La tattica di combattimento dello stile Choy Lee Fut
Articolo redatto dal
Maestro Isidoro Li Pira,
pubblicato sulle riviste Samurai e MAK
Le
caratteristiche tattiche, peculiari al Choy Lee Fut si evolvono
secondo l'esperienza dello studente, anche se in generale si
contraddistinguono per il contrattacco veloce e l'uso
della forza dell'attaccante. È quindi ovvio che in questa
disciplina venga riservata un'attenzione particolare
all'addestramento al combattimento. Come avviene per molti degli
stili da combattimento tradizionale della scuola cinese queste
caratteristiche trovano riscontro comune in ognuno di questi con
svariate similitudini, ma è senza dubbio particolare come tali
caratteristiche nello stile Choy Lee Fut siano una forte evoluzione
dei principi filosofico-pratici.
L'allenamento comprende numerosi metodi: dal condizionamento in
"sparring", introdotto fin dalle prime fasi di pratica, all'uso dei
manichini e delle armi convenzionali e tradizionali. Tutte
finalizzate ad infondere nell'allievo sicurezza, velocità,
padronanza della tecnica, quindi precisione e determinazione.
Lasciando spazio alla capacità di maturare liberamente la propria
esperienza, senza canoni di apprendimento restrittivi, il praticante
di Choy Lee Fut può esprimersi in seguito con tutta la sua
potenzialità naturale, grazie ad una profonda assimilazione dei
principi del sistema. Questi ultimi vengono trasmessi all'allievo
per mezzo di un addestramento particolare e di un continuo
confronto. Il programma di allenamento secondo la scuola più
tradizionale "Hung Shing" prevede il condizionamento ai manichini
(tre per le tecniche a mano nuda ed altrettanti per l'allenamento
con le armi). Mentre nella corrente più moderna "Pak Shing" il "Kiu
Sao" è l'allenamento prioritario. Avendo personalmente l'onore di
avere ricevuto gli insegnamenti dai due massimi caposcuola delle due
"branche" del Choy Lee Fut, "Si Gung Tsang Chiu Yu" (Pak Shing) e
"Si Gung Wong Gong" (Hung Shing), io insegno i due metodi combinati
ed il risultato è clamoroso. Per questo, nel contesto della
I.A.C.M.A. (l'Interational Academy of Chinese Martial Arts), che
rappresento, l'insegnamento viene curato con la massima attenzione
rispettando i principi delle diverse correnti dello stile.
L'addestramento e lo sparring
Il programma precedentemente descritto, prevede l'addestramento "tˆ
chei pun l“n giˆ" (sparring condizionato), che è il primo
approccio con l'allenamento pratico dello stile, e durante il quale
si pone particolare attenzione all'applicazione di dieci principi
fondamentali. Durante i quali ogni gesto, ogni movimento viene
esaminato ed applicato con un adeguato supporto teorico.
In
essi sono racchiusi: la tattica, l'uso delle distanze, l'adattamento
ai diversi metodi di lotta. In una seconda fase e dopo avere appreso
con adeguata padronanza l'impostazione del movimento nella sua
evoluzione, si passa al "Kiu Sau". Questo metodo di
allenamento, che venne introdotto ad opera di "Tam Sam", 3¡
generazione e fautore della branca "Pah Shing", consiste in un
particolare lavoro a due. In questa fase l'allievo sperimenta e
sviluppa la sensibilità, l'intuizione, l'equilibrio, la velocità ed
il proprio autocontrollo. Combinato all'allenamento "Kiu Sao", che
progredisce con l'esperienza dell'allievo, viene introdotto il
condizionamento con il manichino "Chin Jong", di basilare importanza
per il condizionamento delle tecniche e per l'elasticità, che
sviluppa maggiore sensibilità; prerogativa fondamentale per
l'allievo di Choy Lee Fut che deve trovare il massimo riscontro
nell'applicazione pratica del combattimento.
Il
Chin Jong è un attrezzo particolare che permette, così come avviene
per l'uomo di legno "Mok Jong" nello stile Wing Tsung, di allenare
potenzialmente al 100% le combinazioni tecniche dello stile. Di
fattezze diverse dal "Mok Jong", L'uomo di legno del Choy Lee Fut si
allena con diversi metodi di lavoro: staticamente; per condizionare;
in movimento con l'ausilio di una sequenza codificata di 98
movimenti; per abituare a padroneggiare gli spostamenti tattici; e
libero, per dare enfasi alla sensibilità. Lo studio di Chin Jong è
fondamentale alla stregua di "Kiu Sao" e non c'è esperto di Choy Lee
Fut che si possa considerare tale senza avere maturato la propria
formazione di combattente in questi due metodi fondamentali. La
terza fase di studio dell'allenamento, più avanzata, prevede quello
che per l'osservatore neofita può essere considerato combattimento
libero, ma che in realtà è un lavoro di condizionamento a due che,
frutto di una buona esperienza, risulta essere la massima
espressione della realtà tecnica dello stile.
