DOPO VARI ARTICOLI GENERALI SUL KUNG FU… E CONTINUANDO A
PARLARCI DEL THAIJI QUAN… LUCIO PICCIOLI, UNO DEGLI ISTRUTTORI DELLA
Makotokai Karate Arezzo, CI PARLA DELLA SUA PRATICA E DEI BENEFICI APPORTATI
DA QUESTA.
I BENEFICI NELLA PRATICA DEL THAI CHI QUAN
Di: Lucio Piccioli “CENTRO MAKOTOKAI TOSCANA”
(Foto di repertorio tratte dal web)
I Benefici
Alcuni benefici del Tai Chi QUAN esistevano ancor prima del
1200 quando in Cina nacque questa antica arte. Non si basò infatti solo su
criteri e tecniche completamente nuovi, ma bensì attinse a molti principi che
risalivano a pratiche già esistenti nei millenni precedenti.
Nacque come disciplina marziale e si evolse nel corso dei
secoli in diversi stili, tra cui lo Yang che pone la massima attenzione sul
benessere psicofisico della persona. Questo stile rallenta e semplifica gli
antichi movimenti sino a renderli facilmente eseguibili da chiunque.
E' praticato in molti Stati sia per mantenersi in forma che
per diminuire e prevenire lo stress. I luoghi possono essere tra i più
variegati: dai parchi alle palestre, durante le pause di studio e di lavoro,
dato che molti esercizi necessitano di pochissimo spazio e spesso in Cina, ma
non solo lì, negli ospedali come terapia riabilitativa fisica ed energetica.
La morbida e lenta esecuzione di questa disciplina porta
infatti al miglioramento del tono e dell'elasticità muscolare, migliora altresì
l'equilibrio, diminuisce ed in molti casi previene cervicalgie ed altri disturbi
della colonna vertebrale.
La respirazione, essendo calma e profonda, migliora
l'efficienza dell'apparato cardio-respiratorio rilassando la mente e favorendo
la diminuzione di disturbi quali ansia, nervosismo ed insonnia.
Naturalmente questi sono solo alcuni dei benefici
riscontrabili durante la pratica, in realtà a fianco di queste evidenze
macroscopiche si uniscono molte altre sottili microvariazioni tra cui il
potenziamento del sistema immunitario, il riequilibrio posturale, benefici agli
organi interni derivanti da alcune posizioni ed al tipo di respirazione
praticata, fluidificazione dei liquidi e riequilibrio energetico basato su
criteri propri della medicina tradizionale cinese che abbraccia e suggerisce tra
le sue variegate pratiche, tra cui la più famosa è forse l'agopuntura, proprio
la pratica del Tai Chi QUAN.
Oltre a contribuire al miglioramento dello stato generale di
salute la pratica di alcuni esercizi porta ad una maggior sensibilizzazione nei
confronti di sé stessi, degli altri e dell'ambiente circostante. Studiati
anticamente per sentire ed intuire movimenti ed intenzioni dell'avversario sono
stati riportati e riadattati ai giorni nostri per risvegliare e sviluppare
sensi, intuito e capacità di interpretazione e relazione trascendendo i comuni
dialoghi basati esclusivamente sulle parole.
Un ruolo determinante viene senz'altro ricoperto dalla fase
in cui il praticante entra nella meditazione dinamica. Qui si impara a svuotare
la mente da ogni pensiero perturbante raggiungendo quella calma interiore che
permette di cogliere il famoso "qui e ora", cioè il momento e l'atmosfera in cui
siamo immersi mentre compiamo il nostro gesto vitale.
Nessun pensiero, nessuna preoccupazione interferiranno con i
fluidi gesti del Tai Chi QUAN permettendo così al praticante di far riposare la
mente ed al tempo stesso di fruire di risorse energetiche sovente dissipate in
inesauribili processi mentali. Così migliorando lo stato di salute, rinforzando
il fisico, imparando a dialogare oltre le parole e rasserenando la mente, è
possibile creare i presupposti per una profonda crescita interiore, sensibile
agli equilibri interni ed al tempo stesso esterni che animano la nostra vita ed
i cui frutti saranno tra i più variegati in base alle scelte che ognuno farà
lungo la propria Via.
La Pratica
La pratica del Tai Chi QUAN ben si armonizza col simbolo del
Tao in cui le due polarità complementari tra loro, Yin e Yang, si manifestano in
un continuo alternarsi di equilibri mai portati all'estremo e dove ogni
movimento esprime nella sua circolarità il dinamico mutare degli eventi.
Si hanno così esercizi di preparazione e riscaldamento
abbinati sin dall'inizio ad una respirazione calma e profonda che predispone al
rilassamento fisico e mentale migliorando il fluire del nostro soffio vitale. A
questi si aggiungono molti altri esercizi volti ad aumentare la sensibilità nei
propri e negli altrui confronti. In alcune scuole vengono anche insegnate le
vere e proprie tecniche marziali, ma sia in Cina che in molti altri Paesi del
mondo la maggior parte degli insegnanti sceglie in genere di praticare
esclusivamente le tecniche per la salute evitando così ogni possibile rischio.
Durante la pratica di ogni esercizio la testa è eretta, la
colonna vertebrale è in lieve trazione, le spalle sono rilassate come pure i
gomiti, i polsi ed ogni altra articolazione del corpo, braccia e gambe
mantengono sempre una certa circolarità permettendo così un potenziamento ed
allungamento della muscolatura evitando al tempo stesso forme di rigidità ed
iperestensione.
Questi principi sono applicati anche a ciò che ha reso il Tai
Chi QUAN oggetto di attenzione sia agli occhi dei conoscitori che a quelli di
coloro che per la prima volta ne osservano l'esecuzione: "La Forma". Vi è
infatti lo studio delle Forme ovvero di quelle sequenze di movimenti, eseguite
molto lentamente, tramandateci nel corso dei secoli e che racchiudono in sé gli
elementi fondamentali di un immenso patrimonio dalle origini leggendarie. Queste
forme sono libri viventi che donne e uomini leggono attraverso i propri gesti
fluidi, calmi e continui.
Sono libri silenziosi le cui pagine si svolgono lentamente e
nelle quali è possibile leggere e far rivivere i principi che ispirarono le
antiche tecniche. Al tempo stesso si possono cogliere tutti i benefici fisici,
mentali ed energetici, in una percezione d'insieme di fronte alla quale questo
scritto sfuma da ogni ulteriore tentativo di descrizione.
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