerca di soluzioni ottimali. ….La Via è un processo verso la verità,
verso gli Dei. Questi ultimi sono amore, armonia, verità. …E’ il Karate
la Via per migliorare davvero i rapporti. Il Karate è la Via stessa, è
il modo per ritrovare l’accordo, è armonia , è amore, è raggiungere
l’amore per mezzo della verità: credo che sia tutto questo… …Anche
andando a ricercare alla sorgente (Okinawa,Cina,India),emerge che sin
dall’inizio il Karate-Do non era una tecnica semplicemente mirata alla
lotta bensì un mezzo per allenarsi,uno strumento di crescita e di
evoluzione,un metodo di scoperta e rivalutazione della spiritualità….
..in più , si avanza e non ci si ferma; lo scopo da perseguire è l’heiho
(metodo della pace). Vi si aspira allontanandosi dall’Arte Marziale,
superandola.
Ancora il M° Egami riferendosi al G.Funakoshi Sensei:
<<…modificò il nome da Karate a Karate-Do e si compirono i
primi passi come “Via” grazie all’arricchimento di nuovi elementi più
propriamente spirituali. …ne affidò il completamento ai suoi successori
desiderosi di arricchire la Via ,persone umili e rispettabili.>>
In qualità di suoi allievi ora noi dobbiamo svolgere il compito
assegnatoci ovvero dedicarci alla disciplina …dare compimento al Karate
come Via nonché creare solide radici al vero Karate-Do. L’incarico
ricevuto consiste dunque nel procedere,anche di un solo passo se non di
mezzo, verso lo scopo fissato dal Maestro stando attenti a non
rinchiuderci nel piccolo mondo del ”Karate.”
Shintaido-Karate Nage Waza del M° Masashi Minagawa
durante uno Stage del Ki No Nagare Kai
Estensione di una tradizione
Il Maestro Aoki ha certamente assimilato questa tradizione fatta di
onore e impegno, Via indicata da Funakoshi Sensei, studiando
attentamente anche con il grande riferimento derivato dal suo M° Egami è
sicuramente una estensione di questo ideale di ricerca , la sua opera lo
Shintaido ne rappresenta l’espressione di una matura coscienza, opera
che oltrepassa il concetto di Arte Marziale ponendosi al tempo stesso
come linea guida per una modalità più approfondita , una chiave in grado
di aprire lo spirito ad una comprensione più ampia delle Arti
Marziali,pur superando questa dimensione... Il Karate-Do in questo
ambito diviene una ottima modalità di trasmissione culturale di studi
che rappresentano un anima di una tradizione che ha le sue radici nella
cultura di grandi Maestri del passato, una Via che si identifica nella
storia , nel presente e nel futuro di un opera iniziata il secolo scorso
da il Grande Maestro G.Funakoshi …
Stage internazionale 2008 Tenshin Ki No Nagare con
Aoki Sensei
Il
M° Funakoshi nel suo lavoro raccoglie un approfondita sintesi di studi
provenienti da diverse fonti del spere nel tentativo di unificare lo
spirito e la tecnica del Karate-Do in un'unica identità , il M°Aoki
rappresenta con delle similitudini un“idea” maturata in un ambito
diverso , riunendo grandi studi provenienti anche dalla tradizione
marziale e fondendoli ne crea un'unica identità di spirito, riassumendo
e elaborando le potenzialità espressive di varie Arti, (Bo,Jo,Karate
ecc) in una sintesi fatta di “poche” tecniche di base che ne permettono
un applicazione infinita nelle varie Arti studiate, praticamente la
stessa base tecnica-spirituale con vari metodi , può essere applicata
nel Karate, nel Jo, nel Bo e così via… Questa grande intuizione
artistica permette di evolvere la dimensione di studio oltre i limiti
del Budo, con una proiezione di intenti che va oltre la “normale
visione”, concedendo a il praticante la possibilità di una approfondita
ricerca interpersonale e allo stesso tempo di percepire l’intensità
delle arti proposte da questo grande Maestro…
Aoki Sensei :
<<il Kobudo, o “arti marziali antiche”, è uno degli aspetti più
ricchi della cultura giapponese. E’ un tesoro magnifico,che contiene e
protegge le grandi interpretazioni filosofiche e spirituali dei nostri
avi. Tuttavia lo scopo della mia ricerca è completamente diverso:non
intendo preservare e trasmettere le vecchie forme classiche, ma
ricercare e vivere nello spirito delle vecchie arti marziali.>>
Di: Giuliano Delle Monache Direttore Dipartimento Educativo WTKA International (giuliano.dellemonache@ilguerriero.it)
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