Cenni storici sulla Capoeira
Da una ricerca sul web di Roberta Cerruti
Benché
sia difficile tracciarne la storia e individuarne precisamente le
origini, possiamo dare per certo che la Capoeira nasce dalla
mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane,
colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per
essere deportati in Brasile a partire dal 1500 per sopperire al
fabbisogno di manodopera nelle piantagioni di canna da zucchero,
caffè, tabacco… I primi documenti che parlano di Capoeira risalgono
al 1624: si tratta di diari dei capi di spedizione incaricati di
catturare e riportare indietro gli schiavi neri che tentavano di
scappare. Questi documenti fanno riferimento ad uno strano modo di
combattere, "usando calci e testate come fossero veri animali
indomabili".Il mito diffuso è che la Capoeira fosse un modo per gli
schiavi di allenarsi a combattere dissimulando, agli occhi dei
carcerieri, la lotta con la danza. Questo può essere vero solo per
uno stadio molto primitivo del suo sviluppo, perché in realtà la
pratica della capoeira a partire dal 1814 venne vietata agli
schiavi, assieme ad altre forme di espressione culturale,
principalmente per impedirne l'aggregazione, anche se alcune fonti
dicono che questa forma di arte marziale ha continuato ad esistere e
svilupparsi considerando il fatto che sia sopravvissuta fino ai
nostri giorni. Il 1888 fu l'anno di liberazione dalla schiavitù, ma
gli schiavi liberati non ebbero modo di integrarsi facilmente nel
tessuto socio-economico.
La
Capoeira fu presto associata alla delinquenza di strada, tanto da
venire proibita a livello nazionale già dal 1892. La pratica della
Capoeira rimase clandestina (da questo deriva l'uso per ogni
capoeirista di un apelido, un soprannome), spesso violenta e
praticata solo nelle strade da individui malfamati, schedati appunto
dalla polizia come capoeiras.
Nel 1930 la politica nazionalistica
del presidente/dittatore Getúlio Vargas, in cerca di uno sport da
promuovere come sport nazionale, dette l'opportunità a Mestre
Bimba di riscattare la Capoeira con lo stile di "Lotta
Regionale di Bahia", da lui ideato. Nel 1932 gli venne permesso
di aprire la prima accademia nella quale impose anche delle regole
di disciplina per ripulire la cattiva immagine che l'opinione
pubblica aveva della Capoeira. Dopo una pubblica esibizione di
Mestre Bimba e dei suoi allievi finalmente lo sport ebbe il suo
riscatto, e cominciò la sua lenta ascesa. Nel 1974 la capoeira è
stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano. Nel 1957 Mestre
Canela porta la capoeira in Italia, prima a Roma dove istruisce
qualche allievo, poi a Viterbo.
La
capoeira è divisa in diversi stili: la Capoeira Primitiva, la
Capoeira Angola, la Capoeira Regional, la capoeira
Estilizada, la Capoeira Contemporanea. A Bahia nacquero
due stili:
-
quello Regional del Mestre
Bimba, di cui già si è fatto cenno, che ebbe un ruolo centrale
nel processo di integrazione nella società Brasiliana accettando
nella sua scuola soltanto lavoratori (poveri/neri) e studenti
(nella maggioranza bianchi): tecnicamente, adottò, senza
scaratterizzare la capoeira, alcune tecniche derivate dal "Batuque"
e altre arti marziali per restituire alla cCapoeira la sua
valenza di lotta, persa nel tempo in favore di valori puramente
folcloristici, ed introdusse un metodo di insegnamento
sistematico con 8 sequenze;
-
quello degli altri capoeiristas
di Bahia che si riunirono e fodarono lo stile Angola che
fu organizzato e perfezionato da Mestre Pastinha, conservando la
Capoeira praticata all'epoca "pre-Bimba" con i suoi aspetti
originali e rituali della Capoeira. I movimenti a seconda del
ritmo eseguito al berimbau possono essere veloce portando il
capoeirista ad avere una postura ed un gioco più alto o più
lenti e più vicini al suolo; il jogo dura più a lungo ed
enfatizza il dialogo fra i due corpi, l'estetica e la ritualità
dei movimenti, le strategie e le tattiche, l'astuzia e la
malizia nel gioco. L’Angola venne codificata come disciplina
sportiva nel "Centro Esportivo de Capoeira Angola" di Pastinha.
Nella
maggior parte dei gruppi di Capoeira Angola non esistono corde, né
gradi che distinguano l'abilità o il tempo di pratica di un
capoerista (ad eccezione del Mestre). Alcuni Mestre di Capoeira
Angola concedono il titolo di "trenel" o "professor" ad alunni già
in grado di insegnare. Nell'accademia di Mestre Bimba esistevano
graduazioni molto semplici, che servivano a distinguere - con
l'attribuzione di un fazzoletto colorato - gli allievi principianti
da quelli avanzati (formados). Oggi molte scuole di Capoeira
Regional contemporanea usano il "cordao" o "cordel" (corda): nella
Capoeira è l'equivalente delle cinture nelle arti marziali come
karate e jūdō. Viene assegnato durante una cerimonia detta batizado
(battesimo). Spesso consiste in una treccia di nove fili ed è
adottato nella Capoeira Regional e da alcuni gruppi di Angola. Ogni
scuola ha il suo peculiare sistema di cordel, ciò rende impossibile
giudicare il livello di un capoeirista solo dal colore del cordel se
non si conosce la scuola.
Comune
a molte scuole invece è il riconoscimento del livello raggiunto con
un titolo. Livelli di base d'allievo in ordine crescente di
esperienza:
-
principiante, Batizado,
pre-intermedio, intermedio, intermedio-avanzato, avanzato,
graduado
Allievi specializzati:
- Monitor, prima
graduazione d'allievo abilitato all'insegnamento
- Instrutor,
seconda graduazione d'allievo abilitato all'insegnamento
- Professor,
terza graduazione d'allievo abilitato all'insegnamento
- Contramestre,
quarta graduazione d'allievo abilitato all'insegnamento.
- Mestre - (Formado
in Capoeira è Maestro)
In alcune scuole e/o gruppi esiste
soltanto una unica graduazione di Maestro (Mestre). Altre scuole e/o
gruppi suddividono i gradi con colori diversi che possono variare da
3 a 5 cinture
Gran mestre è invece il Titolo dato ad un Maestro con più di 30
anni di formatura.
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