Il maestro al quale devo tale formazione "Si Gung Tsang Chiu Yu"
è stato per anni prima di ritirarsi il preparatore responsabile
della squadra combattenti di Hong Kong.
Questa fase dell'addestramento viene supportata da un altro
attrezzo tradizionale chiamato "Sa Pah Jong". Evoluto nel tempo a
seconda dell'esperienza del maestro è un altro degli strumenti
compresi nell'addestramento al combattimento. Meno importante di "Chin
Jong", è uno speciale sistema combinato di sacchetti di sabbia, che
a seconda della loro disposizione variabile simulano azioni
molteplici con il fine di abituare il praticante a sviluppare un
adeguato lavoro di gambe, oltre che percezione e velocità. Infine si
passa al "Ton Yan Jong", manichino dell'uomo di ottone.
L'ultimo
del programma di formazione, è anche il più complesso ed il meno
conosciuto. Tale attrezzo consiste in un simulatore mobile ed è
tradizionalmente usato per sviluppare la capacità di colpire con
determinate tecniche punti nevralgici particolari. La pratica sul
"Ton Yan Jon" deve essere guidata da un esperto dell'attrezzo in
quanto il metodo di insegnamento deve essere sostenuto da basi
teoriche sulla medicina tradizionale cinese. Sconosciuto appunto
alla maggior parte dei praticanti di Choy Lee Fut, il lavoro di
condizionamento ai manichini richiede costanza e determinazione,
oltre che padronanza dei principi tecnici. Pochi infatti sono coloro
che arrivano a conoscenza di questo importante supporto. Riservato
ad una cerchia ristretta di allievi, che dopo avere appreso il
lavoro al "Ton Yan Jon", possono considerarsi a tutti gli effetti
dei discepoli depositari del sistema.
La tattica
Come in ogni stile riconosciuto, il Choy Lee Fut è supportato da
una vera e propria strategia di combattimento tattico. Questa,
basata su principi filosofici che danno origine alla cultura cinese,
viene insegnata per permettere di consolidare e comprendere la
propria intenzione, forma lo spirito marziale e fortifica la mente.
Durante il lavoro e l'apprendimento tattico, il maestro guida
l'allievo alla ricerca delle sue potenzialità naturali. Ciò che
diventa fondamentale in questa fase è comprendere i vari principi in
funzione delle tre diverse strategie: lunga, media e corta distanza.
La lunga distanza
Nella lunga distanza il principio delle "otto direzioni" gioca un
ruolo fondamentale. La tattica di movimento e l'interpretazione
delle linee di difesa, d'attacco e contrattacco definiscono nella
totalità le condizioni che determinano l'applicazione tecnica.
Quest'ultima si esprime per mezzo di tutte le combinazioni a lungo
raggio, per il quale il Choy Lee Fut è riconosciuto.
La media distanza
La
media distanza secondo il principio tattico dello stile è un
conseguente avvicinamento del combattimento nel quale
l'avvicendamento tecnico si esprime a contatto avvenuto. La tattica
a questo punto si avvalora dei principi dei "5 elementi", i quali
con il supporto delle tecniche classificate medie nel repertorio
dello stile permettono al praticante di comprendere le proprie
capacità intuitive e riflessive. Il lavoro di Kiu Sao in questa fase
è il vero e proprio banco di prova.
La corta distanza
Conosciuto dagli esperti come il "potere di seta" il lavoro sulla
corta distanza diventa la massima espressione a completamento delle
capacità dell'allievo. La dualità di forze espressa dal principio
dello "Yin Yang" si fonde e trova il suo massimo riscontro nel
lavoro "Cam La" le leve e i divincolamenti. Il combattimento in
questo caso è rappresentato dal corpo a corpo e le molteplici
applicazioni del gioco di forze delle leve e della lotta fisica a
pieno contatto.
Un
combattente di Choy Lee Fut tende a non dare mai ad un avversario la
possibilità di avvantaggiarsi di questa opportunità, ma bensì di
arrivare alla corta distanza dopo aver prevalso nelle distanze
successive e quindi a conclusione della sua azione devastante. La
natura dello stile Choy Lee Fut e la sua giovane evoluzione ha
permesso al sistema di sperimentare le più moderne ed efficaci
tattiche per il combattimento tradizionale. Grazie alla mia
approfondita esperienza, maturata con i migliori rappresentanti
dello stile oggi questi profondi concetti di lavoro sono un banco di
prova fondamentale per tutti gli allievi della scuola. Il Choy Lee
Fut è uno stile che non lascia spazio ai fronzoli, diretto e
determinato diventa uno scientifico sistema educativo al
combattimento in grado di cimentarsi sotto tutti gli aspetti.
Completo anche sotto l'aspetto artistico per mezzo dell'ausilio
delle molte sequenze di forma (150 c.a.) è conosciuto dai più solo
per questo aspetto, in realtà sono pochi coloro che per mancanza di
una seria guida conoscono la reale potenza del sistema che al
contrario ha avuto una parte rilevante fin dai primi anni della sua
nascita, se si pensa al suo pieno coinvolgimento nella rivoluzione
dei "Boxers". |